Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

30 settembre 2016

Donne che si vergognano di essere donne


Lo spessore dei giornalisti si vede anche come, dopo il richiamo di una come la Boldrini, hanno sistematicamente abolito il "la" davanti al cognome di una donna, di come hanno adottato la neolingua (ricordate Orwel ... ?) con sindaca, assessora e menate del genere (di nome e di fatto) proni davanti al berciare di colei che, disgraziatamente, senza alcun titolo di merito, la sinistra ha eletto presidentessa della camera bassa (mai tale come in questo caso).
Quel che stupisce è che le donne stesse si vergognano di essere donne, pretendendo l'eliminazione del bellissimo e caratterizzante "la".
Clinton ha dichiarato che ....
Clinton ?
E' tornato in auge il vecchio puttaniere ?
Ah, no, è la vecchia babbiona cerva a primavera (ma anche in estate, autunno e inverno).
E' così difficile scrivere LA Clinton ?
E la sindaca Raggi che fa ?
Fa il sindaco, ecco cosa fa !
La neolingua che censura "negro", "handicappato", "cieco" , "spazzino" e tante altre parole di uso comune, vuole anche abolire la femminilità.
Sarà per questo che hanno approvato una legge per quel capriccio che è il matrimonio tra persone dello stesso sesso ?



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29 settembre 2016

Gli 80 anni di Silvio Berlusconi


Oggi Silvio Berlusconi compie ottanta anni.
Una "bella età" si sarebbe detto una volta, quando la vita media, complici malattie e guerre,, arrivava si è no ai sessanta.
Oggi ad ottanta anni si è ancora relativamente in forma, con una inevitabile decadenza fisica ed una, più lenta decadenza mentale.
Gli ultimi 25 anni di Silvio Berlusconi sicuramente non l'hanno aiutato a stare bene, nonostante le ingenti fortune accumulate (meritatamente).
Ma ad ottanta anni e con il patrimonio che ha, Berlusconi ha potuto togliersi qualche sassolino dalle scarpe, con critiche a volte argute, a volte pesanti a chi ha conosciuto in politica.
Una politica che lo ha visto protagonista e che ancora lo vede rappresentare, almeno nell'immaginario di molti, il Centro Destra.
Ma il tempo passa e se il 1994, con la vittoria contro i comunisti di Ochetto e la sua "gioiosa macchina da guerra", il 2001 contro Rutelli e il 2008 contro Veltroni rappresentano gli apici di una attività nella quale ha subito persecuzioni e contrasti più di chiunque altro, oggi Berlusconi è, appare, un nonno felice della vita famigliare, ma ancora voglioso di dire la sua in politica.
Con troppi consiglieri fraudolenti e "moderati".
Paradossalmente la grande balla che raccontava la sinistra, quella sul "conflitto di interessi", oggi è un'arma a favore della sinistra per imbavagliare, tramite chi ora gestisce le sue aziende, il vecchio Leader al quale dobbiamo comunque essere grati, anche se in questa fase finale sta rovinando tutti i pregi di una vita.
La sua ossessione senile per i "moderati", il sospetto che continua ad aleggiare su un futuro Nazareno bis, la ostilità maggiore verso Grillo che verso Renzi, sono tutti elementi che confermano come Berlusconi dovrebbe fare il Padre Nobile e non essere attivo protagonista, non apparendo più in sintonia con il suo elettorato di sempre che, se non trova un candidato di Centro Destra, preferisce Grillo a Renzi.
Spero che Berlusconi possa godersi a lungo le fortune che ha e a me piace ricordarlo irriverente, anticomunista e con la barzellette e le uscite politicamente scorrette sulla Bindi, sulla Merkel e sugli omosessuali.



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28 settembre 2016

Il baluardo contro gli euroscettici


Sky farebbe delle trasmissioni interessanti, come quella che ha ispirato il presente commento: Sky Tg Economia delle 18,30, peccato che i giornalisti lascino sempre una lunga scia bavosa che porta ai piedi di Renzi.
Anche ieri sera un bell'argomento di economia (DEF e legge di bilancio) peccato che fosse tutto impostato ad approfittare di queste ulteriori tre settimane senza par condicio per propagandare il si al referendum.
Così le immagini subliminali che scorrevano alle spalle degli ospiti facevano vedere Renzi impegnato in comizi di propaganda con l'indicazione del sì in bella mostra.
L'unico ospite che non era apertamente schierato per Renzi, era molto cauto nell'esprimere critiche e, alla fine, ha parlato di quel che condivide di Renzi.
Fino ad arrivare ad una penna di un quotidiano di regime che ha ammonito come la vittoria del NO ci porterebbe di nuovo allo spread a 500 e 600 punti: il solito meschino ricatto che gli Inglesi hanno respinto con il referendum di giugno (e non è crollata l'Isola).
La stessa penna del quotidiano di regime aveva però in precedenza scoperchiato quel che tutti sappiamo e, cioè, che nel soviet europeo è un gioco delle parti lo scambio di critiche sulla "flessibilità", perchè tutti tifano per Renzi come balurado contro gli euroscettici.
Ed ecco la manfrina, visto che noi Italiani odiamo la Merkel più di Renzi (io no, più Renzi della Merkel ...) ecco che la cancelliera accetta gli sfruculiamenti del putto fiorentino, perchè poi, al dunque, se vincesse lo potrebbe richiamare agli ordini.
Altrettanto dicasi sulla flessibilità che sarà concessa.
Anche perchè al soviet europeo torna comodo che l'Italia si indebiti sempre più, così poi potrà imporre la sua troika senza troppe resistenze. 
E Renzi fa il loro gioco, vuole indebitarci sempre di più.
A questo punto il referendum assume una valenza che va ben oltre la necessaria bocciatura di una legge costituzionale scritta male, perchè può aiutare l'Italia a risorgere, fermando un simile "fenomeno" che ci sta precipitando nel baratro cercando di addormentare le coscienze con le sue chiacchiere alluvionali.
Basta un NO !


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27 settembre 2016

Votare è un disturbo


Il primo fu Napolitano che chiamò il Popolo a votare, per la prima volta, in inverno, a febbraio, nel 2013.
Renzi, che quando sembrava veleggiare sulla cresta dell'onda, voleva votare il 2 ottobre se non a settembre, ha scelto il 4 dicembre, la settimana, cioè, che culmina con il ponte dell'8 dicembre e l'apertura della stagione sciistica nelle principali stazioni invernali.
Meno gente vota, meglio si possono manipolare i voti, anche se diventasse un plebiscito per il "NO".
In fondo, se votasse il 50% e il 60% dicesse di no, potrebbe sempre affermare che contro di lui c'è "solo" il 30% del Popolo e che il restante 70% o è espressamente con lui, oppure è contento di quello che lui ha fatto.
Ottima scusa per rimangiarsi le promesse di dimissioni e ritorno alla vita privata (mi sa che siano come quelle di Veltroni missionario in Africa ...).
Allora cerchiamo di aumentare il voto per il NO con amici, colleghi, parenti.
Nei prossimi giorni leggeremo tante ragioni per votare una parte o l'altra, ma quelle sostanziali sono tutte per il NO.
Il senato di nominati e privilegiati della casta utile solo a perpetuare il potere dei propri simili perchè cane non mangia cane.
Il ritorno al centralismo statalista e assistenzialista con l'abbandona della (poca e male) riforma del titolo V avvenuto nel 2000.
La permanenza di senatori nominati direttamente dal presidente della repubblica.
Una confusa suddivisione per materie che non tutela affatto il ruolo del senato come camera delle autonomie e delle regioni.
Tutto il resto è noia.



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26 settembre 2016

Mister Taroccò da Rignano sull'Arno


Renzi non perde occasione per mostrare il suo lato infantile, la meschinità e la bassezza del suo codice comportamentale che, a questo punto, è chiaramente scritto nel suo dna.
Sconfitto il suo candidato a Roma, non perde occasione per attaccare il sindaco grillino, anche se strombazza ai quattro venti che non lo fa.
Escluso dal primo tavolo del soviet europeo, batte furiosamente i piedini grassocci per terra e per ripicca aumenta la spesa e il debito pubblico blaterando su voci, e se ne aggiunge sempre una, che devono essere escluse dal patto di stabilità: prima i clandestini, poi gli effetti della Brexit (ma non doveva costare solo agli Inglesi ?) , quindi il terremoto, adesso la messa in stato di sicurezza delle scuole e perchè non la salute degli Italiani, quindi tutte le spese sanitarie e l'amministrazione dello stato, quindi tutti gli stipendi dei 5 milioni di dipendenti pubblici ?
Alla faccia del pareggio di bilancio in costituzione, Renzi si propone di spendere e spandere, cancellandone le relative voci: ma qualcuno alla fine dovrà pagare ...
Ma il tarocco maggiore risiede nella sua comunicazione interna, dalla pretesa riduzione delle tasse fino al referendum costituzionale dove, con l'arroganza e la prepotenza propria di chi ha una maggioranza necessariamente fedele perchè senza base elettorale e i suoi parlamentari, in gran numero, soprattutto tra alfaninai e verdiniani, alle prossime elezioni dovranno tornare a lavorare, ha impostato la domanda referendaria in modo fazioso e truffaldino.
Invece di chiedere, in modo asettico, se siamo favorevoli alla riforma, chiede se siamo favorevoli ad una riforma che lui stesso già ci dice essere per ridurre le spese della politica, agevolare l'iter normativo, rivedere il senato.
In pratica ci fornisce la SUA risposta.
Una arroganza simile non era mai stata manifestata, neppure dal più arrogante di tutti, D'alema, che, infatti, avendo trovato davanti uno come lui, peggiore di lui, non poteva che finire in rotta di collisione.
Con una domanda simile, che si aggiunge ad un contenuto di suo raffazzonato e per beccacioni, sarà ancora più piacevole votare un bel NO al referendum.


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25 settembre 2016

I tarocchi il gioco preferito da Renzi


Piovono prove che Renzi è sempre quello dell' "Enrico stai sereno": dice una cosa e ne fa un'altra.
Basti pensare all'attacco sferrato alla Raggi dopo aver giurato e spergiurato che lui, la Raggi non l'avrebbe attaccata.
E perchè l'attacca ?
Perchè il giochino della mangiatoia olimpica è stato bocciato e chi già si ea fatto venire l'acquolina in bocca, ora deve aspettare.
Ma il gioco preferito da Renzi sono indubbiamente i tarocchi.
Continua a giurare di aver abbassato le tasse, quando ha aumentato al 26% (la Camusso - che è la Camusso della cgil !!! - chiedeva il 25) quelle sui risparmi e al 20% quelle sui fondi pensioni che dovrebbero compensare le minori erogazioni inps.
Ieri ha fatto capriole di gioia perchè l'Italia è fuori dalla recessione sin dal 2014, la grancassa ha rombato: da quando c'è il governo Renzi !
Povero Letta, sempre bastonato ...
Ma poi, a leggere meglio la notizia, veniamo a sapere che il nuovo dato del +0,1% rispetto al precedente -0,1, deriva da una nuova elaborazioni con diversi parametri.
Insomma, Renzi ha fatto come il compianto Donat Cattin ministro della sanità di un trentennio fa.
Quando l'acqua di alcune fonti lombarde era diventata non potabile per l'elevata presenza di atrazina, non ha fatto altro che alzare il livello di atrazina nell'acqua ammesso per definire l'acqua potabile e tutti vissero felici e imbrogliati.
Adesso sappiamo anche chi fu il maestro di Renzi.



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24 settembre 2016

Ripulire casa nostra


Il Premier Ungherese Viktor Orban è in campagna elettorale per il referendum del 2 ottobre con il quale chiederà ai suoi connazionali se vogliono accettare le quote di riparto dei clandestini.
L'Ungheria ha costruito una serie di barriere ai confini e fermato il flusso dei clandestini.
Adesso, però, Orban propone un passo in avanti: fermati gli arrivi, dobbiamo ripulire il giardino di casa.
Come ?
Recuperando tutti quelli che sono arrivati negli anni e rispedendoli a casa loro o, comunque, da dove sono partiti.
Mi sembra che Orban abbia esposto il primissimo punto del futuro programma di un Centro Destra Italiano che voglia rinascere dalle ceneri di Berlusconi.


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23 settembre 2016

NO al trogolo olimpico


Nel momento di massima pressione sulla Raggi e i grillini perchè cambiassero idea e approvassero il progetto di Roma 2024, anche Renzi si era espresso e sbilanciato ripetutamente a favore delle olimpiadi a Roma.
Già un tale fatto è per me sufficiente a schierarmi dalla parte opposta della barricata sulla quale si è issato il bulletto fiorentino, ma non c'è solo l'avversione totale e irreversibile verso di lui e la assoluta mancanza di fiducia nelle sue parole.
Non posso ricordarmi il periodo delle olimpiadi 1960, ma ricordo benissimo i mondiali del 1990.
Uno spreco di risorse, costruzioni abbandonate, malfatte, stadi deturpati e già da rifare e migliaia di miliardi delle antiche lire nostrane sperperati a favore di pochi che hanno arraffato tutto quello che poterono arraffare.
Ricordo che dopo quello scempio della finanza pubblica arrivarono le immancabili indagini della magistratura e arrivò un certo Ciampi che dilapidò le nostre riserve valutarie per tenere (senza riuscirvi) la lira nello sme (serpente monetario europeo, il papà dell'euro).
Poi arrivò Amato che si introdusse nottetempo nei nostri conti correnti sottraendoci il 6 per mille dei nostri risparmi, quindi una serie inenarrabile di tasse, dall'isi (imposta STRAORDINARIA sugli immobili) trasformata in via permanente nell'ici finchè non fu abolita da Berlusconi, la tassa sulla salute e quella sull'euro, l'aumento delle rendite catastali e quello delle tasse sui risparmi.
Dopo quei mondiali il nostro debito pubblico schizzò talmente in alto da essere costretti ad impoverirci per cercare (senza riuscirvi) di riportarlo a livelli umani.
E noi, adesso, con un presidente del consiglio che nella sua megalomania ha aumentato il debito pubblico di 150 miliardi di euro in meno di tre anni, dovremmo mettere a disposizione di pochi arraffoni anche il trogolo olimpico per poi pagare tutti i debiti ?
Bene ha fatto la Raggi a ribadire il "NO" già espresso in campagna elettorale e, soprattutto, merita un "bravo !" perchè non si è fatta intimidire dalle minacce nè irretire dalle blandizie poste in atto da chi ha tutto l'interesse a vedersi apparecchiata la mangiatoia.
Un interesse contrario al nostro che quella mangiatoia dovremmo rifornire con i nostri redditi e i nostri risparmi.




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22 settembre 2016

La truffa buonista


Renzi e Obama, degni compari, hanno cantato all'unisono all'onu.
Ma quanto sono buoni !
Ma che elevati pensieri di solidarietà !
Ma che proponimenti da fioretti adolescenziali !
Peccato che tutto quello che hanno detto con un diluvio di vuote parole sia solo fuffa, anzi truffa.
Perchè per concretizzare anche solo una minima parte di quello di cui hanno blaterato probabilmente senza capirlo, occorrono tanti soldi.
E i soldi non nascono sugli alberi, ma vengono estorti e depredati dai nostri risparmi, dai nostri redditi dalle nostre proprietà.
Per Renzi e Obama vale un vecchio proverbio popolare: fanno i froci con il culo degli altri.
Dove gli "altri", in questo caso, siamo tutti noi.
Perchè Obama e Renzi hanno vinto un terno al lotto il primo grazie alla dabbenaggine degli americani soliti bambinoni che non maturano mai ed è stato miracolato con due elezioni alla presidenza, Renzi invece il miracolo è dovuto alla nomina, perchè non è mai stato eletto a livello nazionale.
Ambedue però, hanno sistemato se stessi e le rispettive famiglie per un paio di generazioni, così possono benissimo "elevarsi" e puntare alla santità, tanto pagare tocca a noi




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21 settembre 2016

Finalmente La Verità


Il primo numero era in edicola ieri.
Dopo il siluramento nel nome dell'inciucio con Renzi da parte dell'editore di Libero che, in cambio di chissà cosa, gli ha preferito il ritorno oneroso di Feltri solo perchè favorevole al referendum renziano, Maurizio Belpietro torna nelle edicole con La Verità.
E' presto per cantare vittoria, ma il tono fortemente antirenziano dell'editoriale e il parterre di giornalisti (Perna, Lorenzetto e soprattutto Mario Giordano) ci fa pensare ad un quotidiano non solo saldamente ancorato al Centro Destra, ma dalla parte migliore del Centro Destra, quella che non fa sconti e non si propone inciuci o "governi di scopo".
Nel frattempo abbiamo il quotidiano di opinione che aspettavamo dopo la defezione di Libero e il moderatismo del Giornale e, per giunta, con uno sconto del 33% visto che costa un euro contro gli 1,50 dei concorrenti.
Unico neo: speravo che tra le firme potesse esserci anche Marcello Veneziani.
Evidentemente per il suo ritorno dobbiamo aspettare ancora.



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20 settembre 2016

Il 30% è obiettivo possibile


Domenica Salvini, il Matteo giusto, ha arringato il popolo leghista a Pontida.
Inutile ripetere che condivido le sue opinioni su tasse, immigrazione, euro, unione sovietica europea (la chiamavo così prima ancora di Salvini) , Bergoglio, Parisi, Ciampi, Trump.
Voglio invece sottolineare un aspetto che nella stampa non ho visto evidenziato con adeguata attenzione.
Salvini non ha parlato di raggiungere il 50%, non ha parlato di coalizione per il 50%, ma si è fissato un obiettivo oggettivamente possibile: il 30%.
Ha ragione, ha capito in pieno lo spirito dell'Italiano e dell'Italia che si divide su tutto, figuriamoci in politica.
Ma il 30% è un obiettivo alla portata di un movimento che sui temi enunciati non defletta, non si riduca a compromessi nel nome della "responsabilità".
La sommatoria delle percentuali nei sondaggi tra Lega e Fratelli d'Italia è ormai al 20%, se ci aggiungessimo un po' di Forza Italia, la parte migliore, quella che guarda con sospetto a Parisi, non è difficile raggiungere il 25%.
Richiamare all'ovile i vecchi della diaspora missina (escludendo ovviamente Fini) potrebbe consolidare quel 25% e se la posizione fosse coerente, senza tentennamenti, senza inciuci per governi di scopo, senza abboccare al gioco delle parti di un Renzi che attacca la Merkel, quindi dando fiducia ad un elettorato che troppe volte ha votato pensando di scegliere un uomo di Destra (Fini, Verdini, Alfano, Casini) e poi se lo ritrova a braccetto con i comunisti o a sostenere il governo presieduto dal loro segretario, allora il 30% (e anche più) è possibile.
Un 30% necessario a qualsiasi governo, a qualsiasi decisione, ma anche per una opposizione durissima in parlamento e nelle piazze ove si realizzasse il grande inciucio tra sinistra e finti "moderati".
E non è necessario che si costituisca un partito unico abbandonando le vecchie case, anzi potrebbe essere meglio una federazione di partiti tra loro affini e gemellati in modo che sia rispettata l'Identità specifica di ogni movimento che trova nella federazione la sua sintesi.
Con il 30% si potrà ragionare e far ragionare anche chi non vuole sentir parlare di uscire dall'euro o di respingere i clandestini.  




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19 settembre 2016

Non è più ora di ipocrita moderazione


Nel momento in cui scrivo non ho idea di quel che andrà a dire Salvini in quel di Pontida.
Ho però idee molto chiare su quel che dovrebbe fare Salvini assieme alla Meloni e alla parte migliore di Forza Italia che non si accuccerà ai piedi di Parisi.
Apprezzo la forma e il contenuto delle ultime esternazioni di Salvini su Ciampi, su Bergoglio, sulla Merkel, su Renzi.
Se hanno dato la stura alla canea di una sinistra capace solo di berciare e di mettere le mani nelle nostre tasche, vuol dire che ha colto nel segno.
Non so se sia sincero, ma chi glielo farebbe fare di mettere la faccia per subire tutte le contumelie degli abatini del politicamente corretto ?
Quindi sì, penso che sia sincero e lo apprezzo ancora di più perchè le sue idee sono anche le mie o, per meglio dire, esprime esattamente quello che esprimerei io se le mie parole avessero una eco nella stampa e nelle televisioni.
Le sue parole, apparentemente dure, rappresentano una benefica inversione nelle ovattate stanze politiche, abituate all'ipocrisia che spesso deriva dall'ignoranza.
E' ora di finirla con i doroteismi, con i compromessi, con l'ipocrita moderazione di chi vorrebbe invece tagliare la gola al suo dirimpettaio.
Diciamo le cose come stanno e saremo tutti più liberi.
Ma, forse, è proprio quello che non vogliono i detentori dei mezzi di informazioni (che non sono certo i giornalisti che legano l'asino dove vogliono i loro padroni editori) che in questi giorni sono pieni di "moderatismo" e di "ragionevolezza" e di "responsabilità".
E dove ci ha portato la loro ragionevolezza e responsabilità ?
Nelle mani di uno che blatera a vanvera di una "battaglia di Marzabotto" e sta riempiendo l'Italia di clandestini e di debiti.
Ci ha portato ad avere leggi come il matrimonio omosessuale o le varie estensioni della Mancino.
Ci ha portato ad avere proposte di legge per la legalizzazione della cannabis, dell'eutanasia, della cittadinanza facile e del voto agli immigrati.
Ci ha portato ad essere sudditi e succubi di una moneta che non ci appartiene e di direttive che sono contrarie ai nostri stessi interessi.
Allora non è più tempo di moderazione e viva l'estremismo ideologico e verbale !


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18 settembre 2016

Un truffaldino gioco delle parti


La stampa di regime ha dato grande spazio al "coraggio" di Renzi nel tenere una conferenza stampa divisa da Hollande e dalla Merkel.
In tale occasione il bulletto fiorentino ha gonfiato il petto come un tacchino e raccontato che lui non condivide le scelte dei francotedeschi.
Bene, non le condivide, e poi ?
I clandestini continuano ad essere accolti e i parametri ciampiani e prodiani di Maastricht e Lisbona, il fiscal compact e l'obbligo costituzionale di pareggio del bilancio dovranno comunque essere rispettati.
In sostanza al tacchino Renzi viene consentito di sparere le sue sbruffonate, ma gli immigrati ce li dobbiano tenere e il debito pubblico, se verrà aumentato, dovra essere coperto deprendando ancora gli Italiani.
Del resto cosa vorrebbe Renzi ?
Non il respingimento deigli immigrati e il rastrellamento ed espulsione di quelli già insediatisi a casa nostra, ma solo che una parte se la prendano altri stati, per completare così l'invasione.
I veri leaders dei rispettivi popoli, sono quelli polacchi, ungheresi, cechi e slovacchi che alla Merkel hanno risposto no, non li prendiamo e costruito muri.
Renzi fa solo scena, quella sceneggiata che gli viene consentita unicamente per gettare fumo negli occhi di chi gli crede, per fargli ottenere qualche voto in più al referendum sull'onda emotiva di un finto orgoglio nazionale, poi, una volta passata la festa elettorale, si imbroglia il Popolo e l'Italia di Renzi si tornerà ad allineare obbediente, con il posto per il burattino salvato dalla bocciatura popolare.
Quello di Bratislava è solo un gioco delle parti, truffaldino come tutte le iniziative, le proposte e le parole di Renzi.
Chi lo conosce lo evita. 





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17 settembre 2016

La rai di Renzi sceglie Parisi come avversario


Ieri,mentre guidavo, ho ascoltato tutta la trasmissione radiofonica Radio anch'io dedicata al Centro Destra.
In realtà è stato uno spottone per Parisi, il socialista, ultima scelta di uno stanco Berlusconi per la leadership dei "moderati".
Hanno addirittura riesumato Fini, mentre nessuno di Fratelli d'Italia è stato interpellato (a proposito: tanti auguri alla Meloni per la nascita della sua Ginevra).
Il conduttore ha cercato insistentemente di seminare zizzania chiedendo ripetutamente a Toti e Brunetta come poteva conciliarsi Forza Italia con una Lega che vuole l'uscita dell'Italia dall'euro e dalla unione sovietica europea.
Ma tutto l'impianto della trasmissione è stato un'apologia per Parisi, l'unico, a loro dire, in grado di guidare il Centro Destra.
È evidente che Renzi, che ha occupato il servizio pubblico con le sue torrenziali parole, si vuole scegliere anche l'avversario più malleabile e cerca di indurre chi, comunque, mai lo voterebbe a preferire il suo alter ego Parisi a Salvini, alla Meloni o anche ai più cauti Brunetta o Toti.
È un approccio che ricorda quello dell'est europeo sotto il tallone comunista,dove gli unici partiti ammessi oltre a quello comunista erano funzionali al potere e non antagonisti.
Ed è una ragione in più per respingere l'investitura di Parisi.
Perché il Centro Destra o sarà per l'uscita dall'euro, il respingimento dei clandestini e la riaffermazione dell'Identità e Sovranità Nazionale o non sarà Centro Destra.
Tra l'altro Parisi è anche sfortunato.
Nel giorno in cui poteva avere tutti riflettori su di lui, nasce la figlia della Meloni e muore Ciampi al quale la rai ha dedicato un lunghissimo sbrodolamento, dimenticando che è stato il governatore della Banca d'Italia che ha sperperato 40mila miliardi per difendere (senza successo) la lira nello sme ed ha consentito ad Amato di infilarsi nottetempo nei nostri conti correnti per rapinarci il sei per mille.
E fu il ministro del tesoro che firmò l'ingresso nell'euro con Prodi, imponendoci tasse specifiche per tale bel risultato.
Un signore che anche verso la fine della sua vita ha perseverato nell'errore della sua visione europeista e antinazionale, senza pentirsi nonostante fossero davanti a lui gli orrori del soviet europeo e dell'euro.
Parisi non sarebe altro che un continuatore dei vari Ciampi, con una faccia diversa da quella di Renzi, ma che non venga a chiedere il mio voto.
Lui non è il Centro Destra.



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16 settembre 2016

Nascita di una dittatura


E' notizia di ieri che Di Canio è stato sospeso da commentatore di Sky perchè ripreso con una polo e un tatuaggio al braccio con la scritta "Dux".
E' vero che Sky ha un dress code che vuole i commentatori in giacca, è vero che, a mio parere, presentarsi in polo e tatuaggi non è il massimo della eleganza, ma qui la sanzione è scattata perchè c'era scritto "Dux".
Non vorrei che, se ci fosse stata l'effige del criminale argentino Guevara sarebbe passato tutto liscio.
Anzi, ne sono sicuro.
Allora la questione diventa politica , di liberta di opinione, di par condicio delle manifestazioni del proprio pensiero, di Libertà.
Con, in aggiunta, il ridicolo di cui si coprono i dirigenti di Sky che sospendono Di Canio per la scritta "Dux", dopo averlo assunto ben conoscendone, come tutti, le idee politiche, tanto che, da anni, in questo blog è la sua immagine a richiamare il post Chi ha paura del Saluto Romano ?.
Sky, con questo, si dimostra sempre più prona al regime , come del resto si ricava dalle cronache "giornalistiche" sempre favorevoli a Renzi e alla propaganda indefessa per il referendum, un regime che, tra estensioni della legge Mancino e velleità censorie sulle idee non conformi, opprime l'Italia e gli Italiani e vorrebbe imporci il pensiero unico, con un senato di nominati, con leggi elettorali truffaldine, con balle spaziali sulla ripresa mentre la crisi economica morde sempre di più e il debito pubblico (che dovremo pagare) aumenta per le velleità di grandezza di un piccolo fiorentino nato e cresciuto nella bambagia, che crede di continuare a girare la ruota della fortuna.



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15 settembre 2016

Obama sbatte di nuovo sul referendum


Il peggior presidente che gli Stati Uniti abbiano mai avuto non impara dall'esperienza e si capisce perchè ha deluso tutti gli antichi alleati degli Stati Uniti, dalle Filippine il cui vicepresidente e uomo forte lo ha apostrofato "figlio di p..." alla Turchia dove è apparso evidente il suo disappunto per il fallimento del golpe contro Erdogan, fino ai vari paesi del medio oriente (Egitto, Israele in primis) e agli storici alleati europei.
Tre mesi fa si è recato personalmente nel Regno Unito per perorare la causa di Cameron e della permanenza nel soviet europeo e gli Inglesi, dando prova di grande determinazione e altrettanta dignità, hanno votato per la Brexit, costringendo Cameron alle dimissioni e ad un mesto ritorno alla vita privata a soli 49 anni.
Nei giorni scorsi ha mandato avanti il suo ambasciatore in Italia, forse pensando che noi Italiani abbiamo meno dignità degli Inglesi, per perorare la causa di Renzi al referendum ed ha convocato a Washington Renzi stesso poco prima del referendum stesso.
E' evidente che, per lui, l'esperienza non conta nulla, peggio dei topolini da laboratorio che, almeno, una volta subito un rimpallo imparano e cambiano percorso.
Diamogli quindi la stessa lezione che gli hanno impartito gli Inglesi e con un solo NO possiamo bocciare contemporaneamente Renzi e Obama, pensionandoli (e senza Ape).




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14 settembre 2016

Il nuovo imbroglio renziano



L'hanno chiamato APe un acronimo che, con il solito provincialismo di chi vuò fà l'americano, significa "anticipo pensionistico" ma è solo il nuovo imbroglio di Renzi e di chi gli regge lo strascico, in questa occasione i sindacati.
Non so quanti abbiano letto le notizie che la stampa genuflessa di regime ha riportato circa il trionfale accordo tra governo e sindacati sulle pensioni, ma dopo i titoli c'è la sostanza. 
Ed è tutta a danno dei lavoratori.
Chi dovesse essere così disperato e/o folle da richiedere l'Ape, può perdere dall'8 al 25% della sua pensione futura.
I sindacati che avallano questo accordo, diventano così complici del tentativo di espropriare parte della pensione di chi, dopo una vita di lavoro, merita solo di ritirarsi con una retribuzione adeguata, dignitosa e basata su quanto versato.
E che accada a 50, 60 o 70 anni deve solo essere una libera scelta individuale, non una costrizione.
E ancor meno uno per riscuotere quanto ha versato, deve essere obbligato a fare debiti.
In questo i sindacati hanno mancato clamorosamente.
I "casi disperati" in regime di solidarietà verranno accollati (ma solo in parte ...) dallo stato (cioè da tutti noi, perchè siamo noi a finanziare lo stato con le nostre tasse).
Chi non è così disperato perchè dovrebbe richiedere un anticipo che dovrebbe restituire in 20 anni, con una pesante decurtazione della pensione, arricchendo solo banche e assicurazioni ?
Sì, perchè a fronte di un impoverimento praticamente sino al termine della nostra vita (dai 63 anni e per venti anni si arriva agli 83, media vita) gli unici a godere sarebbero i bilanci delle banche che, senza rischio alcuno, anticiperebbero la pensione e otterrebbero un bel vitalizio per i successivi venti anni, con la restituzione dell'importo maggiorato di un margine per commissioni.
Ma, dicono, il soggetto potrebbe anche morire.
Niente paura.
Sono coinvolte le assicurazioni che, con un modico premio da pagare annualmente e sempre a carico di chi chiede l'anticipazione, pagherebbero le banche in caso di premorienza.
Certo, qualcuno potrebbe morire in anticipo e, allora, per l'assicurazione sarebbe un costo, ma vuoi che muoiano tutti anticipatamente
Però ... con Renzi che porta decisamente sfortuna al prossimo . vedi olimpiadi e terremoto - pur di portare bene a se stesso può anche accadere ....
In linea di massima, però il gioco vale la candela 
Intanto banche e assicurazioni, grandi sponsor di Renzi e che guardano con grande timore al referendum costituzionale con il terrore che vincano i NO al loro pupillo, ringraziano e si apprestano a passare all'incasso.
Esattamente come gli Scrooge delle varie consorterie affaristiche che, aumentando l'indebitamento dell'Italia e degli Italiani, allungano le mani sulle nostre ricchezze, i nostri risparmi e le nostre case.
Perchè non sfugge a nessuno che, chi dovesse ricorrere all'Ape, davanti ad una pensione falcidiata dai rimborsi, sarebbe costretto, per sopravvivere, a mettere in gioco la propria casa, con qualche marchingegno che prontamente verrebbe elaborato, tipo la vendita con riserva del diritto di abitazione o di usufrutto ed a goderne sarebbero gli squali internazionali.
Cacciamolo prima che si venda l'Italia intera a prezzi di saldo !



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13 settembre 2016

Dittatura prossima ventura


In Italia, Renzi non ha ancora deciso la data in cui far votare gli Italiani per il referendum costituzionale.
In questo modo consente alle televisioni e radio, di stato e non, a lui asservite di dargli tutto lo spazio possibile, senza alcun obbligo di par condicio (anche perchè gli obblighi morali per quelli sono carta igienica).
Così, a fronte delle deliranti e diluvianti dichiarazioni del bulletto fiorentino, viene contrapposta una breve nota della sinistra comunista, una spruzzatina di Brunetta e dei grillini ne parlano solo per dire che sono allo sfascio.
Lega e Fratelli d'Italia, come se non esistessero.
Ma è la politica della sinistra quella di evitare il fastidio di elezioni che potrebbero, dando la parola al Popolo, ricacciarli all'opposizione.
Così in Austria, sgamati nel primo tentativo di far vincere il candidato verde contro quello "populista", adesso, davanti a sondaggi per loro disastrosi, si inventano che la colla delle schede per posta non funziona, quindi bisogna rinviare il voto, sperando che accada qualcosa che ribalti le tendenze elettorali.
Ecco servita la dittatura delle consorterie affaristico finanziarie.
Un soviet europeo di nominati, una prorogatio di chi è attualmente in carica, rinvii con i più fantasiosi motivi del voto, una riforma costituzionale in Italia che trasforma il senato in un ricettacolo della casta, con personaggi avvinghiati alla poltrona, dotati di immunità, nominati e non eletti e quindi ben disponibiili a fare da puntello a chiunque possa perpetuarne i privilegi.
Contro quel senato vorremmo votare NO, ma il voto, che in prima battuta lo stesso Renzi indicava ai primi di ottobre, è stato spostato a fine ottobre, poi dopo la finanziaria (dove verranno elargiti soldi nostri a piene mani) ora ai prima di dicembre.
Non sarebbe giunta l'ora di ribellarsi ?



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12 settembre 2016

E la chiamano "giustizia" ?


Ci sarebbe da scrivere sul fatto che anche il Vaticano, per bocca dell'ormai famigerato signor Galantino, si è unito al coro di coloro che aggrediscono la Raggi e i cinque stelle composto prevalentemente dagli agenti delle consorterie che vedono sfumare la possibilità di grufolare nel truogolo olimpico.
Ci sarebbe da scrivere sulla scomposta reazione della Boldrini statunitense che, candidatasi per essere la presidentessa di "tutti", descrive metà della popolazione, quella che sostiene Trump, come "sessista, omofoba, razzista, xenofoba" senza accorgersi che in tal modo dimostra la sua assenza di stoffa presidenziale (alla quale non ho mai creduto, neppure una volta e la mia solidarietà va tutta al povero Bill, sposato con una simile Erinni, comprendendo la sua ricerca in campo femminile) ma, soprattutto, fornisce un motivo in più per considerare tali espressioni elogiative e non offensive.
Cu sarebbe da scrivere sulla scempiaggine della federcalcio israeliana che vorrebbe punire i tifosi Italiani che ad Haifa hanno fatto il Saluto Romano ( che gli ignoranti si ostinano a definirlo "Fascista") con la pretesa che noi si rinunci ad una gestualità che appartiene al nostro passato.
Sarebbe da scrivere di "vicenda kafkiana" se non fosse dare troppo onore e spessore culturale ad una "giustizia" che tale non è più da tempo nell'Italia dei Napolitano, dei Renzi, degli Alfano e delle Boldrine in cui un Italiano, con la sola colpa di aver espresso le sue opinioni in modo ritenuto offensivo, continua a restare in carcere per essersi difeso dall'aggressione di due immigrati che invece di reagire a parole, sono passati alle vie di fatto.
Un immigrato, con ripetuti fogli di via che la "giustizia" italiana non riesce a far rispettare, spacciatore e forse tossico lui stesso, cerca di scippare una ragazza.
Il fidanzato di questa se ne accorge e lo pesta, infliggendogli quella punizione che la "giustizia" italiana non è mai riuscita a comminargli.
Eppure la "giustizia" italiana, cura - presumo a spese nostre - il delinquente, probabilmente lo rimette in sesto, gli darà in mano un altro foglio di via che non sarà rispettato e .lo convincerà sempre più di poter continuare a restare a Bologna a fare la vita da criminale: in fondo non sempre incontrerà il "giustiziere", basta solo avere l'accortezza di colpire donne sole.
Contemporaneamente la "giustizia" italiana denuncia il giovane Italiano che ha legittimamente reagito ad un atto criminale.
Sembra che tre consiglieri regionali e comunali di Forza Italia di professione avvocati si siano offerti di difendere il giovane Italiano, cui va tutta la mia solidarietà e simpatia.
Un gesto, il suo, che dimostra come, se sappiamo reagire, possiamo punire i criminali che non vengono puniti da un malsano concetto di "giustizia".
Ben vengano i "giustizieri" della notte e del giorno, se grazie ad una rinnovata coscienza civica, sapremo ripristinare quella Sicurezza nelle nostre case e nelle nostre strade che lo stato italiano non riesce più a garantire.



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11 settembre 2016

Quindici anni dopo


Cosa è rimasto, dopo quindici anni, del ricordo e del significato dell'11 settembre 2001 ?
Vedo che, come spesso accade, una ricorrenza che dovrebbe essere doloroso ricordo e omaggio verso le vittime, si è trasformata quasi in una sagra paesana, con l'ipocrisia di cristiani e musulmani che si recano gli uni nelle chiese degli altri a "pregare insieme" (e mai come in simili occasioni sono convintamente agnostico e, semmai, orientativamente neopagano).
Vedo che si è perso di vista il significato dell'aggressione islamica al cuore di quella che era allora la nazione guida dell'Occidente.
Vedo che gli stessi statunitensi hanno perso la bussola eleggendo per otto anni un tizio dalla dubbia nazionalità di nascita e dalla dubbia (molto dubbia) appartenenza alla Civiltà Occidentale e che, infatti, ha dissipato la credibilità e l'autorevolezza degli Stati Uniti.
Vedo che chi allora si era tirato indietro, come la Francia, dalla guerra di liberazione in Iraq oggi è il bersaglio principale della continuata, rinnovata e ancora più diffusa aggressione islamica.
Vedo che la stolta politica dell'accoglienza porta anche in Italia legioni di musulmani incattiviti contro di noi.
Vedo e temo che l'11 settembre non abbia insegnato proprio nulla e che si debba ricominciare tutto da capo.






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10 settembre 2016

La Destra imbavagliata


Quando Berlusconi era al governo osservatori di Pavia, radicali, comunisti neo, ex vetero, cattolici più o meno adulti e democratici, berciavano come ossessi, denunciando il "regime" e il "bavaglio".
Oggi Renzi e i suoi accoliti sono ogni giorno, ripetutamente in televisioni e sui giornali e quando si parla di un partito di opposizione se ne parla solo per irriderlo (vedi la Raggi a Roma) o per evidenziarne le divisioni interne (vedi Forza Italia tra pro e contro Parisi e la Lega della quale parlano solo per le surreali differenze tra Salvini e Maroni) nessuno dice una sola parola.
Ma chi è maggiormente imbavagliato è la Destra perchè anche la stampa una volta di Centro Destra, schieratasi dietro le parole d'ordine del "moderato" socialista Parisi, quando non occhieggia a Renzi per il voto al referendum, vede nella Lega e in Fratelli d'Italia un "pericolo", esattamente come il movimento di Grillo.
Così, parliamoci chiaro, Renzi resterà al governo anche per la prossima legislatura.
Capisco che la Meloni in questi giorni abbia una questione molto più importante (tanti auguri e consiglio non richiesto: se femmina, chiamarla Fiamma ?) e possiamo ancora aspettare il lieto evento.
Ma da ottobre, testa bassa e pedalare.
Salvini venga a Bologna, così la caciara dei comunisti gli darà qualche spazio obbligato sulla stampa e la Meloni non si faccia intervistare solo quando le penne di regime hanno bisogno di una faccia pulita e credibile per dare contro alla Raggi.
Con il vecchio Cav che ormai sembra la controfigura di Mattarella utile solo a drenare voti della Destra per puntellare il regime voluto dalle consorterie, Salvini e la Meloni dovranno mettere in campo iniziative molto forti e provocazioni altrettanto brucianti per ottenere qualche spazio sulla stampa.
Non c'è tanto tempo da perdere, se quello là dovesse vincere il referendum, sarebbe una disgrazia che ci trascineremmo anche negli anni successivi alla sua auspicabile dipartita (politica, si intende).



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09 settembre 2016

Beati i costruttori di muri


E così, zitto zitto, anche il Regno Unito costruisce il suo muro.
In territorio francese, per di più, della serie li voglio bloccare, ma a casa tua.
Come l'Austria, l'Ungheria e tutte le altre nazioni che antepongono, come è doveroso, l'interesse nazionale alle chiacchiere senza capo nè coda dei talebani dell'accoglienza, pronti al genocidio degli autoctoni pur di far spazio "al prossimo".
Non credo vi siano tanti commenti da fare.
Mentre da noi le consorterie di potere tutte schierate a difesa del bulletto fiorentino, che dà loro evidentemente le più ampie garanzie per continuare indisturbate i loro affari, hanno lanciato la parola d'ordine di aggredire con i loro giornali e le loro televisioni i grillini che sembrano essere quelli che minacciano maggiormente il loro pupillo, in Stati, con la "S" maiuscola, si preoccupano dell'interesse dei cittadini.
Beati dunque i costruttori di muri, per loro ci sarà Sicurezza, protezione dalle rapine in casa, dai pericoli igienici, dalle sovrattasse per il mantenimento dei profughi e dall'importazione di una pletora di mafie etniche.
Noi ... teniamoci pure Renzi e Alfano, Bergoglio e la Boldrini, Mattarella e Grasso e i continui sbarchi di clandestini da mantenere vitto e alloggio. 


P.S.: Nell'immagine la vignetta di Krancic pubblicata ne Il Giornale dell'8 settembre 2016.


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08 settembre 2016

Il regalo di Grillo a Renzi


La stampa (tutta) e la televisione (tutte) proprietà delle consorterie affaristico finanziaria che si stringono intorno al chiacchierone di Rignano, ogni giorno bombardano i grillini e la Raggi.
Purtroppo tale bombardamento comincia ad avere effetto perchè sembra che Grillo abbia riunito sul caso Roma il direttorio senza la Raggi.
Renzi ne approfitta per andare dallo scendiletto Vespa e definire come un cumulo di bugie disgustose mai sentite quelle dei grillini (evidentemente lui non si è mai ascoltato ...).
Ma il comportamento dei grillini è un regalo al bulletto fiorentino, gli fornisce carburante per il referendum dopo che già era stato baciato dalla fortuna con il terremoto in Centro Italia.
Di suo, poi, aggiunge la beneficenza elettorale con i soldi pubblici (aumento delle pensioni minime, agevolazioni per andare in pensione, rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici) per un bacino elettorale di circa dodici milioni di voti.
Poi qualcuno (NOI) pagherà con nuove tasse e nuova austerità, ma intanto lui continua a presiedere il governo.
Senza essere stato eletto e puntellato da un esercito di transfughi eletti per votare contro ogni governo di emanazione del pci/pds/ds/pd e che, invece, pur di avere le briciole del potere sostengono il segretario di quel partito.
La Destra è oscurata, priva di stampa e televisione e viene citata solo quando torna comodo se attacca a sua volta la Raggi (la Meloni a Roma nel suo ruolo di opposizione in consiglio comunale).
Se adesso si aggiunge anche un tremebondo Grillo che, invece di fare scudo alla Raggi, la isola, allora Renzi si salva di nuovo, con un regalo grande come l'Italia intera che gli viene porto da Grillo in persona.
Perchè i grillini devono imparare a dire chissenefrega se ci sono avvisi di garanzia, indagini o altro.
Se uno mi ripulisce Roma dai rifiuti, lo si torna a votare mille volte !
E la Raggi deve continuare, perchè a differenza del venditore di pentole usate di Rignano, lei è stata eletta dal Popolo.


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07 settembre 2016

Moderati e sinistra: due facce della stessa medaglia


Forza Italia (Berlusconi) si è messa nelle mani di un socialista.
La parte migliore di Forza Italia vorrebbe allearsi senza se e senza ma con Lega e Fratelli d'Italia , ma ha ancora troppo rispetto per il vecchio Cav per fargli un simile torto, abbandonandolo.
Ed è questa l'unica motivazione onorevole per restare in Forza Italia, visto che ormai appare chiaro come i presunti "moderati" non siano altro che l'altra faccia della sinistra, esattamente come Parisi era l'altra faccia di Sala e, se candidato alla presidenza del consiglio, l'altra faccia di Renzi.
Basta fare due più due guardando in giro per il mondo come si posizionano i moderati e la sinistra.
Omosessuali ?
Entrambi favorevoli. 
€uropa ? 
Entrambi favorevoli.
Immigrati ?
Entrambi favorevoli.
Aggressione verso i grillini ?
Entrambi favorevoli (basta leggersi le prime pagine di Libero e il Giornale).
Tasse ?
A parole differenti, però, a parte il Berlusconi dei tempi migliori, in tutte le nazioni dove sono al governo i "moderati" non c'è differenza con la tassazione comunista.

Brexit ?
Dopo il voto popolare nel Regno Unito il parlamento europeo ha votato una mozione unitaria di comunisti, socialisti, "popolari" (democristiani) e persino verdi, tutti assieme, tutti abbracciati per difendere i loro scranni dai crudeli populisti.

Allora di cosa stiamo parlando ?
Le elezioni in Germania hanno solo confermato che se vogliamo cambiare, c'è una sola scelta: i partiti definiti populisti, razzisti, omofobi, nazionalisti, xenofobi, antieuro etc.
L'Afd in Germania ne è solo l'ultimo esempio.
In Italia, purtroppo, arriviamo sempre ultimi a capire cosa dobbiamo fare e, quando va bene, riusciamo a prendere il treno saltandoci sopra all'ultimo momento nell'ultima carrozza.
Sarebbe ora che, anche se sono oscurati mediaticamente non esistendo un solo quotidiano dalla loro parte (per non parlare delle televisioni ....), la Meloni e Salvini decidessero di federarsi in un Partito Nazionale Federato (o Federalista come preferirei io) per diventare quella gamba populista, nazionalista, xenofoba, razzista etc. che in tutte le altre nazioni sta diventando il primo o il secondo partito.
Rompano gli indugi e aggreghino chi ci sta, senza aspettare i doroteismi del socialista Parisi di cui possiamo fare benissimo a meno.


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06 settembre 2016

La normalizzazione di Sallusti


Nella sua marcia di avvicinamento all'intellighenzia sinistra, Alessandro Sallusti, una volta da quella odiato, deriso e insultato perchè  giornalista che apparteneva all'area del Centro Destra per nulla moderata, ha scritto ieri un editoriale dall'emblematico titolo Tenete i cretini fuori da internet.
Non è la prima volta che leggo un giornalista che si scaglia contro la rete e la libertà che consente di esprimere opinioni non filtrate, anche ruspanti e di farle circolare.
Evidentemente i giornalisti vorrebbero avere l'esclusiva dell'informazione e delle opinioni e, infatti, Sallusti richiama un Mentana da tempo uso a dare del "nazista" a chi non la pensa come lui.
E che la voglia di bavaglio sia diffusa lo dice Sallusti stesso quando scrive "non so se da qualche parte esista un interruttore di Internet. Se esistesse il mio sogno sarebbe di spegnerlo e vedere l'effetto che fa".
Prima elogia Mentana che sarebbe stato il primo a dire che "in Rete circola più spazzatura che informazione, più odio che solidarietà, più ignoranza che intelligenza, più nazisti che democratici".
Come se questo genere di "democratici", bramosi di imporre il bavaglio al prossimo, avesse qualcosa da invidiare ai "nazisti" termine che viene ormai abusato da molti giornalisti ogniqualvolta devono parlare di chi, sia Salvini o la Meloni, Alba Dorata o Trump, l'Afd o la Le Pen, rappresenta lo spirito Identitario e Sovranista di una Nazione che sia realmente tale e non serva del soviet europeo.
Conclude poi Sallusti con una proposta - provocazione che ha tanto il sapore di una Inquisizione : "Propongo a Marco Travaglio un Nazareno per tornare a una sana democrazia a libertà limitata e sorvegliata. I cretini, e l'uso cretino della tecnologia, per favore fuori.".
Eh già, e sarebbero lui e Travaglio a dover decidere chi sono i cretini che devono restare fuori ?
Proprio QUEL Travaglio che, al traino del suo degno compare Santoro, è stato il capofila dei seminatori d'odio via etere ?
Oggi raccolgono, meritatamente, solo quello che hanno seminato e ringrazino la presenza della rete che, come una valvola si sicurezza, mantiene odio e violenza solo sul piano verbale.



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05 settembre 2016

La Raggi è vittima delle consorterie come Berlusconi


In questi giorni telegiornali e quotidiani di regime e non (mi riferisco a quelli che dovrebbero essere giornali di opposizione come Il Giornale e Libero) danno ampio spazio alle vicende della giunta capitolina dei grillini, ovviamente con commenti che tendono a proiettare l'idea di un movimento allo sbando, senza capo nè coda, in preda a lotte interne e senza alcuna capacità amministrativa.
I renzini, che dopo tre anni continuano a blaterare "dategli tempo, lasciatelo lavorare" quando si critica il chiacchierone fiorentino, pretenderebbero dopo neanche tre mesi di dare giudizi finali sulla più importante giunta grillina.
Può sembrare strano, essendo un autentico contrappasso, ma l'aggressione che subisce la Raggi è uguale a quella che ha subito Berlusconi (e che subiscono ad ogni occasione utile Salvini e la Meloni) , orchestrata dalle consorterie affaristiche che usano le loro armi per spianare la strada al pci/pds/ds/pd evidentemente più allineato e funzionale ai loro disegni.
In effetti la Raggi (e il movimento grillino) è estranea a tale consorteria esattamente come lo fu il Berlusconi dei tempi migliori e come lo sono Salvini e la Meloni.
La Raggi, subendo l'aggressione mediatico-giudiziaria, oggi può comprendere quanto male abbiano fatto all'Italia i suoi referenti Grillo e C. nei loro scomposti attacchi a Berlusconi.
Non hanno però ancora risolto una questione che li sta immobilizzando e, cioè, il rapporto con la magistratura.
Non è possibile concedere ad un soggetto, magistrato solo per aver superato un concorso pubblico, il diritto di veto su nomine ed eletti.
Non si può mandare al macero la volontà Popolare solo davanti ad una iscrizione nel registro degli indagati e neppure davanti ad una condanna definitiva o meno.
Personalmente ritengo che anche una condanna definitiva, purchè non sia per alto tradimento della Patria, non potrebbe revocare il mandato elettorale concesso dal Popolo, la cui Volontà deve essere superiore a qualsivoglia decisione assunta da uno o più dipendenti pubblici che hanno superato il concorso da magistrato.
E' evidente che le consorterie affaristico finanziarie hanno paura che la Raggi, come prima Berlusconi e oggi la Meloni e Salvini, possano rappresentare in Italia quel polo di attrazione in grado di scardinare i loro disegni, a cominciare dall'egemonia senza elezioni del soviet europeo.
Allora scatenano le armi a loro disposizione e assistiamo a campagne di stampa che hanno come unico scopo quello di screditare l'immagine dei grillini come amministratori.
La Raggi vada avanti, amministri Roma come è capace (sicuramente meglio di Marino ...) e fra cinque anni il voto dei Romani dirà se ha amministrato bene o male.
In ogni caso lei deve restare perchè, a differenza del chiacchierone fiorentino che si regge sui voti di coloro che hanno tradito gli elettori che li hanno mandati in parlamento, lei è stata eletta dal Popolo.



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