Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

30 marzo 2013

Napolitano non sceglie e fa ammuina

All'ora di pranzo Napolitano ci ammannisce il suo verbo: non c'è possibilità di fare un governo, non mi dimetto, non ci saranno elezioni a breve.
C'è, viceversa, un governo che ha mostrato Urbi et Orbi la sua inettitudine (per non dire peggio).
Ci sono due valorosi e onorabili Militari Italiani sequestrati da un governo banditesco.
Ci sono ai confini orde di immigrati pronte ad approfittare di ogni debolezza per occupare la nostra terra e pretendere diritti e addirittura cittadinanza per poter poi se non comandare subito, partecipare alle scelte della nostra (non loro !) Nazione.
Ci sono consorterie economiche bramose di approfittare delle nostre debolezze e delle complicità degli Efialte interni per impossessarsi, con poco, delle nostre residue imprese produttive.
E Napolitano che fa ?
Rispolvera il vecchio ordinamento borbonico, di cui ho già parlato in passato e fa ammuina imponendo una commissione di "saggi" (?) per predisporre quel programma che i partiti non riescono a condividere.
In questo modo perde tempo, necessario ai comunisti per leccarsi le ferite e prepararsi con una nuova guida (Renzi ?) alle elezioni e impedisce che gli Italiani, tornando a votare, rimedino all'errore fatto con la valanga di voti assegnati a Grillo o con quei pochi - ma sufficienti per fare danno - andati a Monti o con l'astensione per fare un dispetto al Cavaliere, dandosi però una martellata nelle parti nobili.
Beh, probabilmente martedì si potrà comprare molto bene in borsa.
Buona Pasqua.


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29 marzo 2013

L'ipocrita protervia dei comunisti

Bersani ha fallito e l'orchestra comunista suona la musica per quelli che, se lo scrive l'Unità, credono che i coccodrilli se non volano, almeno svolazzano.
Dopo il politichese antico delle parole "non risolutive" utilizzate per coprire il fallimento, ecco che i comunisti tengono a precisare che Bersani non avrebbe rinunciato e, soprattutto, ad attribuire al Centro Destra la responsabilità del fallimento: non sono io che ho fallito, è Berlusconi che non mi consente di fare il governo.
I comunisti hanno manifestato la loro abituale protervia e ipocrisia.
Con il 29% del voti pretendono di occupare il 100% delle cariche istituzionali, di governo e il 100% del programma.
Non solo, ma pretenderebbero persino che il Centro Destra votasse leggi liberticide la cui prima vittima sarebbe il Leader scelto, anche questa volta, da dieci milioni di Italiani.
Qualsiasi governo con i comunisti, di larghe intese, sarebbe quasi esiziale per il PdL che perderebbe voti per il solo fatto dell'inquinamento politico, morale, civile che subirebbe.
Ma pretendere che il PdL si suicidi senza contrattare la possibilità di far valere, con un compromesso, il suo 29% di voti, appartiene solo alla concezione tirannica e stalinista dei rapporti politici propria dei comunisti.
Un ulteriore elemento che ci dice come sarebbe sbagliata comunque, a prescindere, ogni collusione con la sinistra e che l'unica strada da percorrere è quella del voto immediato, affidando, fino al loro esito, governo e presidenza della repubblica a due militari, unici soggetti veramente imparziali.


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28 marzo 2013

Il vuoto dietro gli insulti

Grillo partì dallo "psiconano" che riempì di gioia la sinistra alla quale mal gliene incolse viste le contumelie subite passivamente pur di strappare qualche senatore grillino in perfetto stile "padri puttanieri".
Che vi siano parlamentari grillini pronti a tradire il proprio vate non stento a crederlo.
Per la maggior parte di loro, infatti, l'elezione è stata un autentico terno al lotto che ha risolto (per sempre) i problemi legati alle miserie quotidiane.
Immagino quindi che, pur di evitare lo scioglimento anticipato delle camere, voterebbero chiunque, persino lo "psiconano" se potesse garantire loro il mandato pieno.
Tutto questo ci dice che dietro gli insulti di Grillo non c'è alcun progetto ma solo la rappresentazione veritiera di una società malata, senza futuro e che cerca di distruggere anche il proprio presente.
Fra poco vedremo quali e quanti danni potrà provocare e temo che saranno peggiori e più duraturi di quelli inferti da Mario Monti, il cui bluff, in fondo, è durato solo quindici mesi prima di essere smascherato.


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Napolitano al bivio

Oggi (o domani) tirando le somme delle inutili consultazioni di Bersani, Napolitano potrà cominciare un percorso di redenzione dal suo passato comunista o affondare per il peso del suo passato.
Bersani vuole fortissimamente diventare presidente del consiglio.
Crede (forse non del tutto a torto visto il trasformismo che infetta la politica italiana) di poter strappare il voto di fiducia anche al senato.
Ma la sua navigazione sarà tempestosa, molto breve e senza quegli acuti che sarebbero necessari per imprimere una svolta alla politica nazionale.
Allora Napolitano delle due l'una.
O continua a fare il comunista ligio al SUO partito e obbedisce al SUO segretario affidandogli l'incarico formale di formare il governo.
Oppure Napolitano si affranca, affida il governo ad una personalità (meglio un militare) al di sopra delle parti e si dimette per accelerare la nomina del suo successore e lo scioglimento delle camere con il ritorno al voto.
La strada maestra.


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27 marzo 2013

La legge del contrappasso

Dopo aver messo in croce Berlusconi per venti anni, adesso anche i suoi, invidiosi, antagonisti vengono ripagati con la stessa moneta.
Monti, abbandonato pare anche dalla Merkel, "non vede l'ora di finire", visto che ormai è costantemente sulla graticola, in Patria e all'estero, senza riuscire a combinarne una giusta e si accorge, sulla sua pelle, che governare non è come scrivere un articolo sul Corsera.
Bersani riceve da Grillo gli stessi insulti che ha sempre riservato a Berlusconi e se riuscirà a fare un governicchio, traballante e senza prospettive, ci riuscirà solo grazie a traditori raccattati da varie parti.
In tutto questo Berlusconi e il PdL ne escono da giganti, da signori e da responsabili.
Anche se vorrei vedere in loro un po' più di sana cattiveria, con la quale riconoscere ai Monti e ai Bersani anche gli interessi.


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I guardoni del fisco

La stampa di ieri riportava la notizia che lo Sceriffo di Nottingham ha firmato gli atti che attivano lo spionaggio dello stato nei nostri rapporti bancari.
Nell'ambito della mia attività professionale ho visto come, negli anni, si è sviluppato il rapporto tra il doveroso segreto e riservatezza bancaria e le richieste di magistratura e guardia di finanza.
C'era grande rispetto, anche solo negli anni ottanta (mica nella Preistoria !), per il privato dei cittadini e anche le banche operavano con rigore nel verificare che tutti gli ordini di esibizione e informazione (puntualmente e tempestivamente assolti con costi interamente a carico dell'istituto) fossero legittimi e provenienti dalla corretta autorità, debitamente firmati e notificati.
Adesso, invece, mentre da un lato si strepita a più non posso invocando la privacy anche quando vi sarebbero giustificati motivi per ignorarla (ad esempio collocando telecamere di sicurezza negli androni dei palazzi senza tanti avvisi) intere banche dati trasmetteranno ogni tipo di informazione sensibile ai guardoni del fisco che, in tal modo, verranno a conoscenza della vita completa di una persona.
Non ci resta che usare il contante, finchè si può, quanto si può e come si può.
Infatti Bersani, con il suo stalinismo di ritorno, vuole impedirci anche quello ...


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26 marzo 2013

Terzi è il primo

Non credevo che Terzi riuscisse a recuperare, in ultimo, quella dignità persa in oltre un anno trascorso senza risultati.
Le sue parole in parlamento sulla vicenda dei Marò e le dimissioni che, sembra, siano definitive come sembrerebbe definitiva la spaccatura con Monti, mi portano a non infierire su di lui.
Terzi è stato il primo a dimettersi, ma non è il principale responsabile.
Più di lui lo è Monti quale presidente del consiglio e con il suo  millantato "credito internazionale" usato dagli indiani per spazzarsi ...
Avrà Monti una resipiscenza di dignità come il suo (ex) ministro degli esteri ?
Oppure abbiamo un presidente del consiglio persino peggiore di quel che tutti abbiamo ritenuto fosse in questi quindici mesi di governo ?


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Giustizia all'italiana

Mentre si reclama il diritto a processare in Italia i Marò sequestrati dagli indiani, la giustizia italiana non perde occasione per mostrare al mondo la sua assenza di credibilità, compromettendo sempre più la possibilità che i nostri connazionali prigionieri in India possano essere giudicati da un nostro tribunale (e forse per loro è solo un bene ...).
I due imputati per il delitto di Perugia, Knox e Sollecito, dopo essere stati condannati in primo grado, detenuti per alcuni anni, assolti in appello, ora sono rispediti in appello, a Firenze, con l'annullamento della sentenza di assoluzione.
Io non so se siano colpevoli o innocenti e non mi interesso al caso.
A me interessa stigmatizzare questo comportamento ondivago che scredita non solo la magistratura italiana, ma l'intera Nazione.
E dopo questo appello ci sarà un ulteriore giro in cassazione e poi magari di nuovo in appello e così via, con l'unico risultato, se fossero innocenti, di una ingiusta persecuzione e, se colpevoli, di legittimi dubbi sulla fondatezza della loro dichiarata colpevolezza.
Comunque vada, sfiducia totale nella giustizia e nelle istituzioni.


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Meno male che Bersani c'è

Se Veltroni resta il miglior segretario del pci/pds/ds/pd che si possa avere (con lui nel 2001 e nel 2008 il Centro Destra ha stravinto) Bersani si candida almeno alla piazza d'onore soffiandola ad Occhetto.
Dopo infatti aver visto sfumare la vittoria annunciata di febbraio, ha preteso l'incarico per formare il nuovo governo, si lascia prendere a schiaffi da Grillo e con la sua chiusura al Centro Destra ha fatto di Berlusconi, agli occhi di quanti, pur moderati, non l'hanno votato, un campione di responsabilità e nel contempo gli consente ulteriori recuperi di consenso senza alienarsi quelli degli elettori di Centro Destra che di alleanze con i comunisti non ne vogliono proprio sapere.
A nome di questi ultimi, quindi, devo dire "meno male che Bersani c'è", perchè la sua ostinazione a rifuggire da un governo organico con il PdL ci restituisce un Berlusconi ancora mondo dalla infezione che contrarrebbe, ben peggiore dell'uveite, in un governo con i comunisti, tale da renderlo quasi invotabile.
Bersani pensa di interpretare la parte del contadino "furbo" che chiede i voti ma non concede nulla in cambio sulla presidenza della repubblica e sulla composizione del governo.
Insomma Berlusconi dovrebbe votare, gratis et amore Dei, per "senso di responsabilità", mentre a Bersani tale "senso" non si richiede affatto.
Troppo comodo, infatti più che il "contadino furbo" degli aneddoti, Bersani somiglia al Pippo della canzone che, non lo sa, ma quando passa, ride tutta la città
Faccia pure Bersani il governo a scadenza ravvicinata con grillini e transfughi raccattati con lo "scouting".
Più il suo governo si mostrerà al mondo, più ampio sarà il consenso per il Centro Destra e maggiore la vittoria alle prossime elezioni.
Meno male che Bersani c'è e gli Dei ce lo conservino a lungo segretario del pci/pds/ds/pd.


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25 marzo 2013

Primeval: il Bersaniosaurus Flop

Primeval è una bella serie di fantascienza, inizialmente inglese ora AXN Sci-Fi la trasmette ambientata nel Nord America, fondata su una brillante idea.
Sulla Terra compaiono delle "anomalie" che sono porte da e per il passato.
Così vediamo dinosauri, brontosauri, velociraptor e pterodattili imperversare nelle città contemporanee.
In Italia deve essersi aperta, una sessantina di anni fa, una analoga anomalia da cui è spuntato il Bersaniosauro Flop (per i risultati che ottiene).
Imperversa da mattina a sera alla caccia di un giaguaro che vuole smacchiare ma dal quale, come il povero Gatto Silvestro con Titti, o Wild Coyote con Bip-bip, finisce per esserne smacchiato.
Così si ritrova in una ... bettola, a bere birra da solo, per dimenticare.
E il giorno dopo ricomincia la sua liturgia, fatta di sorpassati riti, senza alcuna concretezza e di proposte lunari  quando la gente chiede pane e lui risponde con il conflitto di interessi.
Stupisce che, invece di provare a rimandarlo nella sua epoca preistorica con l'unico strumento adatto: il voto, ci sia qualcuno che vorrebbe stringere accordi con lui.
Se io fossi in Alfano considererei lesivo della mia dignità anche la sola, fugace idea di fare da vice a tale esemplare di un'epoca che non c'è più.


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"Mai con voi"

Pare che l'accordo tra il Centro Destra e la sinistra sia stato bloccato da un sondaggio "segreto" dal quale sarebbe emerso che solo il 2% degli elettori comunisti sarebbe favorevole ad un governo con il PdL.
E', più o meno, la stessa percentuale del consenso che avrebbe tra gli elettori del Centro Destra un accordo di governo con i comunisti (pensate solo al crollo nelle intenzioni di voti del PdL appena si è messo a sostenere Monti con una alleanza indiretta con la sinistra !).
Il "mai con voi" è l'unica concordanza possibile tra i due blocchi inevitabilmente, inesorabilmente, eternamente contrapposti.
Ed è bene che sia così.
Per questo l'unica strada da percorrere al più presto è quella del voto affidando provvisoriamente l'Italia all'unica categoria che non ha manifestato scelte di campo: i militari.


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24 marzo 2013

I marziani della politica

Ieri si sono svolte tre manifestazioni politiche di piazza e due colloqui informativi sostenuti da Bersani in funzione della formazione del nuovo governo.
A Piazza del Popolo si sono ritrovati centinaia di migliaia di cittadini, elettori del Centro Destra, a sostegno di Berlusconi ma, soprattutto, di quelle idee di Libertà, di Crescita, di Benessere, di Sicurezza che il Cavaliere incarna.
Una grande manifestazione per 
la Libertà di opinione, 
la Libertà dalle rapine fiscali e 
la Libertà dalla magistratura politicizzata.
Ascoltare le interviste al variegato mondo dei manifestanti è educativo.
Un Popolo libero, produttivo, allegro, attorno al suo Leader.
Vedere e leggere i resoconti delle altre tre attività è altrettanto educativo.
In un'altra piazza di Roma si sono ritrovati gli alfieri dell'odio e dell'invidia e mentre a Piazza del Popolo si parlava di Valori e di economia concreta, costoro hanno elevato a problema centrale la "cacciata di Berlusconi dal parlamento" come se fosse il problema principale, anzi unico, dell'Italia.
Forse è il LORO problema, di piccoli, meschini, invidiosi individui, ma è certo che anche "cacciando Berlusconi dal Parlamento" restano i disoccupati, restano gli esodati, restano le tasse, restano sequestrati in India i Marò.
Non si accorgono neppure che qualunque sorte possa essere riservata a Berlusconi, la sua figura continuerà ad essere guida per il Centro Destra, cioè per uno schieramento che, nel momento più difficile della sua storia politica, ha ottenuto dieci milioni di voti e il 29%, pari allo schieramento opposto della sinistra.
Non capiscono che se lo "cacceranno dal parlamento", non gli sarà impedito di fare campagna elettorale e neppure, vincendola, di fare il Premier.
E se lo manderanno in prigione, esistono tanti e tali video dei suoi discorsi da riempire le televisioni per l'intero periodo di una e più campagne elettorali, oltre a tutto con il maggior impatto che può avere un martire perseguitato.
In Val di Susa, invece, si sono ritrovati coloro che sanno dire solo "no".
Un gruppo di pauperisti che perseguono scientemente la distruzione del Benessere e della Sicurezza che i nostri Padri hanno faticosamente creato e che è nostro dovere lasciare in eredità ai nostri figli.
A Roma, invece, il piccolo Lenin di Bettola ha ascoltato le opinioni dell'associazione dei comuni e del volontariato e poi ha estratto dal cilindro la soluzione di tutti i problemi: una legge sull'ineleggibilità (di Berlusconi, ovviamente).
Per lui valgano le medesime considerazioni espresse per coloro che vogliono "cacciare Berlusconi dal parlamento".
Eppure costui dovrebbe ricercare una maggioranza per formare un governo che tuteli gli Italiani a cominciare da quelli sequestrati da governi banditeschi.
Appare del tutto evidente come Bersani, grillini e "no tav", antiberlusconiani in servizio permanente effettivo, siano totalmente al di fuori dei problemi concreti degli Italiani e pensino solo al proprio "particulare" ignorando le necessità di una Grande Nazione come l'Italia.
Mentre Bersani e compagni vanno a caccia di farfalle, le altre nazioni agiscono per cogliere una ripresa che non può tardare ancora a lungo.
Mentre Bersani e compagni pensano solo a come estorcere ancor più denaro ai cittadini, l'Italia rischia di diventare un gulag dove si vorrebbe impedire al Leader del Centro Destra di sedere in parlamento e di esservi eletto, dove lo si vorrebbe mandare in prigione, dove si vorrebbe regalare la cittadinanza agli ultimi arrivati, dove si vorrebbe continuare a mantenere un apparato pubblico costoso e inefficiente rubando i guadagni e i risparmi ai cittadini, dove si vorrebbero approvare leggi che ci porterebbero inevitabilmente sulla strada della devianza morale.
Non c'è spazio per alchimie o governi di compromesso.
C'è solo una strada maestra: il voto entro giugno.


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23 marzo 2013

In piazza del Popolo l'Italia migliore

Per restando contrario alla politica delle manifestazioni di piazza, devo ammettere che oggi, a Roma, al sole di Piazza del Popolo si è ritrovata l'Italia migliore.
Un'Italia che c'è e che ha detto di volerci essere anche per il futuro CON Silvio Berlusconi.
Un Berlusconi determinato, chiaro, presente anche se mi è sembrato ancora indebolito dopo il recente ricovero.
Un Berlusconi che ha ribadito i principi ed i valori del Centro Destra, a cominciare dalla guerra alle rapine fiscali, ma che non ha disdegnato di menare fendenti su Monti, Bersani, Fini, Di Pietro i magistrati, Grillo, anche evidenziando il bluff della "credibilità" internazionale dei tecnici resa manifesta dalla vicenda dei Marò.
Un Berlusconi pronto ad una nuova campagna elettorale, come spero accada e che ha assunto, coram populo, un impegno forte non solo verso i suoi elettori, ma con tutti gli Italiani.
Non condivido, ovviamente, l'alternativa alle elezioni rappresentata da un "governo forte" che significherebbe infettarsi governando assieme ai comunisti, ma posso sperare che dopo le parole di oggi Bersani ribadisca l'intenzione di non trattare con il Cavaliere e, quindi, portarci tutti al voto a giugno.
In questa stessa giornata i telegiornali hanno proiettato l'immagine degli arrabbiati permanenti che vogliono bloccare la TAV, quelli del "no a tutto", quelli della "decrescita felice" , denunciati anche dal Cavaliere che ha ripetuto un concetto a me molto caro: non esiste la felicità nella povertà che ci propongono.
Dall'altra parte abbiamo visto un pallido e corrucciato Bersani balbettare un resoconto dei suoi primi passi da esploratore.
Chi mai può pensare che una rabbia pauperista o la tristezza congenita dei funzionari di partito possano risollevare l'Italia e riportarla sulla via del benessere e della crescita ?
Il Centro Destra, invece, c'è e "la logica dell'intelligenza e l'ottimismo della volontà e della speranza" ci dice che la strada da perseguire con perseveranza e determinazione è quella indicata dal suo Leader.
Escludendo, però, ogni governo, diretto o indiretto, con i comunisti.


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Si crede Tom Cruise ma è solo un Bersani

Naturalmente sono contrario alla scelta di Napolitano.
Altrettanto naturalmente mi sarei preoccupato se Napolitano l'avesse pensata come me.
Bersani ci proverà a fare un governo.
Grillo lo prende a schiaffoni un giorno sì e l'altro pure.
Il Centro Destra non potrà certo dare la fiducia senza ottenere nulla di concreto e sostanzioso in cambio e senza una diretta presenza al governo.
Monti non serve e, anzi, con la vicenda dei Marò meno ci si fa vedere insieme a lui, meglio è tanto sembra divenuto un appestato.
Allora delle due l'una.
O Bersani è così suonato da credersi Tom Cruise tanto da poter realizzare una "mission impossible".
Oppure lo "scouting" ha già avuto dei ritorni e assisteremo alla squallida rappresentazione di un governo, che comunque è destinato ad avere vita breve, fondato sul mercimonio dei voti da parte di un pugno di traditori.


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22 marzo 2013

Tecnici dalla incompetenza siderale

Il signor Mario Monti fu accolto come il Messia.
La sua esperienza di governo ha confermato un vecchio detto popolare che possiamo parafrasare con "la politica è cosa troppo seria per essere lasciata agli intellettuali e ai tecnici".
Dopo aver dissanguato i cittadini agli ordini della Merkel, senza peraltro diminuire il debito pubblico, anzi aumentandolo e dopo aver schiantato l'economia nazionale con una stolta e miope politica dell'austerità, adesso anche in politica estera il "prestigio" di Monti ha sortito i suoi effetti: l'Italia ha calato le braghe davanti all'India consegnando i Marò.
Man mano che si conoscono i contorni della vergognosa decisione di Monti, si delinea sempre più un tradimento verso i nostri due connazionali che hanno solo eseguito gli ordini contro la pirateria internazionale, come la politica economica e fiscale è stata un tradimento verso l'Italia e gli Italiani tutti.
Pensiamo solo un attimo se una simile decisione fosse stata assunta da Berlusconi ... ma no, Berlusconi non avrebbe mai gettato due connazionali in pasto ai barbari, avendo salvato persino una giornalista comunista prigioniera dei terroristi islamici.
Non ci sono parole sufficienti per esprimere un giudizio su Monti senza dover ricorrere alle volgarità.
E Monti non merita neppure quelle.


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Monti vende i Marò

L'ultima vergogna di Mario Monti è la consegna dei nostri Fucilieri di Marina all'India.
Non avrei mai creduto che un qualsivoglia governo italiano potesse scendere così in basso, al punto da consegnare nostri concittadini ad un governo che vuole processarli in spregio ad ogni diritto internazionale.
La Rete che tanto si mobilita per quanti vengono sequestrati dai terroristi, ora dovrebbe agire per consegnare il signor Mario Monti all'India per riavere i due Marò.
Se il signor Monti avesse un briciolo di quella dignità che, evidentemente, gli difetta di base, rinuncerebbe immediatamente al posto da senatore a vita e si nasconderebbe agli occhi del mondo in un eremo sulle montagne.
Ma non lo farà, allora dovremo essere noi Italiani a punirlo per questo suo ennesimo atto di pusillanimità e sudditanza verso uno straniero.


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Ma qualcuno capisce cosa dice Bersani ?

Ieri sera ho ascoltato tutto lo sproloquio di Bersani dopo il colloquio con Napolitano.
Non si capisce a quale maggioranza pensa.
Non si capisce su quali basi concrete (non le fesserie delle "riforme" o dei suoi otto punti) vorrebbe governare.
Il dubbio che la suonata elettorale lo abbia stordito più di quanto non fosse durante la campagna elettorale diventa ogni giorno che passa una certezza.
Nel momento in cui scrivo non so ancora a chi Napolitano vorrà concedere l'onere e l'onore di tentare di formare un governo, nè su quali basi parlamentari.
Mi auguro, ancora una volta, che Berlusconi non si lasci infinocchiare dalle colombe e punti al voto a giugno, unica alternativa all'anarchia.


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21 marzo 2013

C'è solo il voto

Tentare di salvare questa legislatura nata male è accanimento terapeutico.
Prima lo capiranno, prima si procederà alla elezione di un nuovo presidente della repubblica che sciolga le camere (cosa che Napolitano non può fare) e si vada ad un nuovo voto.
Non c'è alternativa alcuna vista la distanza siderale tra le posizioni dei vari partiti che si dividono pressochè equamente quasi il 30% ciascuno dell'elettorato (e vorrei anche vedere che ci possa essere un punto di incontro tra il Centro Destra e la sinistra o Grillo se non casuale e che non può essere posto a base di un governo, neppure di scopo !).



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Nulla vale la parola di un comunista

Bersani ha impostato la sua campagna elettorale su una serie di tormentoni, il più famoso de quali è stato "smacchieremo il giaguaro", ma ha spesso ripetuto che anche con il 51% avrebbe aperto alle altre forze politiche come se avesse avuto il 49% .
Vediamo invece che si sono presi le presidenze delle camere, vogliono la presidenza del consiglio e quella della repubblica.
Insomma dopo aver ottenuto solo centomila voti in più del Centro Destra, con il 30% si comportano come se avessero il 100% .
Non è colpa di Bersani, ma del suo dna comunista.
Fecero lo stesso in Cina dopo la vittoria contro i giapponesi, ecco Mao e i comunisti che buttarono fuori i nazionalisti di Chang.
In Russia Lenin e i bolscevichi annientarono i menscevichi dopo esserne stati alleati per ribaltare lo Zar.
E' storia più recente l'occupazione del potere negli stati dell'est europa dopo la seconda guerra mondiale, quando i comunisti, senza maggioranza, eliminarono, anche fisicamente, gli avversari politici liberali.
Ancora oggi in Ucraina Janukovic ha eliminato la principale avversaria, Julia Timoschenko, imprigionandola con scuse varie avallate dalla magistratura locale.
Insomma è una lunga linea rossa che ci induce a non fidarci dei comunisti, delle loro parole, dei loro impegni.
Berlusconi sbaglia, quindi, a proporre un governo di larghe intese, perchè non può fidarsi dei suoi interlocutori.
So benissimo che in una nazione normale, dove non ci fosse un partito come il pci/pds/ds/pd, l'esito elettorale imporrebbe un governo tra le due principali forze politiche.
Come, del resto, è avvenuto anche in Grecia.
Ma nell' Italia di oggi l'unica soluzione è tornare al voto, in una continua ordalia, finchè non vi sia un risultato chiaro e netto.
Bersani faccia il governo con Grillo, se ci riesce, ma non offriamogli alcuna sponda nè diretta, nè con una controfigura.


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20 marzo 2013

Casta capta feros grillinos coepit

La casta alle corde, ha catturato i barbari grillini.
E come negarlo ?
Alla prima votazione importante il 20% del gruppo grillino al senato è andato da un'altra parte nel più tradizionale solco del trasformismo parlamentare.
Nel momento in cui ci si deve dividere gli scranni delle camere, i grillini pretendono posti.
Infine il famigerato ristorante del parlamento, simbolo di ogni spreco, li ha visti felici e brindanti, secondo un reportage, copn tanto di fotografia, de Il Giornale.
E siamo solo all'inizio.



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Sperare nel meglio ma prepararsi al peggio

Cipro non è "alla fine del mondo", come non lo è l'Argentina.
Ma Cipro è europa, è euro.
Il parlamento cipriota ha avuto il coraggio di schiaffeggiare la Germania e le sue pretese di imporre una tassa sui depositi.
A noi Italiani non resta che prendere esempio dai ciprioti, dalla loro dignità, dal loro coraggio.
Speriamo che a giugno si torni a votare e che venga ribaltata la pericolosa incertezza che può portare ad un governo  tra comunisti e grillini finalizzato a razziarci i risparmi.
Prepariamoci però al peggio, qualora la bramosia di potere porti a realizzare una maggioranza fondata sulla rapina legalizzata, sulle patrimoniali, sulle leggi repressive della libertà personale e di spionaggio fiscale, sulle leggi finalizzate a devastare il tessuto sociale e morale della Nazione, sulle leggi che ci condurrebbero ad una povertà nella quale è facile cadere, ma difficilissimo uscirne.
E la povertà di un Popolo non è un progetto civile, non dà futuro, non è e non sarà mai un traguardo.

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19 marzo 2013

La meschinità congenita di Bersani

Se Allegri avesse potuto escludere Messi dalla formazione del Barcellona, avrebbe avuto più possibilità di vincere, ma sarebbe stato un comportamento totalmente antisportivo e meschino.
Bersani, nella sua rincorsa agli istinti peggiori della sinistra e dei grillini, vuole eliminare Berlusconi dalla competizione politica con il conflitto di interessi.
Una pagliacciata cosmica.
Bersani non ha il luciferino spessore di un D'alema e così, per inseguire il suo personale sogno, conduce lentamente l'Italia verso uno scontro che è facile iniziare, ma che non si sa quando e come finirà.
Per nessuno.




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18 marzo 2013

Gli impresentabili

Nel suo livore, l'Annunziata fa concorrenza alla Bindi tra chi è più bella che intelligente.
Devo però ringraziarla, perchè mi (ci) ricorda quale sia il nemico e cosa pensa di noi.
Nessun accordo potrà mai esserci con i comunisti, perchè siamo totalmente distanti e differenti sul piano culturale, intellettuale, morale, etico, politico.
E tutto a nostro vantaggio.
Alfano invece di piattire un governo inciucista, scateni la rabbia del Centro Destra, cominciando (è l'occasione propizia) contro il canone rai.


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Amato in salsa cipriota

L'europa ha imposto a Cipro il prelievo forzoso dai conti correnti dei suoi cittadini depositanti.
In Italia Bersani vuole restringere l'uso del contante e aumentare lo spionaggio ... pardòn la tracciabilità dei pagamenti.
In Italia Bersani ha fatto eleggere (tra gli applausi dei grillini) come presidente della camera Laura Boldrini, nosta sostenitrice degli immigrati.
Il nuovo papa non perde occasione per fare l'apologia della povertà.
Non è che stiano preparandoci una razzia nei nostri risparmi, indorandoci la pillola per farci credere che, una volta diventati in tal modo tutti poveri, saremo anche migliori e più felici ?


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17 marzo 2013

Un militare al Quirinale, il governo e poi il voto


Eletti a fatica i presidenti delle camere, senza che vi sia stato quel colpo d'ala necessario a imprimere una svolta alla politica italiana, anzi avendo assecondato la parte peggiore e più antinazionale dell'Italia, con una ricercata e voluta scelta "contro" i dieci milioni di Italiani che hanno votato per il Centro Destra, non resta che prendere atto che gli Italiani, con il voto del 24 e 25 febbraio scorso, non hanno scelto una maggioranza.
Alcuni fanno derivare da tale, ovvia, constatazione la necessità di larghe intese, ma una tale prospettiva aprirebbe una prateria ai grillini che, senza responsabilità, potrebbero svolgere azione di disturbo e crescere con la rabbia della gente.
E' facile fare opposizione quando le cose vanno male, ma un governo grillino sarebbe peggio di un terremoto e poi ricostruire sulle macerie significherebbe un arretramento della nostra società di almeno cinquanta anni, con il fardello aggiuntivo di tutte le fisime "moderne" ecoambientaliste, no tutto, giustizialiste che trovano asilo nel movimento di Grillo e che rappresentano la parte peggiore degli anni contemporanei.
Quindi l'unica soluzione è eleggere subito un presidente della repubblica super partes che sostituisca Napolitano perchè nomini un presidente del consiglio e poi sciolga le camere.
Dire "super partes" si fa presto, ma bisogna anche trovarlo.
Dobbiamo per forza escludere chiunque abbia avuto parte o espresso opinioni, con ciò schierandosi, in tutti questi anni.
Non potrà quindi essere un "ex" come Amato, Pera, Violante o altri del genere, come non potrà essere un magistrato o un "laico" del csm o della corte costituzionale, neppure "ex".
Non potrà essere un giornalista e neppure un economista, non potrà essere un burocrate di stato e neppure un blogger.
Mi viene in mente solo una soluzione: un militare.
Un generale, un ammiraglio ma che non sia stato capo di stato maggiore o consigliere militare di qualche carica ancorchè istituzionale.
Credo che un militare possa avere la dirittura morale, la organizzazione mentale e la fedeltà alla Patria che necessitano in questo frangente.
Un militare non può aver preso parte al dibattito politico e presumibilmente le sue idee se le sarà tenute per se stesso o, al massimo, per qualche intimo collega.
Questo presidente, unico realmente "terzo" nel caos della politica, dovrà nominare un presidente del consiglio anche lui il più possibile super partes per gestire l'ordinaria amministrazione fino alle successive elezioni ed eventualmente a quelle dopo e quelle dopo ancora, finchè non si sarà formata una vera maggioranza popolare e parlamentare.
Questo presidente del consiglio potrebbe essere ancora un militare oppure un diplomatico di secondo livello, uno di quelli mai gratificati da incarichi prestigiosi perchè non erano nelle "cordate" di nessun politico, o anche un manager sconosciuto ai più e che non si sia mai occupato di cercare la luce dei riflettori esternando in politica.
Il governo formato con criteri di competenza sui vari settori, unicamente per la gestione corrente, senza riforme o contro riforme e se anche un simile governo non ottenesse la fiducia delle camere, poco male : queste devono solo essere sciolte.
E poi il voto.
Votare e rivotare finchè un blocco non riuscirà ad aggregare un sufficiente numero di voti per governare senza compromessi e senza inciuci che portano solo ad un mercato, un "do ut des" che non aiuta l'Italia ad imboccare e percorrere con decisione una strada, qualunque essa sia, per uscire dal tunnel.



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Santità,la povertà non è un traguardo

"Ah, come vorrei una chiesa povera".
Io no.
Io vorrei una chiesa ricca e opulenta, in una società ricca e opulente con un popolo ricco e opulente.
Non credo che la povertà possa e debba essere un traguardo o un obiettivo.

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16 marzo 2013

Boldrini e Grasso in spregio agli elettori di Centro Destra


I comunisti hanno, con un colpo di mano, fatto valere quei centomila voti di margine e, offendendo i dieci milioni di elettori del Centro Destra, hanno eletto alla presidenza della camera una vessillifera dell'immigrazionismo, sempre in prima fila, al servizio delle organizzazioni internazionaliste, a mettere i bastoni fra le ruote e ad accusare la politica anti immigrazione del governo Berlusconi.
Alla presidenza del senato, come “ciliegina”, un magistrato.
Se Bersani voleva dare un chiaro segnale di guerra, non avrebbe potuto essere più chiaro.
Confortante la prima reazione del PdL già all'annuncio dei nomi.
Adesso i parlamentari del Centro Destra (Lega inclusa schiaffeggiata dalla scelta della Boldrini) dovranno indossare mimetica ed elmetto e trasformare in un Vietnam ogni legge, ogni provvedimento, fino a costringere alla resa il prossimo governo e tornare alle urne per riprendere in mano il destino della Patria prima che costoro ci riempiano di immigrati e di tasse per mantenerli (e delle tante altre pessime idee contenute negli otto punti di Bersani e nel programma dei grillini).


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15 marzo 2013

Nessun compromesso

Posso capire che non tutti i parlamentari del Centro Destra siano dei cuor di leone, come posso capire l'aspirazione di un signore di 76 anni a trascorrere i suoi ultimi anni di vita in libertà.
Ma io preferirei Berlusconi in prigione e il PdL un giorno sì e l'altro pure a manifestare dentro e fuori il palazzo di giustizia, facendo un durissimo ostruzionismo parlamentare, piuttosto che vedere una riedizione della "strana alleanza" di Monti.
Meglio, quindi, che Bersani riesca a raggiungere la maggioranza con i grillini per fargli una guerra spietata e senza quartiere, piuttosto che vedere i parlamentari del PdL sostenere un nuovo governo dell'inciucio.


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Sotto la scheda bianca, nulla

Bersani senza bussola farà votare scheda bianca per l'elezione dei presidenti delle camere.
E' il nulla conclamato.
La scheda bianca indica che chiunque si presterà a votare un ipotetico governo Bersani potrà scrivere quello che vuole.
La scheda bianca significa che l'obiettivo non è governare ma la poltrona.
La scheda bianca è la scelta non di un aspirante statista, ma di un grigio burocrate senza alcuna visione strategica o progettuale per la nostra società.


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14 marzo 2013

Non è vero ma è verosimile

Il quotidiano Libero ogni giorno posta sondaggi online tra i lettori.
A volte sono sondaggi seri, altre volte ironici.
A volte propone risposte serie, a volte ironiche.
Alla domanda "Secondo voi perché Bersani non ha fatto gli auguri al Papa?" c'è una risposta (la più votata ... ) che non è vera (almeno credo ... ) ma è simpaticamente verosimile.
"Quando ha sentito Ber... è svenuto".

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Vaticano batte repubblica italiana 2-0

Mentre la repubblica italiana nata dalla resistenza antifascista si avvita su se stessa e celebra una stanca liturgia fatta di passaggi esclusivamente burocratici in attesa che le truppe togate rimuovano Berlusconi dal suo ruolo di Leader del Centro Destra e Guida di dieci milioni di elettori, la millenaria chiesa cattolica elegge rapidamente il nuovo papa.
Così dopo l'abdicazione di Benedetto XVI la chiesa "segna" un altro "goal" dimostrando che:
a) si possono lasciare anche i massimi incarichi per il bene comune
b) non è necessario perdersi in minuetti per eleggere il nuovo governo.
Sul nuovo papa non ho nulla da dire, lo vedremo all'opera.
In linea di massima diffido dei gesuiti che rappresentano l'ala più "sinistra" della chiesa, ma ho anche letto che il papa lasciò la Compagnia in profondo disaccordo con le aperture verso la teologia della liberazione, di stampo marxista.
Annoto che il nuovo papa appartiene alla stessa classe (1936) di Silvio Berlusconi.
Il nome scelto, Francesco, spero non sia una profezia per tutti noi che, rebus sic stantibus, ci stiamo avvicinando ad una diffusa povertà.
E non per nostra libera scelta.


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13 marzo 2013

La via giudiziaria al potere

Leggo che i comunisti sarebbero disposti a votare per l'arresto di Berlusconi.
Immagino già la faccia cupa di Bersani che annuncia il voto, mentre in cuor suo esulta per aver tolto di mezzo chi per venti anni ha impedito la deriva marxista della Nazione.
Bersani ha già sbagliato i conti con le elezioni e potrebbe anche sbagliare quelli nell'elevare Berlusconi a Martire.
Immaginiamo che il Leader del Centro Destra finisca in prigione per il voto congiunto di Bersani, Grillo e Monti.
Ricordate quanti sono stati incarcerati, in ogni latitudine e sotto ogni regime politico, e poi hanno vinto la loro battaglia (giusta o sbagliata che fosse) ?
Erdogan, Mandela, Chavez, Begin, Su Ki, Havel, Walesa, i primi nomi che mi vengono in mente, senza neppure una ricerca internet.
Mettano pure in prigione Berlusconi, noi faremo ancor più quadrato attorno a lui perchè non esiste che un magistrato o un altro partito decida chi può essere il Leader del Centro Destra.


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Napolitano cerchiobottista

Se il PdL accettasse il cerchiobottismo di Napolitano che da un lato chiede di garantire a Berlusconi la partecipazione "a questa fase politica" (fino all'elezione del presidente della repubblica in aprile ?) e dall'altro nega l'evidenza di comportamenti a senso unico contro il Cavaliere (emblematica la condanna per la pubblicazione delle intercettazioni Fassino-Consorte !), perderebbe l'autorevolezza, la stima e la fiducia conquistata con l'iniziativa di lunedì scorso.
Se, invece, il PdL non solo non si accontentasse di quelle vuote parole, ma continuasse sulla linea di lunedì scorso, allora coglierebbe l'occasione di darsi un futuro, attorno alla figura di Berlusconi (come Leader o come Martire) che potrebbe riaggregare tanti elettori mancati alle ultime elezioni. 
E personalmente potrei anche dimostrare la mia solidarietà con l'iscrizione al partito, almeno finchè durasse una fase di scontro con la sinistra.


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12 marzo 2013

Finalmente Monti ne ha azzeccata una ... forse

Con tre mesi di ritardo il governicchio di Monti riesce ad azzeccare una mossa in politica estera e decide di trattenere in Italia i due Marò rapiti e sequestrati dagli indiani del Kerbala.
Il governo indiano strepita ma ... a me viene il sospetto che si tratti di un gioco delle parti per togliere le castagne dal fuoco ai due governi ficcatisi nell'ennesimo cul de sac.
L'India non poteva rilasciare i due nostri connazionali pena una rivolta popolare.
L'Italia non poteva consentire che chi ha svolto un servizio pubblico internazionale fosse sequestrato da un governo sovrano.
Così l'uovo di Colombo.
Noi diamo una licenza e voi ve li trattenete in Italia.
Così noi giustifichiamo agli occhi del nostro popolo la perdita della custodia con un inganno italiano e voi vi fate belli con i vostri cittadini.
Poi il tempo farà dimenticare tutto.
Per la verità ci avevano provato a Natale, ma forse non erano stati sufficientemente chiari da farsi comprendere da Monti e, del resto, i magistrati italiani che potevano fermare il rientro dei Marò in India per una delle tante indagini che spesso aprono, erano in tutt'altre faccende affaccendati.
Così l'India ha dovuto trovare il pretesto delle elezioni, con un permesso di un mese (a Natale solo dieci giorni !!!) e, finalmente, Monti ha capito.
Pensate che sia lontano dal vero ?

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Il Centro Destra batte un colpo

Sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla manifestazione degli eletti PdL davanti (e dentro) al palazzo di giustizia di Milano.
Il clima è frizzantino, anche se abbiamo ancora la pancia piena (non per molto se la sinistra e Monti resteranno al governo ...) e non è il caso di scomodare la parola "rivoluzione".
Certo è che se a fianco di un movimento distruttivo come quello grillino (26% dei voti) si muovesse con analoga energia il Centro Destra (29%) qualche forte scossone potrebbe arrivare alla nostra politica mummificata.
Forza, PdL, continuate così, ma niente Aventino (al massimo disertare la riunione di insediamento delle camere) ma tanto, tanto ostruzionismo e tanta, tanta piazza come quella di ieri.


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Bersani di nuovo a caccia

Dopo il fallimento della caccia al giaguaro (lasciata ormai agli sherpa togati) imparo dal giornale radio che Bersani avrebbe negato di essere a caccia di deputati.
Ha ragione.
Non è a caccia di deputati, ma di senatori.


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11 marzo 2013

No all'Aventino, sì all'ostruzionismo parlamentare

Leggo che Alfano, durante la legittima manifestazione al palazzo di giustizia di Milano a difesa della libertà di Berlusconi, avrebbe ipotizzato un Aventino del Centro Destra.
Errore: chi è assente ha sempre torto.
Invece il risultato elettorale è stato tale che è possibile bloccare qualsiasi iniziativa governativa con l'ostruzionismo parlamentare, non tanto alla camera, quanto al senato dove 120 senatori sono più che sufficienti per inchiodare una maggioranza raffazzonata tra Bersani, Monti, Vendola e Grillo, con la richiesta del numero legale e con l'ostruzionismo legislativo in ogni seduta.
Fino a nuove elezioni che, ormai, diventano l'ordalia finale con la quale tutto potrà accadere.


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L'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti secondo Bersani

Renzi chiede a Bersani di aggiungere un nono punto: abolizione del finanziamento pubblico ai partiti.
La segreteria comunista risponde piccata che c'è già nell'ambito della "trasparenza" dei partiti.
Uno chiede l'abolizione, gli altri rispondono con la "trasparenza che, tradotta, significa: sono aboliti tutti i partiti (tutti "personalisti": Grillo, Berlusconi, Monti) tranne il pd (che evidentemente ha solo grigi burocrati e nessun leader) al quale solo spetteranno i rimborsi elettorali.
Mi ricorda qualcosa ... l'Unione Sovietica di Stalin ?


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