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13 marzo 2012

Meglio il “bunga bunga” del loden

Quasi quattro mesi di governo e i tanto esaltati “tecnici”, imposti da Bruxelles tramite Napolitano quali governanti dell'Italia senza mai essersi sottoposti ad un voto popolare, mostrano tutte le rughe coperte solo dalla pusillanimità del Pdl.
Facendo felici Merkel e Sarkozy, Bin Loden Monti e i suoi compagni di viaggio hanno massacrato le finanze degli Italiani.
E ancora non abbiamo subito la bastonata finale, la nuova ici maggiorata sulla casa, anche la prima.
Ci hanno sottratto risparmi e altri ce ne preleveranno con una perfidia ed un sadismo degno dei peggiori serial killer.
Non hanno però toccato i centri di spesa (pensioni a parte) che hanno rovinato, dalla fine degli anni sessanta, il bilancio dello stato, gravandoci di un debito mostruoso di 1900 miliardi di euro.
Non hanno toccato particolarmente il pubblico impiego, con i suoi cinquemilioni e mezzo di dipendenti, articolato nei quattro grandi centri di costo improduttivi:
pubblica amministrazione,
sanità,
istruzione,
giustizia.
Non hanno neppure sfiorato i privilegi delle cooperative, mentre hanno devastato i risparmi degli Italiani con ogni tipo di intervento, mancando solo (per ora)  la tassa sull'aria che respiriamo.
Hanno ribaltato politiche consolidate (come quella contraria alla tassazione internazionale delle rendite finanziarie) irritando alleati come la Gran Bretagna con la quale poteva essere creato un asse alternativo a quello francotedesco.
Hanno sottoscritto una ulteriore, illegittima rinuncia alla Sovranità ed all'Indipendenza nazionale con il fiscal compact europeo (al quale – guarda caso – si è negata proprio la Gran Bretagna) accucciandosi ai piedi della governante di Berlino e del giullare di Parigi.
Hanno preso schiaffoni in politica estera, dimostrando l'inesistenza di ogni millantato prestigio o credibilità, dall'India, che ha rapito e continua a tenere in ostaggio due nostri Marò e dalla Gran Bretagna che ha organizzato uno sfortunato blitz senza avvisare Bin Loden Monti.
Hanno rispolverato il vetero femminismo con la Fornero, madonna piangente del governo e indicato ai giovani la strada per rischiare sul lavoro con il funzionario pubblico Cancellieri (una carriera nella pubblica amministrazione).
Hanno cavalcato l'onda immigrazionista con Riccardi che, non pago, si è messo a sparare giudizi sui rappresentanti del Popolo (quelli veri, quelli eletti, non quelli nominati come lui) e solo per la viltà del Pdl è ancora al suo posto.
Il desolante quadro che vede, dopo soli quattro mesi, l'Italia più povera, più oppressa da un regime di polizia fiscale voluto da un governo di non eletti, priva di ascolto e di ruolo internazionale è fortemente in contrasto con l'Italia che Berlusconi ci aveva fatto conoscere con l'abolizione dell'Ici, con la partecipazione ai vertici decisionali mondiali, culminati con il discorso di Berlusconi del 2005 al Congresso Americano in seduta straordinaria che rendeva omaggio al nostro Premier e, con lui, a tutta l'Italia.
Ma ricordo che anche dopo il quinquennio rosso (1996-2001) e dopo la parentesi nuovamente rossa (2006-2008) gli Italiani erano tornati da Berlusconi.
Purtroppo la memoria è labile e quei governi sono sepolti dall'oblio, così si continua a ripetere lo stesso errore pensando di trovare chissà cosa in chi, invece, alla prova dei fatti si dimostra inadeguato (eufemismo) alla necessità di governare una grande nazione come l'Italia.
E' facile dire adesso: meglio il “bunga bunga” del loden.

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