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18 maggio 2012

Uomini e Ideali


L’aggressione cui è soggetta la Lega mi sembra sospetta.
Ho già scritto che un organismo privato, in base alle proprie regole interne, ha la piena disponibilità dell’utilizzo dei contributi che gli pervengono senza doverne rispondere a dei magistrati.
Maggiormente questo principio deve essere valido per un partito politico, perché l’intervento dei magistrati potrebbe limitare il diritto a perseguire la linea politica che venisse reputata più opportuna.
I soci hanno invece diritto a chiedere conto di come vengono utilizzati i contributi sociali, ovviamente nell’ambito delle norme statutarie.
Anche i soldi che pervengono dal finanziamento pubblico, una volta entrati nella disponibilità di un partito, non possono essere condizionati nel loro uso.
Il male è il finanziamento pubblico, non l’uso che ne fanno gli organi regolarmente eletti dei partiti che lo percepiscono.
La Lega, dunque, è soggetta ad una aggressione.
Stranamente le notizie più “succulente” arrivano all’antivigilia di un voto.
Stranamente all’antivigilia di un voto viene indagato il sindaco neoeletto di Catanzaro, del Centro Destra.
Stranamente all’antivigilia di un voto viene dal tar ribaltato il risultato elettorale del Molise che aveva visto prevalere il Centro Destra.
Ognuno è libero di pensare “male” per tutte queste coincidenze.
Ma ammesso e non concesso che quello che è imputato ai dirigenti della Lega ed a Bossi in prima persona sia vero, sia un reato e risulti giustificata la canea che ne viene fatta dalla stampa, non inficia miminamente l’Ideale che Bossi ha saputo, con grandi sacrifici personali, portare al centro dell’interesse politico.
Mi è piaciuta, al riguardo, una lettera pubblicata su un quotidiano alcuni giorni fa.
Il lettore scriveva che lui votava per il partito, non per l’uomo, perché gli Ideali non muoiono e non tradiscono.
Vero è che gli Ideali camminano necessariamente sulle gambe degli uomini, ma per sostenerli e diffonderli occorre una persona che sappia combattere, sappia esporli, sappia farli valere.
Non importa che abbia l’aureola di un santo.
Nel nostro caso si tende a confondere le presunte marachelle di Bossi con l’Ideale che Bossi e la Lega hanno rappresentato: la Secessione per molti, il Federalismo per altrettanti.
E’ un errore.
Un errore che i cittadini del Nord rischiano di pagare con l’introduzione di nuove elargizioni per il meridione come è accaduto recentemente con Monti che ha destinato 2,3 miliardi di aiuti europei nel calderone del nostro sud.
E’ un errore decidere in modo umorale di non votare Lega perché significa indebolire un Ideale che, invece, proprio in questo momento dimostra di essere quello che maggiormente può rappresentare gli interessi dei cittadini del Nord.
Gli uomini sono importanti, ma gli Ideali lo sono molto di più.
Non si abbandona un Ideale solo perché (forse) un suo alfiere ha commesso qualche peccatuccio.
Viceversa è necessario rafforzare la diffusione di quell’Ideale per aiutare quanti si espongono nel suo nome e sono pronti a prendere il testimone per coltivarlo e realizzarlo, in tutto o in parte.
Fra un mese sapremo se, accendendo la miccia ad Atene, potrà saltare tutta la burocratica costruzione europea per fare spazio ai Popoli ed alle Nazioni europee.
In quell’ambito ci sarebbe anche spazio per una rivisitazione della forma istituzionale dell’Italia che, se non sarà Secessione, potrà essere Federalismo.
Risolvendo gran parte dei nostri problemi.
L'Ideale della Secessione e del Federalismo non viene meno senza Bossi.





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5 commenti:

Nessie ha detto...

Penso male. Molto male. Troppe coincidenze fanno un piano. E il piano, nonostante Bossi e i suoi ci abbiano messo del loro, è quello di indebolire una delle poche forze politiche d' opposizione a questo schifo. La Lega come sai, era anche un partito monolitico e ben radicato al Nord. A chi dovremmo affidarci ora? A qualche movimentino improvvisato tipo Grillo e grillini? Sia chiaro, non sono contraria a Grillo, perché il nemico del mio nemico ecc. ecc.
Ma la verità è che poi i movimenti hanno la consistenza delle maree: flussi e riflussi. Un partito invece, no.
La fine dei partiti è grasso che cola per la finanza predatrice.

Johnny 88 ha detto...

Massimo, io la Lega l'ho vissuta da dentro e si, l'orologeria è palese ma Bossi s'è circondato di persone malfidate e oggi i militanti contro di lui sono furibondi. Certe cose in Lega si sapevano da molto tempo, certe cose in silenzio nelle sezioni si dicevano da molto tempo. Quello che Bossi sta perdendo è il suo popolo e lo sta perdendo perchè, coi soldi del partito, i soldi che dovevano servire al partito, lui faceva ciò che voleva, o meglio ciò che voleva la terrona di sua moglie. Ora, da un lato l'orologeria è abbastanza palese ed evidente, dall'altro però, come si suol dire, se ti prendono per i fondelli è perché c'è una comoda maniglia. Io ripeto quanto ho scritto in passato, quei soldi dovevano servire al partito invece nelle sezioni non abbiam mai visto il becco d'un quattrino. Tutto ci dovevam pagare, tutto. Volantini, gazebi, autobus per le manifestazioni, bandiere, gadget, organizzazioni di feste. Per qualunque cosa i soldi dovevamo tirarli fuori noi, e che vien fuori? Vien fuori quello che stiamo leggendo e per me se ruba uno del PD ci vuole la frusta, se ruba uno della Lega ci vuole la doppia frusta. Ci vuole il "Vangelo secondo Gentilini" ovvero come ha detto lo sceriffo "se qualche leghista ha sbagliato si deve mettere una corda al collo con attaccata una macina da mulino e buttarsi a mare". I magistrati che vadano al diavolo per quel che mi riguarda (oggi quarta prescrizione per Berlu da quando appoggia Full Monty, i casi della vita) però lo strabismo delle toghe non può e non deve essere una scusante per le ruberie. La Lega, insieme a Berlusconi ha avuto nove anni di tempo per fare l'unica cosa necessaria per la giustizia: responsabilità civile del giudice. Han perso tempo con lodi e salva-terga vari? Peggio per loro. Le idee della Lega non muoiono con la morte politica di Bossi, ci mancherebbe e infatti rimangono le mie idee. Lo diceva pure Miglio che le idee della Lega sarebbero sopravvissute alla Lega stessa, però no, Bossi io non lo scuso e non lo perdono. Comunque più che dei giudici sarebbe da notare lo strabismo dei giornalisti. Perché alla fine se guardiamo i numeri, le varie Trote e Badanti han preso nulla in confronto al "bancomat" della defunta Margherita o alle tangenti dell'ex sindaco della Stalingrado d'Italia. Eppure per loro la gogna sembra non essere prevista...

Massimo ha detto...

Nessie. Il punto è proprio quello: chi, dopo ? Mai lasciare il certo per l'incerto ... :-)

Johnny. Mai iscritto alla Lega, quindi posso esprimermi senza la passione di chi l'ha vissuta. Non mi interessa Bossi, il Trota, la moglie, Rosy Mauro, Maroni o il Cerchio Magico. Mi interessa l'Idea che Bossi è riuscito a diffondere e porra tra i problemi italiani. Mi interessa lo spirito di nazionalismo padano che è sorto e che è riuscito, ancora peraltro troppo poco, a comunicare a noi settentrionali. Scrivi anche tu che la vicenda Lega è strumentalizzata e ingigantita rispetto a quel che accade sulla sponda sinistra. Come per Nessie: chi dopo ? A proposito. Berlusconi è stato prosciolto. Questa volta addirittura sono stati costretti a proscioglierlo, segno che c'era persino meno del solito niente.

marmando ha detto...

Sono un terrone, e non ho avuto mai grandi simpatie per la Lega.
Ma penso che molte sue battaglie siano nell'interesse di tutti gli italiani.
Non so se ci sia una macchinazione in atto, e alla fine mi pare che gli importi di cui si parla siano spiccioli rispetto a quanto combinato da altri, e comunque non mi sembra che Bossi e famiglia navighino nel lusso sfrenato.
Comunque il punto è: facciamo attenzione a non buttare via il bambino con l'acqua sporca.
Questo si che è nell'intenzione di chi vuole il male della Lega.

Massimo ha detto...

Marmando. Non posso che concordare, ricordando come la Lega abbia mutuato molte battaglie dalla Destra (immigrazione, europa dei Popoli e delle Nazioni, ordine pubblico, Famiglia ...).