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09 dicembre 2011

Il servile provincialismo del linguaggio

Ieri sera mi sono gustato Juventus-Bologna.
Risultato giusto, ma sono soddisfatto del carattere mostrato dal Bologna che è uscito dalla Coppa Italia a testa alta.
Quello che non mi è piaciuto è il telecronista che insisteva a parlare dello "Juventus STEDIUM".
Ma quale "stedium", STADIUM !
Forse il telecronista si sentiva molto Oliver Hardy nel doppiaggio di Alberto Sordi: Stenlio, andiemo allo stedium !
Nel 1977 stavo aspettando di sostenere l'esame di diritto privato comparato.
Prima di me era sotto esame una ragazza alla quale fu chiesto su quale principio si basava la giurisprudenza inglese.
La risposta corretta era: stare decisis, un brocardo latino che significa rifarsi ai precedenti.
La studentessa rispose: steir disaisis.
Fu invitata a ritornare perchè dimostrava di aver solo imparato a memoria lo scritto del libro, ma non di averne capito il significato.

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4 commenti:

Josh ha detto...

caro Massimo,

ho assisito a un'esame di storia dell'arte antica all'Università,
dove la Nike di Samotracia

http://it.wikipedia.org/wiki/Nike_di_Samotracia

(in cui la pronuncia "Nike" è il greco "vittoria" ovvero Νίκη, la famosa vittoria alata)
è stata pronunciata "naic" come le Nike, cioè le scarpe.

Sempre peggio!!!

Massimo ha detto...

Personalmente pronuncio "nike" e non "naic" anche le scarpe che credo abbiano quel nome, trattandosi di calzatura sportiva, proprio per richiamare la vittoria.

Tutti gli episodi citati, purtroppo, denotano il progressivo abbassamento del nostro livello di conoscenza. Così si spalancano le porte, dopo la sbornia oclocratica, alla dittatura di chi sa un po' di più degli altri, perchè è conoscenza di tutti che nel paese dei ciechi, l'orbo è re.

lantarner ha detto...

oltretutto, in America pronunciano "naiki", non "naic", che è una pronuncia tutta inventata dagli italiani.

Massimo ha detto...

Negli Stati Uniti credo si facciano delle grasse risate per i nostri tentativi di compiacerli e tutto ciò provoca anche un certo disgusto nei nostri confronti. Visto come scodinzolava felice Monti dopo aver incontrato Geitner ? E come andava in brodo di giuggiole per essere stato invitato a Washington ! Ma intanto l'unico vero onore che gli Americani potevano tributare ad un nostro Premier lo hanno concesso a Berlusconi, facendolo parlare al Congresso nel 2005. E Berlusconi, per carattere, è uno che non mette a gatto Silvestro ai piedi del prossimo, sia questi il presidente degli Stati Uniti o il duo Merkozy.
Inglesizzare parole italiane o latine (o addirittura derivanti dal greco antico) è un comportamento untuoso e umiliante che non qualifica positivamente chi lo mette in pratica. Purtroppo la "moda" è tale che c'è chi adotta quel linguaggio in automatico, senza pensarci. Senza pensarci ... e questo è forse ancor più grave ...