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07 aprile 2015

Il partito della Nazione



Assistiamo al nuovo tentativo di corrompere un qualcosa che non solo non appartiene alla sinistra, ma le è totalmente estraneo: la Nazione.
Leggo, infatti, della volontà di Renzi di formare un “partito della Nazione” rappattumando “volonterosi” che si offrono da più parti pensando di saltare per tempo sul carro del vincitore.
Probabilmente chi accredita questa strategia non sa cosa voglia dire o cosa sia una Nazione: “una d’arme, di lingua, d’altare, di memorie, di sangue e di cor.
Renzi, con la sua politica, è la negazione, la distruzione della Nazione, dei suoi Valori, delle sue fondamenta.
  1. Renzi è il capo di un partito che ha fatto dell’internazionalismo il suo credo, opponendosi (nella sua versione socialista) all’ingresso dell’Italia nella prima guerra mondiale e, in seguito, giocando sempre contro la Nazione Italiana ed a favore di potenze esterne.
  2. A riprova di ciò è il totale sostegno che viene fornito all’unione sovietica europea ed alla moneta unica dell’euro che rappresentano il coronamento di ogni internazionalista e la negazione del concetto stesso di Nazione.
  3. Come corollario si ha un governo che, seguendo le orme di Monti e di Letta, risponde non al Popolo e alla Nazione Italiana, bensì ad una consorteria finanziaria composta pressoché esclusivamente di stranieri che vogliono distruggere la Nazione Italiana.
  4. Infatti hanno obbligato i governi (e Renzi non ha fatto nulla per uscirne, anzi ha riconfermato l’operazione) che si sono succeduti a Berlusconi di mettere in piedi una costosissima operazione finalizzata a riempire l’Italia di immigrati, scardinando la base etnica, sociale, economica, culturale, religiosa della nostra Nazione, con la finalità di annientarne le radici storiche e umane, per cancellarne il ricordo.
  5. Con le tasse Renzi sta impoverendo gli Italiani per aiutare anche e soprattutto gli immigrati che percepiscono quelle elargizioni pagate (dagli “80 euro” al contributo per le nascite) da tutti noi e che potrebbero persino ottenere un “reddito di cittadinanza” che ci costerebbe ben 40 miliardi di euro. In tale modo Renzi obbligherà le Famiglie Italiane e disperdere il patrimonio ereditato dai Padri per favorire una esiziale iniezione di stranieri con i loro costumi, usi, religioni, storia.
  6. Il colpo finale Renzi lo studia con i provvedimenti di deriva morale (dalle unioni omosessuali alla liberalizzazione della droga come viene proposta da Della Vedova) che annienterebbero le residue, tradizionali radici di una Nazione ormai ripiegata su se stessa.
E costui millanta di voler costruire il “Partito della “Nazione” ?
Proprio lui che questa Nazione sta distruggendo ?
La sinistra, al contrario, è antinazionale e internazionalista per storia, mentalità e interesse.
Tasse, immigrazione, valori morali, euro, rinuncia alla Sovranità Nazionale, sono lì a dimostrarci che quelle di Renzi, come sempre, sono solo parole e la realtà è esattamente l'opposto.


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1 commento:

Nessie ha detto...

A breve occorrerà rinfrescare la memoria sul linguaggio orwelliano newspeak (ovvero il bipensiero). Renzi debitamente istruito dalle consorterie che citi, parla questo linguaggio rettiliano. Nazione non proviene da "nascere" nelle intenzioni di Renzi e del suo "Giglio Magico", bensì Partito Unico privo di opposizione. "Riforma" significa "esproprio". "Tagli di spesa" significa caos e disservizi. E così via...