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15 aprile 2012

A chi giova l'aggressione alla Lega ? - 1 -


L’attacco mediatico-giudiziario portato contro la Lega da tutta la stampa e da almeno sei procure italiane, mi suggerisce alcune riflessioni che, probabilmente, non esaurirò in questo solo intervento.
Ho già scritto come ritenga il finanziamento pubblico dei partiti il Male di tutta la storia che abbiamo sotto gli occhi quotidianamente.
I partiti, però, con il trio ABC, insistono nell’imbroglio e cambiano le leggi, per conservare il finanziamento pubblico invece di fondare la loro sussistenza economica sui contributi volontari dei sostenitori, il pagamento delle tessere da parte degli iscritti e l’autotassazione degli eletti.
E’ peraltro legittimo che chi svolge un servizio non abbia a rimetterci, quindi per quanto mi riguarda ritengo lecito l’uso dei soldi di partito per rimborsi e per quelle attività della vita privata che, se uno non svolgesse azione politica, seguirebbe di persona con costi minori.
Non credo quindi appropriato l’intervento inquisitorio dei magistrati sulla gestione dei fondi di un partito (o di un sindacato o di qualsivoglia associazione privata) che diventa anche intimidatorio e limitativo della libertà di azione del soggetto politico (basti guardare come si è inginocchiato Maroni davanti alla procura di Milano).
E proprio su questo punto la prima riflessione.
Possibile che la magistratura sia intervenuta, disponendo intercettazioni e chissà cosa altro, ispirata dallo Spirito Santo ?
Non avrà ricevuto una imbeccata, magari da qualcuno che era stato messo ai margini dalla dirigenza leghista ?
Mai come in questa circostanza è da porre la famosa domandina “cui prodest” ?
A chi giova tutta questa aggressività nei confronti della Lega formata da una inquisizione sproporzionata della magistratura e da una campagna di stampa e televisioni che non ha precedenti - se non contro Craxi, la dc e, negli ultimi diciotto anni, Berlusconi ?
Me lo domanderei, me lo domando e mi darei anche una serie di risposte.
Innanzitutto, per l’aspetto meno rilevante, il potere interno alla Lega, le mazzate inferte al Movimento ed a Bossi, giovano a Maroni e ai leghisti di osservazione maronita che, dal rischio concreto di venire emarginati, adesso sono loro ad espellere gli oppositori.
Quanto ciò faccia il bene delle idee di cui la Lega è portatrice non si sa, ma se fosse stato Maroni o un maronita a chiamare la magistratura (come una volta i principi italiani chiamavano le potenze straniere a combattere per loro trasformando l’Italia in un campo di battaglia dove tutti perdevano) allora la figura del nuovo apparente astro leghista non sarebbe inquadrata da una luce positiva perché chi si comportasse in quel modo meriterebbe solo disprezzo.
Nella battaglia politica, infatti, si può perdere come si può vincere, ma il ricorso a forze esterne, che non attendono altro che il pretesto per interferire, è il peggior comportamento uno possa tenere, dimostrando di non essere all’altezza di combattere da solo le sue battaglie e di non saper accettare la sconfitta.
Se, quindi, fosse stato Maroni o un maronita ad accendere la miccia che ha fornito ai magistrati il pretesto per intervenire nelle vicende della Lega, in pratica mettendo il bavaglio all’unica opposizione che contrastava con efficacia il governo di Bin Loden Monti, allora un cono d’ombra graverebbe pesantemente sull’intera nuova dirigenza della Lega.
Per chiudere con una battuta secca, si potrebbe dire che a Maroni è riuscito contro Bossi quel che non riuscì a Fini contro Berlusconi.
Ma la liquidazione di Bossi e della Lega non ha solo un vincitore interno, ne ha tanti tra i partiti concorrenti, come cercherò di esporre nel prossimo intervento.




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4 commenti:

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

E' forse quel Maroni che prima frequentava il Partito Comunista Marxista Leninista a Varese eppoi Democrazia Proletaria ????

Nessie ha detto...

Bello l'aggettivo "maronita" :-)

L'ho scritto anch'io che il vero beneficiario di questa porcheria è lui, e come sai già di Maroni mi fido meno di zero. Ci sono già troppi bamba che in queste ore partecipano al gioco al massacro meditatico ai danni della Lega e che stappano bottiglie di giubilo. Costoro sappiano che non è mai detta (e stappata) l'ultima bottiglia.

Approfitto dello spazio per porgere la mia più sentita solidarietà a Rosy Mauro che è stata fatta in questi giorni, oggetto di una campagna indegna. Maroni dice che non vuole la caccia alle streghe? Ebbene la sua è una vera caccia alla STREGA, La "strega" Rosy che deve pagare per tutti.

Anonimo ha detto...

Mah...Plausibile come analisi ma il complottismo lo trovo superato, dalle Torri gemelle in poi.
Credo che Woodcock abbia attivato una altro polverone dei suoi e forse, stavolta, qualcona hanno beccato sul serio. Maroni vs Bossi? Credo più che un giovanotto inesperto l'abbia fatta fuori il vasetto, causando non pochi problei al padre e alla credibilità del Movimento.
Solidarietà a Rosy Mauro, chissà mai dove starà 'sto reato...come se prelevare dalle casse del partito per girarli al sindacato del partito fosse stato compiuto solo da esponenti leghisti!
Salutoni

Massimo ha detto...

Stars: lui :-)
Nessie: anch'io solidarizzo con la "nera", se non altro da bastian contrario e comunque, come Monica - ben ritrovata ! - non vedo quale sia il reato della Mauro (ma neanche del "Trota" e tutto sommato, di nessuno, visto che i soldi, ancorchè pubblici, una volta entrati nella disponibilità della Lega potevano essere utilizzati legittimamente in base alle decisioni di chi, statutariamente, aveva la facoltà di usarli. Il male, come ho spesso ripetuto, sta nel "pubblico", cioè nel voler finanziare i partiti con soldi delle nostre tasse invece che con i contributi privati dei militanti, eletti e simpatizzanti.
Sul complottismo sono sempre andato cauto, ma per una volta che il "cui prodest" possiamo usarlo noi ... :-)