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15 dicembre 2014

Giorgio Almirante, una biografia nel centenario della nascita



Nei giorni scorsi ho casualmente trovato in libreria una biografia di Giorgio Almirante (Aldo Grandi, Almirante biografia di un Fascista, Sperling e Kupfer, €. 18.90, pag.453).
Nel 2014 si è celebrato il centenario della nascita dello storico Fondatore e Segretario dell'MSI (27 giugno 1914) e il libro di Grandi è il primo che abbia visto in bella mostra.
In genere non amo le biografie, forse perchè l'autore mette molto del suo cercando di dar risalto alla propria interpretazione dell'uomo di cui scrive.
Mi sono quindi accostato con molta diffidenza al testo di Grandi, di cui non conosco la provenienza e sul quale ho letto poco in internet.
Man mano che procedevo con la lettura, soprattutto quando sono arrivato agli anni di cui ho un ricordo diretto e molte citazioni (di scritti, comizi, eventi, tribune politiche) li avevo vissuti "in diretta", mi sono ricreduto.
Grandi non ha scritto una biografia apologetica, ma neppure una biografia fondata sui pettegolezzi,  bensì sulle testimonianze e sulle prove e quando le versioni erano discordanti le ha riportate tutte, rendendo così il miglior servizio possibile ad Almirante.
La vita di Almirante è stata sicuramente intensa e l'affetto da cui era circondato era pari alla ostilità di alcune frange che gli hanno sempre contestato  vuoi una certa ambiguità, vuoi un cedimento di stampo "moderato", vuoi uno sterile estremismo (e già questo dimostra come ogni critica fosse impostata in base alla propria visione particulare e non ad una più generale che Almirante ha avuto ed i suoi critici evidentemente no).
Il libro non solo si fa leggere, ma consente un ripasso della nostra storia recente e costituisce un insegnamento, per chi saprà coglierlo, per tutta la comunità della Destra italiana.
Almirante fu un grande politico e sarebbe stato sicuramente un grande statista se le circostanze gli avessero consentito di accedere a quel governo di cui solo marginalmente fece parte durante la Repubblica Sociale Italiana.
Fu soprattutto un grande motivatore, coerente nella sua impostazione che privilegiava l'unità del partito e di una comunità, nonostante la presunzione di molti di essere depositari della verità.
Errori ne ha fatti, come tutti.
Le oltre quattrocento pagine del volume ci portano però ad un filo conduttore che dovrebbe essere lo stesso per tutti i politici, soprattutto per chi si richiama all'esperienza di Almirante.
Il passato non si può cambiare ed è parte del nostro presente e forma il nostro futuro.
Come non lo si può cambiare le scelte compiute in passato ci hanno resi quello che siamo oggi.
E' spregevole rinnegare il passato proprio e della propria Patria.
La politica è l'ambiente naturale del compromesso, ma questo non deve comportare il disconoscimento di Valori fondanti tanto di una civiltà quanto di battaglie ideali precedenti.
Ma, soprattutto, è il valore dell'unità tra tutti coloro che nel sacrificio di chi li ha preceduti sono chiamati a continuare una battaglia e tramandare una testimonianza.



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