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No alla deriva

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Diciamo NO alla deriva

09 novembre 2011

Adesso tutti in trincea

Il passato è passato, utile solo per evitare di ripetere gli stessi errori, come l’annuncio delle dimissioni senza pretendere il voto di fiducia utile ad inchiodare comunisti e traditori al “sì” o al “no” ai provvedimenti di cui alla lettera di intenti.
Adesso ci attendono due prospettive: elezioni o grande inciucio.
Sicuramente i traditori (che non sono finiti con il voto di ieri) preferiranno il grande inciucio di un governo di “larghe intese” per poter meglio capitalizzare l’incasso derivante dal loro spregevole comportamento.
Altrettanto sicuramente i parlamentari leali all’impegno PER “Berlusconi Presidente” non potranno che sostenere la richiesta di elezioni anticipate con il governo in carica a gestirle, esattamente come accadde dopo la sfiducia a Prodi nel gennaio 2008.
In ogni caso parlamentari ed elettori del Centro Destra dovranno affrontare con forza e determinazione una campagna elettorale all’ultimo respiro oppure una durissima opposizione all’eventuale governo-rapina delle “larghe intese”, contrastando ogni provvedimento, ogni comma, ogni voto, ripagando i comunisti con la loro stessa moneta.
Ma anche se Napolitano si facesse mallevadore di un governo del ribaltone, le elezioni non potranno essere lontane.
Non esiste una maggioranza popolare di sinistra che può vincere solo basandosi sul tradimento, le divisioni del Centro Destra e le congiure di palazzo.
Berlusconi (perché Alfano no, per favore, è buono, educato, ma proprio per tali motivi non ne è all’altezza come si è visto quando si è fatto menare per il naso dalla Buongiorno sulla legge intercettazioni) dovrà riuscire a riunire assieme tutto il Centro Destra da Forza Nuova al Pdl e vari segmenti tipo la nuova DC di Rotondi, quella di Pionati, i Responsabili di Moffa e Romano.
Naturalmente devono essere rigorosamente esclusi Casini e Fini e tutti i traditori che hanno voltato le spalle a Berlusconi e che, comunque, non portano voti.
Berlusconi dovrà impostare una campagna elettorale aggressiva, a maggior ragione se arriverà dopo un governo di “larghe intese” che avrà sicuramente rubato parte dei nostri risparmi con provvedimenti da gabellieri (patrimoniale, ripristino ici, prelievi forzosi).
Per quanto mi riguarda (poi ognuno sostenga le sue priorità) Berlusconi dovrà
in campo economico:
- rilanciare la prospettiva di riduzione delle tasse
- proporre l’eliminazione di tutti i contributi clientelari (per l’editoria, per lo spettacolo, per le rottamazioni …)
- vendere gli immobili, le proprietà e le partecipazioni dello stato (a cominciare dalla rai) fino alla concorrenza del debito pubblico
- imporre il pareggio di bilancio per evitare di ritornare alla situazione ereditata dal compromesso storico/arco costituzionale degli anni settanta;
- far pagare i servizi a chi li usa e al prezzo di costo;
- parificare a 65 anni, da subito, l’età pensionabile per poi adeguarla progressivamente in base alla aspettativa di vita, abolendo ex nunc il retributivo;
- avviare una decisa privatizzazione di sanità e istruzione;
- trattenere in sede locale i redditi prodotti in sede locale e quindi le relative imposte e tasse.
In campo morale:
- confermare il divieto di eutanasia
- confermare il divieto di manipolazione generica;
- confermare che il matrimonio riguarda esclusivamente una coppia formata da Uomo e Donna;
- punire non solo lo spaccio, ma anche l’uso di qualsiasi droga;
- allungare i tempi per la concessione della cittadinanza, alla quale far coincidere il diritto di voto, da legare peraltro al superamento di esami ed ad una analisi sulla integrazione negli usi e costumi italiani;
- rivedere l’aborto in senso restrittivo e più tutelante per il nascituro
- ripensare alla troppa facilità con la quale si esercita il divorzio.



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20 commenti:

lantarner ha detto...

avevo preparato questo commento al tuo post precedente: adesso è forse in parte superato da questo tuo nuovo post, ma lo pubblico lo stesso:

E’ finita.

Come nei più classici assedi della storia medievale, quando gli assedianti non riescono, dall’esterno, con le varie armi, anche le più ripugnanti (leggi gli assalti delle procure, i teoremi giudiziari,ecc.) a rompere la coriacea resistenza degli assediati, allora ricorrono al tradimento di traditori prezzolati che per trenta denari aprono di nascosto le porte della città.

Ora i vari Bersani, Di Pietro, Fini, Casini, con i vari giuda loro nuovi amici, sono pronti, come schifosi avvoltoi, a banchettare col cadavere della ns.nazione. Ma, dissoltosi l’unico collante che li teneva uniti (l’odio per Berlusconi), non tarderanno a combattere ferocemente tra di loro per accaparrarsi le parti più grosse e succulente della carogna.

Ed intanto i biechi speculatori internazionali, di cui la marmaglia di cui sopra è al soldo, gongolano di gioia, pronti a rimpinguare le loro fetide tasche con i risparmi di tutti noi.

A questo punto l’unica soluzione sono le elezioni, ma non bisogna assolutamente illudersi: vincerà sicuramente l’accozzaglia di sinistra, anche se è senza idee e senza programmi se non quelli di mettere le mani nella nostre tasche per rimpinguare le tasche sue (dell’accozzaglia, intendo) e dei vari Mr.Soros di cui è al soldo.

Perché vincerà sicuramente la sinistra ? Semplice: gli elettori di sinistra, da bravi citrulli come sempre sono stati e sempre saranno, voteranno qualsiasi m**da verrà detto loro di votare dai vari Bersani, Di Pietro, Vendola & c., mentre il popolo di destra, schifato e disgustato e senza più un leader carismatico come il Berlusca, reagirà in un modo che oramai ben conosciamo: l’astensionismo

=

marshall ha detto...

Mi associo al commento di Lantarner.

Nessie ha detto...

Lantarner, da stasera c'è la mossa avvelenata di Napolitano che ha nominato Monti senatore a vita. Liberato così del suo ruolo di "tecnico" (non sarebbe sostenuto da buona parte dei politici di centrodx e dall'IDV) ce lo possono imporre d'imperio come "politico" di nuovo conio.

Giulio ha detto...

Forse il PDL accetterà un nuovo governo, per evitare la fuoriuscita di decine di parlamentari e quindi la spaccatura netta del partito. Spaccare il partito sarebbe molto traumatico in vista delle elezioni, ma io penso che farebbe anche molta pulizia.
Ad ogni caso, non so cosa faranno PD e PDL in un ipotetico governo Monti, visto che non sono d'accordo su nulla.

Massimo ha detto...

D'accordo con tutti. Segno che quando c'è da combattere, da scendere in trincea, ci si ritrova al di là delle personali specificità. E questo è di buon auspicio per le elezioni e per contrastare il proconsole della Spectre.

IL CRONISTA ha detto...

Sono d'accordo su quasi tutto. A parte la faccenda delle pensioni d'anzianità come chiedi tu, da subito, mentre non puoi togliere il traguardo a chi è già arrivato nella dirittura d'arrivo dopo aver lavorato in aziende non protette da nessun sindacato per una vita, anche senza contributi per qualche periodo. E non sono d'accordo neppure perchè sia Berlusconi a candidarsi, anche se mi piacerebbe, con tutto l'affetto che ho nei suoi confronti.

Johnny 88 ha detto...

Massimo, mi sa che riponi male la tua smisurata fiducia nel marajà di Hard-Core. Quello c'ha già pronto l'accordo per il salvacondotto e infatti sponsorizza Monti. Poi, se permetti, pretendere che riveda la legge sul divorzio lui, un divorziato plurimo mi par proprio fuori dal mondo. Che riveda la legge sull'aborto lui, che ha mandato la moglie ad abortire un bimbo malformato al settimo mese? Non scherziamo suvvia. Io di difenderlo a spada tratta ho smesso da un bel pezzo, ammiro la grinta da ultimo giapponese ma viene un tempo in cui riconoscere i fallimenti dell'uomo e ammettere d'aver sbagliato a dargli il voto. Lui ha avuto il salvacondotto e Monti in cambio Palazzo Chigi. Scambio equo e solidale a farne le spese le nostre tasche svuotate dal compromesso storico 2.0

taron ha detto...

lantarner non mi pare che tu sia stato meno citrullo nel seguire Berlusconi :-D

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Solo votare. Tutto il resto è vergogna. Mandiamo Monti al mare !

Massimo ha detto...

Terun. Votare Berlusconi ha significato tenere lontane dalle nostre tasche quelle manacce avide che adesso ruberanno i nostri risparmi. Pensa solo a quante "una tantum" Berlusconi ci ha risparmiato che invece i compagnuzzi avrebbero attuato dopo l'11 settembre, con le guerre in Afghanistan e Iraq, il terremoto in abruzzo, le alluvioni in Veneto, Liguria, Piemonte, il fallimento Lehman ... tutte scuse di cui avrebbero approfittato per rapinarci soldi. I citrulli, come correttamente scrive Lantarner, sono quelli che ignorano tutto questo e godono nel votare per i loro carnefici. E stanno tutti a sinistra.
Giovanni. Capisco la tua amarezza. Nel post che ho programmato per domani (parto per il fine settimana e non so se avrò tempo e voglia di collegarmi dalla montagna) ho cercato di inquadrare un po' quattro filone dell'elettorato di Centro Destra. Qui mi limito a dire che in oltre quaranta anni che seguo la politica, Berlusconi è il Presidente del Consiglio che maggiormente mi ha dato soddisfazione in rapporto alle mie idee. Se poi mi chiedi cosa vorrei, l'ho scritto e non tutte le cose sono affrontabili o sono condivisibili da Berlusconi. Ma gli altri ne sono molto più lontani. Realpolitik vuole che nella impossibilità di avere tutto, ci si debba acocntentare di chi maggiormente è vicino. Se hai delle alternative che possano comunque impedire ai comunisti di andare al potere, dimmele che le terrò in seria considerazione.

taron ha detto...

Massimo non so dove vivi ma Berlusconi le mani nei risparmi degli Italiani ce le ha messe eccome.

Massimo ha detto...

A Berlusconi imputo l'aumento della tassa sui rendimenti dal 12,5 al 20 e l'aumento dell'imposizione sui depositi amministrati. Sull'altro piatto della bilancia abbiamo bavose richieste di patrimoniale, di prelievi forzosi, di una tantum (tasse di scopo). Mi sembra che valga la pena tenersi Berlusconi pagando poco (e avendo comunque l'eliminazione dell'ici e, chissà, con il miglioramento della situazione economica anche una rimodulazione delle aliquote ) che prendersi i comunisti che con le tasse alimentano il debito pubblico e perseverano nella erogazione assistenzialista dei servizi che devono essere pagati da chi ne usufruisce e al prezzo di costo (almeno).

Anonimo ha detto...

Veramente la patrimoniale è stata richiesta da Confindustria non certo dai "comunisti".

Comunque: Berlusconi ha avuto una della maggioranze più ampie della storia della repubblica italiana, e non è stato in grado di mettere in pratica una frazione del suo programma ufficiale. E non per via dei giudici che lo "assediavano" (non gli han certo impedito loro di legiferare!) ma perchè politicamente è un incapace, buono solo a dirigere dove può essere padrone assoluto (la sua azienda). Quando si tratta di avere a che fare con la democrazie, è capace solo di affidarsi a leccaculo e yes-men, o a trafficoni che gli regalano pacchetti di voti in cambio di piaceri di vario tipo, dagli appalti pilotati alle massaggiatrici...se l'è scelta lui questa gente senza dignità che alla prima occasione lo ricattano o gli voltano le spalle. La gente di destra che non sta in questa categoria se n'è andata da molto tempo...
Insomma: non ha fatto un emerito in tutti questi anni, perchè mai dovrebbe riuscirci adesso?

Dopodichè anche io sarei per il voto immediato: chè vi prendereste una saccagnata nei denti da ricordarvela per i prossimi dieci anni. Purtroppo l'opposizione è fatta dal PD, pavide verginelle. Un po' di sano bolscevismo, ah!

Massimo ha detto...

La patrimoniale è la condizione posta da Vendola, mentre Bersani la voleva come emendamento per votare il decreto stabilità.
Come non è vero che i comunisti non avrebbero chiesto la patrimoniale, non è vero che Berlusconi non abbia realizzato nulla. SUl piano politico (l'unione del Centro Destra mai realizzata prima) e su quello riformatore (riforme come l'istruzione, l'università, il mondo del lavoro, la pubblica amministrazione), su quello di politica estera (partecipazione stabile ile alle missioni militari e al "primo tavolo" tra i Grandi) e su quello economico (ha dimostrato che si può gestire uo stato senza ricorrere continuamente a tasse, ici, patrimoniali, espropri dei risparmi, una tantum).
QUanto al voto ... è come un processo. Nessuna parte può essere certa di uscirne vincente. Ricordatevi del 1994 e del 2006!

Anonimo ha detto...

Guarda che io in università ci lavoro...è devastata, non ci sono soldi, le strutture chiudono, i centri di eccellenza chiudono o si ridimensionano...se quello che ha realizzato Berlusconi è la riforma dell'Università, siamo ben messi, era proprio meglio se stava fermo. Nelle scuole poi! Ne conosco di insegnanti, gente in gamba, e sono tutti incazzati neri dal primo all'ultimo...
Sulle missioni internazionali non mi ci metto neanche visto che stiamo ovviamente su due fronti contrapposti, chiaro che i soldi per l'esercito da un governo di destra arriveranno sempre, forse questo a gente come te può far piacere e dare l'impressione che vada tutto bene ma secondo me ti farebbe bene andare un po' a lavorare nel mondo reale e vediamo come la pensi dopo.

Massimo ha detto...

Probabilmente le ragioni per le quali i professori sono arrabbiate sono le stesse per le quali io considero ottima la riforma Gelmini :-) Dobbiamo smetterla di propagandare una impossibilità: l'istruzione di massa. L'Istruzione, con la Sanità, è il maggior capitolo di spesa e deve essere privatizzata. Le scuole e le università migliori dovranno sostenersi con le rette e le donazioni. Per questo non ci sarà molto spazio alla quantità ma solo alla qualità. Merito e capacità dovranno essere riscoperti, in uno con la selezione. Così chi non vuole studiare e chi non ne ha le capacità entrerà nel mondo del lavoro per svolgere quelle attività disertate dagli Italiani in cerca di un pezzo di carta, e che vengono occupate dagli immigrati, con un doppio danno per l'Italia: il costo dell'istruzione improduttiva e il costo dell'immigrazione.

Anonimo ha detto...

Vabbè, di fronte a queste vette del pensiero occidentale che hai appena partorito direi che non abbiamo molto da dirci. Specifico solo che non sono un professore. Continua pure a giocare coi soldatini.

Massimo ha detto...

Bisogna imparare che i doveri vengono prima dei diritti. Ma a sinistra questo non l'hanno mai capito.

Anonimo ha detto...

Bla Bla Bla. Io ho fatto cinque lavori diversi, spesso in nero e sempre con contratti precari. Lo Stato ha speso circa duecentocinquantamila euro per la mia formazione e tra poco mi scadrà il contratto e dovrò andare all'estero e quei duecentocinquantamila euro lo stato li avrà regalati a qualcun altro, USA o Germania o Francia si vedrà. Cos'è, mio dovere avere solo contratti precari per arricchire altri?
'sta storia che la sinistra conosce solo i propri diritti e non i doveri è una sciocchezza. La gente di sinistra lavora e si mantiene come tutti, spesso lavorano più degli altri. La maggior parte della gente di sinistra dopo il lavoro fa anche attività di volontariato o politica o sociale, gli studenti di sinistra che ho conosciuto sono in percentuale altissima studenti lavoratori. È ora di finirla con queste sciocchezze. Io lavoro e voglio essere pagato il giusto, e avere un contratto che mi permetta di far progetti per il futuro. Se questo è pensare "solo" ai miei diritti...ma mi chiedo cosa ne sai tu. Probabilmente non hai mai fatto il cameriere nè sei mai stato in fabbrica.

Massimo ha detto...

Uno dei tanti difetti della sinistra è personalizzare. Io non lo faccio. Tecnicamente se uno ha studiato e non trova un lavoro adeguato alle sue conoscenze o è in difetto lui o non ha conoscenze così adeguate. E' ora di finirla di dare la colpa "alla società", di aspettare che siano gli altri a risolvere i tuoi problemi. E uno dei problemi che abbiamo è proprio la mancanza di selezione scolastica che crea aspettative (legittime) in chi, magari a fatica, sena meriti e senza capacità, ottiene un titolo di studio in forza del quale pretende un tipo di occupazione e, se non la trova, rimane oggettivamente deluso. Con una selezione che orienti l'occupazione futura, questo non accadrebbe, ma anche questo è figlio del " '68".