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20 dicembre 2011

Obiezione di coscienza fiscale

Non posso che apprezzare l’ipotesi lanciata da alcuni sindaci della Lega per l’obiezione fiscale contro la rapina sulla casa degli Italiani.
E’ vero, come ha detto Berlusconi, che l’Imu è tassa federalista, ma lo è solo in un contesto differente, dove diventa l’unica tassa da applicare su un bene, come la casa, finalizzandola al finanziamento dell’economia locale.
Come invece è stata strutturata da Monti, assieme a tutte le altre operazioni di tassazione architettate contro i cittadini ed i loro risparmi, diventa l’ennesima beffa, perché è un finanziamento del debito pubblico nazionale, senza alcuna prospettiva di risanamento e, soprattutto, senza alcuna finalizzazione destinata a premiare le amministrazioni virtuose rispetto a quelle con le mani bucate.
E’ difficile organizzare una protesta fiscale finchè lo stato potrà contare sull’uso della forza pubblica per reprimere i cittadini.
Molti si sentiranno in obbligo, anche perché “tengono famiglia”, di non rischiare una battaglia legale che comporterebbe il pignoramento dei beni, il blocco dell’automobile, il sequestro dei conti correnti, tutti sistemi che Equitalia utilizza per raggiungere i propri scopi facendo strame di ogni garanzia e tutela del contraddittorio.
Ma un partito politico ha il dovere di valutare come sostenere le proprie idee e i suoi esponenti hanno il dovere di rischiare in proprio denunce e ritorsioni.
L’uso dei sindaci può essere una strada.
Come può esserla l’applicazione generalizzata della aliquota minima.
Il problema nasce dai trasferimenti che lo stato bloccherebbe comunque, con il rischio paradossale che i soldi risparmiati nel Nord vengano utilizzati, bruciandoli nella fornace del sud.
Berlusconi, quindi, ha torto nel criticare l’iniziativa della Lega contro l’Imu, anzi dovrebbe affiancarvisi per sostenere il diritto di trattenere in sede locale i redditi prodotti, la qual cosa consentirebbe ai comuni virtuosi di azzerare l’Imu o, almeno, contenerla ai minimi termini ed obbligherebbe lo stato a tagliare le spese, come stanno facendo in Spagna dove, con un Governo degno di questo nome, di Centro Destra, hanno posto prevalentemente l’accento sulla riduzione della spesa pubblica e non sull’aumento delle entrate attraverso la rapina sistematica dei redditi e dei risparmi dei cittadini.

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3 commenti:

Nessie ha detto...

"Tutti sistemi che Equitalia utilizza per raggiungere i propri scopi facendo strame di ogni garanzia e tutela del contraddittorio.
Ma un partito politico ha il dovere di valutare come sostenere le proprie idee e i suoi esponenti hanno il dovere di rischiare in proprio denunce e ritorsioni".

Perfettamente d'accordo. Equitalia è una vera e propria associazione per delinquere. Del resto è un consorzio di banche private che commissariano l'Erario per "recupero crediti", dimostrando ancora una vota (se ce ne fosse bisogno) che viviamo in tempi di sospensione della democrazia. Per non dire di sequestro.

Giulio ha detto...

E' vero, l'IMU proposta dalla ex maggioranza era diversa, era una tassa unica (Ici, tarsu, addizionale irpef...) che non si applicava sulla prima casa e i cui proventi finivano nelle casse comunali.
Questa IMU invece si applica anche alla prima casa e finisce nella mani dello Stato per finanziare la spesa pubblica, anche Renzi ha detto che è una fregatura per i comuni.

P.S.
Fini è tornato alla carica chiedendo lo "ius soli".
Io non credo che sia un traditore, penso semplicemente che non abbia mai creduto in niente di ciò che ha detto nella sua vita.

Massimo ha detto...

Lo strumento fiscale è il primo nella repressione del dissenso e dimostra quanto, se non sospesa, una democrazia che ne abusi sia quanto meno malata.
Fini ... in mala fede da sempre o traditore, resta il fatto che qualunque coalizione lo veda partecipe non avrà il mio voto. Nel 2008 fu l'errore più grande di Berlusconi che avrebbe vinto comunque, anche senza Fini.