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No alla deriva

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27 agosto 2013

La guerra in Siria non ci riguarda

Non ci sono interessi in Siria che possano motivarci a sopportare il costo di un intervento militare.
Non c'è petrolio.
Non è un santuario del terrorismo, anzi, paradossalmente, potrebbe diventarlo se vincessero gli oppositori di Assad.
Non abbiamo commesse, contratti, interessi economici e strategici da difendere.
Non c'è una ragione al mondo che giustifichi l'intervento in affari interni di un altro stato.
Indipendentemente dal fatto che ci sia o meno la benedizione dell'onu.
Se Cameron, Hollande e Obama, in crisi di consenso, vogliono menar le mani saltando nel buio del dopo Siria, facciano pure, ma senza usare le basi Italiane.
In questo mondo capovolto, non avrei mai pensato, fino a cinque anni fa, di essere più in sintonia con Mosca che con Washington.

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8 commenti:

Eleonora ha detto...

Più o meno come quella di Libia, vero? Quella non ci riguardava. Ma forse, nessuna guerra ideata e portata avanti dai moralmente superiori d'oltremanica non ci riguardava e non ci riguarda tuttora. Solo che abbiamo migliaia di soldati in missione (per morire) grazie ai criminali di guerra insigniti di nobel per la pace.

Nessie ha detto...

Non ci riguarda, come non ci riguarda la Libia, il Kossovo, l'Iraq dove le armi di distruzione di massa di Saddam non sono mai state trovate. Bugie su bugie, favorite da media mendaci e compiacenti per farci spendere tonnellate di quattrini a fondo perduto, per guerre che non sono le nostre e alluvioni di profughi da ogni angolo del pianeta.

Massimo ha detto...

Le guerre non sono tutte uguali. L'Iraq 2003. che era la naturale, logica e dovuta conclusione dell'Iraq 1991,ha tutelato i nostri interessi nel canpo del rifornimento energetico eliminando, tra l'altro, un personaggio pericolo per la sicurezza internazionale. In Afghanistan si è giustamente eliminato un santuario terrorista e, costringendo i terroristi sulla difensiva a casa loro, si è fortemente ridotta la loro capacità offensiva a casa nostra. In Libia si è arrivati tardi. Gheddafi andava abbattuto molto prima, non nel 2010-11 quando si era ormai piegato e, anzi, collaborava a bloccare i flussi dei clandestini.Ma in Siria, come in Kossovo, non vi è alcuna ragione per fare la guerra prendendo parte in una lotta tra due tribù. Anzi noi abbiamo solo iinteressa ad avere un interlocutore certo e Assad è conosciuto, mentre dall'altra parte non sono neppure capaci di parlare in modo univoco.

Eleonora ha detto...

Massimo, un tempo non troppo lontano, ero convinta anche io che esistessero "guerre" e guerre. Sto decisamente cambiando idea. Se esistono guerre, ognuno allora faccia la propria. L'america è da secoli in guerra con tutti. E forse è proprio quel "grande e democratico" stato ad essere dittatore e parassita di qualunque altro stato. Tu dici: "non vi è alcuna ragione per fare la guerra prendendo parte in una lotta tra due tribù." Ecco, hai centrato il punto. Non vi è alcuna ragione che NOI (italiani facenti parte di nato e onu, associazioni dittatoriali assassine) andiamo a ficcare il naso in fatti che non ci riguardano. Saddam era un dittatore? Forse, ma a casa sua. Gheddafi era un dittatore? Forse, ma a casa sua. E così via. E nel frattempo, grazie alle guerre dei "portatori" di democrazia, noi ne subiamo le conseguenze ma SEMPRE e comunque in maniera negativa. E lascio perdere l'etica del ripudio della guerra scritta nella nostra costituzione. Perchè già quello sarebbe tutto un dire.

Nessie ha detto...

D'accordo con Eleonora. Inoltre il miglior modo per porre un freno al "terrorismo" di matrice islamica, è porre un drastico freno all'immigrazione sulle nostre sponde. E non mi si dica che coi mezzi di intercettazione (radar, satellitari ecc.) ciò non è possibile. La verità è che non si vuole farlo. Mi è capitato perfino di aver visto un imam a Bolzano. Che ci fa un imam in Alto Adige? Ma le basi militari statunitensi in Italia perché non ci aiutano a frenare il fenomeno? Semplice: perché quello del terrorismo è una delle tante "foglie di fico" che si tira fuori quando fa comodo.

Massimo ha detto...

Gli Stati Uniti, Elly, sono stati chiamati nel 1917 a rimpiazzare il declinante Impero Britannico. Come è sempre stato nella Storia la Superpotenza dell'epoca è costretta a fare le guerre per imporre la pace. Assad non controlla nulla di strategico, mentre Saddam e Gheddafi controllavano il petrolio e se per Saddam è stato colto l'attimo giusto per rimuoverlo, anche nell'interesse di noi Italiani, per Gheddafi quel momento poteva essere quando Reagan fece bopmbardare Tripoli ma, allora, il dittatore libico era nella manica dei comunisti. Non mi interessa esportare la "democrazia". Mi interessa tutelare il nostro Benessere, anche con le armi e i nostri Militari questo stanno facendo in Afghanistan, mentre non ne vedo il ruolo in Libano e in Kossovo.
Nessie. D'accordissimo sul bloccare l'immigrazione che ci aiuterebbe anche a ripulire il nostro territorio da potenziali terroristi, ma è innegabile che aver impegnato nel cuore dell'islam i fondamentalisti abbia avuto come effetto l'allentamento della loro aggressività a casa nostra.

Eleonora ha detto...

Massimo, potrei essere daccordo con te, SE dovessimo fare guerre NOSTRE. Il fatto è che l'amiko amerikano dichiara guerra agli altri e noi partiamo come degli imbecilli (vedi ultimamente il mali e la libia). Muoiono gli americani? E chissenefrega, sono loro che esportano la demokrazia, affar loro. Ma non possiamo permetterci di spendere soldi e vite proprio per gli americani. Inoltre, Assad è la scusa per attaccare l'iran. Non hanno manco coraggio di farlo direttamente. Hanno bisogno (perchè sono talmente vigliacchi) di devastare un altro stato. Eh, bhe, mi auguro per loro che sia doppiamente un altro vietnam e un altro afghanistan. Perchè la loro arroganza e la loro stupidità hanno superato ogni limite. E non solo alla decenza.

Il risultato, e lo sai, è stato che il petrolio di Gheddafi ce lo siamo ben giocato.

Massimo ha detto...

Iraq e Afghanistan sono NOSTRE guerre, perchè sono sostenute anche per i nostri interessi che sono gli interessi comuni di tutta la nostra Civiltà che nasce dalle radici Romano Cristiane. Ben diversa la guerra in Kossovo o l'attacco in Siria. In Libia noi Italiani abbiamo sbagliato schieramento, anche se era arduo pensare di sostenere Gheddafi. Il Vietnam avrebeb dovuto vedere un analogo impegno di tutti: ci saremmo risparmiati venti anni di pericolo comunista crescente con la metastasi comunista che si estendeva in Africa e in Sud America, quindi anche quella era una guerra da combattere. Gli Americani ? Imprescindibili, anche oggi. L'ultima volta che gli europei, Francia e Regno Unito, tentarono in proprio (Suez 1956, pur avendo perfettamente ragione nel voler difendere la navigabilità del canale) fu un disastro. Infatti sia contro la libia che adesso contro la Siria non attaccano senza avere gli Stati Uniti alle spalle (e, meglio, al fianco).