Silvio Berlusconi, mettendoci la faccia (perdendola) e sacrificando la propria dignità e il consenso del suo Popolo, nel
nome dell’unità del PdL /Forza Italia ha votato la fiducia a
Letta.
A ruota sua figlia Marina, la più
probabile candidata alla successione, ha innalzato un canto al valore
dell’unità.
L’unità, di un partito, di un
popolo, di una nazione, di una squadra, ha un valore intrinseco
perché può realizzare, con la forza che ne deriva, obiettivi che
diversamente sarebbero molto più ardui da raggiungere.
Ma l’unità è un valore solo se è
fondata su un “idem sentire”, come disse una volta Bossi, che
consenta a tutti di remare verso un obiettivo, almeno di massima,
comune.
Quale unità può esserci in una
nazione in cui una parte incassa l’assistenzialismo pagato con il
lavoro dell’altra parte e, pur tuttavia, la parte assistita occupa
tutte le massime cariche ?
Quale unità può esservi se un popolo
viene calpesto e deriso nei suoi valori tradizionali da nuovi
arrivati (non invitati) e da pulsioni finalizzate unicamente al
perverso piacere di pochi ?
Quale unità può esservi tra chi vuole
rapinare i risparmi e le proprietà private con tasse e regolamenti,
unicamente per favorire le proprie clientele finendo con l’impoverire
tutti tranne una classe di inetti burocrati ?
E quale unità, venendo alle recenti
vicende politiche, può essere considerata un valore se provoca:
- la permanenza di un governo con i comunisti in cui vi sono ministri indecenti come la Bonino (molto tiepida nel difendere i Marò sequestrati in India), Saccomanni (fedele esecutore degli ordini di Berlino) e la Chienge (che è italiana solo per cittadinanza e non per nazionalità e vorrebbe importare milioni di suoi simili per espellere gli Italiani veri dal’Italia) ?
- l’aumento dell’iva ?
- il probabile ripristino almeno della seconda rata dell’imu ?
- la permanenza nell’unione europea e nell’euro?
- la realizzazione di leggi che violentano la libertà di opinione come la legge che potrebbe istituire il reato di omofobia e quella analoga per il negazionismo ?
- l’approvazione di una legge (che è anche di spesa per le conseguenze che potrebbe produrre) per il “matrimonio” tra chi pratica l’omosessualità ?
- la prosecuzione dell’intervento dei magistrati nella politica ?
- una revisione della legge sull’immigrazione addirittura meno restrittiva della già colabrodo Bossi Fini, magari con la cancellazione del reato di clandestinità ?
Una unità per tali risultati è una
unità totalmente priva di valore e di interesse.
Berlusconi ha sbagliato nel votare la
fiducia a Letta “pro bono pacis” perché ha impedito la
fuoriuscita di vecchi tromboni della politica ansiosi di conservare
le poltrone o di acquisire benemerenze, anche come ombrello
giudiziario, con i comunisti.
Se Alfini e compagni fossero usciti con
una scissione, sarebbero stati solamente dei traditori senza seguito
popolare.
Adesso che hanno ottenuto la
benedizione di un Berlusconi la cui credibilità è precipitata a
terra anche tra il suo Popolo, a dover assumere l’iniziativa di
rompere, con le conseguenze negative che ciò comporta, saranno i
cosiddetti “falchi”.
Lascino pure il PdL alla Merkel ed ai
suoi agenti italiani.
Sarebbe stato meglio, anche per la
percezione pubblica dell’accaduto, che ad andarsene fossero stati
Alfini e compagni, ma restare uniti, facendo dell’unità fine a se
stessa l’unico motivo di tale unione, sarebbe un nuovo tradimento
verso l’Italia, gli Italiani e tutto il Popolo di Centro Destra.
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