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No alla deriva

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21 ottobre 2013

La stangata fiscale c'è, eccome !

Sabato avevo evidenziato il ridicolo di chi, in ossequio agli ordini di scuderia, si arrampicava sugli specchi pur di confermare la favoLETTA della riduzione delle tasse .
Ieri, però, lo stesso quotidiano ha cambiato prospettiva, giudicando con ogni evidenza impossibile sostenere il contrario e, con ciò, rispettando l'intelligenza dei suoi lettori.
Il Resto del Carlino infatti, come da riproduzione a margine, titola: la stangata c'è.
Eccome se c'è !
Ormai solo Letta, Zanonato e, impudicamente, i ministri alfiniani osano sostenere, in totale sprezzo del ridicolo e in modo offensivo per le capacità cognitive degli Italiani, che quella della settimana scorsa sarebbe la "prima" (sic !) manovra che riduce le tasse.
Un doppio falso perchè anche se volessimo limitarci alle aliquote irpef, le manovre di Berlusconi nel 2002 e nel 2005 furono molto più incisive e consentirono una riduzione delle tasse effettiva e ben maggiore.
Un doppio falso perchè togliendo con l'altra mano il doppio o il triplo di quel che si restituisce con grande pompa e rullo di tamburi, il saldo diventa passivo per tutti gli Italiani.
Stupisce il silenzio di Brunetta grazie al quale, alla sua ostinazione, alla sua caparbietà, abbiamo ottenuto di non pagare l'imu prima rata del 2013.
Stupisce l'ebete litania degli alfiniani che ripetono quanto sia bella questa manovra, incuranti dei voti che scompaiono e, soprattutto, che scompariranno quando avremo i primi impatti con le nuove tasse di Letta.
Stupisce che Berlusconi non abbia ancora tratto il dado e sfiduciato il governo, lasciando gli alfiniani al loro destino ed alla compagnia dei Casini e dei Mauro.
Berlusconi, sicuramente, spera ancora che l'essere sotto traccia possa consentirgli di ottenere agibilità politica e salvacondotto dall'accanimento giudiziario nei suoi confronti.
Tutto, però, anche la sentenza di sabato e il preannuncio di un nuovo processo, il Ruby ter, addirittura contro i suoi legali e i testimoni a suo favore, dimostrano come non si faranno prigionieri e, quindi, dovrebbe trovare il coraggio di ribaltare il tavolo, andare in prigione da dove lanciare i suoi proclami, ancor più significativi in quanto del tutto paragonabili a quelli di tanti che furono martirizzati dai regimi che hanno combattuto (e che poi, spesso, sono riusciti a rovesciare).
La prudenza, la moderazione non paga.
Lo vediamo in Francia dove Marine Le Pen guida tutti i sondaggi, anche contro l'unione tra socialisti e moderati, tanto che il nuovo capo gollista, Copè, ha cominciato a rivedere il precedente "mai" con il Fronte Nazionale.
Dirsi "moderato" appare tanto equilibrato, quanto moscio, privo di nerbo, privo di prospettive e, soprattutto, come abbiamo visto dalla stangata fiscale di Letta, assolutamente inutile a difendere il proprio elettorato.
Forza Italia rompa gli indugi e si metta a capo di un Centro Destra combattivo e arrabbiato, diversamente rischia di regalare voti a Grillo, non perchè si abbia fiducia in Grillo, ma perchè Grillo distruggerebbe tutto e dopo sarà inevitabile ricostruire su basi nuove.
Ma distruggere tutto sarebbe molto più doloroso che cambiare sulla base di un progetto che preveda, semplicemente, più Libertà:
Libertà di opinione contro leggi repressive (omofobia, negazionismo, "discriminazione territoriale" ...)
Libertà di stampa
Libertà di Mercato
Libertà dalle tasse
Libertà dall'europa, quindi Sovranità e Indipendenza Nazionale
Libertà Identitaria di un Popolo che è Nazione: una d'arme, di lingua, d'altare, di memorie, di sangue e di cor.



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