Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

31 marzo 2016

Quando i clandestini rifiutano il nostro cibo



Le immagini e gli articoli dei giorni scorsi che hanno riproposto immigrati nei centri di accoglienza che rifiutavano e addirittura buttavano via il cibo loro offerto, ci dicono, più di ogni altra immagine, che quelli vengono da noi per sottrarci quello che è nostro e farla da padroni.
Un governo serio, avrebbe preso tutti quelli che si sono rifiutati di mangiare il nostro cibo e li avrebbe portati in una cava a scavare e poi a riempirla, poi a scavare di nuovo e quindi riempirla.
Dopodichè avrebbe loro portato lo stesso cibo che hanno rifiutato, dimezzato nella quantità.
E così via finchè non avessero mostrato gratitudine (ancorchè falsa) verso chi li nutriva.
Questo governo così pieno di chiacchiere in vernacolo fiorentino, invece,  continua ad utilizzare la Marina Militare come taxi ed a pensare di regalare la cittadinanza italiana con lo ius soli.
Tanto paga sempre Pantalone.
Mi piacerebbe tanto, però, che Pantalone si stancasse di pagare e reagisse alle angherie di stato come solo una "acqua cheta", superato ogni limite alla sopportazione, sa fare ...


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30 marzo 2016

Il bavaglio alla Destra



Ci sono ancora due passaggi prima di giungere alla fase finale di queste significative elezioni amministrative.
Il 17 aprile ci sarà il referendum sulle trivelle dove, a prescindere da quel che si pensa realmente nel merito, chi sostiene Renzi starà a casa e chi, come me, non vuole perdere neanche una occasione per abbatterlo, andrà a votare e voterà "sì".
E l'orgia propagandista del 25 aprile-1 maggio che, da sempre, dà fiato ai tromboni della retorica antifascista avendo quest'anno un bersaglio, anzi due, con tanto di nomi e cognomi: Matteo Salvini e Giorgia Meloni.
Potendo per l'occasione confidare anche nell'appoggio della stampa del Cav , tutta protesa nel sostegno ai candidati di Forza Italia, imponendo il bavaglio ai due leaders della Destra.
Un bavaglio che si somma a quello decretato dai politicamenti corretti che imputano a Salvini e alla Meloni di essere "populisti, razzisti, xenofobi, etc. etc.".
Nonostante un simile schieramento, la Meloni è accreditata del 18% nei sondaggi, a soli 7 punti dalla grillina Raggi e nove dal candidato comunista.
Il tanto decantato Bertolaso è al 10, Marchini all'8 e Storace scomparso dai radar.
Ma, si sa, nulla nutre di più dell'ostracismo di una stampa serva e prona verso i poteri forti, che cerca in ogni modo di screditare la Destra, l'unica che possa dare risposte forti al terrorismo islamico e alla deriva morale della nostra società.
E se riuscì a superare questo ostracismo Almirante con l'MSI quando in televisione c'era una solo canale (governativo), figuriamoci oggi, quando le idee e le opinioni possono essere compresse sempre meno (anche se ci provano) navigando veloci in internet.


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29 marzo 2016

Sottometterli o sottomettersi



Mentre i belgi ci forniscono l'ennesima prova della loro insipienza aggredendo con gli idranti i nazionalisti mentre se ne guardano bene dal ripulire interi quartieri divenuti enclaves islamiche, continua il traccheggiamento generale sul problema che non è l'Islam, bensì l'invasione dei clandestini.
Bergoglio, la Boldrini e, a ruota pensando di acquisire voti, Renzi e Alfano, continuano nella loro dissennata azione verbale e governativa che non solo non consente di fermare l'invasione ma, anzi, la incentiva mettendo a sua disposizione mezzi (la Marina Militare) e aiuti.
Sono convinto che quello che la corte di Bergoglio continua a rilanciare, sia fondato su una convinzione che era la stessa dei prelati di Costantinopoli prima dell'assalto finale dei turchi.
E la conclusione potrebbe essere la stessa, trasformandoci in servi, se non cadaveri, nella nostra stessa terra.
Non esiste una vagheggiata "terza via": o sottomettiamo gli immigrati, disperdendone le comunità cresciute grazie al nostro disinteresse all'interno dei nostri stessi confini, della nostre stesse città, oppure dovremo noi sottometterci alle loro leggi.
A questo punto, però, si pone un'altra domanda, alla quale, per ora, non ho risposte.
Vale la pena combattere per difendere questa società alla deriva che eleva a legge il capriccio omosessuale, che ha legiferato consentendo aborto e divorzio, che pensa di legiferare (e in parte già lo ha fatto in passato) per liberalizzare l'uso della droga e per ammettere l'eutanasia ?
Ma, dirà qualcuno, questa è la società della libertà personale, del libero scambio di merci e persone, mentre una società sottomessa all'Islam non avrebbe più alcuna libertà economica e di opinione.
Ma è proprio così ?
Come interpretare allora le tasse predatorie che ci sono imposte se non come uno strumento per assoggettarci rendendoci tutti più poveri, quindi meno liberi ?
E che dire delle leggi Scelba e Mancino e delle futuribili contro l'omofobia e il negazionismo che impediscono e impedirebbero la piena espressione di idee, pensieri ed opinioni ?


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28 marzo 2016


Quando sento parlare dei vegani penso subito agli alieni provenienti da Vega. Ed alieni sono realmente apparsi quegli esagitati che hanno contestato Cruciani reo di aver difeso la nostra cucina tradizionale, incluso l'agnello pasquale. Fanatici che rabbiosamente vorrebbero imporre al prossimo la loro religione alimentare. Una rabbia probabilmente derivante dalla carenza di carne, del suo sapore, del suo gusto. "Gira su ceppi accesi lo spiedo scoppiettando ...". Buon appetito !

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26 marzo 2016

Ius soli


Avete letto del ragazzino dodicenne che ha inneggiato alla strage di Bruxelles? A gente simile il parolaio fiorentino vorrebbe regalare la cittadinanza con lo ius soli. Sono le famigerate seconde e terze generazioni, quelle "integrate". A me sembra che dovremmo invece ridurle all'impotenza prima che crescano e si rivolgono contro di noi. Buona Pasqua.
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25 marzo 2016

Non esiste unità con Renzi



Dopo le bombe di Bruxelles le "migliori" penne della stampa di regime hanno indossato l'elmetto e sono andate in trincea rilanciando gli sproloqui del parolaio fiorentino.
Costui ritiene di combattere il terrorismo con la "cultura dell'integrazione" (sic !) e continuando nella stessa fallimentare politica sino ad ora attuata (più europa, cessione sistematica della Sovranità, immissione continua di clandestini e loro distribuzione in tutta Europa, ius soli ...).
Ha poi anche la faccia di bronzo di richiedere la solidarietà ai partiti di opposizione.
Lui che è il segretario di quel partito che mai ha dato la sua solidarietà nelle azioni internazionali dell'Italia di Berlusconi e, anzi, ha sempre ostacolato lo sviluppo di una politica estera ben più logica e concreta della attuale la cui "punta di diamante" è una certa Mogherini che dichiara come non esista un "noi" e un "loro" essendo anche i musulmani cittadini europei.
Ma come possiamo anche solo ipotizzare una unità con simili personaggi ?
MAI CON RENZI !


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24 marzo 2016

Renzi insisterà con lo ius soli ?



Ieri sono state diffuse le identità dei terroristi di Bruxelles.
Tutti, inequivocabilmente, medio orientali, nordafricani.
MA con luoghi di nascita e cittadinanza di uno stato europeo, belga.
Sono/Erano  "cittadini"  belgi in forza di un tratto di penna, di un principio barbarico, lo ius soli che il parolaio fiorentino vorrebbe imporre anche in Italia.
Del resto i disordini a Parigi alcuni anni fa e gli attentati a Londra nel 2005 furono opera di seconde e terze generazioni, musulmani nati e con cittadinanza dello stato che hanno cercato di devastare.
Lo ius soli si è rivelato allora e si conferma oggi un errore, perchè non c'è cittadinanza senza nazionalità e quelli non saranno MAI nostri connazionali, appartenenti ad un una comunità tale perchè "una d'arme, di lingua, d'altare, di memorie, di sangue e di cor".


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23 marzo 2016

Basterà Bruxelles a farci rinsavire ?



A Bruxelles si è consumata l'ennesima strage della follia occidentale ed europea.
Le vacue chiacchiere sui "profughi", sui "migranti", da "accogliere" sempre e comunque, anzi da portarseli in casa offrendo loro un servizio taxi con la Marina Militare hanno prodotto il loro logico frutto.
Bastava vedere la reazione degli abitanti del quartiere in cui aveva trovato rifugio e protezione il terrorista del Bataclan, con le loro grida contro i poliziotti belgi "andate via", "qui non è casa vostra", per capire che non è tollerabile ammettere enclaves di immigrati nelle nostre città, concedendo loro quartieri e spazi.
Se non bastano le ruspe a rimuovere quegli agglomerati senza legge ed estranei allo stato in cui sono insediati, occorrerà usare le Forze Armate in un'azione bellica a tutti gli effetti.
Ma, soprattutto, sarà necessario capire che l'invasione deve essere fermata in partenza o in cammino, che non c'è posto per stranieri così diversi ed estranei alla nostra cultura.
E' inutile estirpare le erbacce nel nostro giardino se continuiamo ad importarne i semi.
Se lo capiremo, tutti, sopravviveremo.
Se non lo capiremo, che gli Dei abbiano pietà dei nostri figli.



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22 marzo 2016

Il sentimento profondo della Destra



Tutta la stampa, senza eccezione, pur con differenti finalità, punta l'indice su due indicazioni di voto che Salvini e la Meloni hanno fornito nella malaugurata ipotesi in cui Giorgia non arrivasse al ballottaggio a Roma.
I due giovani leaders della Destra hanno infatti dichiarato che voterebbero per la Raggi, candidata grillina.
Analogamente, seppur senza una così esplicita indicazione, arriva su Torino.
Apriti cielo !
I comunisti, arroganti, snob e presuntuosi come sempre, prima insultano e poi pretendono che le loro vittime li votino.
Come per il referendum sulle trivellazioni.
Perchè mai dovremmo fare loro un qualsivoglia favore ?
Muoia Sansone con tutti i Filistei.
Se non possiamo amministrare secondo i nostri canoni, molte meglio che venga tutto raso al suolo dai talebani grillini.
Questo il Cav non riesce a capire, che a Destra siamo stanchi di "moderatismo" e ci prudono le mani.
Vogliamo la nostra vendetta nei confronti del pci/pds/ds/pd, il partito delle tasse, dell'immigrazione, del matrimonio omosessuale, della depenalizzazione della droga, dell'unione sovietica europea, dei Marò da oltre tre anni sequestrati da uno stato canaglia.
Se non possiamo averla direttamente, con Grillo possiamo averla indirettamente.
Berlusconi capisca il sentimento profondo della Destra e torni in gioco appoggiando Giorgia Meloni (e Lucia Borgonzoni a Bologna).


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21 marzo 2016

Salvini e la Meloni in crescita



Fioccano i sondaggi all'interno dei partiti di Centro Destra e sembra che la tendenza sia di una adesione al progetto di società delineato da Salvini e dalla Meloni.
Lo chiamano "populismo", lo stesso che vede la crescita di tutti i movimenti di Destra in europa.
E perchè mai non dovrebbe avere una rappresentanza in Italia ?
Sottolineo lo stile e la signorilità di Salvini e della Meloni quando affrontano il tema del rapporto con il vecchio Leader, ben differente dall'astio che promana dai due giornali di area, schierati purtroppo a favore dell'infausta scelta di Bertolaso.
Non si contano le interpretazioni (molto fantasiose) che i cronisti riportano dei colloqui dei leaders e persino dei loro pensieri e strategie.
Il punto, però, è che Salvini e la Meloni propongono una visione dell'Italia ancorata ai Valori Tradizionali, che possa recuperare quella Sovranità e quella Identità Nazionale, svendute dalla sinistra (con la complicità dei parlamentari eletti nel Centro Destra e che sono saltati sul carro del parolaio fiorentino) nel nome del solito internazionalismo, ieri prono alla Mosca comunista, oggi alla Bruxelles delle consorterie politiche e finanziarie mondialiste.
Berlusconi ha ottanta anni, rappresenta il recente passato ed a lui dobbiamo essere grati per tutto quello che fatto e per il sacrificio personale che gli è costato persino una condanna.
Ma è da tempo che non ha più alcuna idea brillante e tale non è certo quella di candidare Bertolaso con le sue parole al miele verso i rom e Rutelli.
La Destra ha bisogno di una leadership più giovane, più determinata, meno incline ai compromessi e, soprattutto, che abbandoni la liturgia del "moderatismo", ormai venuto a nausea.
Tanto più che, invasi dai clandestini, in crisi economica, depredati dalle tasse di stato e dell'europa, in piena deriva morale e valoriale,  non c'è più spazio per alcun moderatismo, ma solo per una decisa reazione nazionalista e populista.


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20 marzo 2016

Referendum sulle trivellazioni in Adriatico



Il 17 aprile noi Italiani saremo chiamati a votare per l'ennesimo referendum abrogativo.
In questo caso si deve votare per abrogare la norma che consente, anche dopo la scadenza della concessione, le trivellazioni in mare Adriatico alle piattaforme già autorizzate e fino ad esaurimento del giacimento.
Normalmente a questi referendum radicaloidi ed  ecoambientalisti, non vado a votare, puntando sul far mancare il quorum.
E anche in questo caso ero intenzionato ad assumere tale atteggiamento.
Tanto più che sono favorevole alle trivellazioni perchè considero sciocco rinunciare, come fu fatto con le centrali nucleari, ad una nostra autonomia energetica.
Ho però cambiato idea sul votare e sul come votare.
Non perchè mi sia convertito all'ecoambientalismo (non accadrà MAI !) ma perchè sono principalmente ostile ai comunisti ed a questo governo in particolare.
Ho quindi preso atto che il pci/pds/ds/pd inviterà all'astensione e, quindi, io andrò a votare.
Ho poi preso atto che Prodi voterà "no" e, quindi, io voterò "sì".
Non capisco perchè dovremmo concedere ad un governo comunista quello che loro, con i referendum sull'acqua e sulle centrali nucleari, non hanno concesso a Berlusconi e al Centro Destra , pur di frapporre ostacoli al nostro governo.
Ripaghiamoli con la stessa moneta: votiamo "sì" ai referendum contribuendo a demolire il governo del parolaio fiorentino.


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19 marzo 2016

La Destra della speranza e dell'ottimismo



Dopo la formalizzazione della alleanza fra Lega e Fratelli d'Italia il cui simbolo e suggello è la candidatura di Giorgia Meloni a Roma, si assiste ad un coro unanime della stampa nel tentativo di screditare, demolire, seminare zizzania, far nascere dubbi sulla Destra del duemila.
Era naturale, perchè una Destra che si ritrovi con una consistenza numerica significativa e che potenzialmente rappresenta un elettore su quattro, non può che disturbare tanto gli gnomi delle consorterie finanziarie internazionali, quanto i loro ascari mascherati da barbudos rivoluzionari di sinistra.
Eppure questa Destra sta muovendo i primi, incerti passi.
E si sente già parlare di Federazione tra i due partiti (e auspicabilmente con la parte migliore di Forza Italia).
E un nome io l'avrei da proporre.
PARTITO NAZIONALE FEDERATO.
Perchè rappresenta bene le Radici Nazionali e la sua duplice veste federale, quella territoriale e quella dei partiti.
Ma soprattutto perchè il parolaio di Rignano non ha nessun diritto a profanare il termine "nazionale", proprio lui che con l'immissione massiccia di clandestini, con la proposta dello ius soli, con la sudditanza verso le teorie europeisti, sta devastando la nostra Nazione, creando un meticciato nel quale affogare il nostro Popolo e svendendo le nostre Radici e la nostra Identità.


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18 marzo 2016

Obiettivo 30%



La scelta di Giorgia Meloni di correre come sindaco di Roma in alleanza con la Lega di Matteo Salvini e il progressivo affrancamento da Forza Italia (vedi candidature a Torino e Bologna) creano una opportunità per la Destra Italiana di ricostruire quella casa che è venuta meno per colpa delle scelte operate da Gianfranco Fini da quell'infausto settembre 2003 quando iniziò a proporre il voto agli immigrati.
Una Destra che sa di non poter vincere subito, ma sa anche di interpretare il sentimento di tanti Italiani.
Una Destra che nelle altre nazioni europee ottiene una percentuale a due cifre, spesso vicina o superiore al 20%.
Una Destra che anche in Italia, pur mettendo nel conto la probabile sconfitta elettorale, può mettere in crisi, incalzare (quindi migliorare) gli altri partiti che, come è accaduto in Francia, sono costretti all'ammucchiata per impedirne il successo.
E non è vero che votare la Destra significa consegnare l'Italia alla sinistra, perchè, sempre la Francia lo dimostra, a dover temere la crescita del buon senso e della coscienza della propria Identità Nazionale sono tutti i partiti, inclusi quelli di sinistra.
Ponendosi come traguardo la maggioranza assoluta e come obiettivo intermedio il 30% con il quale condizionare pesantemente la politica italiana, la Destra potrà tornare a svolgere quel ruolo che le è proprio di tutore dei Valori Tradizionali e dell'Interesse Nazionale che si traduce in più sicurezza e benessere per i cittadini.

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17 marzo 2016

Forza Giorgia !



L'auspicata candidatura a sindaco di Giorgia Meloni, finalmente è realtà.
Sarebbe certamente meglio se anche Forza Italia ne riconoscesse la leadership romana e sarebbe molto bello se Storace rinunciasse alla sua bandiera per spingere la più giovane Giorgia.
Ma se anche dovessero restare tre i candidati del Centro Destra in lizza a Roma (lo so che stampa, radio e televisioni continuano a dire che sono quattro, ma se Marchini è di Centro Destra io sono il futuro sindaco di Bologna) rappresenta il primo tassello per la costruzione di quella grande forza di Destra, Populista, Razzista, Sessista, Xenofoba, Omofoba (e chiedo scusa se ho dimenticato qualche altra qualità  di cui la sinistra così generosamente ci gratifica) che possa in Italia rappresentare quel che tanti altri movimenti ormai rappresentano nel mondo, dal Fronte Nazionale di Le Pen, ad Alternative fur Deutschland che ha recentemente avuto analogo successo in Germania.
La battaglia di Roma non sarà facile perchè la Meloni parte svantaggiata dalla insistenza di Storace e di Bertolaso nel proporsi, dividendo il Centro Destra ma, come dice Salvini, l'obiettivo è raggiungere il ballottaggio (e si può fare) per poi riunire in tale sede tutte le forze di Centro Destra.
Le qualità della Meloni sono note, sia a livello caratteriale che per lo spessore politico di chi ha iniziato nel Fronte della Gioventù, ancora ghettizzato, quindi in posizione di grande svantaggio che obbligava tutti quelli che ne facevano parte ad essere dieci volte superiori e più capaci dei loro antagonisti.
Ma una dote che contraddistingue la Meloni è quella di essere una politica , non il solito finto tecnico (che tanti danni provoca come abbiamo visto con l'infausta esperienza di Monti) senza voti e che rappresenta solo la maschera per ben altri burattinai.
E' vero, ha ragione Berlusconi quando dice che amministrare Roma è terribile e che la Meloni ha l'handicap della maternità.
Ma non è il sindaco che deve andare a pulire i cassonetti o tappare le buche, bensì deve dare l'impronta all'amministrazione e con una buona squadra, di romani e non di estranei alla realtà sociale, potrà farlo al meglio.
E dalla candidatura della Meloni, se avrà il successo che merita, potranno aprirsi nuove prospettive per il Centro Destra e per l'Italia tutta.


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16 marzo 2016

L'inossidabile stalinismo della sinistra



Salvini rappresenta una parte di Italiani ben più ampia della percentuale del suo partito.
Le sue opinioni sono largamente condivise nella vasta area di Destra, pur frazionata in tanti movimenti e personalismo che ne rappresentano la cifra caratteristica da sempre stante l'orgoglioso individualismo che ne è insieme la forza e la debolezza.
Quello che dice e scrive Salvini è semplice buon senso.
Quel che negli anni scorsi la sinistra ha lanciato contro Berlusconi e il Centro Destra erano solo volgarità e insulti,
E la differenza tra noi e loro si rivela proprio nel fatto che, per quante volgarità e insulti la sinistra ha elevato al rango di opinioni negli ultimi venti anni, non è mai stato posto in dubbio l' accesso in televisione dei suoi rappresentanti.
Oggi, invece, la sinistra (e osa anche aggiungere "e libertà" !!!) vorrebbe impedire a Salvini di manifestare le sue opinioni in televisione.
Una censura alla Libertà di Opinione che è in linea con leggi tanto amate dalla sinistra come la Scelba, la Mancino e le futuribili contro il negazionismo e l'omofobia, tutte repressive della libera opinione.
La sinistra cambia nomi ed esponenti, ma resta stalinista.



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15 marzo 2016

La Meloni passi il Rubicone



Bertolaso, che ancora deve riuscire a conquistarsi i voti visto che finora tutto quello che ha ottenuto è stato grazie a Berlusconi, non finisce di stupire.
Molti lettori sanno quanto io sia poco propenso alla piaggeria politicamente corretta, in questo caso verso le donne, ma l'uscita del candidato di Forza Italia nei confronti della Leader di Fratelli d'Italia è realmente un qualcosa fatto ... "fuori dal vaso" (ma adesso che ha detto la sua anche la Boldrini, potrei cambiare idea ...).
E se l'ex capo della protezione civile non accetterà un ruolo subordinato, da prosindaco o city manager che sarebbe ben più adatto a lui, la Meloni dovrà passare il suo Rubicone, accordarsi con Salvini e Storace e candidarsi a sindaco di Roma.


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14 marzo 2016

Il Centro Destra al bivio tra passato e futuro



Non so come finirà la questione del candidato sindaco a Roma e Bologna.
Mi auguro che a Roma decidano di far correre Giorgia Meloni (che a giugno avrà già partorito) e a Bologna Lucia Borgonzoni (anche se, come ho spesso ripetuto, Bignami mi pare politicamente più consistente, purtroppo finchè resterà in Forza Italia è espressione di un partito non più affidabile).
Ma a prescindere dalle scelte, unitarie o di rottura, buone o meno buone che siano (comunque migliori della scelta migliore della sinistra ...) le fibrillazioni del Centro Destra attestano la necessità di un profondo rinnovamento che sia proiettato al futuro, onorando il passato.
Il passato è Berlusconi che ha sdoganato la Destra in Italia, ha governato meno di quanto avremmo sperato (nove anni su ormai ventitré dalla sua discesa in campo), ha fatto sedere l'Italia al primo tavolo tra le potenze mondiali venendone cacciato da un complotto internazionale, con complicità interne, finalizzato a restituire alla nostra Patria quella sudditanza tipica di chi non ha nel proprio dna i Valori del Nazionalismo, ma solo le utopie perverse dell'internazionalismo.
E se ci saremmo tutti aspettati di più dai nostri governi, con Berlusconi non si è mai posto il problema di concedere lo ius soli ai clandestini nè di andarli a recuperare in mare con la nostra Marina MIlitare, non si è mai posto il problema di una legge che legittimasse l'omosessualità, ma, al contrario, la clandestinità divenne reato, le tasse furono realmente ridotte, droga e fecondazione assistita furono regolate da leggi precise, la legittima difesa fu ampliata.
Ma Berlusconi, nell'anno in cui compirà gli ottanta anni, è il passato, un passato in cui tanti suoi beneficiati hanno dimostrato di non essere adeguati al ruolo, di essere totalmente infidi: dal famoso avvocato Dotti all'ex presidente del senato Scognamiglio nel 1994, per arrivare, passando dai Follini, Casini, Fini, agli attuali Alfano, Biondi, Fitto e Verdini.
Il futuro non sarà, per ragioni anagrafiche, Berlusconi, ma si può chiamare Salvini e Meloni.
Meglio se con il consenso e l'adesione della parte migliore di Forza Italia (penso alla Santanchè, ad esempio) e lasciando alla deriva quella irretita dalle sirene libertarie (Carfagna, Prestigiacomo, Bergamini).
La scelta per Roma (e, in misura molto minore, per Bologna, posto che altrove i tasselli sono già sistemati) ci dirà se il Giano bifronte del Centro Destra avrà già aperto gli occhi sul futuro, o se assisteremo al last hurrah del passato.


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13 marzo 2016

Il politico ideale



Dalle vicende passate e presenti, possiamo tratteggiare come dovrebbe essere il politico ideale.
Orfano: così da non dover difendere le imprese dei genitori (soprattutto dei padri ...).
Ricco o almeno benestante: così da non doversi preoccupare di come potrà vivere una volta terminata la carriera politica.
Celibe o vedovo e senza figli: per la stessa ragione di cui alla voce "orfano" parametrata su mogli e figli e, in più,  perché  così non farebbero scandalo normalissime feste in cui fosse accompagnato da belle ragazze.
Ignorante informatico: così ci risparmierebbe sciocchi cinguettii e deliranti commenti e impiegherebbe meglio il suo tempo a studiare i problemi della nostra società.
Balbuziente: così non andrebbe continuamente in televisione e parlerebbe molto, molto, molto poco, lasciando che siano i fatti e le realizzazioni a parlare per lui.
Colto: così  da citare i classici della nostra letteratura e non film,telefilm e cartoni animati.
La lista può continuare ...


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12 marzo 2016

I bazooka di Draghi li paghiamo noi



La stampa italiota è tutta un "oh" "ah" "uh" , genuflessa davanti a un certo Draghi che dal sicuro del suo fortino a Francoforte, ha ordinato di comprare titoli di stato e persino obbligazioni societarie per 6-8 miliardi al mese.
Poi ha deciso di azzerare le remunerazione dei depositi, al fini di creare liquidità,  aumentare l'inflazione e finanziare le banche perchè  a loro volta finanzino imprese e privati.
Tutto perfetto,  sennonche i soldi che Draghi usa non sono i suoi, tirati fuori dalla sua cassaforte privata (come potrebbero essere del Vaticano che, se fosse reale la svolta pauperista di Bergoglio venderebbe tutti i suoi palazzi e tesori).
No, i soldi che con tanta munificenza dilapida Draghi sono i nostri.
Gli Stati ci depredano con le tasse (in cambio di servizi che non sono mai adeguati a quello che ci sottraggono), una parte si trasforma in fondi per le troppe "istituzioni" nazionale ed internazionali e una parte di quella parte viene utilizzata da Draghi per comprare "pagherò " degli stati e adesso persino di società private.
Con i tassi a zero le banche potranno poi fare prestiti a quelle stesse società ed a noi privati facendo pagare l'uso dei nostri stessi soldi.
Non sarebbe più semplice lasciarci i soldi in tasca perché possiamo comprare quello che ci pare risparmiando tutto quel giro che serve solo ad alimentare e mantenere  unq pletora di burocrati senza alcun reale  beneficio produttivo  ?



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11 marzo 2016

Gioco di squadra



Se c'è una certezza nella politica italiana è che nessun partito è in grado di vincere da solo.
Il vecchio Pdl, al massimo del suo fulgore arrivò al 40% come i comunisti in versione nerd fiorentino.
Le alleanze sono quindi un obbligo, ben sapendo che gli eletti sono pieni di Scilipoti, Alfano, Migliore, Giannini e Verdini.
Una riforma seria legherebbe la permanenza in parlamento alla fedeltà agli elettori.
Infatti tale norma non trova spazio, perché quei transfughi fanno comodo, di volta in volta, a tutti, sin dai tempi di Depretis.
Allora l'unica soluzione sono le alleanze tra vicini, con tutti i compromessi che ne derivano.
Non ultimo il "manuale Cencelli" delle candidature che, a volte, obbligano a scegliere non il candidato (apparentemente) migliore, ma quello che consenta la maggiore aggregazione.
Naturalmente dando spazio a tutte le forze della coalizione.
A Milano, Napoli, Torino, il candidato è di Forza Italia e non vedrei nulla di male se a Roma fosse di Fratelli d'Italia (Meloni o Rampelli) e a Bologna della Lega (Borgonzoni).




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10 marzo 2016

Senza scampo



Il parolaio fiorentino canta vittoria per aver subito solo una nota sul registro e non la sospensione dalla cattiva maestra di Bruxelles.
Del resto l'interesse è convergente.
Bruxelles deve sopportare i proclami del bulletto di Rignano perché,  dopo che si sono bruciati Monti e Letta per manifesta incapacità,  non hanno alternative.
Sanno che il dopo Renzi si chiama Berlusconi o Salvini o Grillo.
Da qui ogni tolleranza nella speranza che l'avidità di potere puntelli il proprio uomo come è accaduto con Verdini e Alfano.
Poi, nel 2018, si vedrà  e in due anni molta acqua passa sotto i ponti.
Per questo il Centro Destra deve ritrovarsi dietro un asse da ricostruire tra Salvini e la Meloni, con la parte migliore di Forza Italia allergica ed estranea ad ogni contaminazione con la sinistra.
Il tempo c'è, i voti anche.




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09 marzo 2016

Le taroccarie



Anche questa volta si aprono voragini sulle "primarie" dei comunisti.
Se a Milano furono i cinesi votanti Sala e a Roma il più che dimezzamento degli elettori, a Napoli sono l'euro distribuito agli elettori per pagare la tassa sul voto ed i soli 450 voti che dividono la presunta vincitrice dal presunto perdente.
E sempre l'anomalia di far votare elettori senza diritto di voto (immigrati e sedicenni ) e chiunque versi un euro, a prescindere dalla sua iscrizione al partito, offendendo i militanti che per anni hanno messo faccia e denari nell'impegno politico.
Così hanno ragione quanti nel Centro Destra (ed io sono tra questi) sostengono che siano gli iscritti a dover scegliere i dirigenti del partito e questi ultimi a scegliere i candidati.
Scelte politiche opinabili, ma non tarocchi di democrazia manipolata ad uso propagandistico.


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08 marzo 2016

Una Donna



Domenica pomeriggio la notizia della morte di Nancy Reagan, moglie del più grande presidente degli Stati Uniti del XX secolo e uno dei primi cinque di tutta la loro storia.
La ricordo oggi, giornata dedicata alle donne (come se le altre fossero appannaggio degli uomini ...) per evidenziare la differenza tra la compianta First Lady e quelle autentiche Erinnj come la vecchia babbiona che vorrebbe diventare presidente degli Stati Uniti.
Nancy Reagan non ha mai tracimato.
Fu fedele moglie e prezioso consigliere del marito, rendendosi utile all'intera nazione (e al mondo) come è nelle corde e nel ruolo autentico di una vera, grande Donna.
E il suo ricordo stride con le figure femminili che hanno preso la ribalta anche in Italia, come quella che presiede la nostra camera e che, ogni volta che apre bocca, mi porta a dubitare della saggezza di quanti decisero di concedere il voto alle donne.


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07 marzo 2016

La chiesa che tradisce il suo popolo



Da quando Bergoglio ha assunto il comando della chiesa, questa appare sempre più distante e spesso ostile al suo stesso popolo, sostenendo iniziative ed eventi manifestamente contrari agli interessi degli Italiani.
Ricordo l'improvvida esternazione dell'Argentino a Lampedusa quando invitò (  a casa nostra, non a casa sua !)  i clandestini dando l'avvio all'invasione sistematica.
Oppure il suo pilatesco, nichilista e relativista "chi sono io per giudicare" che è la scusa per chi dice di essere cattolico nel pci/pds/ds/pd per votare a favore dei capricci omosessualità.
Oppure le reiterate esternazioni dei Galatino e dei Veglio sempre in tema di illegali, fino a quello che per il momento è il punto più basso raggiunto con Bergoglio (sempre lui !) che sostiene sia un bene l'invasione araba dell'Europa.
E ieri leggiamo che il successore di Biffi (il grande Cardinale che già  nel 2000 aveva evidenziato il pericolo immigratorio proponendo di selezionare gli arrivi) e di Caffarra ha riaperto il capitolo moschea a Bologna.
Senza preoccuparsi dei rischi per la sicurezza dei bolognesi e, soprattutto, ponendo la prima pietra per un insediamento definitivo a casa nostra degli immigrati, mentre finché non avranno strutture e luoghi di ritrovo, la loro presenza sarà sempre provvisoria.
Se questa è la chiesa di Bergoglio, che rema contro i nostri interessi di Italiani, non possiamo che rendere pan per focaccia, remando contro a questa chiesa.


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06 marzo 2016

Reagire al degrado



I giornali radio di ieri ci hanno rifilato continue notizie sulla manifestazione degli omosessuali che, come facilmente prevedibile, pretendono sempre di più. 
Ma è grave che la cosiddetta informazione si pieghi ai loro capricci e definisca "famiglia" chi pratica l'omosessualità. 
Abbiamo sentito omosessuali che, con le loro voci petulanti, pretendono ulteriori concessioni e leggi di favore.
E nessuno che li contrasti, nessun contraddittorio, per il timore di essere classificati come omofobi quando, in questa situazione, l'omofobia diventa cosa buona e giusta.
Non ci rimane che attendere una "Cirinnà" che imponga obbligatoriamente esperienze omosessuali,  sanzionando penalmente chi non volesse sottoporvisi. 
Come nella vecchia barzelletta dei tre vecchietti al parco ...


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