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28 gennaio 2013

Berlusconi ha ragione

"Le leggi razziali sono state l'aspetto peggiore di un regime che per altri aspetti ha realizzato cose buone".
Più o meno queste le parole di Berlusconi.
Dopo settanta anni la resistenzialite ha ancora avuto il sopravvento con una canea di accuse al Leader del Centro Destra, con l'intento di negare la realtà storica.
Le prime leggi sul lavoro;
assicurazione infortuni sul lavoro;
sulla tutela della maternità;
industrializzazione dell'Italia;
la conquista dell'Impero che ha portato l'Italia alla pari delle altre grandi Nazioni europee;
l'accordo con il Vaticano che ha posto fine allo scontro Chiesa/Stato;
la bonifica delle paludi;
l'efficientamento della pubblica amministrazione (mai tale prima e dopo).
Sono solo alcune, una rapida lista, delle realizzazioni che mi vengono in mente alle sei di mattina.
In quasi ventidue anni di governo, per forza ci sono state delle cose buone, perchè altrimenti dovremmo dire che i nostri nonni, entusiasti sostenitori del Ventennio, erano tutti dei babbei (o peggio).
E in quasi ventidue anni di governo ci sono state delle cose negative, degli errori.
Il peggiore dei quali, per me, fu l'alleanza con la Germania, eternamente a noi ostile (come abbiamo visto anche di questi tempi).
Finchè non riusciremo a guardare alla Storia con il distacco che si deve avere per il passato, per vicende chiuse, con obiettività, non potremo mai andare avanti e, soprattutto, non saremo mai UNA Nazione, UN Popolo.



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1 commento:

Giulio ha detto...

Subito la Commissione UE si è sentita in dovere di bacchettare Berlusconi, come se la signora Cecilia Malmstrom fosse li in seguito ad un processo democratico !
Durante il fascismo, con una spesa pubblica media del 25% del PIL (oggi 55% circa), sono state fatte tante di quelle opere pubbliche che mai se ne erano viste prima e mai se ne sono viste dopo, segno che anche la corruzione e ruberie erano ai minimi termini. Non a caso Churchill, anche esagerando, diceva che prima della guerra in Italia c'erano 40 milioni di fascisti.
In Italia ancora non si riesce a parlare del fascismo come un avvenimento storico, ma sempre dal punto di vista politico.