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No alla deriva

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03 novembre 2017

Siamo tutti molestatori


Non se ne può più.
Ogni giorno qualche stagionata attricetta "si ricorda" di essere stata molestata da questo o quel pezzo grosso di Hollywood (produttore o attore,non importa).
Nel Regno Unito un ministro si è dimesso perchè nel 2002 (nel 2002 !!!) aveva osato un approccio con una giornalista (che non lo denunciò) mettendole una mano su un ginocchio (quale audacia !).
La caccia ai molestatori è aperta e così passa in secondo piano la disgustosa storia di un attore di sinistra che molestava ragazzini del suo stesso sesso.
Ma più che la caccia ai molestatori, sembra sia stata aperta, con la complicità degli stessi bersagli che si profondono in scuse, la caccia agli uomini in quanto tali.
E allora diciamo basta alle scuse, a questa gara a schierarsi contro altri uomini fino a quando sulla graticola non finiremo noi stessi.
Chi non ha mai osato un approccio diretto con una donna ?
Chi non ha mai corteggiato una donna, con una lettera, un fiore, un sms ?
Almeno una volta, una sola volta, ci abbiamo provato tutti.
E allora, diciamolo: siamo tutti molestatori.
E finiamola qui.






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2 commenti:

Nessie ha detto...

Come ho già scritto in post precedente sugli "hashtag" queste campagne mondialiste isteriche e finto-puritane provengono dagli Usa e nello specifico da Hollywood, che è sempre stato il regno delle dissolutezza e la sentina del Vizio con la V maiuscola, a 360 gradi e per ambo i sessi.
Aggiungiamoci pure il regno della pedofilia, con i bimbi prodigio come Shirley Temple e l'allora piccola Judy Garland (madre di Liza Minnelli) per davvero abusati in tenera età.

Lo scopo di queste campagne? favorire il turn-over del personale nei posti di comando e mettere "più donne" là dove c'erano solo uomini. Ma non è che mettendo "la tycoon" invece di un "lui" avremo più moralizzazione. Avremo sempre e solo una Babilonia, magari in gonnella. Invertendo l'ordine dei fattori, il prodotto (Hollywood) non cambia. Basta leggere il libro "Hollywood Babilonia" di Kenneth Anger (Adelpphi) per saperne di più. E lì non si salva nessuno.

Nessie ha detto...

PS: le terapie ci sono: basta un ceffone e via.Come indica questo articolo:

http://www.ilprimatonazionale.it/cronaca/quando-le-donne-schiaffeggiavano-i-maiali-anziche-denunciarli-30-anni-dopo-74981/

Ma gli Usa, sono una società fatta di avvocati, studi legali e psicologi. E gli avvocati hanno sempre bisogno di cause (spesso futili) per campare.