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30 novembre 2015

Presepe.Non per la chiesa di Bergoglio ma per la nostra Identità



Come ogni anno, avvicinandosi il Natale, torna la smania di protagonismo del fondamentalismo buonista e politicamente corretto che si traduce nel rinnegare la nostra Identità, vietando gli addobbi della Tradizione  (Presepe e Albero) , i suoi Canti, le sue espressioni, dopo aver combattuto la presenza del Crocefisso nei luoghi pubblici.
In questo 2015 si aggiunga che sono ben poche le ragioni che mi ispirano a "sentirmi cattolico", non avendo alcuna empatia con quello che esprime il vescovo pro tempore di Roma,
Paradossalmente coloro che vogliono vietare i segni della Identità Cristiana (ma soprattutto della Tradizione) sono gli stessi che si sdilinquiscono in elogi per il signor Bergoglio che, da parte sua, non li ostacola nel loro talebanismo al grido di "chi sono io per giudicare ?".
Allora cerco di spiegare perchè io, agnostico e certamente distante da questa chiesa di Bergoglio, sostengo il Presepe (ma anche il Crocefisso, l'Albero, Stille Nacht, Tu vieni dalle stelle, White Christmas etc.).
Da un lato abbiamo una chiesa bimillenaria, in profonda crisi esistenziale, in preda ad una deriva relativista ("chi sono io ...") e pauperista.
Dall'altro una chiesa recentissima, fondamentalista, costruita ad hoc per sostituire la vecchia chiesa comunista diroccata e senza più credibilità ed è la chiesa del politicamente corretto, dell'ateismo dogmatico, del buonismo ad ogni costo.
Alle porte spinge (e ci sono già degli infiltrati tra di noi ) una terza chiesa assolutista, crudele, estranea alla nostra Civiltà, quella islamica, il cui ingresso è favorito dalle prime due chiese per dabbenaggine, debolezza, perdita di Valori e di Identità.
Allora noi dobbiamo rivalutare quei simboli abbandonati dalla chiesa bimillenaria, proprio per quegli stessi motivi per cui gli adepti della seconda chiesa ateista vorrebbero cancellarli.
Non per un motivo religioso, per ripercorrere un evento storico che ha creato una religione, bensì per riaffermare la nostra Identità, le nostre Tradizioni, la nostra Civiltà in contrapposizione con la terza chiesa che preme alle frontiera.
Perchè solo recuperando la coscienza di quello che eravamo, da dove veniamo, le nostre Radici, potremo salvarci da una invasione che, oggi, si propone come inevitabile e senza resistenza.
Il Natale era festeggiato ancor prima della nascita di Cristo, anche se si chiamava Saturnalia.
E' un periodo, quello più freddo dell'anno, quello in cui la Terra "dorme", che veniva celebrato dai nostri Antichi con festeggiamenti propiziatori, riposo e ritrovi in famiglia e con la cerchia di vicini.
Il Cristianesimo non ha fatto altro che sostituire simboli e immagini ad una Tradizione già esistente, che ci appartiene e rappresenta la nostra Identità.
Può essere un Presepe, un Albero, un Canto, un Crocefisso come una rinnovata rappresentazione dei Lari e dei Penati, ma è la NOSTRA Identità ed è forse questo che spaventa chi vuole aprire le porte della nostra Patria all'invasione che porterebbe ad annullare e cancellare Tradizioni e Radici.
E' quindi per tale motivo che ben venga il Presepe ovunque.


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1 commento:

Nessie ha detto...

Certo! Non per Bergoglio, ma per noi. Vergognosa la CEI che interviene solo oggi, quando i genitori della scuola di Rozzano lottano da settimane.