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06 novembre 2014

Gli Americani verso il ravvedimento operoso



Il risultato delle elezioni di medio termine negli Stati Uniti, con la riconquista repubblicana della maggioranza al Senato e la conferma di quella alla Camera, sembrano indicare che sta passando la follia che portò gli Americani ad eleggere per due volte il Renzi di Washington.
Nel 2008 e nel 2012, con la sostanziale conferma delle elezioni del Congresso nel 2010, gli Americani rappresentarono perfettamente quei soggetti che Giove rende pazzi perchè li vuole distruggere.
Obama ha riportato gli Stati Uniti quaranta anni indietro, alla funesta epoca di Carter, perdendo ruolo e autorevolezza nel mondo.
La stessa politica economica di chiara impronta socialista, istiga un popolo altrimenti laborioso ad piegarsi all'assistenzialismo di stato, tra l'altro proiettando nel mondo un'immagine di sconfitta e di debolezza.
Con il voto del 4 novembre gli Stati Uniti hanno cominciato a cambiare rotta e, come già accadde nel 1980 quando dopo il disastro Carter arrivò Ronald Reagan, è auspicabile, per tutto il mondo, che dopo l'infausta parentesi di Obama arrivi un novello Reagan repubblicano.
Sperando che il nuovo Congresso riesca a mettere la mordacchia al Renzi di Washington per impedire che faccia altri danni.


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10 commenti:

Nessie ha detto...

Obama se ne deve andare perché ha già fatto tanti, troppi disastri anche qui da noi. Soprattutto.

Detto ciò, la faccenda dei Rep non mi riguarda. Se vogliono ancora muovere guerre pagate dagli Alleati, avranno la mia contrapposizione. Se applicheranno il TTIP e il TISA, avranno la mia contrapposizione. Idem per gli OGM, la Monsanto, o per i vaccini obbligatori di Novartis.

Nessie ha detto...

Qui, qualche anticipazione di che cos'è il TISA, dato che in pochi lo sanno:

http://informatitalia.blogspot.ch/2014/11/cose-il-ttip-ecco-come-banche-e.html

io non sono "americanista" per partito preso, ma "sovranista", pro Italy. E per un'Europa fuori dalla Ue.

aognomo ha detto...

Anche in America la destra si sta spostando a sinistra, visto che sta cercando consensi anche fra gli stranieri.

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Oggi Libero parla di possibili dimissioni di Bergoglio...

Un sogno....
Empeachement per Obama Bin Laden e abdicazione del Vescovo di Roma..
Un sogno...

Massimo ha detto...

Nessie, io sono sempre stato filoamericano. Ma la mia America è quella di John Wayne, di Ronald Reagan, di George W Bush. Non certo quella di questo qui o della vecchia babbiona che vorrebbe presentarsi nel 2016.
Aognomo. I Repubblicani candidano ispanici e negri. Ma, a differenza dell'Italia, in America, negli Stati Uniti, sono a casa loro, perchè l'America è stata costruita da progressive immigrazioni su una terra praticamente desertica, in cui i pellerossa occupavano solo minime porzioni di territorio.
Stars. Sognare fa bene, sempre ;-)

aognomo ha detto...

Latinos e negri costituiscono la feccia dell'America: gangster, assassini, ladri, stupratori e teppisti, e gli yankee non possono certo sperare che questi portino buoni risultati. Tantovale che si affidino a cinesi e indiani, che almeno hanno dimostrato maggiori doti professionali e scientifiche (come si può vedere anche dallo sviluppo economico dei due colossi asiatici), ma essendo il loro numero molto più esiguo probabilmente non otterrebbero lo stesso effetto psicologico sui "mea-culpisti" bianchi.

Nessie ha detto...

Ma se la "tua America" dei rep, si mettesse a muovere guerra contro la Russia di Putin, continuando a sostenere quella porcata di colpo di stato in Ucraina, come la penseresti?
E se ci trascinasse in questa avventura?

Massimo ha detto...

Aognomo. Una selezione dell'immigrazione poteva e doveva essere attuata in Italia, dove gli spazi erano limitati. Negli Stati Uniti invece c'era bisogno di popolazione. Non dimentichiamo poi che i negri furono portati a forza in America, differente la storia dei Latinos che negli Stati Uniti entrano alla ricerca di una opportunità. E sono le leggi che ne devono determinare quantità e l'eventuale cittadinanza. Possibilmente applicando una selezione che scelga i migliori, quelli "capaci e meritevoli", isolando e respingendo quelli che portano turbative. IN America. In Italia, proprio perchè ormai siamo saturi e oltre, il discorso deve essere diverso, con il recupero di una selezione di base al nostro interno, rinunciando al titolo di studio distribuito a tutti, ma solo a chi lo merita e indirizzando gli altri verso quei lavori, ugualmente dignitosi e importanti, che oggi sono lasciati agli immigrati perchè (ovviamente) chi ha in tasca un titolo di studio pretende legittimamente un lavoro ad esso adeguato e corrispondente.
Nessie. Bush aveva un buon rapporto con Putin, perchè si rispettavano. Questo qui non riesce a conquistare il rispetto altrui e quindi non ha credibilità, neppure quando minaccia. Poi dimentichi che i Repubblicani sono sempre stati più occupati sull'economia che sugli interventi ideologici e che anche George W. fu eletto su un programma neoisolazionista (della serie: arrangiatevi con le vostre beghe, noi ci occupiamo delle nostre) stravolto dall'aggressione dell'undici settembre.

aognomo ha detto...

Ciò non toglie che siano stati i cosiddetti "bianchi, anglosassoni e protestanti" (termine limitativo, visto che comprendere anche un gran numero di tedeschi, olandesi e scandinavi. Non so se gli irlandesi meritano di essere presi in considerazione, visto la loro fama di ubriaconi violenti) a creare una superpotenza economica e militare. Inoltre non credo che in America riescano a filtrare più di tanto (anche se probabilmente più dell'Italia). Il tuo discorso su negri e latinos mi sembra parecchio di sinistra invece. Il tema della schiavitù ormai serve solo come arma di ricatto morale - l'eterna colpa della razza - visto che neanche i trisavoli dei moderni negri hanno conosciuto la schiavitù. I latinos vengono in cerca di opportunità, ma allora questo vale anche per molti di quelli che vengono in Italia. Tu dici che l'America è vuota, ma con la crisi neanche lì c'è ormai più bisogno di altra manodopera, e inoltre non ci si può certo aspettare che i messicani si spargano in maniera omogenea su tutto il territorio dell'Unione (un po' come diceva Travaglio dicendo che tutti gli immigrati a Lampedusa potevano essere equamente distribuiti in ogni comune, che ne avrebbe dovuti ospitare appena un paio... coooome no!), ma la grande maggioranza continuerà a stabilirsi nelle grandi città (Los Angeles in primis, dove circa un terzo degli abitanti sono latinos, e guarda caso è la città più violenta d'America) e a gonfiare i ghetti.

Massimo ha detto...

Adesso l America è piena. Concordo che la mano opera serva sempre.