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No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

29 giugno 2012

Provaci ancora, Franz !

Nonostante l'immissione massiccia di non tedeschi (che non cantano l'inno nazionale come da immagini !) , il risultato non cambia: l'Italia del calcio batte la Germania nelle partite che contano (europei e mondiali).
E' una autentica sindrome quella dei tedeschi verso l'Italia anche in un'epoca in cui la nazionalità dei giocatori viene annacquata con l'immissione di giocatori in possesso di cittadinanza, ma non di nazionalità.
Emblematiche le facce dei tifosi e le lacrime delle tifose tedesche che, ancora una volta, andarono a Varsavia per suonare e, invece, furono suonati.
Peccato che le doti che mettiamo nel calcio non trovino corrispondenza in politica e in economia, torneremmo a dominare il mondo se potessimo unire alla nostra fantasia anche una maggiore volontà di sacrificio e di lavoro.
Contemporaneamente alla ola per l'Italia del calcio, i giornali radio stanno beatificando Monti: vedremo se è tutto oro quello che luccica.
Sicuramente, però, finchè resteremo nell'euro saremo sempre sudditi e il nostro destino sarà nelle mani dei tedeschi e non è una cosa positiva ...



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6 commenti:

Nessie ha detto...

Beh, una cosa che nessuno osa dire perché è la madre di tutti i tabù sia di destra che di sinistra, è che a sferrare quel 2 a zero iniziale è stato un non italiano. Ovvero italiano di adozione ma non di sangue. Perciò nell'immissione di calciatori "non italiani", sono spiacente, ma ci siamo dentro anche noi.

Massimo ha detto...

Ho scritto qualcosa di diverso ? Ho, invece, evidenziato ripetutamente la differenza tra cittadinanza e nazionalità e immagino che altri abbiano ragionato pensando a quanto poco italiano sia Balotelli al di là della sua cittadinanza.

Nessie ha detto...

Se la pensi così mi fa piacere, ma mi era parso di aver visto scritto : "l'immissione massiccia di non tedeschi (che non cantano l'inno nazionale come da immagini !) , il risultato non cambia: l'Italia del calcio batte la Germania nelle partite che contano (europei e mondiali".

Non so in altri post, ma in questo specifico vedo che ti preoccupi molto dei "non tedeschi" nelle formazioni della squadra teutonica, ma non vedo un rigo sui "non italiani" che vengono assunti nei club, grazie al calcio-mercato.

Massimo ha detto...

Le immagini parlavano chiaro: mentre i veri tedeschi cantavano con trasporto (anche sugli spalti) i tedeschi acquisiti stavano zitti, quando non ridevano (Ozil). Balotelli non l'ho visto, per cui non sono in grado di giudicare il suo sentimento. Resta comunque un italiano solo per cittadinanza e non per nazionalità. Almeno noi di non italiani per nazionalità ne abbiamo solo tre, uno dei quali ha fatto solo panca ... ;-)

Nessie ha detto...

Sì, nella Nazionale sì. Nei club invece no.

Massimo ha detto...

Per i club il discorso è molto più complesso essendo spa. Comuunque anche nel Bologna che vinse lo scudetto nel 1964 (prima delle società di calcio trasformate in spa) c'era un solo bolognese (Bulgarelli) e neppure cittadino, ma della provincia. Poi c'erano lombardi, veneti, friulani, un danese e un tedesco ...