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No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

02 novembre 2015

Idee e Valori prima dei nomi



Il Centro Destra appare diviso nella scelta dei candidati sindaco delle città che andranno al voto la prossima primavera.
Le chiacchiere di Renzi, ancorchè trovano tuttora molti creduloni che se le bevono, cominciano a mostrare la corda e, ancora più, accadrà con la mitragliata di tasse di novembre e dicembre.
Il bulletto fiorentino cercherà di nascondere tutto sotto il tappeto con la sua torrenziale e umidiccia loquela e con provvedimenti che creeranno molto rumore, come le unioni omosessuali e lo ius soli, ovviamente perniciosi per la nostra Società e Civiltà e ovviamente costosi e pagati con le nostre tasse.
Ma perchè, invece di parlare di nomi (Marchini sarà anche una brava persona, ma non appartiene al Centro Destra !) non propongono un decalogo sul quale fare una battaglia all'ultimo sangue ?
No agli immigrati.
No allo ius soli.
No alle unioni omosessuali.
Flat tax al 10%.
Abolizione delle tasse sulla casa (su tutte le case).
Ritorno alla tassazione dei risparmi al 12,5%.
Abolizione della tassa sulle transazioni finanziarie.
Privatizzazione di tutto l'apparato statale e burocratico (lo stesso che ha fatto fallire la carta di identità elettronica) a cominciare dalla rai.
Abolizione delle pastoie burocratiche che inibiscono ai cittadini il diritto di detenere e portare armi.
Concezione estesa della legittima difesa come imperseguibilità per ogni reazione nei confronti di chi minaccia la vita o la proprietà altrui.
Rivoluzione nel reclutamento degli operatori di giustizia.
Ritorno alla Sovranità del battere moneta in proprio.
Di argomenti per realizzare un programma sul quale chiedere il voto oggi e domani ce ne sono a decine, ai quali poter aggiungere quelli locali, come la gestione del traffico e dei divieti a Bologna.
Con un programma solido e condiviso chiunque potrebbe poi candidarsi sindaco, purchè abbia una storia personale di specchiata coerenza anticomunista.


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3 commenti:

Nessie ha detto...

Un programma come quello che hai descritto non è di centro-destra, ma semplicemente di "destra" senza centrino. E di Orban, M.Le Pen, e Katczinski non se ne vedono ancora all'orizzonte. Inoltre dovrebbero avre una schiacciante maggioranza senza partiti filo Ue. E forza Italia (o meglio, quel che resta) è pro Ue e pro Euro.

Massimo ha detto...

La politica è l'arte del possibile. Soprattutto in Italia il compromesso è necessario, visto che choiunque abbia una tastiera davanti si crede il depositario della verità rivelata e vuole diffonderla a reti unificate. Poi l'importante è la chiarezza su quali sono le posizioni e la intima determinazione nel non superare un limite per il compromesso. Questo richiede due o più parti intelligenti. Quindi di Centro Destra.

Nessie ha detto...

Un'arte "del possibile", basato solo ed esclusivamente sui numeri, non va da nessuna parte. Ci vuole anche la qualità degli uomini e delle persone. E non credo perché uso la tastiera, (come del resto fai tu) al posto di carta e penna (che peraltro continuo ad usare) di averci la "verità in tasca". Per me il termine "centrodestra" o "centro-destra" non si può più nemmeno usare perché se l'è beccato Alfano. E lo vediamo bene come è andata.