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19 aprile 2012

A Berlusconi conviene indossare nuovamente l’armatura


Nel novembre scorso una maggioranza ed un Premier voluti dal Popolo con le elezioni del 2008, hanno dovuto cedere il passo a degli oligarchi imposti dal potere finanziario internazionale.
In particolare il Premier Berlusconi fu pesantemente attaccato nelle aziende che aveva fondato con una aggressione che faceva seguito a quella mediatica e giudiziaria perseguita per diciotto anni al fine di demolirne l’immagine e incrinarne il consenso elettorale.
La resa di Berlusconi fu la parola fine per una maggioranza che meglio aveva saputo interpretare l’Italia e la sua maggioranza di Centro Destra.
Pur non riuscendo a centrare l’obiettivo del rinnovamento istituzionale, normativo e sociale, la strada intrapresa (su tasse, immigrazione, riforme) era quella giusta, magari percorsa con eccessiva timidezza, dovuta anche ai ricatti di Casini prima e di Fini poi.
Evidentemente la maggioranza risicata seguita al tradimento dei parlamentari eletti “per Berlusconi Presidente” ma che poi seguirono Fini nella transumanza a sinistra, ha impedito, dal luglio 2010, ogni altro sviluppo.
Berlusconi, attaccato nel cuore delle sue aziende, fu quindi costretto a rassegnare le dimissioni, pur avendo respinto, voto dopo voto, tutte le mozioni di sfiducia presentate da una opposizione che sarebbe stata incapace di ribaltarlo senza l’intervento delle consorterie finanziarie internazionali che, in cambio, hanno preteso che a Palazzo Chigi si insediasse un loro uomo di fiducia con il compito di tassare gli Italiani.
Berlusconi, forse, come già accadde con Scalfaro nel 1994, fu tratto in inganno da parole suadenti che, più o meno, potevano suonare così: ti fai da parte e, silenziosamente, se non ostacoli il gauleiter Monti, cesseranno gli attacchi a te e alle tue aziende.
Per maggior sicurezza i poteri forti hanno attaccato la Lega, costruendo una campagna di stampa sull’uso legittimo da parte dei legittimi facoltizzati del legittimo finanziamento pubblico.
Quasi in contemporanea, sono ripresi gli attacchi giudiziari a Berlusconi (veggasi il ridicolo caso delle “escort”) con azioni tanto a Milano quanto a Bari e, cambiando le carte in tavola, il governo ha inferto un colpo a Mediaset, revocando il cosiddetto “beauty contest” sull’assegnazione delle frequenze digitali e riducendone nel numero la possibilità di possederle ad un singolo operatore.
E’ evidente che Berlusconi non avrà pace finchè vivrà.
Sarebbe quindi meglio se, rinunciando a fare il Cincinnato, tornasse ad indossare l’armatura, per scendere nuovamente sul campo di battaglia.
Lui e Bossi rinuncino alla pensione, tanto dovranno combattere fino all’ultimo respiro e sarebbe meglio per tutti noi se la vecchia maggioranza di Centro Destra si rinsaldasse e abbattesse Monti.
Il programma ?
Facilissimo: abolire l’Imu e ridurre le tasse e le spese.
Perché il pareggio in bilancio, obbligo sacrosanto, ma che non doveva essere imposto all’interno del fiscal compact europeo, bensì dal buon senso, può essere raggiunto sì come vorrebbe Monti con il 60% di spese e il 60%, ma anche con il 20% di spese e il 20% di tasse.
Berlusconi può ancora interpretare l’antipolitica nel senso migliore del termine, a favore del Popolo e anche di se stesso e stia sicuro che gli Italiani, la maggioranza degli Italiani, torneranno a votarlo.
Conviene tanto a noi quanto a lui che torni in campo a tempo pieno.



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8 commenti:

Nessie ha detto...

Il sonno della Ragione genera solo mostri. Massimo, ma ti ci vuole un secchio di acqua gelata per svegliarti? Guarda un po' cosa va cianciando con la Merkel quel Berlusca che ti ostini a voler vedere come il Salvatore della Patria?

http://affaritaliani.libero.it/politica/berlusconi-merkel-monti160412.html

Dice che dato che i sondaggi non premiano i politici, Monti potrebbe presiedere l'esecutivo anche dopo il 2013. Leggi bene l'articolo e medita...

Nessie ha detto...

Anzi, va', copio integralmente il pezzo pur sapendo che intanto sogni a occhi aperti :

Silvio Berlusconi e Pierferdindo Casini hanno preso un impegno ben preciso con Angela Merkel e con le massime istituzioni dell'Unione europea: dopo le elezioni politiche del 2013 Mario Monti sarà riconfermato presidente del Consiglio, con l'impegno di governare per un'intera legislatura. Il Cavaliere, sondaggi alla mano, è sicuro che nessuna forza politica avrà la maggioranza assoluta nel futuro Parlamento - sia con questa legge elettorale (al Senato ovviamente, dopo il premio è su base regionale) sia con un eventuale proporzionale - e quindi l'unica soluzione sarà la riproposizione di una Grande Coalizione Pdl-Pd-Terzo Polo. Questa volta, però, ci sarà l'ingresso di politici nell'esecutivo.

Berlusconi e Casini, presenti entrambi al vertice del Ppe dello scorso primo marzo a Bruxelles, al quale hanno partecipato 17 capi di governo oltre al presidente della Commissione Ue Manuel Barroso e del Consiglio Ue Hermann Von Rompuy, hanno assicurato al Cancelliere tedesco che l'esperienza di Monti - che comunque non verrà candidato ma scelto dopo la chiusura delle urne - è destinata a continuare. Una scelta, quella dell'ex premier e del leader dell'Udc, quasi obbligata.

Con questo impegno verbale ma allo stesso formale le massime istituzioni del Vecchio Continente e soprattutto la lady di ferro di Berlino hanno garantito ai leader politici italiani il sostegno dell'Europa al nostro Paese e in particolare il pressing sul Governatore Draghi affinché la Bce continui ad acquistare titoli di Stato italiani per mantenere lo spread con il Bund sotto controllo. In sostanza, la politica italiana si conferma "commissariata" dall'Europa e dalla Germania. Accetterà Bersani quest'accordo? Nel Centrodestra sono convinti di sì. Nonostante i Fassina, i Damiano e la loro tentazione di seguire la Cgil

Massimo ha detto...

Al solito: qual'è l'alternativa ? Quella concreta, non quella a parole degli articoli e degli editoriali che hanno trasformato giornalisti bolsi in altrettanti Catoni Censori.La politica è l'arte del possibile ed ha l'obbligo del fare. Berlusconi non ha fatto tutto quello che poteva, ma ha fatto più di tutti i suoi predecessori, contemporanei e successori. Posso capirlo che, per interesse personale, abbia deposto le armi. Ma continuano le persecuzioni nei suoi confronti (di ieri la notizia che è iscritto a Bari per la questione Tarantini/Lavitola). E' evidente che, in mancanza di alternative concrete, non possiamo che sperare in una sua reazione verso i suoi persecutori. La sua reazione consentirebbe anche a noi di respirare trovando un punto di riferimento che, adesso, manca perchè la Lega maronita diventerebbe solo una brutta copia del Pdl di Alfano o del terzo polo di Casini, personaggi di cui Maroni è solo la versione leghista. La Destra Radicale è troppo divisa per incidere e, divisa, pesa meno di Grillo che ovviamente non prendo neppure in considerazione. Resta Berlusconi. Chiarendo che se sarebbe perfettamente giustificato se rinunciasse a tornare in guerra se ottenesse quella tranquillità, anche per le sue aziende, che probabilmente gli è stata sventolata sotto il naso perchè si facesse da parte. Ma finora Berlusconi non ha visto nulla. E noi solo tasse, dittatura fiscale e rigurgiti del politicamente corretto.

Nessie ha detto...

" E' evidente che, in mancanza di alternative concrete, non possiamo che sperare in una sua reazione verso i suoi persecutori".

Sperare è consentito ma io ai miracoli ci non credo più. E tu non sei
Gesù Cristo che può resuscitare Lazzaro. Scusa, ma vedo in questa tua ostinazione qualcosa di presuntuoso. Se dopo averti spiattellato lì il discorso che lui ha fatto alla Merkel (di cui non parli e che eludi) sul volerci rifilare Monti for ever ancora per la prossima legislatura, è il caso di dire che la mano corre al Duomo. Ma non al modellino, ma all'originale! Io Monti non lo voglio più tra le palle adesso, figurati dopo il 2013!

Massimo ha detto...

Anche io non voglio Monti e, ancor meno, voglio Bersani, Casini, Vendola, Fini, Di Pietro, Grillo ... Allora che si fa ? Sbattiamo i pugni sul tavolo fino a romperlo ? Oppure cerchiamo, con pazienza, il veicolo (cioè il partito) e soprattutto l'Uomo (imprescindibile anche quando si hanno ottime idee che, se manca chi le rappresenti, sono solo parole al vento) che dovrà pensionare Monti e tutti gli altri ? E se non c'è, perchè chiudere ad un cavallo di ritorno che, pur con tutte le sue magagne, ha dimostrato di poter interpretare il meglio che c'è sul mercato della politica ?

Nessie ha detto...

Non chiudo, è il cavallo che ha chiuso e che vuole propinarci un Monti 2.

Te la ricordi questa scena di "A qualcuno piace caldo"? Beh, non vorrei che questa tua cocciutaggine con il Cav ti facesse fare la fine di Osgood il miliardario innamorato di Dafne-Jack Lemmon :-). Dacci un'occhiata

http://www.youtube.com/watch?v=wXTamlJKQBA

Giulio ha detto...

Sarebbe bellissimo se Berlusconi licenziasse Alfano e ritornasse in campo, ma le possibilità sono pari a quelle di un Monti bis nel 2013: molto scarse.
Purtroppo Berlusconi è stato buttato giù anche dalla magistratura con i ridicoli processi, quello Mills in cui si è preferito dare la prescrizione piuttosto che l'assoluzione, e quello Ruby, ancora peggiore visto che dalle prime udienze pare ovvio a tutti che non c'è reato o non lo si può dimostrare. La "supertestimone" oculare ha parlato di balletti sexy e poco più, ma l'accusa è prostituzione minorile, di cui non ha detto niente ! Oggi invece i dirigenti della Questura Ostuni e Iafrate hanno ribadito che hanno agito secondo coscienza. Iafrate: "ho agito nell'interesse della minore"."nell'ambito dei miei poteri di pubblico ufficiale di fronte alla scelta se lasciare la ragazza in Questura in condizioni non sicure o affidarla ad un consigliere regionale eletto dal popolo, ho ritenuto di seguire quest'ultima possibilità".
Naturalmente la stampa all'unanimità parla di burleque per censurare la notizia che scagiona Berlusconi.

Massimo ha detto...

Nessie. Al momento non ci sono altri cavalli. In mancanza sarebbe un suicidio negare credito a chi ci ha regalato diciotto anni migliori di quelli che avremmo avuto con i vari Prodi, Veltroni, Bersani, Vendola, Casini ...
Giulio. Sì, le probabilità sono scarse, ma pur di ostacolare i comunisti sono personalmente disposto ad accettare qualsiasi soluzione, anche se non rinuncio a proporre quella che mi sembra la più praticabile. Il che non vuol dire che sia perfetta, ma solo la migliore nel panorama attuale.