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No alla deriva

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21 settembre 2015

Propaganda faziosa



Se qualcuno si domandasse perchè i comunisti non vogliono privatizzare la rai, avrebbe la risposta ascoltando radio Renzi, cioè il primo canale radio pubblico.
Ho già scritto in passato che anche la pura e semplice rassegna stampa dopo il Gr1 delle 5,30 del mattino, quando è presentata da tal Alberico Giostra, diventa uno strumento di propaganda, con il conduttore che commenta sistematicamente, con biliose critiche, i titoli di Libero, del Giornale, del Tempo, ma anche del Fatto quando osano criticare il borioso trinariciuto fiorentino e le sue politiche.
E con commenti che occupano più tempo della lettura dell'articolo che sarebbe invece il suo compito istituzionale.
Poi ci sono le trasmissione di propaganda europea come quella del sabato e della domenica sull'europa condotta da Michele Cucuzza e Tiziana De Simone.
Sabato 19, ad esempio, era ospite tal Pittella, ovviamente del gruppone socialcomunista al parlamento europeo, che ha persino superare il limite del ridicolo affermando che non esiste alcuna invasione di clandestini (che loro chiamano "migranti"), senza che i due ossequiosi celebranti avessero nulla da ridire.
Domenica 20, invece di ospitare un europarlamentare di opposizione (ad esempio Buonanno della Lega) è stato il turno di una europarlamentare ancora del gruppone socialcomunista che ha magnificato i contributi alla Sicilia e il loro "lavoro" nel controllare che fossero ben spesi e con Cucuzza che ha concluso "mi saluti la mia Sicilia" e quella "certamente".
Quando Berlusconi era al governo, c'erano centri studi, università, singoli cittadini, associazioni dei consumatori, partiti, che strillavano ogni giorno per l'invadenza dei governativi nei media e nonostante il 90% della stampa fosse allora come ora tutta orientata a sinistra, stracciandosi le vesti.
Oggi tacciono, eppure il napoleoncino di Firenze è, ogni giorno, in televisione e le sue comparsate sono come il prezzemolo in cucina.
E i suoi uomini del "giglio magico" non sono da meno, mentre di un leader di partito come la Meloni si ha notizia solo quando viene annunciata che una tal Unar (della presidenza del consiglio) ne vorrebbe limitare la libertà di espressione.
E' evidente che una emittente privata ha il diritto a trasmettere quello che vuole, rispondendone in proprio.
Sky tg24, ad esempio, è faziosa verso la sinistra quanto la rai (di più è impossibile) ma io non mi lamento,
Cambio canale e resto abbonato a Sky unicamente per film, telefilm e calcio.
Rete 4 è ugualmente faziosa in senso berlusconiano e se me ne lamento è perchè nella sua foga berlusconiana picchia un po' troppo contro Salvini e la Lega che contro Renzi e la sinistra.
Ma è diritto dell'editore scegliere la linea che più predilige, come per i giornali.
Per le mie idee Libero e il Giornale sono anche troppo di sinistra, ma sono quanto di meglio offre il panorama nazionale e quindi li compro assieme al quotidiano della mia città di cui non condivido la linea, anche se c'è del buono in molti editoriali del nuovo direttore Andrea Cangini.
Ma una struttura pubblica dovrebbe essere al di fuori di ogni faziosità, evitare commenti e fornire unicamente le notizie.
Fondamentale, a questo punto diventa la presenza in rete.
Con i blog, ma anche nel forum che i quotidiani organizzano nelle loro edizioni online.
Non si può intervenire ovunque, ma un piccolo contributo contro la sinistra possiamo fornirlo anche con un commento al giorno, costantemente, sullo stesso quotidiano online.
Un commento al giorno leva Renzi di torno.




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2 commenti:

Nessie ha detto...

Un commento al giorno leva Renzi di torno? Allora, avrebbe dovuto menar le tolle da almeno due anni. E invece ce lo ritroviamo sempre lì a inventarsi nuove porcate quotidiane. Purtroppo mi sa che ce lo leveranno di torno, gli stessi burattinai che l'hanno messo su. Per ora, serve. Come serve anche l'attuale rielezione di Tsipras.

Giulio ha detto...

A casa ormai Radio Rai la chiamiamo "tutto Renzi minuto per minuto".
A partire dalla fine del 2011 l'informazione è diventata fortemente filo-governativa con Monti in una maniera sconosciuta persino agli iracheni sotto Saddam Hussein. Più o meno la stessa cosa con Letta e adesso con Renzi. Ma anche Mediaset con il tg5 spesso cavalca tutte le stupidaggini ambientaliste...