Quello che molti di noi sospettavano e avevano manifestato
nei propri commenti circa il colpo di stato manovrato dall’estero per
estromettere Berlusconi dal governo nel 2011, comincia ad avere interpreti
insospettabili.
Un giornalista tedesco, quindi certamente non sospettabile
di simpatie berlusconiane, ricostruisce gli ultimi giorni del Governo
Berlusconi partendo da una notizia che non può che aumentare la stima per il
Cavaliere: Berlusconi avrebbe mosso i primi passi per il ritorno dell’Italia
alla Lira, abbandonando l’euro.
La reazione fu un intervento della Merkel che, tramite
Napolitano, sottrasse al Cavaliere quei pochi voti di maggioranza rimastigli
dopo il tradimento di Fini per sostituirlo con il fidato Monti.
Personalmente non ho mai apprezzato l’unione europea (già
nel referendum farsa del 1984, comunque a latere di una elezione europea, su Maastricht fui uno di quell' 8% di Italiani che
votarono no all’europa e non ho alcun motivo per cambiare idea, anzi …) e
l’europa la vedo esclusivamente come un mercato di libero scambio di merci e
persone nel rispetto della Sovranità, Indipendenza e Autonomia di ogni Nazione.
E la prima espressione di Sovranità, Indipendenza, Autonomia
è battere una propria moneta da svalutare, stampare e diffondere in base alle
necessità della Nazione Italiana e non ai voleri della Germania.
Se, quindi, Berlusconi nel 2011 provò a liberarci dalla
tirannia dell’euro e per tale motivo si manifestò la offensiva più massiccia
contro un solo uomo mai vista in Italia, allora la rivalutazione del Ventennio
del Cavaliere è inevitabile, unita ad una presa di consapevolezza che con
questi che ci “governano” (Napolitano, Letta, Monti, ma anche i futuri Renzi, Cuperlo
e compagni) è la nostra stessa Libertà ad essere svenduta, oppressa,
calpestata.
L’Italia è nelle stesse condizioni dei suoi Marò in India:
sequestrata.
E vi sono persone, elette con i nostri voti (perché anche se
votai La Destra, il mio voto fu utile per la coalizione quindi per eleggere
anche costoro) che ci tradiscono sostenendo la perpetuazione di un dominio che
si esprime con l’esproprio delle nostre case, il taglieggiamento dei nostri
redditi e la depredazione dei nostri risparmi.
Mi auguro che con la decadenza che sarà votata mercoledì prossimo, il
Cavaliere imbocchi, senza più alcun tentennamento, la strada del contrasto
totale nei confronti di questi agenti dello straniero che stanno portando l’Italia
alla più totale sudditanza verso una Germania pericolosa, aggressiva,
prepotente.
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1 commento:
Sarà una scelta obbligata, se vuole sopravvivere come soggetto politico (e come cittadino). Appoggiando le "larghe intese" non è riuscito a salvarsi la pelle, alienandosi oltretutto una parte del suo elettorato di destra.
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