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25 novembre 2013

Sequestrati dall'euro

Quello che molti di noi sospettavano e avevano manifestato nei propri commenti circa il colpo di stato manovrato dall’estero per estromettere Berlusconi dal governo nel 2011, comincia ad avere interpreti insospettabili.
Un giornalista tedesco, quindi certamente non sospettabile di simpatie berlusconiane, ricostruisce gli ultimi giorni del Governo Berlusconi partendo da una notizia che non può che aumentare la stima per il Cavaliere: Berlusconi avrebbe mosso i primi passi per il ritorno dell’Italia alla Lira, abbandonando l’euro.
La reazione fu un intervento della Merkel che, tramite Napolitano, sottrasse al Cavaliere quei pochi voti di maggioranza rimastigli dopo il tradimento di Fini per sostituirlo con il fidato Monti.
Personalmente non ho mai apprezzato l’unione europea (già nel referendum farsa del 1984, comunque a latere di una elezione europea, su Maastricht fui uno di quell' 8% di Italiani che votarono no all’europa e non ho alcun motivo per cambiare idea, anzi …) e l’europa la vedo esclusivamente come un mercato di libero scambio di merci e persone nel rispetto della Sovranità, Indipendenza e Autonomia di ogni Nazione.
E la prima espressione di Sovranità, Indipendenza, Autonomia è battere una propria moneta da svalutare, stampare e diffondere in base alle necessità della Nazione Italiana e non ai voleri della Germania.
Se, quindi, Berlusconi nel 2011 provò a liberarci dalla tirannia dell’euro e per tale motivo si manifestò la offensiva più massiccia contro un solo uomo mai vista in Italia, allora la rivalutazione del Ventennio del Cavaliere è inevitabile, unita ad una presa di consapevolezza che con questi che ci “governano” (Napolitano, Letta, Monti, ma anche i futuri Renzi, Cuperlo e compagni) è la nostra stessa Libertà ad essere svenduta, oppressa, calpestata.
L’Italia è nelle stesse condizioni dei suoi Marò in India: sequestrata.
E vi sono persone, elette con i nostri voti (perché anche se votai La Destra, il mio voto fu utile per la coalizione quindi per eleggere anche costoro) che ci tradiscono sostenendo la perpetuazione di un dominio che si esprime con l’esproprio delle nostre case, il taglieggiamento dei nostri redditi e la depredazione dei nostri risparmi.
Mi auguro che con la decadenza che sarà votata mercoledì prossimo, il Cavaliere imbocchi, senza più alcun tentennamento, la strada del contrasto totale nei confronti di questi agenti dello straniero che stanno portando l’Italia alla più totale sudditanza verso una Germania pericolosa, aggressiva, prepotente.


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1 commento:

Nessie ha detto...

Sarà una scelta obbligata, se vuole sopravvivere come soggetto politico (e come cittadino). Appoggiando le "larghe intese" non è riuscito a salvarsi la pelle, alienandosi oltretutto una parte del suo elettorato di destra.