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03 ottobre 2014

Il TFR in busta paga è una fregatura



Nel disperato tentativo di apparire quello che elargisce denaro, Renzi vorrebbe mettere in busta paga il TFR.
Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) è quella retribuzione differita che ogni mese le aziende accantonano per i dipendenti e che verrà erogato al momento della cessazione del rapporto di lavoro.
Una volta era utilizzato come "tesoretto" per una serena vecchiaia o per comprare la casa o estinguere il mutuo.
Oggi, in molti settori, viene utilizzato per incrementare la pensione complementare e consentire di arrotondare la pensione obbligatoria, sempre più ridotta.
Perchè metterlo in busta paga è una fregatura ?
1) Le aziende, che spesso non hanno neppure i soldi per pagare le tasse, dovrebbero sborsare materialmente ingenti somme, mentre adesso le trattengono effettuando solo i relativi accantonamenti.
Tutti possono comprendere quanto verrebbe a costare ad una azienda erogare tutto e subito, invece di trattenere e registrare come accantonamento e, semmai, pagare il TFR a quelle singole unità che cessano il rapporto lavorativo, gradualmente.
2) Il lavoratore ottiene sì un importo superiore in busta paga, ma rinuncia al "tesoretto" di fine carriera.
E' come drogarlo oggi, per obbligarlo a stringere la cinghia domani, quando, per ragioni di età, ne avrebbe maggiore necessità.
3) Accreditare in busta paga oggi il TFR significherebbe colpirlo con l'aliquota fiscale marginale più alta mentre adesso il rendimento è tassato all'11% e quando viene erogato a fine rapporto l'aliquota è tra il 20 e il 25%.
4) In sostanza Renzi, mettendo il TFR in busta paga, non solo spinge le persone a spendere oggi quella riserva che servirebbe a tutti domani, ma incassa oggi, risorse  di cui lo stato dovrà fare a meno domani.
Le tasse sul TFR in busta paga, infatti, incrementerebbero da subito gli introiti fiscali e non dubitiamo che Renzi troverebbe il modo, nella sua incompetente megalomania, di spendere e spandere, come è nel dna della sinistra.
In sostanza, il TFR in busta paga indebolisce sia i lavoratori che lo stato, spostando sulle future generazioni il peso di un debito pubblico che Renzi non ha la capacità di ridurre.
L'unica politica economica che invece sarebbe perseguibile, non è usare i soldi già dei lavoratori per drogarne gli stipendi, ma ridurre le tasse, tagliando la spesa.
Ma questo Renzi, con tutte le promesse che ha fatto e continua a fare, non sarà mai in grado di realizzare.


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1 commento:

Nessie ha detto...

Il TFR in busta è una fregatura per tutte le ragioni che hai già elencate. Ma oggi, purtroppo, è una fregatura anche sperare di arrivare a quel traguardo lasciando le cose come sono, perché le aziende falliscono e vengono polverizzate dalla crisi.

Per ridurre le tasse e razionalizzare la spesa occorre uscire in fretta dalla Ue, cosa che nessun politico governativo osa dire, perché è questo il più grande dei Tabù. La Ue produce indebitamento con la sua stessa moneta battuta senza stato sovrano.