Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

31 luglio 2014

Berlusconi persevera nell'errore


Il sostegno che Berlusconi continua a fornire a Renzi è la sua Waterloo.
La svolta gaia imposta dalla signorina Pascale e il voto favorevole all'esproprio della Sovranità Popolare con un senato di nominati dalla casta al proprio interno, rappresenta la evidente rinuncia del Cavaliere ad ogni ruolo da protagonista nella politica italiana.
Così Berlusconi getta via venti anni di attività politica e di sacrifici (suoi, anche economici oltre che giudiziari), per ritrovarsi senza i voti dei vecchi nemici (che mai lo sosterrebbero) e con sempre meno voti da parte dei suoi amici che non possono condividerne la nuova linea.


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30 luglio 2014

Al peggio non c'è mai fine


Nel giorno in cui ci viene comunicato che siamo campioni del mondo per la tassazione reale (54%) e dopo che abbiamo saputo che il 70% di chi chiede di rateizzare il pagamento delle tasse, non essendo in grado di provvedervi in una unica soluzione, ha meno di cinque mila euro di debito, ecco la prima uscita pubblica del rimpiazzo di Befera come capo gabelliere.
La signora Rossella Orlandi, di cui avevo letto essere stata collaboratrice del ministro delle finanze Visco nell'ultimo governo Prodi (e non è un bel biglietto da visita !) avrebbe infatti dichiarato che siamo un Paese dove chi evade poi si aspetta l'assoluzione. La matrice cattolica di questo paese poi spinge chi evade a credere che poi arriverà uno scudo o un condono.
Insomma, la colpa è della religione (ne ha tante, soprattutto da un anno a questa parte, ma sul fisco, proprio ...) non di chi impone una tassazione bestiale che si trasforma in una rapina costante ed alimenta la legittima reazione dei tartassati.
Se credevamo di aver toccato il fondo con Attilio Befera, dobbiamo inchinarci alla saggezza popolare che ci dice che al peggio non c'è mai fine.

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29 luglio 2014

Buttiamola via questa costituzione !


Manca il lavoro.
Le tasse ci tolgono anche quello che non abbiamo (il 70% di chi ha chiesto la rateizzazione al fisco del dovuto, ha debiti inferiori a cinque mila euro).
Le nostre case  e le nostre strade non sono più sicure.
Da tutto il mondo pensano di poterci dare ordini (la Merkel in europa, Blatter sul calcio, persino uno sconosciuto finlandese si è messo a berciare sui nostri conti pubblici).
Siamo invasi da una moltitudine di clandestini che nulla hanno a che spartire con la nostra comunità e persino quello che dovrebbe essere a capo della chiesa nazionale ci gioca contro (anche perchè è argentino e probabilmente dell'Italia non gli importa nulla ... vorrei vedere se tutte queste moltitudine occupassero la pampa).
Siamo accerchiati da conflitti che, potenzialmente, potrebbero rappresentare la Sarajevo del 2014.
In tutto questo caos, Renzi non trova di meglio che bloccare il senato e il parlamento su una "riforma" che esproprierebbe il Popolo della sua Sovranità nell'elezione di un ramo del parlamento e lo condizionerebbe da una serie di contorti meccanismi per l'altro.
Il tutto la chiama "riforma costituzionale".
E se, invece, la costituzione ormai obsoleta del 1948 la si seppellisse in un museo ?
Abbiamo proprio bisogno di una costituzione ?
Abbiamo proprio bisogno di una corte costituzionale che si ingegna nel bocciare le leggi approvate dal parlamento, cioè dai rappresentanti del Popolo ?
No, non ne abbiamo bisogno.
Renzi e il governo che, spero presto, lo sostituirà si occupino delle questioni concrete e lascino la costituzione del 1948 ai libri di storia.

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28 luglio 2014

La Libertà di Opinione è un diritto inalienabile

Stars ne ha scritto ieri, ma la vicenda che vede il candidato alla presidenza della Federazione Calcio, Tavecchio, bersaglio della canea del politicamente corretto è emblematica del massacro e delle limitazioni cui quotidianamente è costretta la Libertà di Opinione in Italia.
Da decenni abbiamo la c.d. legge Scelba, cui fece seguito la legge Mancino, ambedue lesive della libertà di manifestare una opinione con parole, simboli o gesti, a prescindere dalla commissione di reati specifici, perchè considerano reati i semplici gesti, parole, simboli !
Oggi vorrebbero leggi contro l'omofobia, contro il negazionismo e pur in loro assenza leggiamo di sentenze allucinanti che condannano per una frase (neppure offensiva) ammettendo al "risarcimento morale" (ma di che ?) una pletora di associazioni.
Se sappiamo che la "giustizia" italiana non è nè affidabile, nè credibile (e lo stanno a dimostrare decine di casi con condanne e assoluzioni, per lo stesso identico evento, fondati sui medesimi fatti e prove) potevamo almeno pensare che esprimere una opinione non venisse sanzionato.
Così invece non è più.
Si perseguono le idee e, se ancora non è stato messo nero su bianco, se ancora non è stato definito uno specifico reato, si adattano le leggi esistenti per comprimere il diritto di libertà che è invece insito in ciascun essere umano.
E' una nazione ben triste quella in cui se scherzi sugli ebrei, sei antisemita; se racconti una barzelletta sugli omosessuali, sei omofobo; se proponi una metafora sui negri, sei razzista.
E' una nazione che ha perso il senso dell'ironia, del sarcasmo, della vis polemica, della battuta, a meno che non sia contro Berlusconi o il Centro Destra, verso i quali tutto può essere detto o scritto.
Allora è meno lontano dalla realtà lo scambio di battute che ho avuto, in una delle nostre conversazioni telefoniche, con Stars pochi giorni fa, quando gli ho detto che in vacanza mi sono portato i dvd di tutta la prima stagione de I Sopravvissuti, la splendida serie inglese degli anni settanta, nella quale il 90% dell'umanità moriva a seguito di un virus.
E i sopravvissuti dovevano ricostruire un mondo nuovo.
Chissà che non sia veramente quello il nostro futuro per poter ricominciare da capo, nel rispetto delle idee, delle persone e delle opinioni di ciascuno, senza che ci siano i soliti Nobis che per superbia, arroganza e insoddisfazione personale, pretendono di imporre a tutti il loro modo di parlare, il loro vocabolario, il loro modo di vivere e il loro vuoto esistenziale e morale ma non le loro idee, perchè quelle proprio non hanno



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27 luglio 2014

Renzi non conta fino a dieci


Una volta dicevano: prima di parlare conta fino a dieci. Renzi non conta fino a dieci. E' ansiogeno. Inizia mille cose, ma non ne finisce una. Adesso dice che se non gli compreranno il gelato ... pardòn, se non approveranno l'esproprio al Popolo del diritto a votare il senato entro l'8 agosto, nessuno andrà in vacanza. Eppure dovrebbe sapere che se la notte porta consiglio, le vacanze ristorano il corpo e soprattutto la mente di chi l'ha impegnata oltre i suoi limiti. A meno che non voglia essere la rappresentazione del detto popolare per cui è meglio un uomo malvagio di uno sciocco, perchè l'uomo malvagio talvolta si riposa ...

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Illegalità


Il vescovo di Roma pro tempore si è recato a Caserta per portare speranza contro l'illegalità che ferisce quella terra. Nella medesima circostanza ha però insistito sul presunto dovere di accogliere i clandestini che altri non sono che soggetti che entrano illegalmente in uno stato (anche se per colpa della sinistra non ha più - per ora ! - la natura di reato). Esiste forse una illegalità "buona" ed una "cattiva" ? E chi lo stabilisce e perchè ?

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26 luglio 2014

Non sono schizzinoso, ma ...


Berlusconi insiste nello scrivere lettere per sollecitare la riunificazione di quelli che lui chiama "moderati". Io non mi sento molto moderato, ma se gli piace il termine non mi metto a fare battaglie formali. Ugualmente non sono schizzinoso verso le persone. Vengano Alfano, Casini, la Di Girolamo, Lupi e i traditori antichi e recenti. Adesso che li conosciamo, sappiamo anche come difenderci. Ma quel che conta è: riuniamoci, ma per fare cosa ? Se fosse per difendere l'indifendibile mare nostrum di Renzi e Alfano, no grazie. Se fosse per accontentare gli omosessuali con la svolta gaia del Cavaliere al seguito della signorina Pascale, no grazie. Se fosse per accettare un senato di oligarchi della casta, nominati da loro stessi al loro interno, no grazie. Se fosse per restare sudditi di Frau Merkel e della consorteria europea, no grazie. Se fosse per realizzare una legge elettorale confusa, macchinosa e con il doppio turno, no grazie. Ha ragione la Santanchè. Non ci si riunisce tanto per fare una briscola, non ci si riunisce per un nome, ma ci si riunisce su un progetto, su un programma, su una visione, su Valori. Non sono schizzinoso sulle persone o sulle definizioni, ma solo su quello che si vuol realizzare.
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25 luglio 2014

Gli ultimi giapponesi


Ne Il Resto del Carlino di ieri, a pagina 12, è apparso un commento di Gabriele Canè intitolato, appunto, “Quegli ultimi giapponesi” , con il quale si criticava chi si opponeva alle presunteriforme” di Renzi sul senato e la legge elettorale.
Sempre ieri su Libero il direttore Maurizio Belpietro attaccava chi si opponeva alle presunteriforme” renziane del senato e della legge elettorale, accusandoli (ci, perché mi ci metto a pieno titolo anche io) di fornire assist al modello di Pittibimbo insediatosi a Palazzo Chigi.
Canè (è stato anche candidato del Centro Destra per la presidenza della regione Emilia Romagna ed ha anche un passato di giornalista de Il Giornale quando Montanelli tentò lo sfortunato sbarco a Bologna) e Belpietro sono due giornalisti che non hanno certo debolezze verso la sinistra e la loro posizione è ancor più pericolosa di tutte le chiacchiere del parolaio toscano.
Particolarmente grave è l’affermazione di Canè che sminuisce l’importanza politica e morale del sistema di elezione del senato.
Il giornalista del Carlino si e ci chiee infatti se “Vi sembra possibile, ad esempio, che sia tanto rilevante il metodo di elezione dei nuovi senatori (diretto o indiretto)…?”.
Sì che è rilevante, eccome.
E’ la differenza tra una democrazia ed una oligarchia in questo caso composta da burocrati, neppure una aristocrazia composta dai migliori !
Prosegue il Canè domandando se “Vi sembra he possano ritenere vitale la volontà dei cittadini, dei parlamentari scelti solo dalla volontà delle segreterie?”.
A parte i refusi che rendono criptico il pensiero che, probabilmente, voleva dire quale volontà può essere attribuita alla scelta dei cittadini se i parlamentari vengono scelti dalle segreterie dei partiti, la risposta è ancora una voltà sì, perché se è sbagliato il sistema di reclutamento all’interno dei partiti (ma i partiti siamo noi, se non ci iscriviamo ecco che abbiamo la pappa pronta cotta da chi invece si è attivato) è comunque un diritto inalienabile dei cittadini votare per i propri rappresentanti e a nulla vale dire che i senatori di Renzi sarebbero eletti da chi noi abbiamo eletto, ma noi abbiamo votato per regioni e comuni in base ad altre motivazioni, parzialmente differenti da quelle che muovono una elezione nazionale, quindi è un modo per sopraffare la volontà popolare.
Renzi, con le sue chiacchiere, si dimostra non autorevole, ma autoritario, un autentico prepotente che, pestando i piedi per terra,  minaccia le elezioni se non ottiene il gelato (le presunte “riforme” peggiorative costituzionali).
Ma, dicono, bisogna dare un segnale che l’Italia si muove verso le riforme.
Certo, ma non bisogna dar corso a pessime riforme che espropriano il Popolo e favoriscono la nascita di una oligarchia di potere sovietizzante.
Si facciano riforme serie.
Si abolisca il senato tout court.
Si aboliscano le province tout court (io sarei piuttosto per abolire le regioni).
Si riducano i parlamentari, ma TUTTI eletti dai cittadini.
Si approvi una legge elettorale semplice, preferibilmente un maggioritario secco all’inglese o un proporzionale con premio di maggioranza a livello nazionale di coalizione o di partito, ma senza alcun ballottaggio che farebbe solo rivivere l’Italia bizantina del mercato delle vacche per il voto al secondo turno.
E, soprattutto, si riformi il fisco e si riducano draconianamente tasse e spese dello stato.
Ma una riforma purchessia, soprattutto quando favorisce una oligarchia di burocrati, non serve, anzi è dannosa.
E, quindi, viva gli ultimi giapponesi che resistono (sia pur per interesse personale, ma qualcuno che abbia una spinta ideale ci sarà pure !) e che ne rallentano il cammino, anche a costo di andare al voto con l’attuale legge deturpata dalla corte costituzionale.
Se, poi, Renzi rinunciasse alla pregiudiziale del senato non elettivo, allora si riaprirebbe un altro panorama, con riforme che possono essere realmente tali e che quindi richiederebbero la più ampia condivisione possibile.
Altrettanto dicasi per la legge elettorale che non può essere quella uscita dalle sedute (psichiatriche) che hanno partorito un sistema a quatto soglie più il ballottaggio.
Sì, quegli ultimi giapponesi siamo noi che riteniamo il Popolo Sovrano e non suddito di una oligarchia e nel dire la verità, denunciando il tentativo autoritario di Renzi, non gli forniamo alcun assist, perché anche un bambino comprenderebbe che nessuna riforma è meglio di “riforme” che peggiorano la situazione esistente.


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24 luglio 2014

La democrazia secondo Matteo

Pur di accelerare l'esproprio al Popolo del diritto ad eleggere i senatori, Renzi impone di tagliare i tempi di discussione.E' la democrazia secondo Matteo che sa benissimo che in autunno dovrà estorcerci altri soldi e allora prepara la mordacchia per tutti.E qualcuno pensa ancora che non sia in atto. Una svolta illiberale e?Entra ne


Arrivano proprio tutti qui

La sudanese già condannata a morte per apostasia è libera e ne sono lieto.Meno lieto del fatto che abbia scelto l'Italia come primo scalo libero, con un pessimo messaggio rivolto a tutti quelli che cercano un porto di mare.Naturalmente è stata accolta con la fanfara dal Pittibimbo di palazzo Chigi che, però, farebbe meglio ad occuparsi dei nostri Maro ancora sequestrati dagli indiani. Ma sui Maro il chiacchierone fiorentino tace sempre.  Entra ne


Razzisti e xenofobi


Alfano, pensando di offendere, ha definito Salvini e la Lega razzisti e xenofobi, per la loro volontà di far cessare l'invasione propiziata da mare nostrum di cui Alfano stesso è strenuo difensore.
A parte il fatto che come Salvini e la Lega la pensano milioni di Italiani veri e gli stessi siciliani fanno di tutto per rifilarci i loro indesiderati ospiti coattivamente assegnati da Alfano, è poi così sicuro che essere definiti, da lui, dal "ministro dell'invasione", razzisti e xenofobi sia un'offesa ?
O, piuttosto, non è che un prendere atto che Alfano, dopo aver tradito Berlusconi uscendo da Forza Italia, dopo aver fallito come guardiano antitasse (le tasse aumentano con Renzi come attesta la tassa sui risparmi al 26%) , dopo aver fallito come guardiano della morale (veggasi la questione droga e i continui riconoscimenti dei "matrimoni" omosessuali come accade a Bologna) , dopo aver fallito elettoralmente (il suo 4,1%  è stato appena sufficiente - grazie ai voti di Casini Udc - a superare il quorum per le europee) , anche sulla questione dei clandestini abbia miseramente fallito, mettendosi a novanta gradi rispetto alle pretese della sinistra sublimate dalle assurde teorie boldrinianbergogliane ?
Se Berlusconi vuole ricostruire il Centro Destra, lasci perdere Alfano, alla perenne ricerca di consolidare la sua poltrona, e stringa accordi con Lega e Fratelli d'Italia, abbandonando anche Renzi e la sua gaia svolta che sono un ostacolo oggettivo per un Centro Destra alternativo ai comunisti.


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23 luglio 2014

La Terra gira anche quando siamo in vacanza


Il periodo è di vacanza (e anche il meteo è la rappresentazione di questa brutta Italia renziana) ma il mondo gira e gli eventi si susseguono.
Ovviamente l’occhio guarda con attenzione maggiore ai fatti che ci riguardano da vicino e non possiamo che confermare l’apprezzamento verso la Lega di Matteo Salvini che ha finalmente pronunciato parole chiare sui temi oggi qualificanti e discriminanti per l’appartenenza al Centro Destra:
-         no alle tasse di Renzi e della sinistra
-         no all’immigrazione, a mare nostrum, allo ius soli
-         no al “matrimonio” omosessuale.
Tutti “no” che rappresentano un progetto positivo per l’Italia che vuole rinascere dopo questi tre anni disastrosi con tre presidenti del consiglio (Monti, Letta e Renzi) tra i quali è impossibile scegliere chi preferire.
Ma anche la politica estera ci fornisce motivi di riflessione, soprattutto considerando che sono temi che dividono trasversalmente.
In Medio Oriente non si ferma il tentativo dei palestinesi di cacciare gli Ebrei di Israele e per quante lezioni subiscano, insistono nel lanciare missili su Israele e poi berciare se gli Israeliani reagiscono.
E ci sono persino alcuni che li sostengono nella loro pretesa, stravolgendo completamente chi sia l’aggressore e chi l’aggredito (del resto sono gli stessi che gettano la croce sui commercianti che reagiscono sparando ai rapinatori …).
Vorrei vedere ognuno di noi se dovesse essere svegliato ogni notte o interrotto nel suo lavoro ogni giorno per rifugiarsi e proteggersi contro i missili tirati dai propri vicini.
Credo che ciascuno di noi vorrebbe che il proprio stato reagisse con tutti i mezzi disponibili per annientare il pericolo, a qualsiasi costo.
Nell’est europa un incapace che da sei anni gli Americani hanno voluto alla Casa Bianca ha prima sostenuto una rivolta di piazza contro il presidente legittimamente eletto dell’Ucraina, costringendolo alla fuga, poi si rifiuta di riconoscere una ben più legittima proclamazione di indipendenza dei territori a maggioranza di popolazione russa di etnia e di lingua.
E un ambiguo terrificante evento fornisce nuova benzina alla propaganda antirussa, cioè contraria a chi,in questo momento, rappresenta uno degli ultimi baluardi contro la deriva morale e il sovietismo economico rappresentato dagli Stati Uniti di oggi e dall’unione sovietica europea.
Ognuno, evidentemente, trae le sue personali conclusioni.
Per tornare quindi in Italia, con temi locali o di nicchia, tra i quali prevale la questione della sicurezza personale (veggasi in 
e della libertà di opinione (veggasi in 
Una passeggiata nel bosco sembra fermare il tempo in un momento felice e bucolico, purtroppo c’è sempre chi lavora per romperci le scatole, cercando di imporre le sue visioni totalitarie e totalmente irrispettose della nostra Libertà (personale, economica e di opinione) e la nostra Sicurezza.
Per questo abbiamo l’obbligo morale di contrastarli, di interessarci alla politica,  di votare, perchè il porci sprezzantemente sull’Aventino lascia spazio a chi vuole solo usarci come sudditi, per produrre quel denaro che viene sottratto con le tasse e disperso per i loro capricci.






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22 luglio 2014

La sinistra partito della spesa e delle tasse


La giunta regionale dell'Emilia Romagna è dimissionaria con il suo presidente Vasco Errani.
Non ha però finito di fare danni.
Una revisione dell'aliquota irpef regionale architettata in modo da ridurla sui redditi inferiori ai quarantamila euro, recuperando da quelli superiori a tale cifra per arrivare ai medesimi introiti.
Una politica smaccatamente comunista che, invece di tagliare le spese, pur di continuare a spendere opera una discriminazione che porta solo ad un livellamento verso il basso.
Perchè mai chi guadagna a cavallo o poco più dei quaranta mila euro, dovrebbe darsi da fare, aumentando la sua produttività, per vedersi espropriato dalle tasse, quanto guadagnato  ?
Poi qualcuno si domanda perchè il PIL in Italia non cresce ...

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21 luglio 2014

Salvini e Lega: ok,il programma è giusto


Nella Babele di chiacchiere del fine settimana, due interventi mi piace sottolineare.
Il primo è la dichiarazione di Paolo Romani, intelligente presidente dei senatori di Forza Italia, che ha proposto, prima delle primarie sui nomi, le primarie delle idee.
Perchè è inutile parlare di nomi, se non si è d'accordo sulle idee.
Esattamente come ha dichiarato Matteo Salvini, segretario della Lega, al congresso di Padova dove ha anche individuato i capisaldi di un programma realmente di Centro Destra che, casualmente, sono anche i tre temi che da tempo sostengo su questo blog.
1) Rivolta fiscale. Flat tax al 20%.
2) Stop immigrazione. Basta con lo spreco di mare nostrum, con l'importazione di clandestini, con lo sperpero di denaro pubblico e privato nel nome di un malinteso solidarismo internazionale verso coloro che, potendolo, ci taglierebbero la gola ai quali i soliti abatini buonisti e politicamente vorrebbero concedere voto, cittadinanza, iu soli, così, tanto per consentiro loro di depredarci meglio.
3) Niente derive verso il "matrimonio" omosessuale.
Poi, naturalmente, ci sono argomenti di ulteriore supporto e identità: 
- ritorno alla Lira e alla Sovranità Nazionale;
- rivoluzione dell'apparatogiudiziario;
- autonomie locali, federalismo, autodeterminazione.
Ma i punti qualificanti sono i primi tre.
Ed ha ragione Salvini quando dice che non ci può essere alleanza con chi propone, come la signorina Pascale e la sua cerchia di cattivi consigliori di Berlusconi, il "matrimonio" omosessuale o lo ius soli di Alfano per i figli dei cosiddetti "rifugiati".
E' ora di finirla con i compromessi.
Anche a costo di una lunghissima traversata nel deserto, guidati solo dai Valori e dagli Ideali che non possono essere svenduti per una riformetta o per l'applauso effimero della stampa serva dei potentati finanziari internazionali.

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L'assoluzione del Cavaliere ci condanna al Renzusconi


Le reazioni all'assoluzione del Cavaliere sono contrastanti e solo le facce livide dei comunisti ortodossi rappresentano una marginale ma insufficiente consolazione per chi da tale assoluzione vede la nostra condanna al rispetto del patto del Nazareno, con la mordacchia che sarà imposta alla parte migliore di Forza Italia.
In realtà l'assoluzione di Milano è la condanna di Berlusconi a restare una incompiuta nei libri di storia.
E lo è perchè, contrariamente a come veniva dipinto dai comunisti, il Cavaliere è persona nobile, tollerante, non vendicativa.
Diversamente avrebbe approfittato della vittoria del 2001 o di quella del 2008 per fare piazza pulita dei nemici.
Invece lui ha probabilmente cercato, con il compromesso, con la convinzione che persone intelligenti dovessero trovare un accordo per il bene di tutti, di evitare azioni di forza e la sua tolleranza, il suo spirito liberale e democratico si è pesantemente ritorto contro di lui, finchè non è sceso a patti con i comunisti sottoscrivendo l'abominevole patto del Nazareno.
Nei quotidiani si leggono ponderosi articoli nei quali illustri editorialisti (che come gli economisti non ci azzeccano mai e sanno solo fornirci le "ovvie" spiegazioni DOPO che un evento è accaduto) che immaginano il futuro prossimo del Centro Destra.
Si parla di una riedizione della Casa delle Libertà, di un Berlusconi padre nobile che darebbe il via libera alle primarie, di nuove strutture e nuovi delfini.
Ma il punto essenziale è: per fare cosa ?
Francamente me ne frego se il Centro Destra venisse affidato alla Santanchè (il personaggio a me attualmente più gradito) se fosse per approvare le "riforme" di Renzi con l'esproprio dal votare il senato, un legge elettorale da ospedale psichiatrico, la continuazione e l'estensione di mare nostrum, il "matrimonio" degli omosessuali, nuove tasse o l'aumento di quelle esistenti.
A me interessa che il Centro Destra si proponga come rottamatore della politica renziana, lettiana e montiana.
Via le tasse, via le leggi di decadenza morale, stop agli ingresi dei clandestini ed espulsione di quelli già entrati.
E questo il Cavaliere disarcionato dalla magistratura, ancorchè assolto, non può farlo perchè ancora sotto tiro a Napoli, Bari e ancora a Milano.
E Berlusconi è troppo intelligente per non capire che se sgarra dal sostegno a Renzi, riprenderanno a bombardarlo.
Onore al Cavaliere per i suoi venti anni di attività, per tutto quello che ha rischiato e per tutte le oggettive perdite che ha subito.
Ma adesso è ora che il testimone del Centro Destra venga preso da qualcun altro che sappia dire un secco no a Renzi al suo senato, alla sua legge elettorale, alle tasse, all'euro, all'immigrazione, ai "matrimoni" omosessuali.
Berlusconi non sfruttando le vittorie del 2001 e del 2008 ha dato il tempo ai comunisti di leccarsi le ferite e riorganizzarsi.
Adesso tocca a noi riorganizzarci, a prescindere da Berlusconi e dalle sue scelte obbligate.


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20 luglio 2014

Il vaffa della settimana

Non sono per le rubriche fisse che non si riesce mai a rispettare, ma questa mattina al gr1 delle otto hanno lasciato il posto d'onore alla dichiarazione bergogliana di un prelato calabrese. Ovviamente pretendeva che, a spese nostre, si ampliasse mare nostrum. Il vaffa è sorto spontaneo e di cuore. Poi però ho letto che la signorina Pascale ha preteso la istituzione in Forza Italia di un dipartimento sulle cosiddette libertà civili finalizzato alla presentazione di un progetto di legge sulle unioni presunte civili, incluso tra persone dello stesso sesso. Anche qui il vaffa è sorto spontaneo e di cuore. Proclamo pertanto il demerito degno del vaffa paritario per il prelato calabrese e la signorina Pascale, alfieri di due teorie che nuocciono gravemente all'Italia ed agli Italiani tutti.  Entra ne


19 luglio 2014

Combattere l'immigrazione


In vacanza è più facile ascoltare la radio, anche se ci sono troppe canzonette in giro.
Ci sono anche trasmissioni di informazione, come Prima di tutto , Radio anch'io, la radio ne parla, che ci dicono dove tira il vento del conformismo e della piaggeria verso i potenti di turno.
Ce lo dicono con gli argomenti scelti e con gli ospiti in studio o in collegamento.
Adesso che i comunisti sono al governo c'è una autentica orgia di loro esponenti , ai quali, quasi sempre, si affiancano i grillini e parlamentari di Forza Italia "ortodossi".
Qualche spolveratina di Ncd, Lega , Sel per salvare la faccia.
Gli argomenti, invece, sono tutti indirizzati a costruire l'altarino per Renzi ed a magnificare le iniziative italiane, le peggiori.
Mercoledì a radio anch'io si parlava di immigrazione, con la giornalista che immagino dalla lacrima tremula che parlava dei bambini clandestini, nel 65% dei casi non accompagnati.
Si scervellava a far parlare tutta una pletora di buonisti politicamente corretti che pensavano ad "accogliere", istruire, nutrire, affidare, queste persone (oltre diecimila dall'inizio anno, dicevano, di cui settemila non accompagnati) ma nessuno che dicesse: a spese di chi ?
Il costo immenso di questa "accoglienza" boldrinian-bergogliana ricade però sulle nostre tasche.
E' parte della Tari, della Tasi, dell'Imu che abbiamo pagato o che dovremo pagare entro ottobre e dicembre.
E' parte di quell'ignobile aumento delle tasse sui risparmi al 26% dal primo luglio (la Camusso non si era spinta a chiedere oltre il 25% !!! E nessuno mi venga a dire che Renzi non è un comunista della peggior risma !).
E' parte di quella manovra da 25-30 miliardi che, pare ormai certo avendolo ammesso persino Stefano Fassina, Renzi ci imbonirà in autunno-inverno.
E' parte di quell'esproprio dei nostri risparmi che Renzi ha messo sul piatto per dire che il debito PUBBLICO italiano è appena un quarto delle ricchezze PRIVATE degli Italiani.
Ci costerebbe molto, ma molto meno se usassimo la già dispiegata forza militare aereonavale per respingere i barconi riportandoli ai porti di partenza.
Ci costerebbe molto, ma molto meno se invece di tenere missioni militari all'estero, usassimo l'esperienza acquisita dai nostri Militari per rastrellare il territorio, mettendolo in sicurezza con la cattura e l'espulsione (materiale, non con semplice foglio di via) dei clandestini che già sono presenti sulla nostra terra.
Ci costerebbe molto meno mandare derrate alimentari e medicine nei campi profughi in Africa e Asia.
Questo è ciò che si chiederebbe ad uno stato serio, perchè è la ragione stessa della sua costituzione, del perchè un gruppo di persone, i cittadini, si sono uniti, rinunciando ad una parte del loro denaro e della loro sovranità, per godersi meglio e in maggior sicurezza la restante parte.
Ed è esattamente questo che lo stato italiano, oggi più che mai, non offre ai suoi cittadini.
Che prima o poi dovranno rassegnarsi a prendere direttamente in mano la questione, vistoche sono lasciati soli da chi, invece, dovrebbe occuparsene.


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18 luglio 2014

Il dividendo


L'assoluzione piena ottenuta da Berlusconi nel processo di appello per il "caso" Ruby è il primo dividendo personale che il Cavaliere consegue dopo la sua gaia svolta renziana.
L'assoluzione rinforza il patto del Nazareno e mette all'angolo gli esponenti di Forza Italia critici verso l'esproprio al Popolo del diritto di eleggere il senato e una legge elettorale che sembra uscita da Villa Baruzziana (il vecchio "ospedale dei matti" di Bologna).
Berlusconi merita il dividendo che lo ripaga, in minima parte, delle persecuzioni subite, anche se continua ad essere sotto tiro a Bari e Napoli e, se sgarra, faranno presto a ricominciare.
Ma questa legittima e umana comprensione non può farci dimenticare che, per conseguirla, il Cavaliere ha dovuto rinunciare alla battaglia di venti anni, aprendo le porte ai Cavalieri dell'Apocalisse interpretati da Renzi e dalle sue "riforme" che ci porteranno meno libertà rappresentativa, più immigrati, più tossici per le strade, più decadenza morale e tante, tantissime tasse, quindi meno Libertà tout court.
Non dubito che Berlusconi, dopo questa sentenza, si sentirà ancor più legato al bulletto fiorentino, ma non dubito neppure che tanti suoi antichi elettori non si sentiranno più legati a lui.
E siamo in attesa di un nuovo Leader che sappia rappresentarci e dare corso ad una nuova battaglia per il senato elettivo, per il presidenzialismo e una legge elettorale di immediata comprensione, ma, soprattutto, che combatta l'immigrazione, ci faccia uscire dall'euro, tenga in galera tossici e rapinatori, rispetti la Famiglia come nucleo fondamentale della società civile, abolisca le tasse sulla casa, riduca le aliquote irpef e le tasse sui risparmi.
E che asfalti l'attuale sistema giudiziario che, con le sue sentenze contraddittorie e opposte con le stesse prove e fatti (non solo Berlusconi, ma anche Garlasco, Perugia etc.) non può evidentemente essere semplicemente riformato ma totalmente rifatto ex novo.
Chi saprà rappresentare tutto questo sarà l'erede riconosciuto di Berlusconi, al quale auguro una serena, lunga e felice vecchiaia.


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Non dobbiamo morire per la Mogherini


Quando Renzi la nominò ministro degli esteri due furono le considerazioni: chi è costei ? 
Ma anche: meno male che ha dato il ben servito alla Bonino.
Poi la Mogherini si è rivelata quella grigia funzionaria di partito che è e Renzi, che ha bisogno della Farnesina per sistemare le sue pedine di potere, ha pensato bene di scaricarla in europa.
Ma in europa non abboccano come fanno quelli che votano Renzi (che poi sono sempre gli stessi che credono che i coccodrilli volino, se lo trovano scritto sull'Unità o Repubblica) così vi si sono opposti.
E Renzi ha mostrato il suo volto infantile, quello del bambino che pesta i piedi per terra se non gli comprano il gelato.
L'eventuale nomina della Mogherini (non a caso sostenuta dai socialisti europei, cioè dai fratelli di quelli che credono che i coccodrilli volino, di cui sopra) avrebbe un prezzo: lasciare la politica economica nelle mani dei rigoristi, di coloro che vorrebbero un prelievo forzoso sui nostri risparmi per ridurre il debito.
La moneta di scambio è quella: Renzi, per rafforzare il suo potere in Italia, è disposto a vendere i risparmi degli Italiani ?
E noi Italiani resteremmo a guardare mentre ci rubano il passato (le nostre industrie e i nostri monumenti) e il futuro (i nostri risparmi, i nostri redditi, le nostre proprietà) ?


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17 luglio 2014

O con me o contro di me


Pare che Berlusconi abbia in sostanza così posto l'ultimatum ai suoi parlamentari per indurli a votare a favore del senato di nominati e di una legge elettorale così contorta da essere l'evidente frutto di una mente tarata.
Posso immaginare e rispettare che il Cavaliere sia convinto, anche per l'influenza sempre maggiore e sempre peggiore che certi suoi consiglieri hanno, di fare il bene suo e anche della Nazione.
Posso comprendere e rispettare la riluttanza ad abbandonarlo da parte di chi, da lui, ha avuto tutto.
Ma il bene della Patria non è in una riforma che porta ad un senato espropriato al voto dei cittadini e in una legge elettorale complessa e bizantina.
Il bene della Patria è in un taglio contemporaneo delle tasse e della spesa pubblica, nel blocco dell'immigrazione con l'espulsione dei clandestini già arrivati in Italia, nell'invertire la deriva morale che ci porta sempre più al disfacimento valoriale e nel fermare l'intromissione dei magistrati e della burocrazia nella vita economica, sociale e politica.
Tutti risultati che non si ottengono con Renzi.
E il bene della Patria, ancora una volta, coincide con un Centro Destra che faccia il Centro Destra e sia distinto e distante dalla sinistra.
Quindi il bene della Patria è votare contro le finte riforme del gattopardo Renzi.
Anche se si deve sacrificare il Padre.

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16 luglio 2014

Daniela Santanchè proprietaria dell'Unità ?

L'Unità.
Quotidiano comunista fondato da Antonio Gramsci organo ufficiale di Forza Italia.
La legge del contrappasso  ...


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15 luglio 2014

E adesso indagano Maroni

Resta solo da attendere che indaghino anche Zaia.
Ma non era il Popolo ad essere Sovrano scegliendo i suoi governanti?
Eppure sembra esistere una gran voglia di esproprio, dalla rimozione per via giudiziaria alla nomina della casta come il senato che vorrebbe Renzi.



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14 luglio 2014

Lo scippo al Popolo Sovrano

Da oggi in aula al senato la “riforma” costituzionale del senato.
Se passerà, avremo un senato di nominati e non di eletti, così noi Italiani saremo scippati dal diritto di votare per eleggere i senatori.
Grave è la presa di posizione di Berlusconi, che ancora non ha capito che non gli servirà per far cessare la persecuzione giudiziaria, che continua a sostenere Renzi.
Paradossalmente l’unica speranza rimane in Grillo e negli opposti di Forza Italia (l’ala contraria alle intese con i comunisti) e del pci/pds/ds/pd (l’ala comunista ortodossa che si oppone all’eresia renziana) contrari, per motivi distinti e distanti, all'inciucio del Renzusconi.

Che i senatori possano essere illuminati sulla strada di palazzo Madama.


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12 luglio 2014

La resa non serve a Berlusconi

Non si fanno prigionieri.
Questo il messaggio arrivato dalle procure di Milano (che in appello ha richiesto la conferma della condanna a sette anni al Cavaliere per la questione Ruby) e Bari (dove il Leader del Centro Destra è stato incriminato per un presunto "giro" di escort).
Inginocchiarsi a Renzi e agli omosessuali non è servito e non servirà a Berlusconi che, adesso, farebbe meglio a tornare quello di sempre, diversamente finirebbe i suoi giorni condannato dai suoi nemici che non gli perdonano di aver impedito dal 1994 al 2013 la deriva marxista dell'Italia e abbandonato dai suoi veri amici che non gli perdonano il tradimento del dopo elezioni 2013, con l'accordo stretto con i comunisti.


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Obama s'offre mediatore tra Israele e palestinesi

Non c'è nulla da mediare.
I palestinesi cessino di lanciare missili e di assassinare gli Israeliani, riconoscendone il diritto all'esistenza come persone e come Stato sovrano.
Diversamente Israele ha pieno diritto e legittimità a difendersi contrattaccando in tutti i modi e con tutti i mezzi disponibili, per tutelare la sicurezza anche di un solo suo cittadino.
Come vorrei che facessero in Italia a cominciare dai due Marò rapiti in India e per continuare con l'invasione dei clandestini che stiamo subendo senza (ancora) reagire.

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11 luglio 2014

Profumo di elezioni

La borsa, da circa una settimana, ha assunto una dinamica discendente: come mai se il prode Renzi sta sbaragliando il rigore merkeliano durante il semestre di presidenza italiana dell'unione sovietica europea ?
A Bologna, dopo le dimissioni di Errani, si parla di elezioni a novembre per il consiglio regionale.
Napolitano ha 89 anni.
Certamente lui ci arriva in buona salute per due ordini di motivi (il lavoro non è certo stata la sua prima preoccupazione nella sua vita e può contare su un'assistenza che noi neanche possiamo immaginarci) ma quegli anni comunque pesano  e i continui singhiozzii commossi lo dimostrano.
Il governo parla, parla, parla, ma gli unici risultati sono un aumento considerevole di tasse, in ogni settore, mentre le cosiddette "riforme" (del senato e della legge elettorale) reggono solo (purtroppo) per il personale impegno di Silvio Berlusconi a loro favore.
Non credo lontano il giorno in cui saremo chiamati ad un referendum sul bulletto fiorentino e le sue smargiassate.
Per allora il Centro Destra dovrà avere un programma e un Leader.
Per il programma è abbastanza facile: 
- no all'immigrazione con il ripristino del respingimento attivo, la fine di mare nostrum e l'espulsione di tutti i clandestini che abbiamo importato in questi anni che ci separano dal novembre 2011; 
- riduzione immediata delle tasse, a cominciare dall'abolizione di imu e tasi , del canone rai a fronte di un taglio significativo di tutta la spesa pubblica
- porre fine alla deriva morale della Nazione che con leggi, proposte e discussioni di privilegio e di esclusivo interesse egoistico devastano le fondamenta valoriali della Patria.
Ma se è facile individuare un programma in netta contrapposizione ai comunisti parolai di Renzi, non altrettanto lo è individuare un Leader che possa trainare la Coalizione posto che Berlusconi è stato posto fuori dai giochi dall'intervento della magistratura (come del resto cercano di fare in Francia contro Sarkozy per favorire Hollande).
Non sarà però con le primarie di stampo comunista, come abbiamo in Italia, che potremo individuare il nuovo Leader, bensì in base alle capacità, ai meriti ed alla personale autorevolezza.
Rimpiazzare Berlusconi non sarà facile, ma se non cominciamo a guardarci intorno sin da ora, arriveremo al momento del voto dovendo scegliere in fretta e furia un funzionario di partito alla Bersani o alla Rutelli, come hanno fatto a lungo a sinistra, con i risultati (meritati) che hanno avuto.


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10 luglio 2014

La Lectio Magistralis di un missino ai presunti liberali

Dopo due articoli di Paolo Guzzanti e Vittorio Feltri che hanno sposato la gaia svolta di Berlusconi ispirata dalla signorina Pascale (che ci fa rimpiangere Ruby ...) e sono stati stroncati dai lettori, Il Giornale si riscatta e pubblica il 9 luglio un magistrale articolo di Marcello Veneziani che fa il pelo e contropelo ai predetti due, con una lezione di filosofia liberale.
Farne il riassunto sarebbe offensivo verso l'Autore e riduttivo per il contenuto.
Mi limito, poichè ancora nel pomeriggio del 9 luglio il pezzo è relegato in una pagina interna del quotidiano online, a suggerirne l'attenta lettura e ribadire che Marcello Veneziani, quando non parla di Nord e Sud, è il Capo ideale della Destra che vorrei.



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09 luglio 2014

Sentenze contro

Nei giorni in cui Berlusconi Silvio, a costo di rompere con il suo elettorato e con parte importante dei suoi parlamentari, blinda l'accordo in perdita con Renzi e spara proposte infeltrite sugli omosessuali, ecco che arrivano due sentenze in contrasto tra loro e, soprattutto, con l'andazzo degli ultimi venti anni.
A Milano Berlusconi PierSilvio e Fedele Confalonieri vengono assolti nel processo Mediatrade e a Bologna il presidente della regione, il comunista Vasco Errani, viene condannato per una (peraltro marginale) vicenda di presunti finanziamenti regionali alla cooperativa del fratello.
Sono contento se Berlusconi vedesse la fine della persecuzione giudiziaria nei suoi confronti, ma non cambio la mia posizione: nessun accordo è giustificabile con i comunisti.
Soprattutto se significa dare il via libera ad un senato di nominati e ad una legge elettorale balorda, complicata e contorta come la mente di chi l'ha partorita.
Non basta una sentenza favorevole per rendere meno ripugnante un accordo con i comunisti.
Non ne basterebbero 10, 100, 1000.

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Deutschland, Danke !

Ma è peggio uscire nel girone eliminatorio con due sconfitte per uno a zero oppure perdere la semifinale, in casa, con la Germania per SETTE a UNO ?!?!?


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08 luglio 2014

Il chiacchierone silenzioso

Renzi parla e straparla.
Su un tema tace in modo innaturale: i nostri Fucilieri di Marina sequestrati dal governo indiano da oltre due anni.
E' strano che uno che parla giusto perchè ha saliva in bocca, come si dice a Bologna, non affronti uno degli argomenti più importanti per la Dignità e la Sovranità di una Nazione.
Probabilmente per lui sono più importanti gli immigrati da importare ed ai quali dare vitto e alloggio a spese nostre, che tutelare due Militari che hanno svolto il loro compito nell'interesse di tutti gli Italiani.


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07 luglio 2014

La Fiamma della Libertà

Non passa giorno che Renzi non appaia in televisione, in una trasmissione marchetta o per la cronaca di un evento parolaio cui ha partecipato, e ci venga propinato (purtroppo anche, a tradimento, dalla radio) un pezzo di un suo discorso.
Sempre uguale.
Pieno di concetti persino condivisibili (se fossero pronunciati da un'altra persona) e di buoni propositi, come nei comizi dei politici della prima repubblica, che NON vengono tradotti in provvedimenti concreti.
Finora, infatti, alle parole NON sono seguiti i fatti e le uniche “realizzazioni” del bulletto fiorentino sono state le solite tasse aumentate (quella sui risparmi, quella sulle accise, quella sul bollo auto, quella sui morti).
Quel che invece è in procinto di essere approvata è una indegna modifica costituzionale per realizzare un senato di “Sua Maestà”, di nominati e una aberrante nuova legge elettorale che prevede ben QUATTRO soglie di percentuali per ottenere una rappresentanza (quella per il partito che si presenti da solo, quella per il partito che si presenta in coalizione, quella per il partito di minoranza linguistica, quella di coalizione) che diventano CINQUE se consideriamo una soglia anche il secondo turno di “ballottaggio” tra le coalizioni più votate ma che non abbiano superato la soglia elencata in precedenza per quarta.
Una autentica masturbazione giuridico-elettorale degna di uno psicopatico latente e potenziale serial killer da affidare alle sicure mani di CSI o Criminal Minds.
Ogni complicazione, da sempre, rappresenta un imbroglio, perché l’unico modo per rendere accessibile e trasparente la politica è la linearità, la semplicità e la chiarezza.
Chi vince, anche con un solo voto in più, prende tutto.
Chi legifera deve essere eletto direttamente dai cittadini e non nominato dai suoi simili della casta.
Questi due principi sono stati violati da Renzi e da chi sostiene le sue due “riforme” più significative e facilmente realizzabili: senato non elettivo e legge elettorale.
Senza considerare che furono sprecati fiumi di inchiostro per attaccare il cosiddetto Porcellum perché non aveva le preferenze e adesso i capi bastone continuano a rifiutare le preferenze.
Nel frattempo il putto fiorentino (che la mia amica Elly chiama simpaticamente “bimbominkia”) continua a parlare.
I tedeschi si facciano i fatti loro, poi fa le fusa alla Merkel.
Abbiamo ottenuto la flessibilità, poi conferma il rispetto dei patti di stabilità.
Dobbiamo realizzare l’europa dei cittadini e non della burocrazia e delle banche, poi istituisce nuove “Autorità” profumatamente pagate, nuove regole, nuove tasse.
In tutto questo manca un attore: il Centro Destra.
La resa di Berlusconi dopo la grande impresa delle elezioni del 2013 ha creato sbandamento nel Centro Destra dove solo la Lega di Salvini riesce a proporre posizioni che rappresentino l’elettorato sano dell’Italia.
Probabilmente altrettanto farebbero Fratelli d’Italia se solo avessero la possibilità di essere ripresi dai mass media che, invece, preferiscono dare spazio alla gaia svolta di Berlusconi (che sarà meno allegro quando conterà i voti persi) e di quei colonnelli che gli sono andati dietro (ma l’avete letta l’improba arrampicata di Guzzanti e Feltri nel Giornale di sabato e domenica – di cui si sente subito lo stridore delle unghie – per giustificare la sbandata del Cavaliere impascalizzato e infeltrito?).
Oggi come oggi il Centro Destra è al punto più basso della sua storia e, al momento, non ci resta che insistere nel fornire una testimonianza di quel che vogliamo e di come non ci facciamo mettere l’anello al naso da Renzi, non credendo neanche ad una parola delle tante pronunciate dal bulletto fiorentino.

Tenere accesa la Fiamma della Libertà, in attesa che arrivi un altro Berlusconi, più giovane e più determinato, per riprendere la battaglia di sempre contro i comunisti che vogliono trasformare liberi cittadini in servi di regime, buoni solo per pagare le tasse.


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06 luglio 2014

Supposte

Sembra che si siano messi d'accordo per infilare supposte nel fondo schiena degli Italiani.
Renzi prima di tutti con le sue tasse e gli strani discorsi sulla ricchezza privata che è quttro volte il debito pubblico,quasi a voler garantire la Merkel con i nostri soldi. Il duo Boldrini Bergoglio invece non perde occasione per chiamare in Italia i clandestini offrendo loro vitto e alloggio ,tanto per cambiare a spese nostre. Buon terzo il Cav con la sua svolta gaia (ma sarà meno allegro quando conterà i voti) che sta schierando due penne pesanti come Feltri e Guzzanti per infilare meglio la sua sorprendente supposta. Fino a quando tollereremo tutto questo ?

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05 luglio 2014

Edmondo Fabbri e Cesare Prandelli

Ieri leggevo che, a neppure due settimane dall'eliminazione dell'Italia da lui voluta, costruita e guidata, Cesare Prandelli aveva già trovato una panchina d'oro, al Galatasaray in Turchia, con una remunerazione tripla a quella cui ha rinunciato dimettendosi da commissario tecnico della Nazionale.
Era lui che, prima del disastroso incontro con l'Uruguay, parlava di "patriottismo".
E mi è tornato in mente un Grande delle panchine del passato: Edmondo Fabbri.
A imperitura onta nei suoi confronti la partita persa ai mondiali Inglesi del 1966 contro la Corea del Nord del dentista Pak Doo Ik.
Mondino si portò dietro quella unica partitaccia per tutta la vita, nonostante avesse pienamente azzeccato le convocazioni, venendo tradito dal ginocchio di Bulgarelli (allora non si potevano effettuare sostituzioni).
Solo il presidente del Torino Orfeo Pianelli gli permise di riabilitarsi allenando (benissimo) una squadra da mezza classifica (poi venne anche ad allenare - bene - il Bologna).
Per lungo tempo, quando si presentava sul terreno di gioco, veniva accolto dai tifosi avversari al grido di "Corea, Corea".
Con dignità e spirito, rimase in Italia e dimostrò di essere un tecnico di eccellenza.
Probabilmente se avesse trovato un bulletto fiorentino con il quale mangiar banane davanti alle telecamere e pronunciare balordi pistolotti politicamente corretti, Mondino sarebbe morto ricco, molto ricco.

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04 luglio 2014

La resa di Berlusconi

Da un anno a questa parte, il Cavaliere sembra in disarmo.
Dopo la splendida battaglia delle elezioni politiche del 2013 quando mancò di ottenere la maggioranza assoluta alla camera per soli 120mila voti, ma riuscì a bloccare la maggioranza comunista al senato creando i presupposti per uno stallo dal quale avrebbe potuto ottenere molto di più del nulla di oggi, ha commesso solo errori.
Ha sbagliato a votare Napolitano come presidente.
Ha sbagliato a concordare un governo di "larghe intese" con Letta.
Ha sbagliato nel nominare ministri con Letta persone che, appena annusato il profumo di poltrona, vi si sono abbarbicate sopra.
Ha sbagliato ad accettare di restare in Italia dopo la condanna della cassazione.
Ha sbagliato, restando in Italia, a non andare in prigione, preferendo l'umiliazione dell'affidamento in prova con le condizioni capestro che gli sono state imposte dai magistrati.
Ha sbagliato ad accordarsi con Renzi su "riforme" inutili e costose e su un sistema elettorale complesso e che favorisce unicamente i comunisti.
Ha sbagliato nell'attaccare a testa bassa Grillo facendo il lavoro sporco per Renzi.
Ha sbagliato a schierarsi con le lobbies omosessuali.
Ha sbagliato, infine, a chiedere scusa, promettendo di non farlo più, dopo il richiamo dei magistrati che aveva criticato, in una libera espressione di opinione, a Napoli (molto meglio Sarkozy !).
Con tutto questo, ma soprattutto con gli ultimi due errori, il Cavaliere, i cui meriti passati sono inattaccabili, ha dichiarato la propria resa.
Una resa sancita anche dall'ennesima genuflessione verso il bulletto fiorentino, con la conferma del "patto del Nazareno" che significa l'uso dei nostri voti per supportare riforme liberticide come la non elettività del futuro senato, senza ottenere nulla in cambio sulle tasse, sul presidenzialismo, sulla giustizia, sul contrasto all'immigrazione, sull'euro e l'europa.
Berlusconi ha consegnato le armi e innalzato bandiera bianca (spero, almeno, che questa umiliazione gli torni utile per far cessare la persecuzione giudiziaria e fargli trascorrere in serenità gli ultimi anni di vita) , ma la guerra continua, anche senza di lui.


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