Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

02 dicembre 2012

Condizioni essenziali

Probabilmente in mancanza della certezza su quale legge elettorale sarà utilizzata per le prossime politiche, dovremo attendere ancora qualche settimana prima di sapere con quale schieramento e formazione il Centro Destra affronterà le urne.
Personalmente ritengo che Berlusconi resti il migliore in campo, anche se, gioco forza, la sua età non consente un investimento sul futuro (ma anche Bersani è al suo ultimo giro ...).
Berlusconi quindi, ferma restando l'incognita della legge elettorale, merita una rinnovata attestazione di fiducia da parte dell'elettorato di Centro Destra e, soprattutto, merita un gesto di riconoscenza per quello che ci ha regalato in questi diciotto anni.
Berlusconi ha rilanciato l'anticomunismo reale, non parolaio, come fulcro di una alleanza politica.
Berlusconi ha, per la prima volta, unito nel suo nome e nella sua leadership tutto il Centro Destra, dimostrando che non è scritto nelle Tavole della Legge che si debba essere così individualisti, da correre sempre separati e in guerra gli uni contro gli altri, dando così fiato ad una sinistra da sempre minoritaria.
Berlusconi ha dimostrato che si possono fare riforme graduali (costituzionale, elettorale, scuola, università, lavoro, pensioni) in modo graduale, senza usare il bisturi della macelleria sociale come è appannaggio di Monti e della Fornero.
Berlusconi ha dimostrato che si può governare senza aumentare le tasse e, anzi, diminuendole (ici, aliquote del 2003 e del 2005).
Berlusconi ha dimostrato che l'Italia può svolgere un ruolo di primo piano nella politica internazionale, (suscitando i risentimento di chi, con la arroganza dei superbi, non vuole in realtà dividere la "torta" con un altro commensale, in ciò peraltro aiutati da sciocchi servitori italiani che hanno agito contro gli interessi dell'Italia e degli Italiani) partecipando alle missioni internazionali in prima fila (Iraq, Afghanistan) senza ritirarsi alle prime difficoltà.
Berlusconi ha dimostrato che, finchè il Popolo lo sostiene, si possono anche mettere all'angolo e limitare i poteri forti internazionali, le congiure di palazzo interne, le aggressioni mediatiche e giudiziarie, la complicità tra le altre nazioni per escludere l'Italia dal primo tavolo: infatti tutti costoro hanno preso forza, per dare la spallata purtroppo riuscita nel novembre 2011, solo dopo l'esito infausto delle parziali amministrative della primavera 2011.
Berlusconi mi ha garantito, con le sue esternazioni, momenti di assoluta soddisfazione politica e personale nel vedere i travasi di bile e la rabbia sfigurare gli italiani sinistri famosi e non.
Quindi la riconoscenza è  DO_VU_TA !
Se poi sarà lui o un altro il candidato premier (ieri ho proposto Sallusti per la simbologia che potrebbe rappresentare) mi starà bene tutto,  purchè sia nell'ambito di una strategia che veda Berlusconi come regista attivo e partecipe.
Meriti e riconoscenza, però, non possono superare alcune (poche) condizioni essenziali, venendo meno le quali rivendicherei come buona e giusta un'altra opzione.
In primo luogo deve essere detto chiaro e tondo: con i comunisti, mai !
Un altro mai (più) con Fini, qualche riserva su chiudere a Casini che è ambiguo e inaffidabile, però nel 2008 ha avuto il coraggio e la forza di presentarsi da solo e questo è apprezzabile, oltre ad essere chiaro che il suo elettorato è di Centro Destra, nonostante le sue capriole.
No al Monti bis, anche se qualche ministro montiano potrebbe entrare a far parte della nuova compagine governativa (penso, ad esempio, al ministro Passera che astutamente tiene un profilo molto basso e marginale nonostante alla formazione del governo fosse stato indicato come "superministro" per le deleghe attribuitegli).
Lasciare Montezemolo ai box, assieme alla Marcegaglia.
Nessun confine a Destra.
Programma: meno stato più libertà, quindi cominciare con l'abolizione dell'imu.
Difesa della Famiglia tradizionale, della Vita sin dal concepimento, della Identità Nazionale, della Libertà di opinione per rilanciare una Italia forte anche sul piano morale e non solo economico.





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