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26 giugno 2017

Trasformismo senza confini


Non conosco, nel momento in cui scrivo, quale sia stato il risultato dei ballottaggi di ieri e quindi commento una notizia di qualche giorno fa.
Una ventina di neoeletti parlamentari del raggruppamento (che i commentatori si ostinano a definire "della Destra moderata" mentre è la solita ammucchiata di centro e la natura della notizia lo conferma) che una volta era definito gaullista, poi "repubblicano" e faceva capo a Sarkozy e Fillon, si sono staccati dal loro gruppo per darne vita ad un altro vicino alle posizioni del presidente Micron.
Appena eletti, neanche insediatisi, sono subito accorsi in soccorso del vincitore, che per cinque anni sarà padrone della Francia anche se il trionfo annunciato non c'è stato e quindi i padroni del vapore (i soliti affaristi riuniti nelle consorterie finanziarie internazionali ed europee) sono dovuti correre ai ripari facendo uscire allo scoperto le quinte colonne che erano riuscite ad ingannare i dirigenti e gli elettori di un partito che rappresenta l'unica consistente opposizione parlamentare, indebolendola.
Sì, perchè Micron, ricordiamocelo, ha vinto le elezioni, ma rappresenta solo il 15% della popolazione che aspetta di vederlo all'opera e se, come accadde con Hollande, darà pessima prova o sarà sfortunato da incappare in una nuova crisi economica o in un nuovo attentati, la sua forza evaporerà come è evaporata quella del suo predecessore e gli rimarrà solo la possibilità di obbligare i parlamentari a seguirlo fino ad affondare.
Come è stato per il partito socialista l'abbraccio con Hollande.
Così, come puntello ulteriore, non avendo ottenuto quel trionfo che gli era pronosticato, ecco una ventina di traditori degli elettori a pochi giorni dal voto stesso.
Uno schifo evidente che però trova vari precursori e, senza allontanarci tanto, possiamo ricordare il Fini che ha abbandonato Berlusconi nel 2010 irretito dalle stesse sirene o l'Alfano che, colto dalla più classica ubris, ha pensato di poter fare il leader senza quid.
La riforma più urgente resta quella del vincolo di mandato, con la decadenza immediata di chi cambia casacca tradendo gli elettori.
Ma poichè eliminerebbe tutti gli "#enricostaisereno" di questo mondo, probabilmente nessuno lo vuole.
Perchè pensano sempre che saranno loro a farlo agli altri, finchè non si accorgono - troppo tardi - che qualcun altro è riuscito a farla a loro.




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3 commenti:

Nessie ha detto...

Le cose sono andate benone e Salvini sfonda in due roccaforti storiche che hanno sempre avuto comunisti e postconunisti ad usu capione: Genova e La Spezia.
Ma la dirigenza della cordata di centrodestra deve spettare a Salvini che si è fatto un mazzo grosso tanto!. Berlusconi non si sogni di ripescare Alfano e Lupi, i due principali traditori immigrazionisti. Ieri Lupi se la rideva e gongolava un po' troppo per i miei gusti. Facce di palta che non sono altro!

Maria Luisa ha detto...

se siete in FB potete andare a leggere le farneticazioni di alfano.

Maria Luisa

Massimo ha detto...

No, non sono iscritto a nessuno di quei "social media". Posso però immaginare cosa scriva Alfano. L'unica cosa giusta detta da Renzi in questi ultimi quattro anni è stata su Alfano: è stato ministro di tutto e non riesce ad arrivare al 5% ?