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17 ottobre 2012

Dov'è Berlusconi ?

Da alcuni giorni non ascoltiamo dichiarazioni del Presidente eletto dal Popolo nel 2008, nè servizi televisivi di suoi interventi.
Dov'è finito ?
Dubito che abbia lasciato la scena politica ai talebani delle dimissioni inopportune.
Più ragionevole pensare che stia riorganizzando il Centro Destra fuori dal cono di luce dei riflettori.


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6 commenti:

Maurizio De Marco ha detto...

"....Più ragionevole pensare che stia riorganizzando il Centro Destra fuori dal cono di luce dei riflettori...."

Sei ottimista caro Massimo. Berlusconi da qualche mese sta pensando solo a salvare il salvabile della sua persona dagli attachi della magistratura e le sue aziende in difficoltà.
Ti sarai chiesto perchè propone ancora Monti come PDC, facendo venire l'orticaria a quello che resta dei tanti italiani che gli hanno creduto e negli anni gli hanno dato fiducia.
Perchè Monti PDC significa ancora grande coalizione, con il Cav che conterebbe ancora qualcosa con la sua pattuglia di 80-100 deputati, sperando magari, non di fare il Presidente del Senato come ha ventilato con una buona dose di faccia tosta, ma di essere nominato Senatore a vita.
In questo modo farebbe un definitivo "Thiè!" ai magistrati (vedi Andreotti) e controllerebbe da posizioni di forza il periglioso cammino delle sue aziende.
Con un governo Bersani-Vendola a forte maggioranza tutto questo sarebbe pura utopia e lui resterebbe in balia dei peggiori venti di tempesta.
Certo, lui potrebbe forse riparare all'estero, in una delle sue residenze di Antigua o delle Barbados, ben al riparo da eventuali estradizioni, ma farebbe la fine di Craxi, logorato dal rimpianto di quello che avrebbe dovuto essere e dal trionfo dei suoi nemici. In Italia invece si accanirebbero senza pietà sulle sue aziende e sull'eredità dei figli.
Lui deve quindi restare e combattere, ma solo per sè e per la famiglia. Per noi italiani ha smesso di combattere da un bel pò.
Parere personale ovviamente.
Cordialità.

Massimo ha detto...

Anche se così fosse i suoi interessi sono i nostri, perchè chiunque è meglio di uno di sinistra, anche un gabelliere come Monti. E se l'interesse di Berlusconi fosse quello che hai scritto, dovrebbe comunque organizzare un partito e una coalizione per ottenere il maggior numero di seggi alle elezioni. E ancora una volta i nostri interessi sarebbero coincidenti. L'importante è bloccare la coalizione di sinistra. Il resto riguarda un percorso successivo. Come nel 1994.

Maurizio De Marco ha detto...

Se capisco bene il tuo ragionamento tu dici, piuttosto che un governo dei comunisti (ex-post-ultra ecc.) va bene qualsiasi cosa che si muova nell' altra parte dello schieramento politico, anche un Berlusconi bollito ed un partito che è peggio della zattera della Medusa....
Ma non è una soluzione dignitosa, a mio parere.
Io resto dell'idea che la democrazia ha le sue regole. Va messa in campo una forza politica di centrodestra, guidata da un uomo, o donna, nuovo (diciamo un Renzi di Centrodestra per semplificare) che faccia un programma credibile, di stampo prettamente liberale e liberista, che aggreghi attorno a se partiti, gruppi e movimenti che ne condividano le idee. E poi ci si batte con dignità e convinzione, per vincere le prossime elezioni politiche contro la sinistra.
Se non si vince, pazienza, staremo fermi un turno. Ma a quel punto è giusto che governi Bersani, o chi per lui a capo del centrosinistra.
Noi faremo opposizione, e prepareremo la rivincita per la prossima tornata elettorale (che conoscendo i polli sinistrorsi) potrebbe non essere molto lontana nel tempo.
Ma, per piacere, non Monti e la sua ciurma imposta dalla grande finanza. Questi, se li rimetti al comando si fanno 5 anni filati e ci fanno schiattare tutti.

Massimo ha detto...

La tua tesi, Maurizio, non farebbe una grinza se fossimo in una condizione di alternanza al governo di due partiti che condividano, assieme a tutto il Popolo, i fondamenti di una nazione moderna, liberale e scevra da pulsioni ideologiche. Purtroppo Bersani è un comunista e Renzi non ha un programma, solo chiacchiere. Non vorrei un Renzi di Centro Destra, ma un Berlusconi più giovane. E non vorrei Bersani (o Napolitano o qualcuno di quella provenienza) al governo perchè, come abbiamo visto durante l'era Prodi-D'alema-Amato-Prodi del 1996-2001 e 2006-2008, è facilissimo imporre nuove tassazioni (o ripristinare quelle vecchie e abolite come la tassa sui morti) per poi distribuire il nostro denaro alle varie clientele stataliste. Mentre è difficilissimo, una volta che si riuscisse a riconquistare il potere (ma con i comunisti il punto interrogativo su questa opportunità è sempre doveroso) togliere a chi nel frattempo è stato dato a piene mani. Anche se è stato dato solo per clientelismo e ideologia statalista e non per effettiva necessità produttiva. Per non parlare, poi, delle leggi di deriva morale ed etica: immigrazione, divorzio, aborto, eutanasia, manipolazione genetica, liberalizzazione della droga, "matrimonio" omosessuale (con corollario di spese ulteriori per l'assistenza al "coniuge" e reversibilità della pensione) che ci troveremmo sul groppone. Quindi sarà anche minimale o poco dignitoso, ma il primo comandamento è bloccare la strada ad un governo di sinistra. E per ottenere tale risultato tutto è buono. Poi messa al sicuro la sopravvivenza della Nazione, occupiamoci del resto.

Maurizio De Marco ha detto...

Allora, se ho capito bene: "Primum vivere, deinde philosophari..."
Ciao, apprezzo il tuo sforzo e il tuo lavoro sul blog, anche se a volte si sente lo scoramento che ci prende tutti di fronte allo spettacolo indecoroso che la politica (tutta) ci offre in questo momento.

Massimo ha detto...

Hai colto il succo del discorso. Inutile battersi per migliorare la Nazione Italia, se andassero al governo quelli che farebbero carne da macello della Nazione Italia.