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24 marzo 2018

Bisogna tornare subito al voto


I politici italiani si sono stracciati le vesti per indurci a non astenerci alle elezioni e adesso eleggono la scheda bianca alla presidenza delle camere.
Era meglio quando, non avendo accordi, votavano i cosiddetti "candidati di bandiera".
Detto questo e ricordato che personalmente non gradisco Romani perchè lo troppo troppo esecutore della politica di Berlusconi il cui retropensiero, ormai è evidente, contrasta con il sentimento anticomunista dei suoi stessi elettori, credo abbia ragione la Meloni nel dire che ci sono impuntature anche infantili.
Tutti quelli che hanno avuto la possibilità di candidarsi e poi sono stati eletti, sono legittimati a ricoprire ogni incarico, perchè non si può concedere ai magistrati il diritto di veto che prevalga sulla volontà popolare.
Ugualmente, il leader di Forza Italia è Berlusconi e rifiutarsi di incontrarlo è una mossa decisamente infantile, da bamboccioni.
Sono anche dell'idea che, per come sono andate le elezioni, è giusto che i 5 stelle presiedano una camera e che siano loro stessi a scegliere il loro candidato.
Altrettanto dicasi per la coalizione di Centro Destra (la più votata) e nessuno deve interferire sulle sue scelte e se all'interno della coalizione si stabilisce che la presidenza vada a Forza Italia è legittimo che il presidente del senato sia di Forza Italia.
La intelligente mossa di Salvini storna il pericolo che il Centro Destra rimanga escluso dalla presidenza delle camere e la reazione inconsulta di Berlusconi accresce i sospetti di un gioco di sponda con i cattocomunisti.
Da subito infatti Berlusconi ha indicato nelle trattative con il pci/pds/ds/pd la strada da percorrere e la sua impuntatura sul nome di Romani è sospetta, soprattutto se porta ad escludere la possibilità che sul degnissimo nome della Bernini si raggiunga una maggioranza.
L'impuntatura di Berlusconi porterebbe a far rientrare in gioco i cattocomunisti con un loro candidato, votato dai grillini, così che si porrebbero le basi di un governo che escluderebbe il Centro Destra, dando a Berlusconi la possibilità di "riprendersi" la leadership accusando Salvini di non aver saputo condurre le trattative quando sarebbe stato proprio lui a remare contro.
Con la scelta di votare la Bernini, i grillini sono con le spalle al muro al punto da porre le basi per una legislatura di tipo costituente tra le forze che hanno vinto le elezioni e non sono disponibili a fare da scendiletto alle consorterie affaristico e finanziarie e, infatti, i primi a dire che non l'avrebbero votata sono stati proprio i cattocomunisti del pci/pds/ds/pd.
Mi auguro che la notte porti consiglio e domani, alla terza votazione, si concentrino i voti del Centro Destra unito e dei grillini sulla Bernini.
Ma se così non fosse, allora Salvini dovrebbe insistere sulla Bernini, anche a costo di rompere con Berlusconi e sono convinto che molti senatori e deputati di Forza Italia abbandonerebbero, definitivamente, il vecchio leader.
Ma la presidenza delle camere è solo un antipasto, perchè la portata principale è il governo.
E allora quale è la possibilità che le tre forze presenti in parlamento (grillini, Centro Destra e cattocomunisti) possano individuare un programma comune ?
Inesistente.
I loro progetti sono inconciliabili e impermeabili.
Qualche singolo provvedimento può trovare consenso, specialmente su alcuni punti (no euro, abolizione della Fornero) ma il primo passaggio è la fiducia, senza la quale non si possono realizzare neppure le leggi condivise, con maggioranze variabili.
E la fiducia come può essere concessa quando il programma complessivo di qualunque forza si scontra con quello delle altre due ?
Non si può.
Per non parlare dell'aspetto ideologico che rappresenta non un orpello fine a se stesso, ma è la rappresentazione di un progetto di società con Valori che, se non sono comuni (e non sono comuni tra le tre forze) non può che impedire qualsiasi accordo.
Personalmente (ma ritengo che gran parte di quel 37% che ha votato Centro Destra la pensi come me) dico MAI a qualsiasi compromesso con i cattocomunisti di Renzi, della Boldrini, della Bonino, di Martina, ma anche di Casini e Franceschini.
Immigrazione, tasse, europa, sicurezza, legittima difesa, Fornero, tutto ci divide, non abbiamo nulla in comune.
Altrettanto dico verso i cinque stelle, anche se su singoli aspetti potremmo essere d'accordo (Fornero, europa) su altre questioni, ugualmente e più rilevanti siamo in totale conflitto.
Penso all'immigrazione con i cinque stelle che votarono per abolire il reato di clandestinità o alle tasse che vorrebbero aumentare per elargire il reddito di cittadinanza, svilendo il lavoro che è, invece, un Valore.
Se non fossimo ormai ben oltre l'orlo del burrone, preferirei un governo tra i cattocomunisti e i cinque stelle così che, realizzando leggi profondamente invise al sentimento degli Italiani, realizzerebbero la miglior propaganda a favore del Centro Destra per le prossime elezioni che, però, si terrebbero fra cinque anni, quando probabilmente i cattocomunisti e i grillini si sarebbero venduti tutto della Sovranità e del patrimonio residuo dell'Italia.
Non resta quindi che votare a giugno e, se necessario, tornare a votare a ottobre, poi ancora a febbraio, finchè non ci sarà una maggioranza coerente con il progetto governativo, senza compromessi.
L'unico atto che si chiede a Mattarella prima di sciogliere le camere è conferire l'incarico di formare il nuovo governo a Salvini che si presenterebbe alle camere con il programma del Centro Destra senza ottenere la fiducia.
Al limite si potrebbe, rapidamente, porre dei correttivi, anche a colpi di maggioranza tra Centro Destra e 5 stelle, alla legge elettorale, il tutto in pochi giorni, per realizzare una legge che dia un congruo premio di maggioranza a chi conquistasse la maggioranza relativa dei voti.
E si andrebbe alle urne con un governo diverso da quello di Gentiloni che ha già fatto troppi danni.
Un appuntamento dove il movimento cinque stelle dovrebbe mangiarsi quel che resta del pci/pds/ds/pd e la Lega lanciare un'opa su Forza Italia.
E si andrebbe verso un bipolarismo netto e produttivo.




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1 commento:

Nessie ha detto...

"La intelligente mossa di Salvini storna il pericolo che il Centro Destra rimanga escluso dalla presidenza delle camere e la reazione inconsulta di Berlusconi accresce i sospetti di un gioco di sponda con i cattocomunisti."

Non è un sospetto: è una certezza. E Gianni Letta sdoganato per il mandato inciucesco col PD ne è la riprova:

http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/13321813/gianni-letta-incontro-luca-lotti-berlusconi-renzi-forza-italia-pd-contro-intesa-salvini-di-maio-lega-m5s-camera-senato-bernini-romani-.html