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24 giugno 2012

Indisponibile a morire per l'euro


Con la acutezza e la chiarezza che lo contraddistingue, Marcello Veneziani ha ieri messo il puntino sulla “i”, precisando che  "l'euro è un mezzo non il fine " come in passato veniva ricordato (e bisognerà farlo anche prossimamente viste le resistenze ad adeguare il Pdl alle mutate situazioni esterne) che “il partito non è il fine ma un mezzo", per cui il partito può anche essere sacrificato se ne deriva un vantaggio nel sostenere Ideali e Valori di appartenenza.
Bisognerebbe insegnarlo anche ai quadrumviri (non me ne vogliano quelli “veri” del nostro passato ...) della moneta unica che venerdì, dopo essersi visti a Roma (ma cosa avranno bevuto ?) hanno rilasciato dichiarazioni bellicose, degne di battaglie ben più nobili, per manifestare la volontà di combattere per l'euro.
Peccato che loro dichiarino guerra e noi si debba pagare il conto.
E infatti da tutta la riunione, oltre alla retorica bellica pro-euro, è uscita solo l'intenzione di aggiungere una tassa europea alle tante nazionali che già ci tormentano: la tobin tax sulle transazioni finanziarie.
Come qualsiasi governicchio democristiano della prima repubblica, quei figli dell'europa unita e dell'euro, non sanno fare altro che perpetrare rapine fiscali ai danni dei cittadini, da loro considerati alla stregua di sudditi o, peggio, di rematori di una galera romana.
Il risultato sarà di impoverire la gran parte della popolazione, per perpetuare il dominio di una casta di burocrati privi di valori morali e unicamente proiettati verso il dio denaro.
Personalmente credo che ci sia ancora spazio per una uscita dall'euro e per la sconfitta di chi non possiede quella nobile caratura necessaria per essere legittimato a diventare classe dominante.
Purtroppo non c'è ancora nessun leader che, almeno in Italia, intenda incarnare la legittima ribellione popolare, anche se le ultime esternazioni di un ritrovato Silvio Berlusconi fanno ben sperare.
Credo che gli Italiani indisponibili a morire per l'euro siano la maggioranza e tutti insieme possiamo seppellire l'euro, prima che l'euro seppellisca noi.



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3 commenti:

Johnny 88 ha detto...

Berlusconi ha votato ben 24 fiducie al governo Monti e sulla contro-riforma della Fornero ne voterà altre tre. Lo stesso Berlusconi ha votato a favore di tutti i trattati europei, compreso Lisbona, e firmò sorridente la costituzione europea. Sicché può ciarlare finché vuole, ma i FATTI parlano chiaro. E' stato premier per 8 degli ultimi 11 anni e MAI ha parlato dei problemi originati dall'Euro, MAI. Si sveglia adesso perché tenta, in maniera abbastanza patetica, di recuperare qualche voto, ma ormai non frega più nessuno. Basta, aria nuova e Berluskaz se ne vada tra gli esodati.

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Hi visto un Silvio pimpante. Gli succede spesso quando incontra i giovani. Si ritrova anche lui nuovamente 17enne...

Massimo ha detto...

Johnny, al solito, offrimi una alternativa che mi dia, almeno, le stesse garanzie di Berlusconi e sono con te. Ma poichè non la vedo, non lascio il certo per l'incerto.

Stars. Come sempre, dopo la sconfitta del 1996 e quella del 2006, Berlusconi ha ricaricato le batterie e sembra abbia voglia di tornare in pista. Per fortuna ... ;-)