Il voltafaccia di un centinaio di rappresentanti repubblicani alla camera bassa, ha impedito il fallimento dello stato federale.
Sarebbe stato non solo la ciliegina sulla torta del fallimento di otto anni di presidenza Obama, ma anche un fortissimo segnale di inversione di tendenza contro la spesa pubblica in tutto il mondo.
Ci siamo stati vicini, ma purtroppo l'obiettivo è mancato, ancora una volta per il tradimento di personaggi che, come i "ministeriali" del PdL guidati da Alfini, ricercano spasmodicamente un improbabile e comunque in perdita accordo con il nemico politico.
E il nemico è lo stato padrone, lo stato assoluto, lo stato rapinatore delle risorse dei cittadini, attraverso le sue imposizioni, per disperderle in mille rivoli inutili e clientelari.
Come negli Stati Uniti gli alfiniani indigeni hanno consentito lo sforamento (l'aumento) del debito pubblico, così in Italia gli alfiniani indigeni prima hanno accettato l'aumento dell'iva, poi hanno esultato per una finanziaria (il nome cambia ma è sempre la stessa paccottiglia) che aumenta le ruberie fiscali sui risparmi (il bollo sui depositi aumentato al 2 per mille che, dall'1,5 precedente, significa un aumento del 33% !!!) e aumentando la confusione sulle tasse infami sulla casa, consente a chi deve applicarle di fregare comunque il cittadino.
Come zuccherino, montato come la panna di un cuoco, la "riduzione del cuneo fiscale" che, oltre a non portare beneficio alcuno per chi, già, più paga (redditi oltre i 55mila euro) sarà da verificare al momento dell'applicazione se porterà quei sessanta centesimi al giorno di "guadagno" di cui si parla.
E la Camusso ancora non è contenta.
Me la immagino con la bava alla bocca continuare a pretendere di aumentare le tasse sui risparmi dal già esoso 20% al suo obiettivo (intermedio ...) del 25%.
Cosa aspetta il Centro Destra a dare il benservito a Letta ed ai suoi lacchè alfiniani ?
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