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13 giugno 2012

Vogliono curare il Male con dosi ancor più massicce dello stesso Male


Anche il cospicuo aiuto alla Spagna sembra risultare inutile contro la speculazione mondiale.
Si concretizza così la ripetizione di quell'infausto 1992, quando Amato e Ciampi sperperarono migliaia di miliardi per difendere la permanenza della lira nello sme (serpente monetario europeo, il padre dell’euro) senza ottenere alcun risultato se non un ulteriore impoverimento della Nazione.
L’ostinazione con la quale gli gnomi di Bruxelles e i loro seguaci continuano a difendere l’indifendibile euro è pari a quella della governante krucca nel non voler pagare dazio al suo ruolo dominante nell’unione europea.
Domenica i greci andranno alle urne ed è auspicabile che vincano i partiti contrari non tanto all’euro (perché in pochi hanno il coraggio di affermarlo) bensì al commissariamento della propria patria ed alla rinuncia alla Sovranità Nazionale.
In Spagna Rajoy sta disperatamente combattendo una guerra per evitare analogo commissariamento dopo aver ereditato dai socialisti una Spagna in ginocchio, quando nel 2004 Aznar la consegnò a Zapatero in piena salute, ricca e in crescita.
In Italia il commissario, anzi il gauleiter, l’abbiamo a Palazzo Chigi, imposto dalle consorterie finanziarie internazionali con la complicità delle quinte colonne interne che hanno solo pensato ad eliminare Berlusconi invece di fare gli interessi del Popolo e della Nazione.
I danni provocati da Monti e dal suo governo sono ormai chiari a tutti e ormai ogni iniziativa governativa sembra essere finalizzata a schernire e bastonare gli Italiani.
Ma la stampa, che salutò con “ola” inqualificabili la caduta del Premier eletto e la sua sostituzione con il kommissarien voluto da Berlino, non paga del suo errore, invece di recitare il mea culpa, insiste nel chiedere ulteriori passi verso l’annientamento della nostra Sovranità.
Si leggono così deliranti editoriali che istigano ad ulteriori passi verso l’unione politica, verso la rinuncia alla possibilità di legiferare in autonomia all’interno di uno stato, verso un sistema fiscale comune.
L’appiattimento e l’asservimento verso il potere delle consorterie finanziarie internazionali è ormai totale e totalizzante.
Poche le voci fuori dal coro (cito Libero e Il Giornale perché deve essere reso onore al merito) pur non apprezzando l’eccessiva cautela anche di tali note stonate (ma non abbastanza).
Dobbiamo uscire dall’euro.
Dobbiamo uscirci tutti assieme: Italiani, Spagnoli, Portoghesi, Greci, Irlandesi, Polacchi, Ungheresi, perché se ognuno di noi pensa di salvare se stesso da solo, inchinandosi agli gnomi di Bruxelles, perderemo tutti.
Non solo perderemo il nostro Benessere, ma anche la nostra Sovranità, Indipendenza, Dignità e Libertà.
Non si cura il Male con ulteriori, massicce dosi dello stesso Male.




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2 commenti:

Nessie ha detto...

Se è farina del tuo sacco è ineccepibile. Se è un copianincolla da La Destra o da altri gruppi politici, è comunque ineccepibile.

Massimo ha detto...

Non faccio copia e incolla senza dichiararli :-)