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17 gennaio 2012

L'aberrazione politica della mozione unitaria

Non bastava il pranzo assieme a Bersani, adesso Alfano vorrebbe anche sottoscrivere un documento unitario con i comunisti a sostegno del governo Monti.
Sarebbe uno sfregio irreparabile per gli elettori che hanno votato per il Pdl essenzialmente come riedizione di quella diga anticomunista che fu la Dc e che, ora, rischia di finire come la vecchia Dc.
Se per tutto il corso della prima repubblica il 90% delle leggi era approvato con il concorso congiunto di comunisti e democristiani (e questo già spiega le ragioni della nostra crisi sociale, istituzionale, economica e politica) , fu negli anni tra il 1976 e il 1979 che l’aberrante compromesso storico divenne organico, con i governi della “non sfiducia” e il coinvolgimento del pci se non direttamente al governo, nell’influenza delle scelte politiche.
Fu l’inizio della fine della Dc che, in poco più di dieci anni, perse la presidenza del consiglio e si squagliò dopo le elezioni del 1992.
Ma la Dc veniva da una tradizione consolidata nei decenni, mentre il Pdl è di recente formazione, troppo recente per pensare di salvarsi dalla legittima reazione del proprio elettorato che non ci sta a votare per un partito anticomunista e poi vedere che quei voti sono utilizzati per allearsi con i comunisti.
E’ vero, manca (ancora) una valida alternativa, perché tale non è la Lega, soprattutto se prevarrà Maroni, e neppure Forza Nuova o la galassia della Destra Radicale, neppure se trovasse l’accordo per riunificarsi.
Ma possiamo sempre mettere il nostro voto in frigorifero e non possiamo escludere che la parte più avveduta e coerente del Pdl formalizzi la opposizione già manifestata con l’assenza al voto di fiducia o sul decreto “Ammazza Italia” rendendo manifesta la sua ostilità al governo dei poteri forti.
L’occasione ci sarà a breve e riguarderà le cosiddette “liberalizzazioni” (che non toccano però la sostanza: burocrazia statale, fisco, privilegi per le cooperative).
Tassisti, benzinai, edicolanti, potrebbero essere la Waterloo di Monti e del suo governo.
Ma devono trovare una sponda in parlamentari di Centro Destra assennati e coraggiosi che alzino la testa (e la mano) per bocciare Monti, qualunque cosa dica o prometta un Alfano ormai compromesso con i comunisti
Diversamente avrebbe ragione Casini, Monti sarebbe sorretto da una maggioranza politica e non ci sarebbe alcuna ragione per votare Alfano piuttosto che Casini o Bersani.


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2 commenti:

Anonimo ha detto...

quanti anni hai? 55?

se pianino pianino ci arrivi anche te che ancora giochi coi soldatini, vuol dire che c'e' speranza per tutti, dai.

Massimo ha detto...

Solo chi sa ancora giocare, nonostante gli anni che passano, conserva la purezza per perseguire la Verità ... :-D