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02 aprile 2014

Renzi il Craxi contemporaneo

Molti dicono che Renzi sia un clone di Berlusconi, ma io vedo molte più analogie con Craxi.
Nel 1976 un Craxi quarantenne sfruttò la sconfitta elettorale dei vecchi socialisti capeggiati da De Martino, li rottamò, come si direbbe oggi e assunse la guida del Psi.
Nel 2013 un Renzi quarantenne sfruttò la sconfitta elettorale e politica di Bersani e dei vecchi brontosauri comunisti, per sfilar loro il partito comunista oggi denominato "pd" dopo aver fatto altri due passaggi come pds e ds.
Craxi si è occupato di politica per tutta la vita, di lui non si conoscono professionalità, attività imprenditoriali o da lavoratore dipendente, professionale o autonomo.
Renzi è in politica sin da bambino, non ha ancora quaranta anni ed ha già fatto per cinque anni il presidente della provincia di Firenze e il sindaco della medesima città.
Non si conosce alcuna sua professionalità, attività imprenditoriali, meriti lavorativi.
Craxi e Renzi sono ambedue ambiziosi e presuntuosi, il loro atteggiamento, le loro parole, la loro stessa postura denuncia l'alta opinione che hanno di se stessi.
Craxi e Renzi non conoscono il senso dell'umorismo, non riescono ad inserire la "battuta" nelle loro conferenze stampa, sono troppo compresi nel loro ruolo.
Come Craxi Renzi si circonda di figure scolorite, che senza il traino del loro mentore non avrebbero avuto alcuna possibilità di emergere (Signorile, Martelli, Amato, Boschi, Pinotti, Mogherini).
Ben diversa la figura di Berlusconi che entra in politica quasi sessantenne, dopo aver creato una azienda leader come Mediaset, aver rotto il monopolio televisivo della Rai e dimostrato doti superiore da imprenditore e lavoratore.
Berlusconi che sa come alleggerire e stemperare anche i momenti più aspri con una barzelletta o una "battuta".
L'unico aspetto che può accomunare i tre è l'essere circondati di figure non all'altezza dei ruoli cui vengono designati, ma sicuramente le analogie tra Craxi e Renzi sono maggiori di quelle tra Berlusconi e Renzi, il tutto a danno del putto fiorentino, perchè, come ben sa chi mi conosce, la mia opinione su Craxi era e resta molto critica e negativa, esattamente come la considerazione (?) che posso avere di Renzi.

P.S.: La caduta di Craxi ha provocato il dissolvimento del psi, se la caduta di Renzi farà altrettanto con il pci/pds/ds/pd allora si potrà dire che non tutti i mali vengono per nuocere.




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7 commenti:

Nessie ha detto...

E' un paragone assai poco pertinente quello tra Renzi e Craxi. E anche tutte le analogie che poni mi paiono alquanto forzose e tirate per i capelli. Craxi in confronto a Renzi è uno statista. Senza contare che non ha avuto un Napolitano che lo ha messo lì per nomina, ma ci è andato coi suoi voti. Inoltre lungi dal rottamare i comunisti, sono stati questi che lo hanno spedito ai processi attraverso Mani Pulite. Se hai tempo, guarda cosa diceva nel 1997 sulla futura Ue. Mi viene il dubbio che lo abbiano esiliato anche per questo, oltre che per l'Achille Lauro:

https://www.youtube.com/watch?v=bxVG72PauQo

Massimo ha detto...

Craxi, parlandone da vivo, fu solo un pallone gonfiato. Il suo partito non vinse mai una elezione e arrivò alla presidenza del consiglio ricattando la dc (e dopo essere stato anticipato da Spadolini). Craxi, come De Martino, Nenni, Mancini etc., fu il tipico esponente del psi alla dissoluzione del quale, con la sua caduta, contribuì in modo determinante per la mia personale soddisfazione. Adesso Renzi, che è un pallone gonfiato e presuntuoso ancor più di Craxi, spero renda ai comunisti lo stesso servizio che CRaxi rese ai socialisti.

Nessie ha detto...

La Dc fu costretta a scegliere tra il meno peggio. E i socialisti erano meno peggio dei comunisti. Berlinguer detestava Craxi e durante una delle sue campagne elettorali per reintegrare quella "scala mobile" che Craxi aveva eliminato, ci rimise la ghirba e morì. E comunque il Berlusca fu il miglior amico del Bettino. Fino alla sua morte.

Nessie ha detto...

PS: l'hai visto il filmato che ti ho messo? Molto indicativo, direi.

Massimo ha detto...

Non ho mai apprezzato i socialisti che stavano al governo a Roma con la dc e negli enti locali con il pci. E non sono sicuro che fossero peggio dei comunisti. Certamente io non mi sarei alleato con nessuno dei due. Ricordo che i giovani della fgsi erano ben peggio e molto più vicini agli estremisti di sinistra di quanto non fossero quelli (grigi anche a 16 anni) della fgci. Quanto all'amicizia, quella travalica le ideologie e la simpatia umana di Tizio o di Caio non è necessariamente legata alle sue idee politiche, anche se una comunanza di idee aiuta.

Nessie ha detto...

Berlusconi fu "socialista" (prese la tessera e li votò), ma di questo vedo che te ne dimentichi. E fece entrare un bel po' di "socialisti" in FI. Quegli stessi come Cicchitto, Sacconi e altri che poi gli girarono le spalle. Inoltre si beccò pure Frattini proveniente da Il Manifesto. Per non dire di Ferrara a cui finanziò il Foglio.

Massimo ha detto...

Berlusconi era un socialista del tutto particolare e abbiamo tutti qualcosa del nostro passato che vorremmo cambiare o non aver fatto. Quel che conta è ciò che Berlusconi ha fatto in questi venti anni e la bile che ha fatto sputare ai comunisti lui, non c'è riuscito nessuno ...