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No alla deriva

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22 dicembre 2015

Conferme spagnole



Le elezioni politiche in Spagna ci forniscono alcune conferme che, se comprese, possono essere utili anche a casa nostra.
1) la sinistra non è MAI maggioranza;
2) i partiti "moderati" aderenti al partito popolare europeo della Merkel hanno stancato;
2) tra la sinistra tradizionale e i partiti "moderati" del PPE, gli elettori schifano la scelta, ma comunque schifano meno il PPE (vedi Sarkozy in Francia e Rajoi in Spagna);
3) una parte sempre maggiore, ma mai  la maggioranza assoluta, degli elettori sceglie i partiti che riescono a stimolare Sentimenti, Idee, Valori, a prescindere dalla loro collocazione ideologica, così abbiamo il Fronte Nazionale e vari altri movimenti nel Nord europa e l'estrema sinistra di Syriza e Podemos in Grecia e Spagna (e direi i grillini in Italia);
4) le alleanze innaturali, anzi proprio contro natura, che si creano in questa situazione ci dicono che la democrazia, come la conosciamo oggi, è se non finita, almeno alla frutta e deve essere fortemente ripensata.
Cosa possiamo imparare a nostro vantaggio ?
1) Mai astenersi, anche se i partiti che si presentano fanno schifo, ce n'è sempre qualcuno a sinistra che fa più schifo degli altri (Berlusconi può non piacere, ma Renzi è di gran lunga peggio);
2) Non isolare chi è proprio vicino di posizione, ma coinvolgerlo anche se la stampa perbenista e di potere cominciasse ad accusare senza ritegno;
3) Puntare su idee "forti" e non sul moderatismo, perchè anche gli elettori che si dicono "moderati" si sentirebbero rinfrancati da leaders energici che dicessero "pane al pane e vino al vino";
4) Essere coerenti nelle scelte successive al voto: se si è in maggioranza, si faccia quel che si è promesso, con o senza il consenso "dell'europa". Se, invece, si è opposizione o non si raggiungesse la maggioranza assoluta, non ci si sporchi le mani e la coscienza con alleanza, anche solo tecniche, con la sinistra.


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1 commento:

Nessie ha detto...

Sarkozy e Rajoy non sono un'alternativa "di destra", ma appartengono a partiti euroservi e pro Austerità. E' vero che non bisogna astenersi, ma anche imparare a rovesciare il tavolo da gioco se le carte vengono truccate dalle élites eurocratiche.

Il problema è trovare partiti identitari e sovranisti. E la strada (anche a casa nostra) è ancora in salita. Questa è gentaglia che se non ha i numeri, se li inventa con le Ammucchiate Raccogliticce che vanno dalla destra farlocca alla sinistra farlocca (il Sarkollande francese ne è solo un esempio).