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07 gennaio 2015

San Lazzaro di Savena,una storia tutta a sinistra



San Lazzaro di Savena è un comune alle porte di Bologna.
Come accade da queste parti, i cittadini votano in massa per i comunisti, indifferenti al cambio della denominazione da pci a pds, ds, pd e ugualmente indifferenti ai segretari (da Togliatti a Renzi) o ai candidati sindaci.
Non c'è spazio per una alternativa.
Il comune è retto dalla sinistra, in una regione sinistra, dove le coop rosse dettano legge e dove "il" sindacato è la cgil.
Capita così che il sindaco dopo due mandati debba lasciare a norma di legge e venga eletto chi ottiene l'investitura del partito.
Come si chiama, quale sia la sua storia, non ha importanza, se c'è l'imprimatur del partito, viene eletto, punto e basta.
A volte, però, l'imponderabile viene a disturbare un meccanismo così perfetto.
Accade, dunque, che il nuovo sindaco di San Lazzaro (ripeto: come si chiami e chi sia non ha importanza) esprime la volontà di bloccare un piano di costruzioni, una colata di cemento, che vede le coop rosse in prima fila nell'accaparrarsi (ed ottenere) concessioni e permessi, con il miraggio di futuri introiti.
Il blocco trova spunto dalla mancata presentazione di una fidejussione da parte di una coop del consorzio, per un motivo molto stringente: è fallita (sì, persino le coop rosse possono fallire, anche se ancora in numero troppo limitato per i miei gusti !).
Pare che al sindaco che vuole bloccare la colata di cemento siano arrivate minacce più o meno esplicite e scritte, mascherate da considerazioni politiche ed economiche.
L'affarone, il business, è a rischio.
Pare anche che terreni non edificabili comprati a dieci, siano stati rivalutati di cinque e più grandezze dopo che divennero inaspettatamente edificabili.
Il sindaco minacciato si rivolge alla magistratura che indaga e, come sempre, tutto finisce sulla stampa, mostrando al colto ed all'inclita come volano gli stracci a sinistra.
Non ho gli elementi per prendere parte alla disputa che, di suo, non mi interessa, nè mi appassiona prender parte in una bega sinistra, per me "questo o quello", se si tratta di comunisti, "pari son".
Probabilmente formalmente è tutto a posto.
Probabilmente le "minacce" sono solo consigli e delle opinioni.
Leggeremo sulla stampa locale i futuri sviluppi e penso che tutto finirà nell'oblio (a meno che non si scopra che dietro i beneficiari delle concessioni ci sia Berlusconi ... ).
Resta il fatto che è venuto alla luce uno spaccato di vita sotto il pci/pds/ds/pd.
Una giunta di sinistra, concede permessi e affida lavori, dove c'è da guadagnare e molto, alle coop di sistema.
Nulla di illegale, ma molto di istruttivo per chi volesse ragionare.
Anche perchè quando si incide sui bilanci pubblici, si parla dei soldi delle nostre tasse, il che conferma come le tasse alimentino la spesa pubblica in un circolo vizioso al quale bisogna por fine e l'unico sistema è quello, draconiano, di chiudere i rubinetti che fanno affluire denaro (il nostro) alle casse pubbliche.
Quanto alla vicenda di San Lazzaro, non è la sola.
Basti pensare ai lavori a Bologna nella pavimentazione delle strade o la concessione dell'antica libreria Zanichelli alle coop e non alla libreria privata e storia Nanni.
Non mi meraviglio.
Mi piacerebbe che i bolognesi, gli emiliani, aprissero gli occhi e cominciassero a ribellarsi a questa cappa massificante che opprime la nostra regione.
E che rischia di espandersi come una metastasi.
Uomini avvisati ...




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1 commento:

marshall ha detto...


Istruttiva storia, che assomiglia un po' a quella del mio paese. 23.000 abitanti, 1000 appartamenti nuovi invenduti, oltre a forse qualche centinaio di appartamenti vecchi in vendita, che non si riescono a vendere. Eppure il comune, a guida PD, sta vendendo un terreno fatto diventare edificabile. Anche qui votano da pecoroni per quel partito. Nel 2008, sostenuto dalla Lega, eravamo riusciti ad imporre un sindaco di destra, ma tanto fecero che lo fecero dimettere. Il comune venne commissariato in attesa di nuove elezioni anticipate, rivinte dal PD, grazie ad una pubblicità martellante piena anche di falsità. Il seguito sul mio blog