Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

Web blacknights1.blogspot.com
penadimorte.blogspot.com svulazen.blogspot.com
Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

15 novembre 2017

Troppi stranieri uccidono anche il nostro calcio


Lunedì sera l'Italia ha subito l'onta di essere esclusa dalle finali mondiali di Russia 2018.
Eravamo rimasti esclusi dalla fase finale solo nel 1930 (per scelta, in occasione della prima edizione in Uruguay) e nel 1958 (edizione svedese, eliminati dall'Irlanda del Nord).
Il principale imputato sembra essere il commissario tecnico Ventura, una brava persona forse catapultata in un ruolo troppo grande per lui e il presidente federale Tavecchio che suscita le antipatie del politicamente corretto perchè parla sempre come mangia e dice quello che pensa.
Poi il dito è puntato sui giocatori scarsi (certo non all'altezza del nostro passato fatto di Meazza e Piola, di Schiavio e Mazzola e Rivera e Bulgarelli e Baggio e Del Piero) ma che sono i migliori sulla piazza.
Ho ascoltato solo due commenti azzeccare o avvicinarsi al problema.
Brio, campione juventino, che ha ricordato come la Nazionale non sia altro che la sintesi dei giocatori che partecipano al nostro campionato e, soprattutto, l'allenatore della Ternana Pochesci che ha detto, papale papale, che questi sono i risultati di una politica che dà spazio abnorme agli stranieri sin dalla primavera e dalle giovanili.
E' proprio così, infatti pare che lo vogliano deferire per "slealtà sportiva" (e meno male che questa volta non si è mossa la magistratura per inquisirlo ai sensi della Mancino per istigazione all'odio razziale).
Pochesci ha ragione e i fatti lo dimostrano.
La grande Italia, quella che ci ha dato soddisfazione, deriva da una politica di autarchia che, proprio dopo il 1958 e il 1962 (con l'infausta spedizione in Cile) decise di ridurre la presenza di stranieri, abbandonando anche la moda degli "oriundi", fino a bloccare del tutto gli acquisti di stranieri, per puntare sul nostro vivaio.
Rivera ha così potuto esordire a 16 anni e in breve giovani bravi hanno preso la guida delle varie squadre in un campionato in cui pochi erano gli stranieri, in via di estinzione.
Poi tornarono ad aprirsi le frontiere e, gradualmente, complici anche le direttive del soviet europeo, le nostre squadre si infarcirono di stranieri, per lo più bidoni troppo pagati, perchè per un Van Basten, un Platini, un Rumenigge, arrivavano centinaia di schiappe.
Tutti tolgono spazio ai nostri ragazzi del vivaio, danneggiando il nostro calcio che è anche un volano per l'economia.
Pensate solo all'industria del televisori: l'Italia non andrà in Russia, quanti televisori in meno saranno venduti ?
Qualcuno difende la scelta degli stranieri in squadra ricordando che l'ultimo mondiale lo vincemmo nel 2006 a frontiere aperte.
Certo, ma in quel mondiale potemmo contare sugli ultimi frutti dell'autarchia, adesso dobbiamo accontentarci dei pallidi epigoni dei Campioni di un tempo o votarci addirittura ad imbottire la Nazionale di non italiani cui viene generosamente concessa la cittadinanza.
Basterebbe poco.
Dire chissenefrega al soviet europeo e fissare nel numero di tre per squadra gli stranieri contemporaneamente in campo in tutti i nostri tornei nazionali.
Poi ogni squadra può tesserarne anche mille, ma in campo solo in tre.
Tempo dieci anni e torneremo ad avere i Rivera e i Baggio.

Ed a rimetterci è tutto lo sport italiano, perchè il calcio è quello che, da sempre, mantiene il Coni.

La politica del multiculturalismo danneggia quindi anche il calcio e se per Renzi questo è sciacallaggio, è solo una conferma che Renzi vive in un mondo tutto suo, avulso dalla realtà e connesso solo al virtuale.
Sono quelli come Renzi che, per affermare un principio (sbagliato !) come l'unione europea o l'accoglienza degli immigrati, danneggiano tutti noi, nel calcio e fuori dal calcio.
E se c'è qualche Italiano che non vuole "volare alto", pensando a Ideali e Valori, prenda atto che se non vedrà l'Italia ai mondiali, un po' di responsabilità potrà assegnarla a chi vuole trasformarci in un meticciato con le porte sempre aperte




Entra ne


Nessun commento: