Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

Web blacknights1.blogspot.com
penadimorte.blogspot.com svulazen.blogspot.com
Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

31 ottobre 2016

I soldi per i terremotati ci sono


Renzi, com'è nella sua natura, vede nei terremoti uno strumento per raggiungere i suoi scopi.
Per noi nulla cambia in ordine al referendum di dicembre necessario per impedire il peggioramento di una costituzione già pessima di suo, con alchimie lessicali, l'esproprio del voto ai cittadini sul senato e il passo, anzi i passi indietro sulla via delle autonomie locali per tornare ad un centralismo romano che già ha fatto i suoi danni.
E non cambia nulla nella totale ostilità verso il soviet europeo e la costosa accoglienza degli immigrati.
Al soviet possiamo solo chiedere un contributo, senza rimborso, per la ricostruzione e la messa in sicurezza degli edifici, in tutta Italia.
Ma possiamo anche fare da soli, i soldi ci sono.
Basta smettere di sperperarli per i clandestini.



Entra ne


30 ottobre 2016

Renzi cuor di leone


Dopo aver affrontato il vecchio e noioso costituzionalista Zagrebelsky, con la complicità di Mentana Renzi ha affrontato in singolar tenzone l'ottuagenario e incomprensibile De Mita.
Nelle sue polemiche, poi,  cita sempre, come paladini del NO D'alema e Berlusconi.
Il cuor di leone fiorentino se ne guarda bene, però dall'affrontare Salvini o Di Battista, mentre la Boschi, con una scusa penosa (non vuole rappresentare uno scontro tra donne) si è negata al confronto con la Meloni.
Ottimo quindi e appropriato l'editoriale di ieri ne La Verità di Belpietro (a proposito, a inizio settimana è apparsa la firma di Marcello Veneziani, spero non sia solo una una tantum) che ha ironizzato sul tentativo dei renziani di far apparire i sostenitori del NO come un'accolita di reduci della prima repubblica, nostalgici e un po' rincoglioniti, nascondendo sotto il tappeto i suoi Napolitano, Casini, Livia Turco, Franco Marini, Fassino, Scajola, Castagnetti, De Michelis, chiudendo perfettamente: " Insomma, caro presidente del consiglio, se vuole vincere facile sarà bene dare ordine a tv e giornali di far sparire dai notiziari gli zombie del si e puntare tutto su quelli del NO. Altrimenti va a finire che si scopre che c'è più vecchio in quello che sembra nuovo e non il contrario.".






Entra ne


29 ottobre 2016

NO ai debiti per gli immigrati


Renzi non perde tempo e, come un avvoltoio, si butta sul nuovo terremoto per ottenere il via libera europeo al suo bilancio fatto di spese clientelari e nuovi debiti a carico degli Italiani.
E'bene ricordare che la flessibilità richiesta non significa che il soviet europeo, benevolmente, immette denaro nelle nostre casse, ma vuol dire aumentare il debito pubblico che noi Italiani dovremo rimborsare.
Ed è bene ricordare che il primo compito dei governi e tutelare i citadini, quindi i nostri connazionali colpiti dal terremoto vanno aiutati, anche facendo debiti, ma molto meglio spostando le voci di spesa.
E se per la raccolta e l'accoglienza degli immigrati si spendoni tre miliardi, non siamo noi Italiani a doverci indebitare.
Renzi, quindi, a nome di noi Italiani presenti il conto  a Bergoglio che, come lui, fa tante chiacchiere ma non si gratta mai tasca, tipico personaggo dell' "armiamoci e partite" organizzando quindi un bel convoglio per spostare, a spese del vaticano, tutti clandestini tanto amati dal vescovo pro tempore di Roma, a casa sua che non è la Città del Vaticano (sempre Italia è) ma l'Argentina.
Il No del 4 dicembre sarà anche un NO secco a fare debiti per i solipsismi dei Bergoglio e delle Boldrine, buoni solo a chiedere sacrifici al prossimo, senza rischiare del loro.



Entra ne


28 ottobre 2016

Abuso di Fascismo


Nonostante si avvicini il centesimo anniversario della Marcia su Roma, il Fascismo sembra essere ancora vivo e vegeto.
Se lo è, lo è grazie ai riti tribali degli antifascisti che ne perpetuano la memoria, inducendo i più giovani ad una curiosità che travalica la semplice ricerca storica, ma anche grazie a chi abusa del termine per definire tutti coloro o tutto ciò che non gli piace.
Così "Fascisti" sono quelli dell'Isis, ma anche coloro che combattono il terrorismo islamico e chiedono la chiusura delle frontiere.
Sono Fascisti quelli ostacolano i capricci omosessuali ritenuti un diritto, ma anche coloro che difendono il diritto alla vita che è "IL" Diritto per eccellenza.
Un lungo elenco di "Fascisti" e di "Fascismo" che spesso comporta la perdita di ogni orientamento e altrettanto spesso si rivela un boomerang.
Come quello di voler incasellare nel "Fascismo" anche le istanze che difendono la Sovranità, la Identità, le Radici di una Nazione come l'Italia, chiedendo che vengano prima ascoltati, difesi e aiutati gli Italiani e dopo, se ne avanza, gli stranieri.
Chiedendo che gli immigrati non siano accolti dove non c'è posto neanche per gli Italiani.
Chiedendo che il governo sia il governo degli Italiani e non degli stranieri.
Ecco che anche in questo 28 ottobre ci viene fornita l'occasione per riaffermare la nostra Italianità.
Quanto al Fascismo, sarebbe meglio lasciarlo, dopo 94 anni, agli storici, senza vincoli di ricerca, senza sanzioni se qualcuno esprime idee non in linea con la vulgata generale.
Recuperiamo invece i Valori della Nazione e riusciremo a risanare questa Italia che, con Renzi, scivola sempre più in basso.





Entra ne


27 ottobre 2016

Rivolta identitaria


Ne aveva scritto Nessie quando ancora la notizia era relegata nelle pagine interne e nei trafiletti dei quotidiani online.
Poi, evidentemente, qualcuno ha ritenuto di dare spessore per intonare di nuovo la liturgia mefitica dell'accoglienza.
Così sono arrivati i titoloni di una stampa serva del soviet europeo e i servizi di televisioni schierate, dalla parte dei clandestini.
Esattamente come sono schierati dalla parte dei clandestini le Boldrine, i Mattarella, i Bergoglio, i Renzi, gli Alfano e i Morcone, che stanno scientemente agendo per sostituire agli Italiani questo arcobaleno di genti senza arte nè parte.
Martedì sera ho seguito il telegiornale di Sky, dove hanno contrapposto a Goro, Napoli che accoglie con gioia i clandestini, a seguire una dichiarazione del sindaco partenopeo "orgoglioso" di essere tale.
Bene, allora mandateli tutti a Napoli.
Perchè se gente laboriosa, seria, amichevole, accogliente come i ferraresi, come gli emiliani, ha reagito con barricate, vuol dire che la misura ormai è colma.
No, non è un rivolta scientemente identitaria, come lasciavo intendere dal titolo, ma spetta a noi che, scientemente, sappiamo che l'Italia si può salvare e rigenerare solo recuperando le proprie Radici, la propria Sovranità, la propria Identità, insistere perchè la protesta dell'esasperazione si trasformi in una corale rivolta identitaria vera e propria.
Recuperando i Valori della Nazione: una d'arme, di lingua, d'altare, di memorie, di sangue e di cor.



Entra ne


26 ottobre 2016

Cui prodest ?


Prima di votare al referendum, oltre a valutare il contenuto della presunta riforma e la soddisfazione (che non ha prezzo ...) di prendere a calci nel sedere Renzi, è necessario anche esercitare un po' di logica.
Come mai, a favore della "riforma" ci sono tutti, ma proprio TUTTI, i privilegiati ?
Banchieri, industriali, giornalisti, professori universitari, economisti o presunti tali, commercialisti, attori, cantanti (i famigerati nani e ballerine) ... 
Possibile che costoro, che con l'attuale sistema, hanno gozzovigliato e goduto ben oltre i rispettivi meriti e qualità, siano tutti presi da un impeto di generosità francescana e siano disponibili a rinunciare ai loro privilegi ?
No, non è possibile.
Molto più semplicemente la "riforma" di Renzi rafforzerebbe i loro privilegi e loro lo sanno benissimo.
Per questo cercano di accecarci e convincerci che il "nuovo" è nella riforma, quando invece quella è solo la gattopardesca trasformazione del vecchio più vecchio, neppure un "usato sicuro".
L'unica scelta di rinnovamento è quindi sconfiggere le caste di privilegiati che hanno divorato il corpo sano dell'Italia arricchendosi e, grazie a Renzi, cercano di perpetuare la loro situazione di privilegio.



Entra ne


25 ottobre 2016

Io sto con l'Ungheria di Orban


Proprio mentre il suo capo da Rignano si è lanciato nel patetico tentativo di darsi una verginità anti soviet europeo per recuperare il voto di qualche babbeo (se ve ne sono ...) che ancora gli crede, il ministro dell'economia disastrata Padoan afferma che se il soviet bocciasse la manovra, sarebbe la fine dell'europa (il che è più un augurio che una minaccia ) .
Non pago si è lanciato in una filippica in cui ha contrapposto all'accogliente Italia, l'Ungheria che costruisce muri per impedire ai clandestini di violarne i confini, sradicandone le Radici e inquinandone l'Identità.
E conclude: stanno con l'Italia o con l'Ungheria ?
Io, da Italiano tale molto più di qualsiasi clandestino raccattato in mare al quale una possibile futura legge, con un tratto di penna, regalasse la cittadinanza (ma mai potrà conferirne la Nazionalità !), non ho dubbi: sto con l'Ungheria.



Entra ne


24 ottobre 2016

Trump e il referendum italiano del 4 dicembre


Cosa c'entra Donald Trump con il referendum costituzionale del 4 dicembre in Italia ?
Nulla, apparentemente.
C'entrano invece, con ogni chiarezza, le consorterie (o mafie, se preferite) affaristico finanziarie che sostengono in America la vecchia strega democratica e in Italia Renzi che, infatti, ha detto di sperare che vinca costei.
Ma non è tanto quello che pensa (se pensa ...) Renzi che ha importanza, quanto lo schieramento che lo sostiene.
Come contro Trump in America le consorterie finanziarie hanno dato fuoco a tutte le loro (immense) batterie mediatiche per inquinare il voto.
Non c'è giornale, non c'è televisione, non c'è nano o ballerina che non abbia esposto le sue opinioni contro Trump e, in Italia, a favore delle presunte riforme di Renzi.
Persino la pubblicità, in onda, guarda caso, proprio in questi giorni di una nota carta di credito straniera, è impostata su una ossessiva ripetizione del "sì".
Giornali e televisioni servi, danno largo spazio alle ragioni del "sì" mettendo in primo piano le facce accattivanti di Renzi e della Boschi, tacendo su Alfano, Casini, Lupi, Gentiloni, Boldrini.
Al contrario quando si tratta delle ragioni del "NO" espongono la faccia di D'alema, Monti, Fini, Berlusconi, guardandosi bene dal dare spazio a Salvini e alla Meloni (eppure se guardate i loro siti, vedrete che girano l'Italia come e più di Renzi e la Boschi) che pure rappresentano quasi il 20% dell'elettorato secondo i sondaggi.
Non potendo vincere nel merito (perchè , come la chiama Nessie, è una autentica "schiforma", una sòla disgustosa !) cercano di personalizzare.
E non potendo più personalizzare su Renzi (grave errore di presunzione e delirio di onnipotenza da parte del bulletto fiorentino all'inizio della campagna) personalizzano cercando di inculcare nelle teste degli elettori che il "NO" voglia dire D'alema, Berlusconi, Monti, Fini, cioè i personaggi più odiati (D'alema, Fini e Monti dal Centro Destra, Berlusconi dalla sinistra)  ... fino all'avvento del putto di Rignano.
E' esattamente quello che accade negli Stati Uniti.
Non potendo tessere le lodi di un personaggio spregevole e con gli armadi pieni di scheletri, incompetente, borioso e fondamentalmente asservito ai poteri forti come la moglie di Clinton, sono tutti a bombardare l'opinione pubblico cercando di rappresentare al peggio Donald Trump, tra l'altro resuscitando episodi di dieci, venti, trenta anni fa, tutti da verificare e, quando anche veri, di gran lunga meno gravi anche del solo scandalo delle mail della vecchia strega quando era segretaria di stato.
Ma c'è di più.
In Italia gruppi che si definiscono di "Centro Destra", sostengono le ragioni di Renzi, come negli Stati Uniti le consorterie finanziarie sono riuscite a spaccare il Partito Repubblicano, inducendone la dirigenza al suicidio elettorale pur di non sostenere Trump.
Ecco cosa c'è in comunque tra le elezioni americane e il nostro referendum.
Sono due, distinti ma collegati episodi del tentativo delle consorterie affaristico finanziarie mondiali di tappare la bocca al Popolo, esautorandolo dal decidere (veggasi il senato di nominati in Italia sottratto quindi al voto popolare) per lasciare che tutto sia deciso da personaggi oscuri che agiscono attraverso le loro personali marionette (la moglie di Clinton in America, Renzi in Italia).
Esattamente come in precedenza il voto nel Regno Unito a favore della Brexit ha segnato un punto a favore del Popolo, con gli Inglesi che hanno bastonato gli Scrooge delle consorterie finanziarie e come il giorno stesso del nostro referendum accadrà in Austria, dove le consorterie finanziarie alleate del soviet europeo sostengono un candidato verde pur di sbarrare la strada ad Hofer, candidato della Destra "populista, razzista, xenofoba, omofoba, islamofoba etc." come piace loro definirci.
Ecco perchè rivendicare il diritto del Popolo a decidere sul proprio futuro, perchè si possa sperare in un futuro migliore, se non abbiamo potuto votare - se non con il cuore - a favore della Brexit, se non possiamo votare - se non con il cuore -  Trump a novembre od Hofer in Austria il 4 dicembre, da Italiani veri possiamo votare NO quello stesso 4 dicembre, auspicando che il nostro NO si aggiunga ad altrettanti schiaffoni che, dopo quelli inglesi, gli elettori americani ed austriaci hanno la possibilità di infliggere a chi li e ci vorrebbe solo servi silenziosi.



Entra ne


23 ottobre 2016

L'imbroglio è nella confusione


La costituzione del 1948 è pessima e inemendabile, sarebbe da archiviare in blocco, però è meglio di quella che vorrebbe Renzi.
Ecco un esempio lampante, dove la complicazione, il pensiero involuto e contorto di alchimisti del diritto, rendono evidente come l'unico intento sia quello di creare confusione perchè nella confusione si può turlupinare meglio il prossimo.
L'articolo 55 in vigore della costituzione del 1948 dice che:
"Il Parlamento si compone della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica.
Il Parlamento si riunisce in seduta comune dei membri delle due Camere nei soli casi stabiliti dalla Costituzione.".
Renzi lo vorrebbe così:
"Le leggi che stabiliscono le modalità di elezione delle Camere promuovono l'equilibrio tra donne e uomini nella rappresentanza.
Ciascun membro della Camera dei deputati rappresenta la Nazione.
La Camera dei deputati è titolare del rapporto di fiducia con il Governo ed esercita la funzione di indirizzo politico, la funzione legislativa e quella di controllo dell'operato delGoverno.
Il Senato della Repubblica rappresenta le istituzioni territoriali ed esercita funzioni di raccordo tra lo Stato e gli altri enti costitutivi della Repubblica. Concorre all'esercizio della funzione legislativa nei casi e secondo le modalitá stabiliti dalla Costituzione, nonchè all'esercizio delle funzioni di raccordo tra lo Stato, gli altri enti costitutivi della Repubblica e l'Unione Europea. Partecipa alle decisioni dirette alla formazione e all'attuazione degli atti normativi e delle politiche dell'Unione europea. Valuta le politiche pubbliche e l'attivitá delle pubbliche amministrazioni e verifica l'impatto delle politiche dell'Unione Europea sui territori. Concorre a esprimere pareri sulle nomine di competenza del Governo nei casi previsti dalla legge e a verificare l'attuazione delle leggi dello Stato.".
Sarebbe questa la semplificazione che ci dovrebbe portare nel futuro ?
E' chiaro perchè, anche nel merito, il NO è l'unica speranza per ricominciare a ricostruire una Nazione avvilita e svilita da simili dilettanti parolai ?



Entra ne


22 ottobre 2016

Il teatrino di una parrocchia di periferia


I quotidiani e i telegiornali servi di regime sono pieni di articoli che esaltano Renzi per il suo (sconosciuto) bilancio, contrapponendolo alla gretta unione europea che vorrebbe stringere la cinghia.
Ma credono che abbiamo tutti l'anello al naso ?
E' evidente che si tratta di un gioco delle parti, un teatrino di infimo ordine per accreditare l'immagine (assai appannata) del bulletto di Rignano in vista del temutissimo referendum di dicembre.
E' chiaro, dalle dichiarazioni stesse degli esponenti del soviet, duplicate dal kenyota di Washington e della vecchia strega candidata democratica a prendere il suo posto, sostenute da industriali e banchieri, che le consorterie affaristico finanziarie stanno facendo quadrato per impedire che il nuovo (quello vero, non quello delle torrenziali parole di Renzi) possa vincere.
Così è aperta la campagna denigratoria contro le formazioni "populiste" e chi le guida, a cominciare da Donald Trump, per arrivare a creare le situazioni teatrali in cui possa emergere la figura della loro marionetta in bilico, nel nostro caso Renzi, per sostenenrne il successo elettorale.
Se potessero abolirebbero il voto popolare e, infatti, con la sua riforma Renzi prova ad abolire l'elezione popolare dei senatori dopo averlo fatto con i consiglieri provinciali.
Dipenderà da noi se chinare la testa e calare i pantaloni davanti a cotanta arroganza, oppure esprimere un totale NO all'esproprio del diritto ad eleggere i nostri rappresentanti.




Entra ne


21 ottobre 2016

Fallimento renziano


E' noto che a Renzi piace vincere facile, ma è comunque pronto a mettere il suo cappello su ogni successo.
Così nel 2015 andò a Flushing Meadows per vedere l'incontro di finale tra la Pennetta e la Vinci, tutto tronfio perchè, comunque fosse andata, avrebbe vinto un'italiana.
Meno bene gli è andata alle olimpiadi, dove durante la sua permanenza favoritissimi persero l'oro e qualcuno si ruppe anche le ossa.
Ci ha riprovato con Marte e così mentre si abbuffava alla corte del kenyota di Washington, non ha perso occasione per sproloquiare sull'Italia che va su Marte, mentre mandava la povera Giannini al centro spaziale per l'ammartaggio della sonda Schiaparelli.
Sonda che si è schiantata al suolo: missione fallita.
L'esito di tutte le iniziative improvvisate e dilettantesche di Renzi.
Ma se non lo fermiamo il 4 dicembre con un sonoro NO, pagheremo noi tutti i suoi fallimenti.



Entra ne


20 ottobre 2016

Ogni NO è un calcio nel sedere di Renzi (e di Obama,della Clinton,della Merkel ...)


I motivi di merito per votare NO sono decine e i pochi quotidiani schierati per il NO ne hanno dato conto con lunghi elenchi.
Il punto di merito è che le modifiche apportate PEGGIORANO un testo costituzionale PESSIMO DI SUO, perchè redatto subito dopo una disfatta bellica, sotto occupazione (e dettatura) straniera e basato sul compromesso tra cattolici e marxisti che, non a caso, oggi si ritrovano assieme nel pci/pds/ds/pd.
Tutto questo lo sa chiunque abbia letto la costituzione del 1948 e le modifiche che Renzi vorrebbe apportarvi lasciando però inalterati proprio tutti quegli articoli che rendono pessima la costituzione del 1948.
Ma c'è un motivo che sopravanza ogni valutazione di merito ed è la possibilità, l'opportunità, di liberarsi del bulletto fiorentino.
Ogni NO che sarà vergato sulla scheda elettorale equivale ad un calcio nel sedere a Renzi ed a tutti coloro che lo sostengono come Obama e la vecchia strega candidata democratica con i quali Renzi ha fatto scambio di marchette elettorali.
Se i NO saranno tanti, la maggioranza, la forza di tutti quei calci uniti lo rispediranno da dove è partito.
E potremo ricominciare a sperare nel futuro.





Entra ne


19 ottobre 2016

Equitalia chiude come il pci:cambiando solo il nome


Tra i tanti annunci, così da perdere il conto, di Renzi, con la nuova finanziaria abbiamo anche la chiusura di Equitalia.
Panem et circenses per tutti, dunque ?
Renzi ha alzato il ditino di scalfariana memoria per ammonire che le tasse vanno comunque pagate e quindi chiude Equitalia ma aprirà un altro "veicolo".
In sostanza Renzi applica ad Equitalia la stessa politica del partito comunista di cui è segretario: cambia il nome, ma non la sostanza.
Perchè la sostanza è che le tasse sono troppe e troppo alte e l'unica soluzione sarebbe quella di buttare tutta la disponibilità in un'unico provvedimento: abolire tutte le tassazioni per lasciare solo quella sull'irpef con una flat tax al 10% .
I soldi in più che avremmo in tasca dovranno servire per pagarci tutti i servizi, in regime di concorrenza, almeno al prezzo di costo.
Ma Renzi preferisce cambiare il nome ad Equitalia come il pci si trasformò in pds, poi ds e ora pd.
E sicuramente non interverrà sul personale che, spesso, come tutti abbiamo imparato almeno una volta, è il vero veicolo della più totale rigidità burocratica.
Abbiamo quindi l'ennesimo annuncio per gonzi, per lasciare le cose come stanno o, magari, per favorire banche e amici banchieri che potrebbero acquisire il servizio.
Ovviamente guadagnando sulla pelle dei contribuenti.



Entra ne


18 ottobre 2016

Bassezze renziane


Renzi aveva iniziato la campagna elettorale volendo votare a settembre ed impostandola su un "sì" o un "NO" alla sua persona.
Man mano che gli elettori prendevano coscienza della porcheria che aveva imbandito, le elezioni sono state spostate in una data idonea a distribuire mance alle clientele (e, a differenza degli Antichi Romani che per ottenere il voto pagavano di tasca propria, Renzi mette tutto a carico del bilancio dello stato, cioè a carico nostro !) fino a dire che aveva sbagliato a personalizzare e che bisogna guardare nel merito.
Infatti lui non personalizza, dice solo, ad ogni frase, che dall'altra parte c'è D'alema, implicitamente suggerendo che la scelta è tra il "nuovo" (lui) e il vecchio (D'alema).
Renzi infatti sa che può vincere solo con il voto degli elettori di Forza Italia che, come tutti quelli di Centro Destra, hanno in uggia D'alema.
Ma non si rende conto che gli elettori di Forza Italia non sono (solo) Confalonieri e Letta (Gianni) cui puoi ammiccare con qualche offerta, ma sono milioni che hanno in uggia pure lui, forse anche più di D'alema.
Allora gli subentrano i maggiordomi della stampa e della televisione e a fronte delle sue torrenziali chiacchiere, contrappongono, come contraltare, un qualche esponente del vecchio pci.
Non necessariamente D'alema, ma può essere Landini o la Camusso, o qualcuno del SI, fino a spedire in televisione un incolore e inadatto Zagrebelsky.

Cosa si proietta dunque ?
Che per il NO ci sono i vecchi arnesi comunisti.

Poco, pochissimo spazio è lasciato al Centro Destra che, pure, rappresenta un terzo dell'elettorato nazionale.
Forse qualcuno ha visto un servizio decente sul Renzexit organizzato da Fratelli d'Italia a Milano nell'ultimo fine settimana ?
No.
Allora abbiamo un motivo in più per votare NO, per non cadere nella trappola di pensare che solo i dinosauri rossi siano i nostri compagni di strada.
Se lo sono, lo sono per loro motivi, che non sono i nostri.
Ma l'obiettivo resta quello di impedire la realizzazione di una riforma per casta e privilegiati che espropria il Popolo del diritto ad eleggere i propri rappresentanti e per cacciare Renzi.
Quindi NO, senza necessità di turarsi il naso, perchè comunque, dall'altra parte ci sono gli Alfano, i Verdini e i Casini.
E non so chi debba vergognarsi di più dei propri compagni di strada.
Anzi, lo so benissimo e non siamo noi del NO.




Entra ne


17 ottobre 2016

I debiti conducono un Popolo alla schiavitù


Cosa succede ad una famiglia quando spende e sperpera anche quello che non ha ?
E' costretta a vendere i gioielli di famiglia, poi anche i beni di consumo, poi perde la casa, infine perde la sua libertà, perchè è costretta a prostituirsi per sopravvivere.
La manovra economica di Renzi, piena delle abituali (e ormai venute a noia) torrenziali parole, ci porta alla schiavitù, con un disegno perverso che è già iniziato con l'acquisizione da parte di gruppo stranieri delle migliori aziende italiane.
Abbiamo perso gran parte della nostra Sovranità, ceduta senza alcuna contropartita al soviet europeo.
Stiamo perdendo la nostra Identità, con l'invasione degli immigrati ai quali tutto è concesso.
Abbiamo perso il nostro Senso Morale con le concessioni ai capricci omosessuali elevati a legge e con le celebrazioni ad un guitto il cui apice fu raggiunto nella velocità con cui cambiò la sua camicia nera con una rossa.
In parlamento, composto da una masnada di transfughi, giacciono proposte di legge che dovrebbero limitare la Liberà di Opinione, di Parola, di Stampa con leggi contro la cosiddetta omofobia e contro il negazionismo.
Giace anche una proposta di legge che vorrebbe legalizzare la cannabis, perchè le trasmissioni televisive e internet non sono più sufficienti ad addormentare le coscienze.
E adesso 27 miliardi distribuiti a pioggia, senza alcun effetto durevole se non quello di aumentare il debito pubblico che, sempre noi, dovremmo poi ripianare.
Sperperi autentici utili solo a trasformare l'Italia in terra di conquista per i creditori che avranno tutte le ragioni di questo mondo quando pretenderanno la restituzione di quanto co hanno consentito di sperperare.
E l'inganno della "politica sociale", con i regali a banche e assicurazioni e con la rinnovata politica di aumento del personale pubblico, come se non fosse già un esercito che grava sulle tasche dei cittadini produttivi.
Fino a quando continueremo senza reagire a farci prendere in giro dal bulletto di Rignano ?





Entra ne


16 ottobre 2016

Il pizzo


Renzi sbandiera la sua "politica sociale" nella quale mette l'anticipo pensionistico.
Un regalo a banche e assicurazioni che, assieme agli industriali ed alla stampa, rappresentano i suoi grandi sostenitori ed elettori.
Chi,infatti, vorrà accedere all'anticipo, dovrà rinunciare a "solo" il 4,5 % della sua pensione per 20 anni.
Quel 4,5% è l'interesse pagato a banche e assicurazioni.
In tempi in cui i bot rendono zero, poco più, poco meno a seconda delle aste, io comprerei subito un titolo che mi rendesse il 4,5% annuo sicuro per venti anni.
Voi no ?
Beh,  banche e assicurazioni lo incasseranno da chi vorrà anticipare la pensioni, credendo alle balle torrenziali di Renzi.




Entra ne


15 ottobre 2016

I debiti di Renzi


Renzi continua a promettere e spendere soldi non suoi.
Senza alcun criterio ha ripreso la politica clientelare ed assistenzialista della prima repubblica post sessantottina, quando dc, pci e psi assaltavano la diligenza e scardinavano i conti dello stato.
Tutto con la complicità della stampa e della cosiddetta società civile.
Non è un caso che dopo gli industriali anche il banchiere Profumo, già manager apicale di Unicredit e Monte dei Paschi, si sia schierato per il sì.
E'con la vittoria del si infatti che costoro potranno continuare a godere di privilegi a spese nostre.
Ed è anche la ragione più nobile per votare NO, mandando a casa il ballista fiorentino.








Entra ne


14 ottobre 2016

Abolire il Nobel


Dopo aver regalato il nobel per la pace ad un terrorista (Arafat !) e ad Obama prima ancora che entrasse in carica (dimostrando la sua totale incapacità) e quindi ad un guitto (Dario Fo)  che, meglio di Fregoli sul palcoscenico, ha cambiato la sua camicia nera con quella rossa, ecco il noel, l'ignobel !, ad un cantante, il cui unico merito è aver azzeccato la parte in cui dire di stare, facendo così milioni fitti sulla dabbenaggine di chi sdilinquisce alle sue canzoni che celebrano la deriva morale della nostra Civiltà.
Sarebbe meglio abolire il Nobel, piuttosto che avere simili premi e chiamarli "letteratura" o "pace".



Entra ne


13 ottobre 2016

Le priorità di Renzi


Renzi è un chiacchierone incontinente.
Ovunque sui presenti spara promesse (che non può mantenere) impegnando soldi non suoi , ma nostri e ipotecando la futura libertà dei nostri figli e nipoti.
Ma, dirà qualcuno, qualcosa, dopo tante chiacchiere, Renzi farà pure.
Certo ed è dalle cose concretamente approvate o che vuole approvare (purtroppo riuscendoci con un parlamento di transfughi e traditori) possiamo stilare l'elenco (peraltro corto) delle sue priorità:
1) salvare Banca Etruria e i suoi dirigenti;
2) Salvare il Monte dei Paschi e i suoi referenti politici;
3) aumentare le tasse sui risparmi (al 26%)  e sui fondi integrativi per la pensione (al 20%) come neppure la Camusso osava proporre;
4) tirare fregature ai lavoratori come il TFR in busta paga (che viene tassato con l'aliquota marginale superiore) e l'anticipo pensionistico (e chi vi aderisce resterà debitore di banche e assicurazioni per i successivi venti anni in cambio di un anticipo massimo di tre anni);
5) sposare gli omosessuali;
6) regalare la cittadinanza agli immigrati perchè possano superare nelle gradutorie per casa e lavoro gli Italiani.
Diciamogli di 





Entra ne


12 ottobre 2016

Evaporato


Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.
L'abusata citazione di John Belushi in Animal House calza a pennello per Parisi.
Infatti l'ultima scoperta di Berlusconi, appena cominciano a volare randellate con la scadenza del voto il 4 dicembre è letteralmente evaporato, probabilmente per "studiare" a tavolino le strategie future.
Alla prima prova, ha già fallito.
Ma in realtà la prova è la seconda, visto che Parisi è riuscito anche a perdere Milano ...



Entra ne


11 ottobre 2016

Poteri marci con Renzi


Brunetta ha la lingua tagliente, come capita spesso a tutti i bassi di statura (fisica).
Ricordo Amintore Fanfani che univa il naturale sarcasmo toscano con l'acidità dei piccoletti.
Un giorno era atteso per un discorso in un circolo culturale di Bologna, gremito di soci e invitati e si accorsi che gli avevano preparato un seggiolone da neonato.
Lui si rifiutò, si sedette in una normale sedia (e il bordo del tavolo gli arrivava al collo ...) ma impose al suo anfitrione, che era alto il doppio di lui, di sedersi nel seggiolone, per cui questi sembrava seduto sul tavolo.
Questo per dire che anche Brunetta ha ottime battute come quella che leggo sul Giornale online in cui definisce "poteri marci" i sostenitori di Renzi.
Del resto, come dargli torto ?
Chi sostiene la "riforma" di Renzi ?
Banchieri e abbiamo visto i danni che hanno provocato.
Industriali e abbiamo visto la loro assoluta incapacità di essere capitani di industria, coraggiosi o pavidi che siano.
Giornalisti e li leggiamo e ascoltiamo tutti i giorni, inginocchio davanti al potere per ordine dei rispettivi editori.
Il soviet europeo che ci ha trascinato a fondo, sostenendo anche l'invasione da parte di individui che nulla hanno a che spartire con noi, con il nostro territorio, con la nostra Storia, la nostra Cultura, le nostre Radici e Identità civili e religiose.
Quelli sono i sostenitori di Renzi che Brunetta ha correttamente ben definito "poteri marci".
E bene ha fatto Salvini a non prestarsi a rendere omaggio all'Assolombarda che si è schierata con Renzi.
Poteri marci che si sono arroccati a difesa del potere per il potere, inutili all'Italia e agli Italiani.





Entra ne


10 ottobre 2016

La duplice valenza del NO


Alcuni giorni fa, credo credo venerdì 7, Mario Giordano ha scritto un bell'editoriale su La Verità, nel quale descriveva la sofferenza dei sostenitori del NO nell'essere in compagnia di D'alema e De Mita.
Verissimo, quei due starebbero meglio dall'altra parte della barricata, ma dall'altra parte già ci sono le consorterie affaristico finanziarie, la stampa quasi tutta, il soviet europeo, Napolitano ... cosa volete che sia, in confronto, la compagnia di due ruderi del passato come D'alema e De Mita che ormai non possono più fare danni (mentre Renzi di danni potrebbe farne ancora a lungo) ?
Del resto il voto NO ha una duplice valenza, ma non significa un matrimonio con chi percorre assieme a noi questo breve tratto di strada.
Il NO significa rigettare una riforma scritta male nella forma e nella sostanza, persino peggiorativa di un testo costituzionale, quello del 1948, che di suo andrebbe archiviato in blocco.
Ma quale senso potrà mai avere un senato nominato all'interno di sindaci e consiglieri ragionali che già dovrebbero occupare tutto il loro tempo ad amministrare le località di loro competenza ?
Che senso ha sottrarre a tale senato "delle regioni" proprio le competenze sulla sanità, l'istruzione, la fiscalità che hanno il maggiore impatto nella vita delle comunità locali ?
Che senso ha regredire ad uno stato centralista, abbandonando quella misera autonomia derivante dal titolo V modificato nel 2000 ?
Ma il NO non è solo una bocciatura di una "riforma" scritta evidentemente da degli emeriti ignoranti (in senso etimologico latino) o da un gruppo di furbetti della costituzione vogliosi solo di sottrarre potere al Popolo, il NO è anche una battaglia politica che può liberare l'Italia dal terzo presidente del consiglio mai eletto dal Popolo.
Da un arrogante, presuntuoso e talvolta ridicolo personaggio che si regge sul voto determinante di un gruppo di transfughi dal loro partito e di traditori dei loro elettori, che non hanno consenso popolare.
Un chiacchierone incontinente e un ballista da podio olimpico, che usa il denaro pubblico per distribuire mance elettorali, aumentando il debito pubblico che si dovrà poi pagare, come tutti debiti.
In soli cinque anni, da quell'infausto 8 novembre 2011 in cui Berlusconi cedette alle pressioni di Napolitano che aveva dietro le consorterie affaristico finanziarie e il soviet europeo, siamo passati da 1900 a 2300 miliardi di debito pubblico, nonostante il miglioramento della situazione economica mondiale e il grandissimo aiuto dell'acquisto dei titoli di stato da parte della BCE, un aiuto sempre negato a Berlusconi.
Nonostante tale debito, Renzi continua a promettere.
900 milioni agli statali, 400 ai cinematografari (schierati infatti con lui, come dimostra il caso, senza dignità, di Benigni), qualche centinaio per un anticipo pensionistico che si risolverà come il TFR in busta paga, perchè solo un disperato può voler anticipare di tre anni la pensione per restare indebitato con banche e assicurazioni per i successivi venti anni !
Il NO quindi è duplice.
Un NO nel merito di un pessimo provvedimento e un NO a chi lo propone.
In sostanza dobbiamo pensare che siano due le domande nella scheda elettorale:
1) Condividi la riforma di Renzi ?
2) Vuoi che Renzi resti presidente del consiglio ?
Due domande alle quali si può rispondere benissimo con un solo, sonoro NO !



Entra ne


09 ottobre 2016

Trump sbaglia solo a scusarsi


I quotidiani del soviet europeo, tutti schierati (pateticamente, visto che noi Italiani ed europei non votiamo) con la vecchia strega democratica, colgono ogni occasione per denigrare Donald Trump (salvo poi andare scodinzolando ai suoi piedi qualora venisse eletto, come spero).
L'ultima occasione è data da un "video che incastra Trump".
Opperbacco, ma cosa ci sarà mai in video ?
Trump che amoreggia con un altro uomo ?
Ah, no, quello semmai gli porterebbe i consensi dei politicamente corretti (e gli annullerebbe quelli di milioni di persone che continuano ad avere degli omosessuali l'opinione tradizionale).
Trump che vende segreti di stato ?
Trump che uccide qualcuno ?
Trump che manda e mail da un account non sicuro ... ?
Ah, no, anche questo è già appannaggio della moglie di Clinton, quella che ci vogliono vendere come "statista".
No, c'è Trump che fa commenti sulle donne, dicendo che basta essere potenti per far loro fare tutto quel che si vuole e altre battute che, in privato, facciamo tutti noi quando ci si ritrova tra uomini, adolescenti o maturi che siamo.
Trump non ha fatto altro che registrare una banale realtà che impariamo sin da ragazzini ai primi calori, nelle prime schermaglie con il cosiddetto "sesso debole" (altra bugia messa in giro dalle donne stesse per ottenere sempre di più ...).
Le donne sono attratte dal "maschio alfa", quello che ha soldi, potere, fama, soprattutto quelle che aspirano ad entrare nel dorato mondo dei nani e delle ballerine.
Mentre noi uomini siamo attratti da donne che non sposeremmo mai e non credo che le battute di certe donne tra loro, soprattutto quelle che hanno un'alta considerazione del loro fascino, siano molto dissimili.
E allora ?
Non è certo argomento da campagna elettorale a meno che non debbano evitare di affrontare i temi molto più concreti che Trump maneggia meglio, in piena sintonia con le necessità e le aspirazioni dell'elettorato.
Probabilmente i democratici e chi si indigna per una registrazione carpita di undici anni fa, hanno dimenticato un certo Kennedy e pure un certo Clinton che quelle cose facevano alle spalle delle rispettive consorti.
Sbaglia, piuttosto, Trump, a scusarsi.



Entra ne


08 ottobre 2016

Aumentano le ragioni del NO


In vista del referendum del 4 dicembre, sembra di rivivere il clima pre referendario della Brexit.
Il soviet europeo alterna bastone e carota per ricattare, oggi, noi Italiani e salvare il suo maggiordomo made in Rignano.
Già questo fatto è emblematico: se sono così preoccupati di conservare la poltrona ad uno come Renzi che fa i capricci se non gli si concede un debito più alto, allora devono veramente ritenere che in Italia, senza un governo amico e succube come l'attuale, non riuscirebbero più a fare affari alle  e sulle nostre spalle.
Così interviene anche un socialista francese, tal Moscovici, evidentemente incaricato di usare la carota e che preannuncia l'approvazione di una ulteriore "flessibilità" (leggi aumento del debito pubblico per fini clientelari) in considerazione degli immigrati e del terremoto.
E se per i terremotati uno stato ha l'obbligo di fare anche debiti, accade che grazie a Renzi ci indebitiamo sempre di più per mantenere orde di sfaccendati la cui prole, appena sarà cresciuta, si comporterà ne più nè meno che come le seconde  e terze generazioni di immigrati in Francia e Regno Unito con la consueta scia di sangue.
E quando il soviet europeo, compatto, si schiera per sostenere Renzi, allora abbiamo un ulteriore motivo per votare NO.




Entra ne


07 ottobre 2016

Molto meglio di Benigni


Dicono che i comici facciano i pagliacci perchè hanno un animo triste.
A me Benigni non ha mai fatto ridere.
Forse perchè ha un animo da pagliaccio considerato che si ritiene anche un guru della politica (come tanti guitti, nani e ballerine che credono che la loro notorietà sia un passaporto per diventare capi popolo) e se apre bocca fa solo piangere (per non essere più volgare ...).
Non punge, si schiera pusillanamente con le consorterie del soviet europeo e sostiene il loro gauleiter italiano da Rignano (solidarietà tra corregionari ?).
Di ben altra pasta un altro comico (che ugualmente non guardo) di cui oggi ho letto una battuta tanto simpatica, quanto vera.
L'Italia è divisa in due sul referendum sulla legge costituzionale tra coloro che voteranno sì e coloro che l'hanno capita.
Efficace e centrata.



Entra ne