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19 marzo 2012

Mani cattocomuniste sulla rai

Casini e Bersani chiedono il commissariamento della rai, non previsto dalla legge. Vuoi vedere che Berlusconi aveva imposto una cura dimagrante ai partiti della prima repubblica che ora bramano e tramano per tornare a mettere le loro avide mani sulla emittente pubblica ?

Comunisti e democristiani che si sono spartiti allegramente la rai per tutta la prima repubblica (ricordiamoci la battuta: hanno assunto in rai dieci nuovi dipendenti. Quattro democristiani, tre comunisti, due socialisti e uno bravo) con l’avvento di Berlusconi hanno dovuto (più i democristiani dei comunisti) mettersi a dieta.
Oggi, dopo aver ribaltato il Centro Destra al seguito della Spectre finanziaria internazionale, comunisti e democristiani si ripropongono per okkupare nuovamente la rai attraverso il commissariamento dal quale sperano di ottenere posti per i loro portaborse.
La rai è uno dei grandi centri di spesa pubblici che Bin Loden Monti non ha minimamente toccato, come è certificato dalle associazioni dei consumatori di sinistra (Adusbef e Federconsumatori) che hanno denunciato come il debito pubblico sia cresciuto soprattutto in questi ultimi mesi.
In sostanza, nel preoccuparsi dello spread, Bin Loden e i suoi mai eletti soci, hanno agito esclusivamente per incamerare denaro, sottraendolo dalle tasche dei cittadini, evitando accuratamente di scontrarsi con le grandi clientele di stato che rappresentano gli ormai 2000 miliardi di debito pubblico.
Così facendo, come ho sempre sostenuto, le loro tasse serviranno solo ad alimentare e aumentare il debito pubblico, fino al punto di non ritorno e, quindi, di fallimento.
La rai è emblematica in tale panorama.
Migliaia di dipendenti, soprattutto assunti ai tempi della prima repubblica e, ciononostante, continua ad erogare remunerazioni da favola con le consulenze e le collaborazioni esterne di giornalisti e attori.
Mentre Mediaset, con meno della metà dei dipendenti, produce utili (e gli stessi programmi) la rai, nonostante l’esoso ed odioso canone, è sistematicamente in passivo e invece di utili, obbliga lo stato (cioè noi) a trasferire risorse per compensare le perdite.
L’unica alternativa è la privatizzazione, anche a spezzatino che consentirebbe un guadagno su tre fronti:
- un immediato incasso nella vendita dei singoli rami aziendali;
- la cessazione di ogni trasferimento di denaro pubblico per ripianare i debiti della rai;
- la soppressione dell’odiosa tassa sul canone rai.
I partiti clientelari, però, cesserebbero di avere peso in rai e di potervi sistemare i loro dirigenti trombati o i giovani virgulti legati al carro di questo o quel notabile.
Per questo Bersani e Casini fanno tanti bei discorsi, ma alla prova dei fatti chiedono il commissariamento della rai (tra l’altro contra legem come ha ampiamente provato il sen. Gasparri autore della legge vigente sulle telecomunicazioni) per poter meglio riprendere la vecchia pratica che Berlusconi ha loro (peraltro solo parzialmente) inibito.
E se questo fosse l’unico merito di Berlusconi (ma ne ha tanti altri) sarebbe sufficiente a riconoscergli un voto positivo per il suo ventennio.
Il Pdl si oppone al commissariamento.
Vediamo se, almeno su questo, Alfano avrà la capacità di resistere e far valere la maggioranza voluta dal Popolo, con la Lega, tenendo comunisti e democristiani ancora a digiuno di poltrone rai.

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12 commenti:

Nessie ha detto...

La tassa sulla Rai si può abolire anche senza "spezzatino" e senza aprire alle vie dell'etere con grossi gruppi stranieri che pioverebbero come sciacalli. Lobby che guarda caso, farebbero solo gli interesse degli oligarchi di quella Spectre di cui parli nel post. Murdoch DOCET. E meno male che la famiglia Berlusconi non gli ha mai ceduto Mediaset come volevano fargli fare con tutta quella pappardella (falsa) del "blind trust", voluta dalla sinistra.
Murdoch ci vede (altro che "blind"), è padrone dell'indice Dow Jones, della XX century Fox e pure delle Fox news. Mi fermo qui per non dirne di più, dato che nel suo impero non tramonta mai il sole e dovrei fare un elenco lungo un post.

Comunque il problema è duplice: scansare gli squali interni (i partiti) e quelli stranieri (Murdoch the shark). Mica da ridere!

Massimo ha detto...

Meglio Murdoch che Bersani. :-)

Nessie ha detto...

Vuoi scherzare vero? Bersani è solo un servo, Murdoch uno speculatore. E' come dire se è meglio una zecca o uno squalo. Due paragoni impossibili da farsi.

Massimo ha detto...

Confermo. Mai e poi mai mi schiererei dalla parte di un comunista. Aggiungo anche che è meglio Murdoch di Casini, Vendola, Di Pietro, Fini, Veltroni, D'alema, Diliberto, Camusso ... mentre sono sicuramente meglio di Murdoch Berlusconi, Bossi, Santanchè, Fiore, Romagnoli, Storace ... Naturalmente se la scelta fosse limitata a due (aut ... aut). Mi auguro, comunque, di non dover mai arrivare a tale alternativa e di averne sempre a disposizione altre o, almeno, un'altra che mi consenta di scegliere in positivo e non il "meno peggio".

Nessie ha detto...

Ma Murdoch è un comunista: tiè! tutta la finanza internazionale è komunista.

Massimo ha detto...

La bandiera della finanza internazionale (e non) ha solo il colore dei soldi. Murdoch, poi, in Gran Bretagna e Stati Uniti sostiene (anzi, negli Usa polemizza di brutto contro l' "abbronzato") i partiti conservatori. Solo in Italia, per la scelta di Berlusconi di non vendergli le televisioni, se l'è legata al dito e sostiene la sinistra.

Nessie ha detto...

Murdoch è un guardone delle vite degli altri. Uno squallido personaggio da STASI che fa dossieraggio sulle loro vite. Ergo, può sostenere quel che gli pare, ma resta uno spione con un'anima comunista e totalitaria. Informati meglio.

Massimo ha detto...

Se avesse l'anima comunista si sarebbe appiattito sull' "abbronzato". E anche solo questo suo atteggiamento mi porta a valutarlo, se non altro, un gradino superiore ai comunisti.

Nessie ha detto...

Sbagli. Lui è grande amico di De Benedetti e entrambi fanno capo alla cupola dei Rothschild. Entrambi hanno cospirato per far fuori Berlusconi. La faccenda di Obama è del tutto accessoria.

Nessie ha detto...

PS: quello dell'"anima comunista" trasferita a destra purtroppo è un grande problema nel problema. Anche gli Usa (come noi) sono privi di una vera destra "nazionale" dato che i neocon sono tutti "trotzkisti" trasferiti armi e bagagli nell'ex amministrazione Bush prima, e ora in caduta libera "bipartisan". La teoria dell'esportazione della democrazia altri non è che l'applicazione moderna della teoria della "rivoluzione permanente". Tu ti intenderai bene di destra, ma io mi intendo molto bene di sinistra, poiché ho studiato a fondo tutti i classici marxisti.

Massimo ha detto...

Berlusconi è il nemico comune (se invece avesse venduto Mediaset a Murdoch avrebbe guadagnato una "paccata" di miliardi ed avrebbe fatto politica con maggiore libertà senza perdere l'appoggio anzi con un sostegno ben più incisivo delle "sue" reti). Non mi sembra che la presidenza degli Stati Uniti (che è chi la occupa) possa essere considerata "accessoria" :-)

Nessie ha detto...

Obama non è accessorio, certo. Ma è "accessorio" ricordare che "Se Murdoch avesse l'anima comunista si sarebbe appiattito sull' "abbronzato".
I comunisti sono dappertutto e si piazzano pure a destra, per chi ha l'occhio acuto per saper guardare. In Italia c'è il neocon Ferrara. In Usa ci sono Wolfowitz, Hitchens, Ledeen e altri trotzisti. In questo senso intendevo. Ricorda il Vangelo: il Male si annida sempre dove meno te lo aspetti :-)