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No alla deriva

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31 gennaio 2018

Liste di ascari


Quando l'Italia, per merito del Duce (a proposito di "cose buone" ...) divenne potenza coloniale, potendo così giocarsela alla pari con Gran Bretagna, Francia e altre nazioni anche minori, integrò (a proposito di "integrazione", quella vera e con reciproco interesse ...) molti combattenti, soprattutto eritrei, nelle proprie truppe.
Quei valenti soldati si contraddistinsero per la loro fedeltà.
Erano gli Ascari.
Da allora, però, il termine "ascaro", inizialmente rappresentando una scelta nobile, assunse una valenza sempre più negativa, per definire chi si presta al servizio di qualcun altro, di un potente, di un capo politico.
Le liste, come poco alla volta vengono rivelate al Popolo che dovrà votare, sembrano fatte con il medesimo criterio.
In Forza Italia, Lega, pci/pds/ds/pd e grillini è apparso evidente il filtro fortissimo del vertice sulle candidature e soprattutto sulla collocazione dei candidati nei collegi.
Presumo però che, anche se hanno dato minori motivi di pettegolezzi, anche l'estrema sinistra e Fratelli d'Italia abbiano agito in modo da garantire al proprio segretario, una pattuglia di eletti pronti a seguirlo, fedeli e compatti, in ogni passaggio.
E non sarebbe un male, viste le esperienze recenti (da Fini ad Alfano, in lista meglio cento "ascari" nella moderna accezione del termine che un Fini o un Alfano) che hanno rappresentato il palese tradimento di una linea politica e di un mandato elettorale, oltre che di una persona.
Il male, invece, arriva se tale spirito di fedeltà dovesse lui prestarsi a tradire il mandato elettorale per seguire qualche azzardato minuetto del proprio leader.
E il pensiero corre inevitabilmente alle "larghe intese" tanto sollecitate dagli ambienti affaristico finanziari, dalla stampa, dall'unione sovietica europea (e se qualcosa piace a quei  grigi burocrati allora vuol dire che per noi è una solenne fregatura) al punto da mettere in giro romanzate dietrologie di incontri segreti per spingere i protagonisti uno nelle braccia dell'altro e forse anche per alienare qualche voto al Centro Destra.
Sì, perchè se il martellamento continuasse, potrebbe accadere che qualche elettore che, ultimamente, si fosse nuovamente convinto a votare Centro Destra, possa cambiare idea e tornare all'astensione o a Grillo, disgustato dall'ipotesi di un governo che veda assieme Renzi e Berlusconi con l'aggiunta, ancor più ripugnante di D'alema, Grasso e della Boldrini.
Non credo che Berlusconi possa buttar via tutto quello che ha costruito in venticinque anni di politica, pagata sia economicamente che con persecuzioni giudiziarie (che ancora sta pagando).
Però Berlusconi a settembre compirà 82 anni e la sua prospettiva è necessariamente di breve respiro.
Ma c'è un modo per impedire che l'infame inciucio possa realizzarsi.
Scegliere in massa il Centro Destra senza ascoltare le interessate "notizie" dei media e votare Lega o Fratelli d'Italia per dare molta più forza all'ala sovranista, identitaria e non inciucista della coalizione.







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