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28 settembre 2012

Berlusconi scalda i motori

Ieri, durante la presentazione del saggio di Brunetta, Silvio Berlusconi è tornato il Leader che vorrei, quello che seppe impedire la deriva marxista nel 1994 e registrare un poderoso recupero nel 2006.
I quotidiani di oggi sono pieni di commenti (per lo più acidi e terrorizzati) sulle parole del Premier eletto dal Popolo nel 2008 e i punti caldi sono stati l'attacco allo "stato di polizia fiscale" che deriva dalle troppe tasse e dal comportamento dei gabellieri di Befera riuniti sotto le insegne di "Equitalia" e la forte critica all'euro, alle modalità della sua introduzione (volute da Ciampi e Prodi), alla guida tedesca dell'unione, all'unione stessa e alla funzione esclusivamente antinflazionistica della Bce.
Un piccolo passo e Berlusconi arriverà a promuovere il ritorno alla Lira, come da tempo auspico.
I temi toccati da Berlusconi sono sensibili e consentono di rimarcare la differenza tra il Centro Destra e la sinistra, ormai prona ai voleri delle consorterie finanziarie internazionali che temono il ritorno di un Berlusconi euroscettico e sosterranno il pci/pds/ds/pd alle prossime elezioni.
Ma Berlusconi, nello scambio di battute con i giornalisti, ha anche detto una cosa molto importante: vedremo come sarà la legge elettorale.
Perchè è proprio sulla legge elettorale che si giocheranno le possibilità del Centro Destra e la futura geografia politica.
Se ci sarà un ritorno al proporzionale, con un premio di maggioranza al partito, è infatti obbligo non solo mantenere unito il Pdl, ma possibilmente aggregarvi ulteriori movimenti per superare i comunisti ed incamerare il premio che potrebbe anche, con un risultato intorno al 35% , consentire di conseguire la maggioranza assoluta.
Se, invece, il premio di maggioranza sarà attribuito ad una coalizione, non vedrei di cattivo occhio una nuova divisione del Pdl tra i liberaldemocratici di provenienza Forza Italia e la destra nazionale di provenienza Alleanza Nazionale che potrebbe riunificarsi con la Destra Radicale (La Destra, Fiamma, Forza Nuova e altri con esclusione netta dei finioti) per ridare vita al vecchio Msi e poi coalizzarsi con il centro sotto la leadership comune di Silvio Berlusconi.
Nell'un caso e nell'altro mi aspetto un forte recupero di consensi di Berlusconi, soprattutto se proseguirà sulla strada intrapresa ieri e, alla prima occasione utile che potrebbe anche essere la fiducia posta dalla Severino sul cosiddetto disegno di legge "anticorruzione", mandare a casa Monti e i suoi che devono guadagnarsi il voto popolare per governare e non la semplice investitura dagli oligarchi speculatori internazionali.
Un recupero che ritengo pressochè certo perchè l'elettore Italiano è in maggioranza di Centro Destra e se anche è intellettualmente più libero e flessibile di quello che si ammassa a sinistra e ripete a pappagallo le parole d'ordine dei guru del politicamente corretto, al momento della decisione sa quale è il suo interesse.
E l'interesse degli Italiani, di tutti gli Italiani, non solo quelli di Centro Destra, è di difendere i propri guadagni dalla voracità del fisco e dalle clientele stataliste pagate con la rapina dei nostri redditi e dei nostri risparmi.
L'Italiano sa che con Berlusconi la rapina subirebbe una frenata e, forse, anche una retromarcia, mentre con la triade Bersani-Casini-Vendola o con il "tecnico" Monti la rapina ai nostri danni si perpetuerebbe e si allungherebbe di nuove torture.
Berlusconi sta già scaldando i motori per una campagna elettorale all'attacco, presumibilmente con qualche fuoco d'artificio che entusiasmerà e caricherà l'elettorato di Centro Destra facendo contemporaneamente schiumare i talebani della sinistra.
Ma prima di tutto occorre sapere con quali regole, con quale legge elettorale si andrà a votare.



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2 commenti:

taron ha detto...

Ma che terrorizzati!!!!!!!
Ormai Berlusca non fa paura manco alle galline :-D

Massimo ha detto...

Alle galline no, ma ai rubagalline di sinistra alleati di fatto con gli speculatori internazionali, sì.