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12 luglio 2013

L'incosciente fiducia di Berlusconi

Berlusconi, come in una vecchia pubblicità di Carosello, nonostante le bastonate che riceve ha sempre una buona cera, anzi, di più, ha sempre una inossidabile fiducia nei suoi interlocutori.
Solo così, infatti, posso spiegarmi la tranquillità con la quale il Cavaliere ha accolto l'accelerazione della aggressione giudiziaria nei suoi confronti e i suoi inviti alla calma ad un PdL legittimamente orientato (tranne i "ministeriali" preda della sindrome di Stoccolma) a far saltare tutto per andare subito al voto.
Magari ha anche ragione e, magari, ottiene pure che, per toglierci ogni motivazione a far cadere il governo, approvino l'abolizione dell'imu e dell'aumento dell'iva in barba agli organismi predatori internazionali.
Sarebbe un buon risultato, ma mi dispiace vedere Berlusconi, nonostante l'età e l'esperienza, credere ancora, incoscientemente, agli Scalfaro di turno.
Ma questo è il personaggio, purtroppo lo si deve prendere in blocco e non scegliere quello che si preferisce.


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4 commenti:

pietro ha detto...

Penso che Berlusconi sappia benissimo cosa fare, i colpi di testa possono fare piacere ad una minoranza irrilevante dei suoi sostenitori, ma la grande maggioranza hanno preoccupazioni molto concrete, e Berlusconi ha capito una cosa, che mentre i suoi adoratori sono disposti ad accettare qualsiasi cosa, gli indecisi cambiano idea facilmente, è molto più utile accontentare quelli che in questo momento scapperebbero di fronte ad una crisi al buio, e fregarsene di quelli come te la cui fedeltà è data per scontata.
Probabilmente i suoi sondaggi dicono che una far cadere il governo gli porterebbe nel migliore dei casi ad unamaggioranza debolissima con cui non riuscirebbe a combinare niente.

Massimo ha detto...

Vero che, rispetto ai milioni di voti, siamo in pochi a seguire la politica attivamente, ma da quel che ascolto in giro anche chi tace, spesso per non dover discutere con il nemico, è profondamente disgustato dalla persecuzione che subisce Berlusconi, dalle resistenze alla riduzione delle tasse, all'abolizione dell'imu, dall'idea di regalare la cittadinanza ai figli dei clandestini, dall'abolire il reato di clandestinità. E quei dieci milioni di voti presi a febbraio sono il fondo, da quelli si riparte verso l'alto. Poi concordo sul fatto che Berlusconi si illuda e creda alle promesse che sicuramente gli hanno fatto Napolitano e Letta. Per questo ritengo incosciente la sua fiducia e non la condivido.

pietro ha detto...

Nel 2013, gli elettori del Popolo della Libertà sono stati 7.332.121 alla Camera e 6.829.131 al Senato, non so dove trovi 10 milioni, e, cosa che tu trascuri , Berlusconi dà MOLTISSIMA importanza ai sondaggi, e i sondaggi di qualche mese prima davano il PDL a meno di 5 milioni di voti, credo che sia perfettamente convinto che lo zoccolo duro del suo elettorato è molto più piccolo di quanto tu speri, la rabbia, la dipserazione e l'incazzatura di molti italiani, non è detto che si debba trasformare in voti per Berlusconi, troppe persone pensano che chi ha governato per parecchi anni l' Italia non possa fare la verginella a far finta di non avere nessuna responsabilità, e perlomeno tra le persone che conosco i berlusconiani delusi che dubitano delle capacità del SIlvio sono molti.
Tra troppe persone chi parla di riduzione delle tasse e poi non parla MAI di quali spese ridure e di come ridurle non ispira più molta fiducia.

Massimo ha detto...

E' ragioneria alla Saccomanni: sbagliando i parametri, si sbagliano i conti :-) I dieci milioni di voti sono della Coalizione di Centro Destra. Senza Berlusconi (patetico il tentativo di sminuirne la figure ...) Maroni non sarebbe mai diventato Governatore della Lombardia.