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No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

28 settembre 2015

Primi vagiti di rinascita



Dopo una estate in cui il solo Salvini ha elevato la sua voce (per quanto gli è stato consentito dalla censura dei media di regime) contro la debordante e vacua chiacchiera promissoria del borioso trinariciuto di Firenze, ecco che dalla Festa di Atreju, grazie a Fratelli d'Italia e alla Meloni, il Centro Destra cerca di ritracciare un suo cammino unitario.
Ho letto con attenzione le dichiarazioni, le affermazioni, le invocazioni e le proposte.
Mi è piaciuto quasi integralmente l'editoriale di ieri di Belpietro, soprattutto quando ha scritto che il Centro Destra non deve inventarsi proprio un bel niente, perchè le idee, idee forti, le ha, l'elettorato c'è ancora, non si è disperso e in gran parte non viene attratto dal flauto del cappellaio fiorentino e se ancora non si vede un nuovo leader, almeno che si dia un triumvirato, un quadrumvirato, che lo indirizzi verso una dura opposizione, dando certezze e prospettive proprio a quell'elettorato che c'è ancora, ma guarda con sospetto ad ogni ammiccamento verso i comunisti.
Così l'unica parte dell'editoriale che non mi è piaciuta è quando Belpietro riprende la "parolina" ormai a me odiosa, "moderato".
Ma moderati su cosa ?
Le tasse, o le condividi e ritieni che ai cittadini vada tolto tutto quello che guadagnano perchè non saprebbero metterlo a frutto e allora stai a sinistra, oppure le prevedi nella misura minore per le attività fondamentali dello stato lasciando all'individuo tutto o quasi quel che guadagna.
L'omosessualità o la curi o la assecondi, non c'è una terza via che poi è l'ipocrita approccio di chi dice sì alle unioni degli omosessuali e no all'adozione.
I clandestini, o apri le porte di casa a tutti o li cacci tutti, salvo una verifica preventiva su chi vuole entrare.
L'euro e l'unione sovietica europea, o svendi la Sovranità Nazionale o la difendi.
La droga o è cacca, tutta o nessuna.
I Marò, o devono essere liberi o in galera, i "moderati" sono quelli contenti perchè uno è libero in Italia e l'altro prigioniero in ambasciata in India
O è rosso o è nero, non esiste il grigio sulle questioni importanti (potrei continuare con aborto, divorzio, eutanasia etc.).
Allora smettiamola di parlare di moderati e parliamo di idee attorno alle quali rilanciare una azione politica che avrà il suo leader nel momento e nei modi necessari.
Per ora i leaders sono i capi dei partiti che compongono la coalizione e sono solo tre: Salvini, Berlusconi e la Meloni.
Alfano è ormai approdato ad altri lidi e nel momento in cui si voterà lui e il suo degno compare Verdini mostreranno tutta la loro irrilevanza.
Quanto agli altri nomi che ho letto (Passera, Tosi, Marchini, Della Valle, Marchionne e altri che non ricordo) non mi sembra che chi ci ha provato in proprio abbia ottenuto risultati degni di nota e non credo che la loro acquisizione possa essere un valore aggiunto per la coalizione.
Meglio un politico di professione, che abbia una storia di coerenza e di impegno.
Ma per il nome unico, possiamo ancora aspettare, anche se il ticket proposto da Maroni (Salvini-Meloni) è forse la soluzione più logica, ma posso comprendere come tanti altri si sentano in grado di rappresentare la sintesi di un Popolo, quello di Centro Destra, probabilmente ancora maggioranza in Italia e che deve riscuotersi e tornare presto a votare per i suoi partiti di riferimento.


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