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08 febbraio 2016

Ecco perchè sono contro le "primarie"



Leggo che i comunisti nelle loro "primarie" promosse scimmiottando gli Stati Uniti , della serie "tu vuo' fa' l'Americano", vanno "oltre" (il buonsenso) e fanno votare gli immigrati.
Pare che carrettate di cinesi si siano presentati per votare il sindaco di Milano.
Sembrano le "truppe mastellate" di democristiana memoria.
Solo che quelli non voteranno per il sindaco, perchè non sono Italiani.
Ecco un modo per alterare le scelte di chi è Italiano e, in questo caso di sinistra.
Il suo voto annegato tra quello di centinaia di cinesi.
Peggio: il voto di un militante, di uno che ha messo la faccia per il partito (anche se è un partito che a me ripugna totalmente dalla nascita) equiparato e annullato da chissà quali sotterranei patti per mandare al voto tutti quegli stranieri.
Le "primarie" comuniste di Milano ci forniscono la miglior ragione per essere contro quel metodo che non è neppure rappresentativo di quel che accade negli Stati Uniti, anche se presumo che i candidati falce e martello si sentano tanto Trump o Clinton (l'originale, non la  vecchia babbiona che ne sfrutta il cognome perchè vorrebbe la Casa Bianca), mentre rappresentano solo la versione milanese della macchietta di Totò "Antonio La Trippa".
Negli Stati Uniti, infatti, ci sono due tipi di votazioni preliminari per la scelta dei candidati.
Le primarie, in cui votano i cittadini elettori (quindi nessun estraneo) che si siano preventivamente iscritti nelle liste elettorali del partito.
I caucus che sono, nè più nè meno, che congressi di partito, con gli iscritti del partito locali, anche loro comunque elettori, non certo stranieri.
Le "primarie" comuniste, che fortunatamente Berlusconi e il Centro Destra hanno sempre disdegnato, non sono altro che una scimmiottatura, con l'aggravante di far votare, per scegliere chi deve governare le nostre città e la nostra Nazione, anche stranieri i cui interessi non sono compatibili con quelli dell'Italia e degli Italiani.
Altro che futuro "partito della Nazione", quello del pci/pds/ds/pd è, sempre e in ogni circostanza, un partito antitaliano e che vuole la disgregazione della Nazione Italiana.


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1 commento:

Nessie ha detto...

Siamo al linguaggio orwelliano che va interpretato sempre all'incontrario di quel che afferma. Partito della Nazione significa infatti Partito della Dissoluzione della Nazione.

Dalle truppe cammellate (poi mastellate) alle truppe limonate.