Il 28 ottobre è una di quelle (poche) date che mi piace ricordare.
Un po' come provocazione, un po' per convinzione.
Particolarmente oggi, quando un governo di sinistra, a guida del diretto erede del partito comunista sta facendo strame di tutte le garanzie per il lavoro, unicamente per obbedire agli ordini del nuovo internazionalismo finanziario di cui la sinistra rappresenta la obbediente pedina.
E allora quest'anno il 28 ottobre torna utile per ricordare anche come tutte le leggi fondamentali di tutela del lavoro furono impiantate da quel "regime" così negletto.
E vale la pena ricordarlo agli internazionalisti socialcomunisti oggi ossequienti ascari dell'internazionalismo finanziario che, senza pudore, sta smantellando con una tempistica inaccettabile ogni tutela del lavoro.
I precedenti:
28 ottobre 2005 La mia Marcia su Roma
28 ottobre 2006 L'eredità del fascismo
28 ottobre 2007 28 ottobre: una pagina di Storia Patria
28 ottobre 2008 28 ottobre: ricordare non è "nostalgismo"
28 ottobre 2009 LXXXVII
28 ottobre 2011 Il Fascismo appartiene alla Storia d'Italia
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2 commenti:
Uhm...coragggioso! di questi tempi poi... ;-)
Quando si scrive la verità ci vuole solo il coraggio dell'onestà ... :-)
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