Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

31 dicembre 2012

Abbattere Monti per contrastare chi gli sta dietro


Perché Bersani è così cauto, prudente nel giudicare l’ingresso in campo politico a gamba tesa di Monti ?
Mi viene in mente un proverbio: la prudenza è la paura che cammina in punta di piedi.
Bersani ha paura.
Bersani ha visto, avendoci messo anche del suo, cosa i manovratori che stanno dietro Monti e ne muovono i fili hanno fatto a Berlusconi che sta pagando (con milioni sonanti oltre che con una ventennale persecuzione mediatica e giudiziaria ancor più palese con le candidature politiche di tanti magistrati evidentemente non super partes come avrebbero dovuto essere) la sua volontà di autonomia e di elevare l’Italia come socio alla pari al tavolo della politica mondiale.
Bersani si rende conto che se entrasse in rotta di collisione diretta con la consorteria finanziaria e speculativa internazionale, senza Patria, senza Valori, senza volto e che per comodità chiamo Spectre come la organizzazione nemica, in tanti romanzi e film, di James Bond, farebbe una fine ancora peggiore di Berlusconi, non avendone né il carattere volitivo, né le disponibilità economiche.
Bersani, quindi, lascia che sia il suo ritrovato compagnuccio di cordata ad esprimere quei concetti “di sinistra” che potrebbero irritare la Spectre che ha scelto di intervenire direttamente in Italia tramite il suo Monti.
Bersani ha redatto una “sua” agenda che comprende tutte le impostazioni di Monti (tasse, patrimoniale, cessione di Sovranità all’europa e contestuale limitazione della Libertà degli Italiani) con l’aggiunta di un paio di concetti idonei a lisciare per il verso giusto il pelo ideologico dei comunisti: omosessuali e immigrati.
In questo quadro uno penserebbe che contro un simile Impero del Male, sovranazionale, si schierasse il Grande Potere ugualmente sovranazionale che predica il Bene, la chiesa da sempre nemica dell'impero.
Purtroppo, con buona pace del mio amico Starsandbars che la ritiene solo “divisa”, la chiesa appare ormai in disfacimento e lo è perché i suoi uomini di vertice sono per lo più, parafrasando Dante, “pusillanimi e codardi”, capaci di fare la voce grossa contro singoli, isolati cittadini o sacerdoti, ma non contro chi realmente introduce il Male nella nostra società e preferiscono schierarsi con quanti sembra abbiano il potere necessario a perpetuare la loro rendita di posizione, invece di combattere a fianco di chi sostiene i loro stessi Valori, rischiando sconfitte e persecuzioni.
La chiesa è indubbiamente ancora guidata da una persona di grande levatura, Benedetto XVI, purtroppo troppo anziano per contrastare la politica di una curia che lo circonda che irrita e allontana i potenziali “fedeli” senza peraltro conquistare chi fedele non è mai stato e, anzi, in questa situazione trova ulteriore e giustificato motivo di disprezzo nei suoi confronti.
Abbiamo così assistito ad una nuova saldatura tra il “primo stato “ e il “secondo stato”, in un deja vù prerivoluzionario, dove il “primo stato” non è più una nobiltà d’Animo e d’Arme, ma è composta da avidi speculatori senza volto e senza Valori che si sono uniti nella Spectre finanziaria internazionale.
Uniti, dunque, contro il “terzo stato”, rappresentato dal borghesissimo e popolare Cavalier Silvio Berlusconi, quella borghesia produttiva, il ceto medio, cui i due primi poteri cercano di sottrarre le disponibilità economiche e la stessa Libertà Individuale e Identità Nazionale che impedirebbe la degenerazione in un governo oligarchico come è quello che abbiamo avuto nel 2012.
A tutto questo mi ha fatto pensare la conferenza stampa, l’ennesima senza contraddittorio … e vogliono imbavagliare Berlusconi !, di un Monti che ha annunciato la nascita ufficiale della sua coalizione con personaggi della …. statura di Fini, Casini, Montezemolo, tutti celebri per essere sistematicamente andati al traino di qualcun altro, da cui hanno ottenuto onori e cariche.
Sono gli stessi personaggi che cercano di regalare la Lombardia alla sinistra con la ostinata e senza speranza candidatura di un Albertini stizzoso, bizzoso e senza prospettive che sembra trovare analogo e degno contraltare in Maroni e nella nuova Lega.
L’alleanza che ha imposto Monti prima come presidente del consiglio ed ora come candidato premier di una improbabile coalizione centrista, rappresenta una forza immensa che fa tremare i polsi (e non solo quelli) a Bersani, pronto a scendere a patti in cambio della presidenza di un governo che però legiferi a comando (dall’estero) ed a cui resterebbe solo la possibilità di indebolire, con i provvedimenti a favore di omosessuali e immigrati, la resistenza morale e identitaria degli Italiani, affidando a Monti la presidenza della repubblica perchè sorvegli che tutto vada secondo i desiderata della Spectre finanziaria internazionale.
Una forza immensa, quella della Spectre, che vorrebbe spegnere la Fiamma della Libertà, della Sovranità e della Dignità, per aprire un periodo oscuro di miseria, oppressione e rinnegamento delle nostre Radici, della nostra Tradizione, della nostra Identità.
Sconfiggere Monti (e il suo alleato “in pectore” – ma neanche troppo - Bersani) alle elezioni, significa dire alla Spectre finanziaria internazionale che gli Italiani non sono più quei servi disponibili ad inchinarsi a qualunque principe straniero si presenti alla nostra porta per occupare la nostra terra e trattarci come sudditi.

Buon anno.



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Manipolazioni

Ieri i giornali radio e molti telegiornali e sicuramente lo ritroveremo nella stampa di regime odierna, hanno cercato di accreditare Casini come energico oppositore di Bersani.
E' evidente che questo sarà un tema della campagna elettorale: proiettare una immagine della coalizione montiana come antagonista e alternativa alla sinistra per abbindolare i più sprovveduti tra gli elettori di Centro Destra e togliere voti alla vera e unica coalizione di Centro Destra, quella di Silvio Berlusconi.
E' la stessa, identica politica che nella prima repubblica fu praticata dalla dc e dal pci: botte da orbi (verbali ...) in campagna elettorale e poi accordi di spartizione del denaro che sarebbe stato sottratto, con leggi ad hoc, dalle tasche dei cittadini.
Una politica mirabilmente resa dal film  "I due deputati" con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, in cui i due comici siciliani interpretavano la parte di due parlamentari (uno comunista e l'altro democristiano) che in pubblico si insolentivano e nel privato erano più che in sintonia.
Saperlo ci aiuta a non cadere essere vittime della manipolazione che la coalizione di Monti e quella di Bersani stanno ponendo in atto.


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30 dicembre 2012

E' certo, fu un complotto

Silvio Berlusconi ha osato dire quel che, finora, appariva solo nei nostri blog: le dimissioni del Governo Berlusconi nel novembre 2011 e la sua sostituzione con i vassalli dei poteri finanziari internazionali furono le conseguenze di un complotto ordito ai danni dell'Italia e degli Italiani.
Noi lo avevamo subodorato da subito, ieri anche la vittima principale ha trovato il coraggio di dirlo a microfoni aperti.
Gli Italiani che si mettono a novanta gradi, accettando le tasse di Monti e di Bersani, sapranno aprire almeno gli occhi davanti ad una palese interferenza straniera e speculativa contro i nostri interessi di cittadini Italiani ?


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29 dicembre 2012

Passera solitario

Pare che il ministro Passera non si sia reso disponibile all'alleanza tra Monti , Bagnasco, Casini e Fini.
Dignità personale per non essere accomunato a simili figuri o astuta mossa della Spectre finanziaria internazionale per avere una carta di riserva nel caso in cui, nonostante la potenza di fuoco a disposizione, Monti facesse fiasco ?


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28 dicembre 2012

L'agenda Monti (e quella Bersani)

Obbediente vassallo, Monti propone in Italia l'agenda Monti, traduzione dalla tedesca "agenda Merkel".
In cosa consiste ?
Più tasse.
Esproprio dei risparmi, delle case e del patrimonio degli Italiani.
Più iva.
Più disoccupazione.
Meno pil.
Più stato.
Più inflazione.
Asservimento all'europa germanocentrica.
In sostanza più miseria.
Gli stessi contenuti (che abbiamo già provato nel 2012) che troviamo nell'agenda Bersani che, di suo, aggiunge:
più omosessuali.
Più immigrati.



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Provano ad imbavagliare Berlusconi

Da ottobre a novembre abbiamo avuto una orgia a reti unificate dedicata ai comunisti ed alle loro "primarie".
Questo ha consentito al pci/pds/ds/pd di crescere nei sondaggi con il complice silenzio dei sacerdoti della par condicio.
Da un paio di settimane Silvio Berlusconi ha iniziato una offensiva mediatica fatta di tesi chiare e talmente convincenti che i sondaggi registrano un deciso recupero del PdL.
Zavoli e Gubitosi, obbedienti valvassini dei vassalli (Bersani e Monti) dei principi stranieri, intervengono e provano ad imbavagliare Berlusconi, "concedendo" altrettanto spazio agli altri partiti.
Un motivo in più per sostenere la privatizzazione della rai.
Così lo stato non dovrà più coprirne i passivi, anzi incasserà denaro sonante dalla vendita, anche a "spezzatino" e, soprattutto, gli Italiani non dovranno più pagare il canone rai (che Monti ha aumentato !) terza tassa più odiata, dopo l'imu sulla casa e il bollo auto.


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27 dicembre 2012

Magistrati in politica

Il procuratore Grasso entra in politica candidandosi per il pci/pds/ds/pd.
E' solo l'ultimo di una lista sin troppo lunga che comprende Ingroia, De Magistris, Casson, Di Pietro fino a Violante.
Tutti a sinistra.
E' evidente che quando Berlusconi accusa la magistratura di pendere a sinistra abbia tutte le ragioni di questo mondo, come pure quando lamenta la persecuzione nei suoi confronti.
Le candidature a senso unico di magistrati che hanno avuto a che fare con inchieste politiche non sono utili alla giustizia, perchè fanno perdere credibilità e affidabilità a chi invece dovrebbe, per il suo ruolo super partes, essere rispettato.
Ma quale rispetto si può portare per chi manifesta in modo così evidente la sua faziosità e ciononostante pretende di giudicare il prossimo ?


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26 dicembre 2012

Ma chi lo vota, Monti ?

Ripensando alla ignobile conferenza stampa di quell'essere ripugnante nell'eloquio e nei contenuti, mi domando: chi, a parte Casini, Fini e le loro clientele ansiose di conquistare una poltroncina, potrebbe votare uno che propone:
una nuova e ulteriore patrimoniale sui risparmi (come se le tasse sui conti correnti e sui depositi non fossero sufficienti) ;
la conferma della rapina sulla casa denominata IMU e, per giunta, con le rendite aggiornate (cioè più alte);
l'aumento dell'iva;
la conservazione della spesa pubblica che non potrà che aumentare il debito pubblico e, quindi, altre tasse per farvi fronte;
l'asservimento dell'Italia alla Germania;
il querulo tono insofferente sul fatto che non dovremmo lamentarci ?
Ma chi è così masochista ?

P.S.: E' bene annotare che è lo stesso programma di Bersani che, da par suo, per non farci mancare nulla, aggiunge anche:
- la devastazione morale per accontentare la volontà degli omosessuali di contrarre matrimonio con persone dello stesso sesso (che comporterebbe ulteriori costi da coprire con maggiori tasse per le nuove pensioni di reversibilità e l'assistenza sanitaria);
- la distruzione di una Nazione, cancellandone o indebolendone le Radici, con la concessione della cittadinanza e del voto agli immigrati che della nostra Nazione (che è tale perchè "una d'arme, di lingua, d'altare, di memorie, di sangue e di cor") non fanno certamente parte.



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23 dicembre 2012

La fine del Monti che si loda e si imbroda


Venerdì 21 dicembre 2012 aspettavamo la fine del mondo prevista erroneamente dai Maya ( del resto se avessero azzeccato la fine del mondo sarebbero anche riusciti a sconfiggere chi, invece, li annientò) e invece abbiamo avuto la fine del Monti.
Ho brindato.
Non è mai troppo tardi per ravvedersi e Berlusconi ha saputo farlo.
Monti non doveva neppure vedere la luce e Berlusconi non avrebbe mai dovuto dimettersi e ancor meno appoggiare il gauleiter della Merkel.
Purtroppo cosa fatta, capo ha, il "figliol prodigo" (del consenso elettorale ricevuto) è tornato in grande spolvero e dicendo quel che esattamente voglio sentirgli dire e adesso guardiamo avanti, al prossimo appuntamento elettorale con schieramenti ancora non ben chiariti.
Poche parole per i comunisti che hanno messo assieme la solita coalizione estremista e ideologica che potrà vincere solo con le divisioni del Centro Destra.
Il programma comunista, per ammissione dello stesso candidato premier Bersani, è fondato su:
patrimoniale e tasse
“matrimonio” degli omosessuali
cittadinanza e voto per gli immigrati.
Qualunque persona di buon senso voterebbe per qualsiasi alternativa fosse proposta rispetto a tali aberrazioni che non possono certo creare benessere, ricchezza, sicurezza e libertà, anzi ne sono la negazione perché sono il presupposto per la miseria (morale e materiale).
Il Centro Destra si sta assestando con uno “spacchettamento” guidato e già ha visto la luce un partito di Destra, guidato da La Russa, Crosetto e Meloni che spero avrà modo di unire le forze con La Destra di Storace.
A destra da osservare quel che faranno Forza Nuova e la neonata Alba Dorata che, anche qui, dovrebbero unire le forze per dare alla Naziona anche una opzione di Destra estrema.
Purtroppo la Lega, anche a causa delle fisime personalistiche di un Albertini rancoroso che continuando sulla strada intrapresa si assumerebbe una grave responsabilità che lo condannerebbe alla damnatio memoriae, si mette di traverso contro una nuova candidatura di Silvio Berlusconi e con tal atteggiamento rischia di regalare non solo il governo centrale, ma anche quello di Lombardia, Piemonte e Veneto ai comunisti.
Incerta la posizione dei cosiddetti “filomontiani” del PdL, generali spesso senza truppe (l’unico che potrebbe averne è Alemanno ormai partito per un viaggio che lo porta sulle stesse orme di Fini) che aspettano che  Monti decida cosa fare.
Una incertezza che tiene sulla corda Casini, Montezemolo, Fini, Pisanu e tutti gli altri residuati della prima repubblica, degni di un posto  più che al parlamento, negli scantinati di Madame Tussaud .
E qui occorre soffermarsi sulla conferenza stampa di Monti che ne ha svelato la bassezza e lo squallore.
Un attacco a senso unico contro Berlusconi, senza contraddittorio, utilizzando una occasione istituzionale per esporre considerazioni di parte, faziose e fondamentalmente contrarie agli interessi dell’Italia e degli Italiani.
Monti infatti ha esposto, nella sua immensa presunzione, una sorta di “decalogo” che rappresenta essenzialmente la fine della Libertà, Indipendenza e Sovranità dell’Italia e degli Italiani che, nei progetti montani dovrebbero continuare a mettere mano al portafogli, farsi espropriare la casa il tutto ridendo e ringraziando come servi della Germania e di una unione europea sempre più sovietica e sempre meno liberale.
Monti sicuramente ha una pessima opinione degli Italiani, considerandoci degli allocchi, degni solo di essere asserviti ad un potentato estero, come quando, divisa in tanti staterelli, chi voleva emergere si appoggiava alle baionette straniere.
Monti non ha però sciolto la “riserva” e questa è un'ulteriore conferma dello scarso spessore umano e politico di un soggetto che si muove solo sul sicuro tanto da nascondersi sempre dietro qualche potente (organizzazione come la Bildernergo la Goldman o persona come la Merkel), non rinunciando, sempre facendo “onore” a tale suo animo spregevole, ad un vergognoso attacco a Berlusconi, nel modo più infimo, curiale e infido possa esserci.
Ma torniamo alla coalizione seria, quella di Centro Destra che deve vedere alleati il PdL, la Lega, Fratelli d’Italia, La Destra, perché solo così può ancora impedire la deriva marxista della nazione, fondata sulla triade tasse-omosessuali-immigrazionismo ed ormai evidentemente complice con Monti e i centrini.
Berlusconi, in meno di un mese, è riuscito a mettere all’angolo Monti, strappandogli la maschera “super partes” , obbligandolo a mostrarsi per quell'essere infimo e menagramo che è, oltre a rivitalizzare il partito, un po’ come fece durante la campagna elettorale del 2006.
Le idee espresse da Berlusconi restano le migliori: basta tasse, abrogazione per sempre di qualsiasi tassazione sulla casa, riforma costituzionale e della giustizia.
Se avrà i numeri potrà riuscirci, almeno in parte, almeno sul versante tasse che Monti ci ha portato al più alto livello del mondo, assieme ad un debito ed una spesa pubblica in aumento, una disoccupazione da record, una povertà in costante crescita e un totale asservimento all’unione sovietica europea e, in particolare, alla Merkel.
Ci credo che abbia buona stampa all’estero, ben lieti di un'Italia prona e serva,  visto che Monti e solo Monti ha ridotto l’Italia al livello di uno stuoino internazionale come dimostra il caso dei nostri Marò sequestrati da uno stato canaglia al quale si è pure versata una cauzione di quasi un milione di euro per comprare due settimane di “licenza”.
Comunque la si pensi, sotto Berlusconi si stava meglio:
meno tasse,
più soldi nelle nostre tasche,
più occupazione,
meno debito e spesa pubblica,
più ricchezza
più fiducia nel futuro
più ottimismo
più influenti nel mondo anche scontando la ovvia ostilità di Francia e Germania, che è invece un viatico di Sovranità e Indipendenza, ma potendo capeggiare una larga coalizione di stati che non vogliono un’europa germanocentrica.
Comunque la si pensi, ancora una volta la proposta più credibile e sana è quella di Berlusconi.
Mi auguro che anche personaggi stizzosi e fondamentalmente dannosi con il loro comportamento come Albertini e Maroni se ne facciano una ragione e ne accettino la strategia.
Nell’interesse della Nazione e di tutti gli Italiani.

Buon Natale.



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21 dicembre 2012

Oltre ogni limite

Il pubblico ministero di Milano ha chiesto un anno di reclusione per Silvio Berlusconi e tre anni e tre mesi per il fratello Paolo, editore del Il Giornale.
La colpa ?
Aver pubblicato la conversazione telefonica tra l'allora segretario del pci/pds/ds (non ancora pd) Piero Fassino, oggi sindaco di Torino, con l'allora presidente Unipol Giovanni Consorte in merito alla "conquista" di Bnl: il famoso "abbiamo una banca".
Leggendo la notizia non sono riuscito a capire se il pubblico ministero che ha presentato tale richiesta venisse da Marte o volesse rendere un favore al Cavaliere, considerato che, con tutte le fughe di notizie dalle procure, solo in questo caso si arriva ad un processo con tale corollario di pubblicità.
Poi ho letto che Fassino ha chiesto ben un milione di euro, nel miglior stile "debenedettiano", come risarcimento.
Il ridicolo è che non si guarda alla Luna, ma al dito che la indica.
Non viene infatti sanzionato un comportamento a dir poco discutibile nell'intreccio, svelato e non smentito, tra un partito politico (il pci/pds/ds non ancora pd) guidato da Fassino) e un colosso della cooperazione rossa.
No, viene inquisito e chiesta la condanna di chi ha svelato quell'intreccio.
Non solo.
Non viene processato il solo editore, ma anche il fratello che, guarda caso, è il potenziale candidato alla presidenza del consiglio in alternativa al duo Bersani-Monti voluto e spinto dalle consorterie finanziarie internazionali che vorrebbero mettere sotto tutela, asservendola, l'Italia intera ed hanno paura del ritorno del Cavaliere, troppo indipendente da loro per poter interpretare la parte del loro Re Travicello.
Qualsiasi persona di buon senso e di media intelligenza che non fosse accecata da un odio viscerale e fondamentalmente autodistruttivo (perchè votare Bersani-Monti è autolesionista viste le leggi fiscali e ideologiche che approverebbero) comprenderebbe che Berlusconi è una vittima e lo è perchè non si è piegato all'ordine mondiale deciso al di fuori dai nostri confini.
Anche questa vicenda dell' "abbiamo una banca" in cui a processo è finito chi l'ha svelata, è un ulteriore motivo per scegliere il Centro Destra alle prossime elezioni, contro la dittatura fiscale (e non solo) che deriverebbe da una vittoria di Bersani-Monti.




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La fine del mondo

Per Monti, Bersani e i loro accoliti sarebbe la vittoria di Berlusconi alle elezioni ...


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20 dicembre 2012

Monti paga il pizzo all'India

I nostri Marò torneranno per Natale.
Lo stato canaglia che li ha tenuti sotto sequestro per quasi un anno, ha concesso il rimpatrio per due settimane in cambio di una garanzia del governicchio di Monti per quasi un milione di euro.
Ho sempre saputo che con i sequestratori non si doveva trattare, perchè così si incentivano altre azioni criminali.
Monti paga, con i nostri soldi, però, non con i suoi.
Cambierei la mia opinione sul signor Monti solo se, una volta tornati a casa i nostri Marò, provvedesse a sequestrare beni indiani per un milione di euro.
Ma chi può sperare seriamente in un atto di dignità e di forza da parte di quel signore con il loden, così forte con i deboli cittadini italiani e così prono verso chi è determinato nell'uso della forza ?

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No al solito ricatto di Pannella

Mi disgusta profondamente vedere nei telegiornali il pellegrinaggio delle "istituzioni" dello stato verso Pannella e la santificazione che fanno del personaggio.
Indipendentemente dai motivi (e per me Pannella è stato uno dei principali artefici del disfacimento delle fondamenta morali della Nazione con i suoi divorzio, aborto, eutanasia, liberalizzazione della droga e, da un po' di tempo, amnistia) il ricatto "mi uccido se non mi accontentate" è da respingere.
Morire per una causa non la rende giusta a prescindere e il problema delle carceri non si risolve liberando i criminali ma, semmai, rispedendo a casa loro (dopo averne preso il dna) gli immigrati (che rappresentano il 35% della popolazione carceraria) e non usando il carcere preventivo per estorcere confessioni.
Le nostre "istituzioni" dovrebbero trarre insegnamento dal comportamento tenuto dalla Thatcher verso i terroristi irlandesi che avevano provato a ricattarla con lo sciopero della fame.
Scommettiamo che anche Pannella, davanti a tale forte dignità, la smetterebbe ?

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19 dicembre 2012

Bersani abbaia, Napolitano segue

Fino a due giorni fa Bersani, quello con la pelata da Lenin e le sopracciglia da Breznevvoleva che la legislatura finisse ad aprile e Napolitano si rammaricava della sua affrettata chiusura.
Oggi Bersani sente sul collo il fiato del ritorno del Cavaliere e vuole sbrigare frettolosamente la pratica elettorale temendo che più gli Italiani potranno ascoltare anche la versione di Berlusconi, più gli elettori di Centro Destra (che sono maggioranza) tornino a dargli fiducia e Napolitano pretende una campagna elettorale brevissima.
Beati i tempi in cui i presidenti della repubblica non aprivano bocca e si limitavano a mandare telegrammi di condoglianze o di felicitazioni !


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No all'imu. Fuori dall'euro

Finalmente il vero Berlusconi, quello che provoca i travasi di bile nei comunisti e in tutta la sinistra, è tornato se stesso.
Una speranza in più per gli Italiani (e non solo) alla prossima scadenza elettorale.
Una chiara linea in controtendenza rispetto agli autonominati padroni dell'Italia e, soprattutto, rispetto alla litania europeista, statalista e gabelliera. 
Berlusconi ha già eliminato l'ici sulla prima casa, perchè non dovrebbe togliere l'imu  ?
L'imu può essere tolta o può tornare ad essere quella tassa che, come dal programma del Centro Destra, avrebbe dovuto assorbire dal 2013 altre tasse, quindi con un vantaggio complessivo per i cittadini.
L'euro è una dannazione e se l'Italia ne uscisse farebbe crollare tutta la costruzione, una minaccia che potrebbe portare Germania e Francia a più miti consigli ed otterrebbe il tacito appoggio del Regno Unito.
Berlusconi continui a sparigliare le carte e anche lo "spacchettamento" guidato del PdL (a parte l'uscita di Frattini, Cicchitto, Quagliarello e i montiani che non hanno seguito elettorale e non farebbe danni ma occuperebbe solo posti dall'altra parte) può funzionare.


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17 dicembre 2012

Il Gigante e la Bambina

Così è stata soprannominata la "strana coppia" formatasi ieri a Roma tra Giorgia Meloni che sembra voler incarnare la tradizione della Destra, conservando e alimentando quella Fiamma che molti pensano si sia già spenta e Guido Crosetto, liberale forse anche liberista antimontiano.
Grazie a Sky, mentre tutti i telegiornali facevano passare in secondo piano la manifestazione romana, ho potuto ascoltare gli interventi di entrambi e oggi leggere quel che ne hanno scritto (poco) stampa e online.
A parte un paio di stereotipi in cui è caduta la Meloni (contro le banche e contro la massoneria che è un po' la versione "destra" della liturgia antifascista della sinistra) mi sono piaciuti.
Condivido quasi tutto negli ideali di fondo, condivido la prospettiva che si sono dati, condivido il secco e senza appello "no" a Monti.
Non condivido il dolce "no" a Berlusconi.
Il Giornale ha adottato una linea fortemente antimontiana.
Tutti i più stretti collaboratori di Berlusconi (Santanchè, Brunetta, Biancofiore) hanno sparato ripetutamente ad alzo zero contro questo governo.
Se si vuole recuperare l'alleanza con la Lega è necessario stare contro Monti.
La politica di Monti è politica contraria ai principi del PdL, tanto che secondo un sondaggio "terzo" l'80% degli elettori del Centro Destra si rifiuta categoricamente di votare Monti.
Allora perchè Berlusconi insiste per offrirgli la leadership della coalizione ?
Io credo sia solo tattica.
Voglio pensare che sia solo tattica visto che appartengo a quell'80% antimontiano.
Probabilmente, vista la mala parata internazionale e comprendendo che, anche vincendo le elezioni, tutti i poteri occulti o meno si scatenerebbero contro il suo governo, Berlusconi vuole inchiodare Monti ad una scelta.
Se Monti dirà sì, Berlusconi diventerà un king maker ma sarà fuori dalla politica decisionale.
Se invece Monti continuerà a tentennare o, addirittura, ambirà a sostituire Napolitano con i voti comunisti, allora Berlusconi avrà buon gioco a presentarsi come l'unico referente per l'area conservatrice, moderata, popolare, di Centro Destra.
Ovviamente Berlusconi non può e non deve mettere al corrente il prossimo della sua tattica e delle sue mosse, per questo la Meloni e Crosetto dovrebbero abbassare i toni nei suoi confronti e proporsi piuttosto come catalizzatori di un'area di Destra Identitaria nei Valori e Liberale in economia che possa validamente attrarre le anime disperse di quella che fu una stupenda comunità negli anni del "ghetto" e della parte migliore di quella Forza Italia dell'origine.
A sostegno dell'ultimo hurrah di Berlusconi.


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Oggi appuntamento con la grande rapina

Oggi, 17 dicembre, oltre l'80% delle famiglie italiane che, grazie anche alle politiche di Berlusconi, posseggono una casa di proprietà, saranno costrette a versare il saldo di una tassa su beni che non producono reddito nè che ricevono alcun beneficio da servizi e infrastrutture che già  non siano ampiamente pagate a parte.
Oltre alla indecenza di una tassa così concepita, ogni cittadino ha dovuto perdere tempo e denaro per svolgere o far svolgere i conti, compilare i moduli, recarsi in banca o alla posta: oltre alla rapina anche la beffa.
Per prodotti dai consumi vari (gas, luce, acqua, telefono) i conti vengono fatti dall'ente esattore ed erogatore, inviato un comodo bollettino postale con l'importo già scritto (da contestare, ovviamente, se anomalo) e con la possibilità di una ancor più comoda domiciliazione bancaria.
Perchè lo stato e i comuni non solo ci mettono le mani in tasca, ma ci torturano anche con gli adempimenti relativi ?
Fino a quando lo sopporteremo ?


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16 dicembre 2012

Il buio dopo Berlusconi

La politica italiani dominata per diciotto anni dal "fattore B" è stata Cavaliere-dipendente per la personalità dominante di Berlusconi che, ancora oggi, nonostante le aggressioni interne ed esterne subite  e subende, nonostante l'età, è ancora in grado di catalizzare editoriali e sparigliare giochi che sembravano fatti.
Ultimo esempio il modo in cui ha resuscitato il PdL (oltre due punti in più nei sondaggi in una sola settimana) e messo all'angolo Monti, ponendolo nella alternativa tra il fare una scelta di campo (con Berlusconi come king maker) o galleggiare nella speranza di ricevere qualche gratificazione saltando all'ultimo momento (o anche dopo) sul carro del vincitore.
Berlusconi può piacere o meno, ma è l'unico personaggio che è in grado di svolgere una politica autonoma e non asservita a potentati economici o statuali che hanno la loro testa fuori dall'Italia.
In sostanza Berlusconi è l'unico cavallo di razza che abbia la politica italiana.
Purtroppo è arrivato in tarda età alla politica e i suoi 76 anni pesano e ipotecano, in negativo il futuro.
Da ragazzino lessi un racconto che narrava di un cane mastino, dominatore di tutti gli animali del quartiere, nei cui occhi, un giorno, un altro cane lesse la stanchezza dell'età e delle tante lotte compiute e lo aggredì pensando di vincere.
L'aggressore perse, ma il mastino tornò a casa solo per morire.
Gli altri animali si azzuffarono tra di loro finchè non emerse il nuovo dominatore.
Non so se le politiche del 2013 saranno l'ultima battaglia di Berlusconi o se si sia già combattuta, è certo che i "cani" del cortile si preparano a raccoglierne l'eredità anche se non c'è nessuno che adesso emerga come il dominatore.
La sinistra non ha mai dato, penso per limiti intellettuali e caratteriali, alcun elemento di spessore, quindi è nel Centro Destra che l'Italia e gli Italiani possono e devono guardare per trovare chi potrà affrancarli dalla servitù cui ci stanno portando gli ascari dell'unione sovietica europea e dell'euro.
La stagione di Berlusconi che volge al termine, indipendentemente dal se ci sarà o dall'esito di un last hurrah a febbraio, non ha fatto emergere alcun delfino con quelle caratteristiche di autorevolezza e personalità dominante necessarie per confrontarsi sulla scena mondiale con interlocutori forti della consapevolezza della loro forza economica, politica o militare.
Non ci resta, in questo momento, che difendere, come in trincea, il perimetro dell'esistente per evitare che il potere venga lasciato a devastanti personaggi incapaci di rappresentare l'esigenza di Libertà, Benessere e Sicurezza in un quadro di conferma dell'Identità, delle Radici e delle Tradizioni Nazionali.
A volte è necessaria una battaglia difensiva o anche una ritirata tattica per raccogliere e riorganizzare le forze per una nuova offensiva contro il nemico che, oggi come ieri e come sarà domani, è la sinistra con tutto ciò che sostiene e rappresenta per le sue devianze ideologiche, morali, economiche e politiche.


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15 dicembre 2012

Risposta a Johnny

Johnny ha purtroppo smesso da mesi di pubblicare post nel suo blog, però ogni tanto partecipa alla discussioni qui e altrove.
Ha scritto due commenti qui e qui al mio post Meglio Monti che rossi .
Al primo ho risposto in sede di commento, al secondo preferisco ampliare perchè la veemenza di Johnny mi sembra frutto di un giovanile entusiasmo travolto da un eccesso di delusione.

Johnny, tu hai, anno più anno meno, la metà dei miei anni e non hai, per fortuna o per sfortuna, vissuto il periodo degli anni sessanta e settanta, quando nessuno, se non qualche eccentrico, osava definirsi di "Destra", ma gli anticomunisti si rifugiavano spesso e volentieri sotto lo scudo crociato dove alcuni personaggi estrapolavano una frase di De Gasperi per giustificare il loro sinistrismo e definire la dc un partito di centro in marcia verso sinistra.
Erano i tempi in cui, in campagna elettorale, la dc manifestava un anticomunismo tutto di un pezzo, salvo poi accordarsi con i comunisti dopo il voto.
L'Uomo di Destra era visto come un appestato.
Le Idee di Destra erano blasfeme.
Legge e Ordine erano l'espressione di un Autoritarismo Fascista che andava rovesciato.
Eppure tutte le istituzioni, tutte i posti di potere, tutte le cariche, tutte le principali fonti di informazione venivano spartite tra la dc e il pci (con scampoli ai partiti laici e socialisti minori) che, anche, approvavano il 99% delle leggi (prevalentemente di spesa e di nazionalizzazione) di comune accordo.
L'Msi, l'unico partito esplicitamente di Destra e che dal 1971 inserì nella propria denominazione anche la dizione "Destra Nazionale" che non starebbe male (anzi !) come nome di un nuovo partito nel dopo Berlusconi, era isolato, anche se i suoi voti furono determinanti per eleggere almeno due presidenti della repubblica (Segni e Leone) quelle due (uniche o quasi) volte in cui la dc cercò di affrancarsi dal soffocante abbraccio comunista.
La liturgia obbligata di qualsiasi politico pretendeva la retorica antifascista e partigiana come tributo da pagare per evitare una campagna ostile.
Arrivarono persino ad inventarsi un "arco costituzionale" in cui stavano tutti "vicini vicini", con l'eccezione dell'Msi-DN.
Silvio Berlusconi, con la formazione di Forza Italia e la creazione del Polo, della Casa e del Popolo della Libertà, ha spazzato via tutto.
Solo una volta mi ricordo Berlusconi piegarsi alla liturgia resistenzialista e grazie alle sue scelte circa il 5% dell'elettorato che era raccolto attorno all'Msi-DN fu reimmesso in circolo e divenne fondamentale per evitare la deriva comunista nel 1994 e nelle elezioni successive fino a quelle del 2008.
Gli uomini di Destra andarono al governo.
Alcuni si mostrarono inaffidabili, molti sono rimasti leali e riconoscenti.
Dopo Berlusconi la Destra non sarà più avulsa dalle dinamiche politiche e si può e si potrà votare per il partito che ne erediterà la storia e la collocazione senza la riserva di dover vedere conservato il proprio voto "in attesa di tempi migliori".
Senza Berlusconi tutto questo non sarebbe accaduto.
Poi, come ti ho già risposto, si sarebbe potuto fare di più, come sempre, come in ogni occasione.
Ma quello che Berlusconi ha realizzato è senza ritorno: la consapevolezza che possiamo agire uniti, alleati e che Destra e Centro possono e devono collaborare perchè sono più le cose che ci uniscono di quelle che ci dividono, mentre verso la sinistra sono tutte le cose che ci dividono e nessuna che ci unisce.
Questa è la grande eredità di Berlusconi che noi possiamo e dobbiamo raccogliere, indipendentemente dal risultato delle prossime elezioni.
Per questo sono grato e riconoscente a Berlusconi, per le stesse ragioni per cui a sinistra sbavano appena ne sentono il nome o ne vedono l'immagine: ha restituito la Destra alla politica italiana.
Il resto non conta perchè, come il mio amico Starsandbars scrive con piena ragione: "fuori ci sono i compagni !"



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14 dicembre 2012

Il fattore B.

Gli ultimi sondaggi (per giunta non "amici") indicano un aumento del PdL in una sola settimana di oltre il 2%.
Niente primarie (che non appartengono al dna della Destra) , niente moderatismo, nessuna concessione ai gabellieri.
E' stato sufficiente il ritorno del Cavaliere sulla scena pubblica.
I suoi critici, i "rinnovatori" sono serviti di barba e capelli.


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L'imbroglio dei numeri statistici

Sembra che il 10% delle famiglie possieda il 45% delle ricchezze italiane, mentre il 50% delle famiglie possiede un altro 10%.
Detto così sembra un nuovo medio evo.
Ma se ci aggiungiamo che, quindi, il 40% delle famiglie possiede il restante 45% delle ricchezze mi sembra suoni diversamente, meglio.
Non capisco quindi se chi vorrebbe ammazzarci con una patrimoniale e tasse di scopo (sanità, solidarietà, scuola) punti ad elevare quel 50% di famiglie che possiedono solo il 10% delle ricchezze o fare in modo che anche quel 40% che ne possiede il 45% vengano spogliate dei loro beni per ridurle, come è nella ideologia comunista (tutti uguali, tranne i burocrati, ma tutti in basso)  al livello del predetto 50%.
Ancora una volta la differenza è data dalle tasse: più tasse (più stato) =  più povertà.


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13 dicembre 2012

Meglio Monti che rossi

Sembra far scalpore Berlusconi che dice che farebbe un passo indietro se Monti si candidasse per il Centro Destra.
Così Monti è stato costretto ad andare alla riunione del ppe e Barroso a telefonare al Cavaliere per blandirlo.
Intanto anche oggi le azioni Mediaset sono salite.
Non posso dar contro Berlusconi se cerca, dopo il tradimento anche di Maroni, di riaffermare la sua personale presenza, se non altro per dimostrare ai Casini, ai Fini, ai Montezemolo, ai Maroni, ma anche ai Pisanu, ai Napolitano e compagni, che lui non è ancora in pantofole.
Lo farei anche io, se avessi tutti contro, cercando di sparigliare le carte e ritagliandomi, almeno, un ruolo da king maker.
E nessuno dubita che se Monti sarà costretto a candidarsi, sarà perchè Berlusconi (non Casini o Montezemolo) l'ha messo con le spalle al muro, costringendo anche il ppe ad esercitare pressioni in tal senso.
E Berlusconi avrebbe un ruolo di primo piano nella nuova coalizione.
Certamente preferirei però il Berlusconi contrario all'europa, alla Germania e che ribalta il tavolo con tutti i giocatori.
Detto questo, se Berlusconi sarà in contrapposizione a Monti, lo voterò, ma se dovesse farsi da parte per favorire Monti io sceglierei di votare per una nuova Destra oppure per Forza Nuova, perchè Monti non lo voto.
A meno che non sia l'unica alternativa ad uno (o più) di sinistra.
Meglio Monti che rossi.


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Italiani. Uomini Liberi o servi senza onore ?

Non dubito che la Merkel preferisca i Monti e i Bersani, proni ai suoi voleri e inginocchiati davanti alle consorterie finanziarie e burocratiche dell'unione sovietica europea, a Silvio Berlusconi che "osa" farle "cucù", sbeffeggiandola e  riuscendo a coalizzare i "piccoli" per contrastarne la volontà egemonica.
Ma perchè noi Italiani dovremmo mostrarci servi senza onore votando secondo gli interessi della Germania, invece di fare i NOSTRI interessi votando chi si contrappone alla egemonia tedesca ?


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12 dicembre 2012

Tu quoque, Maroni ?

Purtroppo sembra che avessi visto giusto a considerare Maroni della stessa pasta (o quasi) di Fini e Casini.
Leggo dai quotidiani online che la Lega di Maroni sarebbe disponibile ad allearsi con il PdL purchè Berlusconi si faccia da parte.
Un ricatto inaccettabile che fornisce solo l'ennesimo assist ai comunisti per occupare la regione Lombardia e il governo nazionale.
Per quanto ovvio, non si potrà prendere in considerazione, nè ora, ma neppure qualora il ricatto costringa Berlusconi a farsi da parte, il voto a favore di simili personaggi.

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Napolitano alla caccia dei nostri soldi

Mentre Bersani si batte il petto e urla "io europeista" come se fosse un merito invece della manifestazione più evidente del disinteresse verso l'Italia e gli Italiani che nell'europa squallidamente e perversamente filotedesca rischia di tornare una colonia di sudditi senza dignità, Napolitano risolve il problema della sanità.
Non maggiore efficienza.
Non taglio delle spese.
Non bilanci equilibrati.
Bensì più tasse.
Tante tasse.
Naturalmente sarebbero i "più ricchi" a pagare.
Ma chi sarebbero "i più ricchi" ?
Quelli che già pagano due volte con la trattenuta sui redditi per il servizio sanitario nazionale e per il ticket e una terza anche per farsi curare se vogliono farsi curare realmente ?
Sì, perchè il concetto di "ricco" è molto soggettivo e tale è, per ciascuno di noi, sempre "l'altro", quello che appare ad avere di più.
Da comunista incallito Napolitano pensa solo ad espropriarci dei nostri soldi,  senza capire che anche con una tassa uguale in percentuale per tutti, chi ha di più paga di più senza quella corbelleria della progressività.
E senza capire che il problema non è di togliere più soldi dalle nostre tasche per alimentare la spesa pubblica, ma di tagliare la spesa che ci opprime.


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11 dicembre 2012

Uno spettro si aggira per l'europa

Il ritorno di Silvio Berlusconi turba i sonni della Merkel e dei burocrati di Bruxelles.
Il fuoco di sbarramento alzato dai poteri occulti internazionali, utilizzando anche i loro servili adepti italiani, è la prova che Berlusconi può ancora scardinare l'ordine imposto dalla governante tedesca e dal suo valletto francese.
Il governo della macelleria fiscale e sociale se ne andrà con i complimenti delle cancellerie europee, dei comunisti italiani e dei loro caudatari, pronti a scatenare una campagna elettorale fondata sulla aggressione personale e sulla manipolazione dei fatti.
Uno su tutti: Berlusconi ha ridotto le tasse e con lui al governo avevamo tutti più soldi in tasca e un tenore di vita più alto.
Chi, a parte i burocrati di stato, può affermare di stare meglio oggi rispetto al novembre 2011 ?
Monti è stato utile solo a chi voleva sottomettere l'Italia e gli Italiani.
Sapremo noi Italiani rispondere con Dignità e Onore, votando a favore della nostra Libertà, Sovranità, Indipendenza e Benessere ?

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10 dicembre 2012

Il vecchio comunista,il kapò socialista e i loro simili

Il ritorno del Cavaliere ha tolto la maschera a tanti.
Casini e Bersani che sono in preda ad amorosi sensi reciproci per la gelosia di Vendola e Fini.
Monti che manifesta il suo infinito e ingiustificato ego con reazioni livorose e acide.
Napolitano che, invece di affermare il diritto degli Italiani a scegliersi il governo che ritengono più idoneo, aspetta "la risposta dei mercati", quasi per ricevere l'imbeccata sulla posizione da assumere, che sono espressione delle consorterie finanziarie internazionali il cui scopo è asservire l'Italia e gli Italiani.
Infine il socialista tedesco, degno presidente dell'inutile e costoso parlamento dell'unione sovietica europea, Martin Schulz meglio conosciuto come "kapò", che rende onore al suo soprannome sbraitando contro Berlusconi, con fare intimidatorio nei confronti degli elettori e dei cittadini Italiani.
Se noi Italiani avessimo anche solo un minimo di dignità, a costoro non daremmo neanche un voto, risponderemmo con un sonoro e squillante "me ne frego" ai mercati e torneremmo a votare per il Centro Destra, riaffermando la nostra Sovranità, Indipendenza e Libertà, contro i rapaci e avidi burocrati dell'unione sovietica europea e i loro gabellieri interni ed esterni.


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09 dicembre 2012

In campo per vincere

Come tutti i Grandi della Storia, Silvio Berlusconi ha tanti difetti, ma anche tanti pregi, uno dei quali è lo spirito combattivo e la presunzione di poter vincere.
Sempre.
Berlusconi non si accontenta di un piazzamento e non rifugge, con falsa ed ipocrita manifestazione esteriore di modestia, dal considerarsi il migliore, il più adatto a svolgere un determinato ruolo, a compiere una specifica missione.
Il più delle volte ha avuto ragione lui, dimostrando che la sua non era presunzione cieca e ottusa, ma fondata su elementi concreti e su una capacità progettuale che trasforma le visioni in realtà.
Così fu nella sfida alla televisione di stato, così fu nel 1994 quando tutti davano la "gioiosa macchina da guerra" del comunista Occhetto vincente sicura alle elezioni politiche, così potrebbe essere alle prossime elezioni del 2013.
Ancora non c'è stata la formale candidatura del Premier eletto dal Popolo nel 2008 che il premier imposto dai poteri finanziari internazionali e che non ha il coraggio di presentarsi al giudizio popolare, getta la spugna e scappa rifugiandosi nel laticlavio ottenuto preventivamente alla presidenza del consiglio.
Non prima, però, di aver espresso il suo livore, ancora una volta con quelle forme ipocrite e subdole che appartengono al suo eloquio, specchio del suo animo.
Sarà un'ordalia.
Sono tutti contro Berlusconi e contro il Centro Destra.
I comunisti perchè vedono in lui l'ostacolo alla realizzazione dello statalismo più sprecone e sfrenato, fondato sulla repressione delle libertà fondamentali dei cittadini.
I poteri occulti finanziari internazionali, raccolti dietro l'europa unita, perchè vedono in lui la persona che, guidando una grande nazione come l'Italia, potrebbe organizzare la resistenza dei "piccoli" contro il Moloch internazionalista, rivalutando il Nazionalismo e la Sovranità degli stati.
I centristi casinisti perchè la sua presenza impedisce loro di riprendere la pratica della spartizione del denaro pubblico con i comunisti.
Gli imprenditori perchè desiderano privilegi, rottamazioni e incentivazioni pagati con i soldi dei contribuenti Italiani.
I sindacati perchè vogliono benefici di vario genere e casse integrazioni pagate con i soldi dei contribuenti italiani.
Tutti coloro che prosperano con i soldi pubblici perchè proporre la riduzione delle tasse e il taglio delle spese li costringerebbe a lavorare invece di dividersi le tasse pagate dagli italiani.
I magistrati perchè Berlusconi è l'ostacolo alla loro tracimante volontà di mettere sotto tutela l'Italia senza cercare il voto.
La stampa asservita ad editori che rappresentano il potere finanziario da cui sperano di ottenere agevolazioni e benefici pagati con le tasse degli italiani.
Merkel, Hollande e Cameron perchè non vogliono che l'Italia sieda al tavolo principale della Terra, temendo di dover dividere la torta e rinunciare a parte della propria fetta.
Sono tutti motivi per votare Berlusconi e il Centro Destra, nonostante gli errori passati, nonostante alcune defaillance (come quella di aver liberato Sofri anzitempo) , nonostante l'età che rende questa corsa, veramente l'ultima.
Ancora una volta Berlusconi ha dichiarato che scende in campo per vincere.
E' lo spirito giusto: non possiamo accontentarci di un risultato che serva solo a bloccare i comunisti, dobbiamo puntare all'intero piatto.
Mi rifiuto, infatti, di credere che gli Italiani, se ben informati, siano disponibili a trasformarsi in servi della Merkel ed a pagare tasse spropositate per continuare ad alimentare una spesa e un debito pubblico figlio del compromesso storico e delle clientele.
Il Centro Destra potrà vincere di nuovo nel 2013 se saprà adeguatamente informare gli Italiani sull'alternativa che, come sempre, è tra chi vuole asservirci con le tasse e la sudditanza verso le direttive di entità sovranazionali come l'unione europea e chi, invece, vuole che gli Italiani siano liberi di spendere il denaro che guadagnano per ciò che a loro (e non a burocrati pubblici) appare di maggiore interesse e rilevanza.
Abolizione dell'imu, riduzione delle tasse e taglio della spesa che alimenta il debito pubblico.
Riappropriazione della Sovranità Nazionale nei confronti della Merkel e dell'unione europea.
Valorizzazione delle nostre Radici e della nostra Identità contro chi vorrebbe trasformare l'Italia in un meticciato senza passato e senza futuro.
Tutela delle Tradizioni, della Famiglia, della Vita.
Su questi temi Berlusconi può tornare a vincere.



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