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No alla deriva

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22 aprile 2012

12 maggio 2013


12 maggio 2013, domenica, elezioni politiche in Italia.
Dopo quasi due anni di commissariamento operato dai procuratori dei poteri forti internazionali, l'Italia torna al voto per eleggere il nuovo parlamento ed un governo scelto dal Popolo votante.
Durante l'occupazione tedesca gli entusiasmi per il governo dei "migliori" sono via via svaniti e Monti ed i suoi, invece di essere ricoperti di onori e proposte di candidature, si sono dovuti rifugiare nell'anonimato, alcuni anche cambiando i propri connotati  per non farsi riconoscere (la Fornero si è fatta anche un improbabile tatuaggio: una farfallina ...) mentre Monti in persona ha trovato rifugio negli uffici della Bundesbank di Francoforte.
Si è salvato il solo Passera che ebbe l'intuizione di dimettersi dal governo a giugno 2012 motivandolo con il dissidio nei confronti della politica della Fornero e accasandosi con il nuovo partito di Casini, sfilandoglielo quindi con destrezza ...
A sinistra Bersani è stato sostituito direttamente dalla Camusso, mentre Vendola, Di Pietro, Grillo, Diliberto si contendono i più esagitati.
A Destra una Lega ormai saldamente nelle mani di Maroni ha stretto una sotterranea alleanza con il pci/pds/ds/pd della Camusso, mentre Alfano, con quello che resta del Pdl dopo la definitiva uscita di scena di Berlusconi, davanti a platee sempre più esauste, afferma che dopo il voto lui organizzerà un evento che mai si è visto nella politica.
Invece di riunificarsi, la Destra Radicale si è ancor più frazionata, presentandosi così con dieci liste, tutte che rivendicano la purezza dell'eredità dell'Msi.
Finalmente il voto.
Il 64% degli Italiani risulta astenuto, ma il 36% che è andato a votare deciderà per tutti.
Il pci/pds/ds/pd ottiene il 40% del 36% .
Secondo arriva il partito di Passera con il 20% del 36%.
Seguono gli altri capeggiati da Vendola con il 10% del 36%.
La maggioranza parlamentare è chiaramente di sinistra.
Primi provvedimenti del nuovo governo di sinistra.
Patrimoniale su tutti i ricconi, definiti tali tutti coloro che fanno due pasti al giorno e dormoni in un letto pulito.
Aumento delle aliquote irpef : il 100% del reddito per chi percepisce più di cinquantamila euro all'anno.
A seguire l'80% oltre i quaranta, il 70% oltre i trenta, il 50% oltre i venti e il 30% sotto i venti.
Le coop saranno incaricate di gestire tutti i servizi dello stato.
Gli omosessuali potranno sposarsi, anche in chiesa e se i preti vi si opporranno saranno passibili di arresto immediato.
Sarà possibile scegliere le caratteristiche dei propri figli con la manipolazione genetica, anche se per le femmine sono imposti i geni camussiani.
Gli anziani che non lavorano più saranno aiutati a togliere il disturbo.
Agli immigrati sarà concessa la cittadinanza, il diritto di voto e una pensione di cinquemila euro al mese appena mettono piede in Italia e potranno scegliersi la casa dove vivere.
Se occupata, la forza pubblica provvederà ad espropriarla a semplice richiesta verbale dell'immigrato.
Il governo e tutte le istituzioni si trasferiranno a Bruxelles, da dove amministreranno anche il più piccolo dei comuni per l'obbligo di par condicio tra tutti i cittadini.
Essendosi realizzata la società perfetta, vengono abolite le elezioni.

Non vorremo mica che divenga realtà ?  



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2 commenti:

Nessie ha detto...

Lo è quasi già. Questa Italia è perfetta così, perciò non si vota fino al 2013. Qualche stolto (non faccio nomi perché è uno che difendi sempre) dice che chiunque vinca deve comunque continuare a s-governare MOnti. Questa sì, è democrazia. Nei vecchi casali rurali è stata coperta la scritta "MUSSOLINI HA SEMPRE RAGIONE". Nei fatti invece se qualcuno scrivesse che "MONTI HA SEMPRE RAGIONE" lo lascerebbero bene in vista. Del resto i giornali è questo che fanno.

Massimo ha detto...

E' quel "quasi" che fa la differenza. Come il "quasi goal" del grande Nicolò Carosio... :-)