Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

Web blacknights1.blogspot.com
penadimorte.blogspot.com svulazen.blogspot.com
Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

28 ottobre 2011

Camussopulos, Bonannidis e Anghelettides: moussaka sindacale

Mentre le borse festeggiano gli accordi europei e chi comprò (bene) ad agosto comincia a realizzare il meritato guadagno (ad maiora !), il vecchio sindacato ottocentesco che ci ritroviamo in Italia guarda con occhio languido alla Grecia e Camussopulos, Bonannidis e Anghelettides chiamano i lavoratori alla mobilitazione.
La Grecia, ad ogni sciopero generale, ha visto aumentare l'onerosità delle condizioni imposte per ricevere finanziamenti e così il brillante risultato ottenuto dai sindacati greci è stato quello di passare dalla riduzione dello stipendio per gli statali al licenziamento di trentamila di loro.
In Italia sono evidentemente ansiosi di ottenere gli stessi risultati e ci propongono una moussaka malamente riscaldata, fatta del solito sciopero generale con abbondanti strati di demagogia parolaia e retorica.
Sono passati più di quaranta anni ma la trimurti resta sempre in prima fila nell'opera di demolizione dell'economia nazionale come quando al suo vertice c'erano Lama, Storti e Vanni i cui nomi venivano recitati come un mantra dai lettori dei telegiornali dell'epoca.
Di sciopero generale in sciopero generale, la prima repubblica dell'arco costituzionale ci ha consegnato, proprio per mediare le più disparate richieste delle parti, il debito pubblico da 1900 miliardi che oggi ci opprime.
La bava alla bocca con la quale è stata accolta l'approvazione delle linee guida del Governo Berlusconi sull'economia, è la dimostrazione della ottusa faziosità dell'opposizione.
Un progetto di modernizzazione della nostra economia, anche nel campo del mercato del lavoro, senza che sia richiesto ai cittadini alcun esborso economico sotto forma di “una tantum” o “tassa di scopo” come piace chiamarla oggi alla sinistra, ripristino dell'ici sulla casa, prelievi forzosi sui risparmi, patrimoniali, aumenti delle aliquote fiscali, dovrebbe portare sì la gente in piazza, ma per festeggiare, non per contestare.
Quelli che invece contestano sono poi gli stessi che esultarono alla vittoria (sul "come" sarà la Storia a dirlo) di Prodi nel 2006, salvo poi ritrovarsi a gennaio 2007 una busta paga inferiore alla precedente, grazie ai provvedimenti di Prodi, Visco e Bersani (che oggi recita la giaculatoria sulle dimissioni di Berlusconi, ma allora era ministro di quel governo !).
Un aumento delle tasse e alleggerimento della busta paga che passò senza che la triplice manifestasse neanche per un'ora, figuriamoci lo sciopero generale.
Mi auguro che tutti abbiano capito quanto siano messi male in Grecia e quanto gli scioperi generali abbiano peggiorato la situazione e, quindi, che un minimo di razionalità e di buon senso prevalga anche sulla passione da coatti antiberlusconiani che molti a sinistra manifestano.
Dubito peraltro che Camussopulos, Bonannidis e Anghelettides rinuncino al loro quarto d'ora di celebrità, tanto sarà, come sempre, pagato da chi li segue che, oltre alla beffa della trattenuta per lo sciopero, subirà, come già i greci, il peggioramento, nel senso di maggiore onerosità, delle condizioni necessarie a pagare il debito creato negli anni settanta e ottanta dall'arco costituzionale che ha così pagato (a carico del bilancio dello stato) anche l'accoglimento delle richieste della trimurti.

Entra ne

Nessun commento: