L'attuale premier turco da 11 anni domina la scena politica della sua nazione.
Oggi tutti i capi di stato lo considerano un interlocutore importante e affidabile, ma non è sempre stato così.
Nel 2002 non potè candidarsi per una precedente condanna per reati di opinione che, con la complicità dei militari, dei partiti tradizionali e della magistratura turca, vennero trasformati in istigazione all'odio religioso.
Il suo partito vinse comunque le elezioni, a capo del governo andò il suo fedelissimo Gul (oggi presidente della repubblica, giustamente premiato come NON dovrà esserlo Alfano, che è scappato) furono abolite le leggi oppressive ed Erdogan assunse l'incarico di presidente del consiglio che ancora oggi ricopre.
A buon intenditor ...
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