Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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No alla deriva

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04 novembre 2011

Onoriamo la Vittoria smascherando chi tradisce

Il 4 novembre 1918 l’Italia ottenne l’unica sua importante Vittoria militare, nonostante l’ostilità e l’ostruzionismo dei socialisti di allora che comprendevano ancora quelli che avrebbero poi dato vita al partito comunista, rappresentante italiano dell’ideologia più perversa ed assassina della Storia dell’Umanità.
Quando ero un bambino mio padre mi portava a visitare i mezzi militari nelle caserme, per l’occasione aperte al pubblico e il 4 novembre era la Festa della Vittoria, senza alcuna reticenza “politicamente corretta” per chiamarla “Giornata delle Forze Armate” o “Festa dell’Unità d’Italia” (ma quante “feste” dell’Unità d’Italia ci sono ?).
Era la Festa della Vittoria, perché celebrava una Vittoria militare del Popolo Italiano, l’unica Vittoria “mondiale” che possiamo vantare nel palmares bellico dell’Italia moderna essendo le vittorie ottenute per la conquista delle Colonie, anche quella che riportò nel 1936 l’Impero a Roma, oggettivamente inferiori, vista la caratura del nemico sconfitto.
Oggi il Piave dovrebbe tornare a mormorare: non passa lo straniero.
L’azione degli eredi di quello che fu il partito socialista neutralista nel 1915, il pci/pds/ds/pd con i suoi caudatari vecchi e nuovi, rischia di far cedere una ulteriore fetta di Sovranità e Indipendenza.
L’Italia, per colpa del debito pubblico accumulato con l’arco costituzionale, è di nuovo minacciata nella sua Sovranità e Indipendenza cui, uno stolto trattato di Maastricht e l’infausta adesione all’euro, hanno già inferto un durissimo colpo, limitandole grandemente.
Ciononostante c’è chi ripropone “larghe intese” o “larghe condivisioni” , richiamando uno dei periodi più miserabili della storia contemporanea (1976-1979) tale non solo per l’aberrazione politica del compromesso storico, ma anche per la dissipazione del pubblico denaro, con la finalità di mediazione politica, in tante elargizioni clientelari.
Mentre il Premier Berlusconi combatte per conservare agli Italiani il patrimonio e i risparmi degli Italiani nei rispettivi conti correnti, c’è infatti chi trama per sostituirsi a lui e mettere di nuovo le mani sui nostri soldi.
Gli eredi di quei socialisti che si opposero all’intervento dell’Italia in guerra nel 1915 che, con la Vittoria del 4 novembre 1918 riportò in Patria Trento, Trieste, Istria e quindi Fiume, oggi, incapaci di vincere regolarmente le elezioni, confidano in un pugno di transfughi che, eletti PER “Berlusconi Presidente”, si offrono – chissà perché … – per partecipare alla congiura di palazzo, risultandone determinanti.
Il modo migliore per onorare la Vittoria del 4 novembre 1918 è non dare spazio a chi tradisce gli impegni, a chi si allea con chi vuole rapinare i risparmi degli Italiani.

4 novembre 2005 4 novembre Festa Nazionale




4 novembre 2009 Non passa lo straniero

4 novembre 2010 4 novembre nella memoria


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1 commento:

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Ha ragione Storace, fucilare i traditori !